lesbo
la mia prima ragazza
di skizzoinfoiato
11.04.2017 |
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"Era tardi, eravamo soddisfatte, erano passate ore, ma la doccia e gli orgasmi avevano spazzato via al stanchezza..."
Non mancava molto alla mia laurea quando Il mio professore, propose a me e Luisa di partecipare ad un congresso, non solo ma pure di presentare un'abstract della tesi che ormai era quasi pronta.
Finito qui? no pure spesate saremo state, come rifiutare?
Il professore ci informò che per problemi di budget avremo dormito nella stessa camera, ci conoscevamo da 4 anni e non ci furono problemi.
Solo a fine congresso riuscimmo a tornare in albergo per un pò di riposo, la giornata fu davvero lunga, il viaggio , il congresso, la cena a cui fummo invitate, una sacco di emozioni che ci misero tanta adrenalina in corpo.
Non mi sono presentata mi chiamo Vanessa non sono altissima, diciamo nella norma con il mio metro e sessantotto, capelli castani e corti fino alle spalle, sono leggermente in carne ma non grassa, vado in palestra ma ancora i risultati non si vedono diciamo così. Ho un seno bello grande, una quarta piena.
Luisa invece è una ragazza mulatta, la madre è originaria del Kenia, una donna di rara bellezza, la figlia non era da meno, alta una carnagione che sembrava cioccolato al latte, era... è bellissima, capelli lunghi, folti e neri, due occhi grandi, due labbra carnose al punto giusto, che, adesso posso dirlo, ispirano baci fino al tentativo di consumarle. due gambe lunghe, un seno meno pronunciato del mio ma sicuramente ottimamente proporzionata, avrebbe potuto fare la modella.
La giornata era stata lunga, intensa, quando raggiungemmo l'albergo era circa l'una l'adrenalina in corpo, correva ancora, avevamo avuto un enorme successo, ci avevano invitato a cena e l'alcool non era mancato,e noi non siamo così avvezze al bere.
La camera era ad un piano elevato e si dominava la città, Luisa fu la prima a farsi la doccia, quando uscì era avvolta nel telo da bagno, la lasciai per concedermi lo stesso piacere. La doccia calda fu la giusta ciliegina di una giornata fantastica, mi stavo lavando o meglio accarezzando e mi accorsi che tutto il mio corpo era un fremito.
Era un mese che non avevo un periodo di relax, ne vedevo il mio ragazzo, ma nella stanza c'era la mia amica e decisi di desistere dal dar seguito alle richieste del mio corpo.
Indossai la mia camicia da notte di colore rosa antico, era comoda, mi piaceva molto aveva dei ricami all'altezza del petto, era bella ma non sexy, molto castigata, pesai osservandomi allo specchio, ma era proprio idonea alla situazione.
La camera era illuminata in modo soffuso, la luce centrale era regolabile, faceva molto "atmosphear", vidi Luisa con la sua camicia da notte, molto sexy, aveva la schiena quasi totalmente scoperta, infatti dalle spalline il tessuto andava a formare una V con l'apice verso il basso, il colore di un azzurro pastello, che risaltava sulla sua pelle. Era appoggiata al vetro da cui godeva della stupenda vista.
Le arrivai da dietro, la abbracciai, avvolse le mie mani con le sue, restammo in silenzio.
Appoggiai la mia testa sulla sua spalla, " bellissima"
Luisa dopo qualche secondo girò lo sguardo verso di me, ci fissammo, poi come se fosse la cosa più naturale del mondo ci baciammo. Un bacio casto sulle labbra, ma per quanto sia eterosessuale mentirei nel non dirvi che quel bacio innocuo mi provocò un brivido che percorse in lungo e largo il mio corpo.
Qualche secondo in cui entrambe cercavamo domande e risposte nei reciproci sguardi, poi fu ancora Luisa che muovendo quasi in modo impercettibile la faccia verso la mia mi fece capire l'intenzione di baciarmi ancora.
Non mi sottrassi, anzi con una certa curiosità colmai quella distanza esigua. le nostre labbra si unirono ancora.
Fu l'occasione per comprenderle, come già scritto, le trovai grosse morbide, quasi burrose, mi sembrarono una ventosa, quasi si incollarono alle mie. Il contatto fu più lungo consentendomi anche di concentrarmi su altri particolari, tipo il profumo dolce che aveva, poco prima che ci staccassimo fui percorsa da un nuovo brivido.
Oramai eravamo a nudo l'una per l'altra, le nostre espressioni non riuscivano più mascherare le proprie intenzioni.
Luisa si girò, adesso eravamo l'una difronte all'altra, ogni tanto ci davamo un bacio, nel mezzo le mani si esploravano intrecciando le dite, ora percorrendo le braccia fino alle spalle. ora saggiando i fianchi.
I baci aumentarono la frequenza sia l'intensità infatti entrambe esercitavamo una leggera pressione verso l'altra. Come consapevoli di voler comunicare l'intenzione di non fermarsi, fu così che le labbra si schiusero e le lingue fecero la loro conoscenza nel piccolo spazio lasciato.
I baci poco dopo cambiarono diventando passionali, in modo alterno ci esploravamo la cavità orale, ero eccitata mi sorpresi a desiderarla, le mani andarono sulle sue natiche che trovai dure come due sassi. Le lingue si mescolavano nelle reciproche bocche, era stupendo.
Fu la mia mano destra, la prima a raggiungere il petto giocando con la sua scollatura a cuore, fra il bordo della camicia da notte e la pelle della mammella sottostante. La fissavo negli occhi mentre le dita passavano da questa zona fino alla spallina in attesa di un suo cenno, ero impaziente, i baci erano sempre più languidi non aspettai agii, mentre percepivo il tentativo delle sue mani di continuare l'esplorazione ora toccandomi l'ombelico ora cercando di alzare la mia camicia da notte, ma era più lunga della sua che arrivava a metà coscia.
Vero, non aspettai il consenso per iniziare a spogliarla, ma la mente, in cui frullavano mille pensieri come in una lavatrice ebbe il tempo di realizzare di quanto tutto stesse procedendo con estrema lentezza, ma non ero certa che le mie sensazioni fossero vere, vuoi per l'alcool in circolo, vuoi per l'ora tarda, per la stanchezza o per il piacere che stavo provando.
Realizzai, prima di procedere, di come fosse stato diverso l'approccio fra di noi inteso sia come modo di corteggiare che di baciare di una donna rispetto ad un uomo. Ripeto sembrava.... tutto più lento, più ricercato. Interpretati come il tentativo tramite i baci casti e i tocchi delle mani così incerti, di non rompere la magia creata, e cercare quell'intimità giusta per provocare un'eccitazione a livello mentale più che corporale, ma con sorpresa, più si stimolava la prima più rispondeva la seconda.
Raggiunsi la spallina, la scostai, i baci che ci stavamo scambiando fu il modo in cui ebbi il suo benestare. osservai quasi ipnotizzata lo scivolare della spallina mentre la accompagnavo sul suo braccio.
Il tessuto era trattenuto dal suo seno, con un sorriso portai la mia mano su di esso. Bastò sfiorarlo per sentire il turgido capezzolo che pian piano faceva la comparsa sul mio palmo abbandonato dal tessuto che lo proteggeva.
Non trovo le giuste parole per descrivervi la scena se non con l'enorme eccitazione che come un fuoco raggiunse la mia vulva che iniziò ad inumidirsi.
I baci proseguivano così come la mano sembrava avere un'attrazione morbosa per il suo seno che di riffa o di raffa non avevo più lasciato.
Non ero sola e mentre i nostri baci continuavano a sciogliermi anche Luisa mi scoprì facendo scendere entrambe le spalline e calandomi l'indumento fino alla vita.
Eccitata? no di più, ondeggiando Luisa fece in modo che scivolasse anche l'altra spallina. I baci proseguivano in modo cadenzato come voler dar spazio alle mani di esplorare un corpo nuovo.
Era la prima volta che toccavo una donna, esclusa me stessa ovviamente, mi sorpresi affascinata e tremendamente vogliosa.
Entrambi i tocchi assunsero un connotato sempre più morboso trasmettendo così il desiderio ormai più che maturo.
La volevo nuda e così aiutata dal suo ancheggiare feci cadere a terra la sua camicia da notte... indossava uno slip, volevo toglierlo ma fui bloccata, Luisa infatti fece subire alla mia camicia da notte la stessa sorte della sua. Un piacere solo rimandato il mio, fra il piacere di averla, l'eccitazione, un unico dubbio ancora frullava nella mia testa era la sua prima volta anche per lei o no? Mi importava? Assolutamente no!
Ero ora in balia di Luisa, si mise in ginocchio mentre le sue mani erano ancora posate sul mio seno prima di raggiungere il tessuto a livello dei miei fianchi aiutandolo ad oltrepassarli, sentivo il suo sguardo sul mio corpo. Mi sentivo desiderata, mi sentivo bella per lei.
Mi aiutò a sfilare una gamba dopo l'altra, non era ancora risalita, le sue mani percorrevano veloci dall'alto in basso, ora sulle cosce ora sull'addome. Mi provocavano brividi di piacere, solo così mi parve di esser pronta per un orgasmo.
la finestra aveva un piccolo scalino, preso un piede me lo fece poggiare su questo rialzo.
Le mani adesso si era no sposate sul mio pube, sentivo le dita giocare con le mie grandi labbra che cercarono, con successo il mio bottoncino.
Giocava schiudendo le mie labbra, ciò mi eccitava perché mi sembrava di percepire la differenza di temperatura, fra l'interno, un bollore e l'ambiente, quasi fresco. Un mugolio di piacere mentre continuava la sua esplorazione mi uscì dalla bocca.
Quasi simultaneamente sentii le sue labbra posarsi sulle mie, sentii la sua lingua conoscere tutte le mie labbra con passate che diventavano sempre più profonde ed intense, mentre le mie mani andarono a tenerla per la nuca come a scongiurare la sua dipartita.
Capii da come leccava che forse anche per lei doveva essere la prima volta, ma capii che doveva esser una cosa tremendamente piacevole e naturale, non ci volle molto perché trovasse ritmo e intensità per stimolarmi all'inverosimile.
Non eravamo molto comode, si alzò, un bacio e ci spostammo sul letto matrimoniale, Mi invitò a stendermi, mentre si sfilò lo slip.
Ero poggiata sui gomiti osservando quel gesto, fatto anche io mille e più volte, ma lo trovai estremamente sexy.
Mi stavo talmente bagnando che andai a toccarmi.
Luisa mi sorrise, tolse la mano e con la faccia tornò fra le mie gambe, ero prossima all'orgasmo i miei mugolii non nascondevano certo il mio stato d'animo, mi fece girare, mi ritrovai a quattro zampe sul letto e divaricate per giunta. Oscenamente esposta ero oscenamente vogliosa, la sua bocca torno a stuzzicarmi il clitoride prima di cambiare obbiettivo.
Iniziò, infatti, a leccarmi la rosellina, in un primo momento la cosa mi sorprese, ma non ci misi molto a capire che mi piaceva! la mia mente realizzò " Cazzo che vacca che sono sto godendo mentre mi leccano il buco del culo!"
Si chiama cunnilingus, ma non lo sapevo, e godevo della sua lingua mentre spargeva salica e tentava una penetrazione, mentre le resistenze del mio sfintere cedevano consentendo una esplorazione in profondità per quanto lo consentisse la lingua, aveva ceduto la mia dignità abbandonata alla lussuria. mi ritrovai a masturbarmi selvaggiamente mentre Luisa mi scopava il culo con la lingua. così venni in modo selvaggio e per la prima volta in vita mia squirtai inondandole il viso.
Che orgasmo sublime, auguro a tutte le donne di provare una cosa del genere perché manda davvero fuori di testa.
Ci sdraiammo una fianco all'altra, il tempo di riprendermi per poter contraccambiare il servizio avuto.
la stavo toccando facendo conoscenza della sua folta peluria, quando percepii una richiesta nello sguardo della mia amante.
Ci baciammo mi posizionai su di lei le feci succhiare le mie tette prima di scendere per ritrovarmi nel mezzo della selva oscura.
Fin da adolescente ho fatto una guerra al pelo, ma quel pelo mi affascinava, mi sentii molto esploratrice, scostando i peli alla ricerca del frutto nascosto.
Una volta trovato ne apprezzai il profumo, era dolcissima, cercavo di guardarla ogni tanto ma era totalmente sdraiata si contorceva ai movimenti della mia bocca e lingua su di lei, quindi mi concentrai sulle sensazioni e che ricevevo per farle raggiungere il piacere. Giunse improvviso, preceduto da tremori delle sue gambe che imprigionarono la mia testa. Restai immobile a godermi il frutto del mio lavoro.
Era tardi, eravamo soddisfatte, erano passate ore, ma la doccia e gli orgasmi avevano spazzato via al stanchezza.
Eravamo entrambe pronte per il secondo round. Facemmo l'amore fino al mattino, ora godendo ora solo dedicandoci a reciproche carezze. Fu una notte indimenticabile ... e c'era ancora un giorno di congresso...
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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