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Prime Esperienze

Tentazioni - prima parte


di skizzoinfoiato
02.07.2018    |    13.105    |    6 9.3
"Ti sfido a fare questo, io quest'altro, mettemmo in gioco il taglio al primo rifiuto degli abiti indossati..."
Ho scelto la categoria prime esperienze, essendo di fatto una prima volta... ma starebbe bene anche in altre due categorie... dedico la storia ai nostri amici, PS i nomi sono di fantasia.

Sono Gianna ho 39 anni, sposata da tre con Tiziano 41, l'anno scorso abbiamo deciso di trascorrere le nostre vacanze assieme ai nostri migliori amici, Stefania di 32 e Leonardo 44.

Stiamo veramente bene assieme trovammo quest'occasione da passare in Corsica, dopo tre giorni ci trasferimmo vicino a Saint Florent, presi dalla noia dal camping dove eravamo, emerse una voglia, come dire, nomade, di trovare una zone più rurale, così una mattina caricammo sul gommone, le tende, viveri e lo stretto necessario per star via 3 notti, raggiungemmo una cala poco accessibile se non via mare che conoscevo Plage du petit Loto.

Era appena finita l'alta stagione e non c'era già più anima viva in giro, è una cala abbastanza ridossata e il tempo sereno aiuto a trascorrere quei giorni in modo molto intenso.

Al terzo giorno decidemmo di restare li per il resto della vacanza, Tiziano e Leo tornarono al porto per fare cambusa, lasciare il campeggio e portare il più possibile con loro.

Quella sera, stanchi di esser sempre in costume decidemmo per una serata civile, la temperatura rispetto ai giorni precedenti era calata di un paio di gradi più o meno e lo stare vestiti non dava fastidio. Cenammo seduti al nostro tavolino, alla luce della lampada a olio da campeggio e la luce riflessa dalla luce che faceva capolino fra le nuvole di passaggio.

La serata scorreva spensierata più che mai, scorreva al pari del paio di fusti di birra e delle bottiglie di limoncello la cui scorta fu finita in serata.
Complice la perdita di sobrietà, fu iniziato una sorta di tira e molla a suon di sfide... ti sfido a fare questo, io quest'altro, mettemmo in gioco il taglio al primo rifiuto degli abiti indossati. A cui tutti tenevamo molto perché di marca al taglio dei capelli, e nessuno voleva farsi radere ovvio.

Il gioco era semplice uno sfidava, lo sfidato eseguiva e procedeva a sfida un altro giusto per non bloccare il gioco solo su due persone ovvio.

Era il turno di Stefania, sfidata da Tiziano a baciare suo marito per un minuto, il morivo era semplice, non gradiva effusioni difronte ad altri, e mai in tutta la nostra amicizia li avevamo visti scambiarsi un solo bacio.

Stefania molto indispettita si staccò guardandoci con occhi famelici, Leo e Tiziano ridevano capendo che la vendetta sarebbe stata tremenda.

“tocca a me... tocca a meee!” ripeteva con voce sibillina, passò vicino a Tiziano che non poteva sfidare, tornò da suo marito ancheggiandogli davanti, venne da me, mi fece una carezza sulla guancia, indietreggiò di un paio di passi, mi indicò a braccio teso.

“io ti sfido!.... .. “
Non posso certo negare che non me lo aspettassi, Tiziano non poteva sfidarlo, Leo praticamente aveva fatto aprte della prova... rimanevo io, ma con Stefy nulla è scontato infatti mentre stavo facendo questi ragionamento “Leo!” aggiunse... “maritino mio, maritino mio....so bene da dove nasca l'idea del bacio... chi credevi di imbrogliare Tiziano” voltandosi a dargli un'occhiataccia “è l'ora di pagare pegno!”

Girandomi intorno con uno sguardo inquietante che nulla di buono prometteva sfidò appunto Leo ”vieni maritino mio... vieni” era alle mie spalle mentre mi spinse costringendomi a fare due passi “Io ti sfido a spogliare Gianna....! guardiamo se ti eccita più che baciare tua moglie difronte ad altri!”

Gli schiamazzi cessarono, solo i rumori della notte si udivano, i grilli, il lieve frangersi dell'acqua sulla spiaggia.
Mi si era gelato il sangue, io così pudica, che non avevo mai fatto la doccia in palestra, che avevo avuto un solo uomo e solo da lui vista nuda.

“bhe miei cari....... chi la fa l'aspetti!... ora va! mio marito ti deve spogliare!”

Leo guardò Tiziano esattamente come feci io ma con idee proprio divergenti, io per rifugiarmi e chiedergli aiuto, Leo quasi a chiedergli come comportarsi.
Ma Tiziano era alticcio quanto noi “non guardate me!”
alzando le braccia al cielo e gettandomi con quel gesto nelle fauci dei nostri amici.

Leo si avvicinò chiedendomi scusa... poi calò il copri spalle, seguito dal suono della zip posteriore che scendeva sovrastando il silenzio della notte, un suono secco lungo che sembrava non terminare mai. Io immobile come un sasso.

Leo risalì con le sue dita sulla mia schiena nuda seguendo i lembi del tessuto separato, tirandoli contemporaneamente leggermente di lato salendo fece si che le spalline cadessero a metà braccia. Il vestito azzurro perse il sostegno e Leo lo lasciò cadere a terra.

“su su anche quello via!” disse Stefy mentre Leo si era voltato a guardarla come e a chiedere il consenso a fermarsi.

Un sospiro ci guardammo negli occhi, i miei dovevano essere lucidi, annuii afferrò ai lati il tessuto del mio perizoma, lo scostò facendo passare le dita lungo tutto il bordo più volte calandolo di pochi millimetri.

Non so perché ma ad un certo punto la cosa mi eccitò, proprio mentre il mio pube si scopriva difronte a Leo e chiusi gli occhi. Sentii nette le mani scorrer sulle mie cosce sull'una e l'altra aiutarmi a sollevare i piedi per sfilare il piccolo indumento. Ero nuda!

Leo si allontanò mentre con le mani coprivo le mie nudità. Stefania andò da Leo, “allora è vero che ti eccita più Gianna di tua moglie brutto porco! Senti senti come è duro!”

“fai vedere a tutti il porco che sei!” Stefania slacciata la cintura calò i jeans e gli slip di Leo a terra aiutandolo a sfilarli.

Se Stefania sembrava posseduta Leo era succube della moglie, forse ancora frastornato per l'accaduto e non aveva opposto alcuna resistenza.

Stefania aveva spogliato Leo che alla fine si riprese “ bhe ora ti sfido io! Tiziano senti se la fica della vacca di mia moglie sbrodola! Ti prego!”

Stefania iniziò a ridere ancora di più “ ahahahahah che hai bisogno che te lo confermi lui?” si slegò il laccio della gonna … tolse le mutande rivelando un pube completamente depilato andò da Tiziano.

“dai Tiziano di allo stronzo di mio marito quanto sono bagnata!”, prendendogli una mano e portandola sulla sua fica.

Né io né Tiziano eravamo in condizioni psico fisiche ideonee e l'alcool annebbiava i ragionamenti ma ci guardammo esterrefatti.

“Leo..... il tuo amico l'ha duro forse anche lui vuole scopare con me quanto tu con Gianna!”
e riprese a ridere.

“allora mi vorresti scopare?!” chiese a Tiziano.
Eravamo tutti piuttosto vicini...anche io avevo abbandonato quel velo di pudore che ancora c'era in me... “guarda Leo quanto è bella Gianna.... bella pelosa come piacciono a te!”

“Gianna guarda come l'hai fatto diventare duro a Leo... mai l'ho visto tanto teso... nemmeno per gli orali dell'esame che ha passato!”

Non so bene come ma Leo mi raggiunse.... “vieni! In acqua aiuta!” mi prese e invitò gli altri due a raggiungerci.

In un batter d'occhio eravamo nudi a nuotare in quel mare scuro, il contrasto con l'acqua tiepida fece stemperare quei fumi che poco prima avevano rivelato più del dovuto. Stavamo riprendendo il controllo o quasi.

Leo era vicino a me. “davvero vuoi fare l'amore con me ?” chiesi d'un fiato l'acqua arrivava al busto si toccava , eravamo a pochi centimetri. Qualcosa andò ad urtare la mia coscia, sono più bassa di Leo di almeno 10 cm.
Percepii non vedendolo il suo rossore, “una risposta migliore non potevo averla!”

Mi abbracciò baciandomi, Stefania stava parlando con Tiziano, ma ci vide commentando in lontananza.
Mi condusse a riva, nessuna resistenza da parte mia. Mi fece stendere sul telo da mare, si stese su di me baciandomi, un bacio diverso, un uomo diverso mi stava baciando, toccando, mi fece inaspettatamente fremere.

Brividi e un leggero tremore scosse le mie gambe, mentre scendendo in basso prese possesso con le sue grandi amni dei miei seni, la sua bocca, lasciò un capezzolo dirigendosi all'ombelico oltrepassandolo.

Ero tutto un palpitare, il cuore sembrava battere come una mandria di cavalli impazziti, la lingua di Leo prese possesso con decisione delle mie labbra stimolandomi e provocandomi un piacere inatteso, a cui mi abbandonai.

Fui riportata al mondo reale da voci, quella di Tiziano che chiedeva e quella si Stefy che percepivo stesse cercando di portarlo via da noi.
Mi sembrò rinascere da un torpore strano, finalmente misi a fuoco la domanda che mi stava facendo Tiziano.

“perché!” , mentii per un po' fino alla verità incalzata da quel perché che mi assillava impedendomi di godere di quel momento, “perché lo voglio.... mi piace!”

riuscii a dire mentre esplodevo nella bocca di Leo il primo orgasmo, non mi ero nemmeno accorta che se Tiziano si era scostato Stefy era partecipe di quel tradimento all'aume del piacere la sua bocca stava torturando un capezzolo, una mano teneva salda l'altra mammella, io gridai a loro il mio piacere e coinvolgimento affondando le mie mani nei capelli di Leo, che ancora succhiava e ripuliva el mie labbra dal mio grondare.
Ma non era certo finita qui, si stese sopra di me, feci per respingerlo “ora tocca a lui godere... lascia... ti aiuto io!” disse Stefy allontanando le mani dalla mia fica e aiutando il membro di Leo a penetrarmi.

Spingeva con un buon ritmo che, per l'orgasmo già avuto mi procurava un misto fra piacere e dolore, cambiammo posizione, mi misi in ginocchio a busto chinato in avanti, dove Stefania aspettava a gambe larghe, tenendosi le labbra ben divaricate, l'intervento della mia lingua.
Leo con le prime spinte fece cadere la resistenza e poca forza rimasta nelle mie braccia, provai a sollevarmi ma una mano sulla schiena mi fece desistere. Stefy si portò a portata della mia lingua. “lecca!”

Una fitta al cuore, con lo sguardo stravolto dal piacere per el spinte di Leo provai a guardarla, non aveva più lo sguardo terribile che ci aveva condotto lì. Era lo sguardo di sempre... ripetuto l'ordine, anche per la posizione scomoda lasciai che la mia bocca andasse per la prima volta ad esplorare il mio stesso sesso.

Era starano, dolce, non invasivo ovviamente, mi muovevo a caso, anche per le continue spinte di Leo.

Ansimavamo tutti e tre in un crescendo senza ritorno “quanto siete torieeee!” “ non dentro!” !leccaaaa”

Venimmo insieme, Leo, tirato fuori il cazzo mi inondò con due tre schizzi la schiena mentre Stefy mi fece bere tutto il suo succo, io fra uno sconquasso e l'altro non capii di aver goduto una seconda volta in modo così ravvicinato.

Stravolti ci accasciammo, passò diverso tempo perché trovassimo la forza di alzarci e andarsi a fare una altro bagno per pulirci. Al nostro ritorno, solo al nostro ritorno ci accorgemmo che Tiziano non c'era.
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