L'Onlywomen di Milano - 2

(Prosegue dalla puntata 1)

L'insolito e fascinoso centro commerciale si sviluppa attorno ad un'ampia piazza rotonda, coperta da una cupola vetrata a dodici spicchi.

E' ormai sera e attraverso i vetri filtra la luce arancione del tramonto; ma le vetrine e tutti gli ambienti sono sapientemente illuminati.

Il pavimento in vetro lascia vedere, sotto, antiche cantine e sotterranei accarezzati da luci soffuse color miele, e al centro della piazza campeggia un grande vaso di pietra, con piante di ficus rigogliose.

Alla piazza tonda si accede attraverso un breve e ampio corridoio, da cui è arrivata Chiara dopo le formalità in reception.

E, perfettamente di fronte allo sbocco del corridoio nella piazza, un ascensore tondo di vetro trasparente, che scorre in un tubo verticale vetrato, conduce al piano superiore, dedicato alle stanze.

Chiara adesso è di fronte alla porta dell'ascensore, che dal terzo piano sta scendendo al piano terreno.

"Capisco perché non fanno entrare gli uomini..." pensa Chiara, quando i suoi occhi cercano l'ascensore e lo trovano...

..."abitato".

La cabina è tra il secondo e il primo piano, sta scendendo; e ospita una donna...

"Si vede tutto"... Pensa Chiara.

Quando i suoi occhi vedono da sotto, ben visibili nell'ascensore di vetro, due gambe statuarie slanciate dai tacchi e valorizzate da una minigonna cortissima.

E' durato un attimo lo sguardo di Chiara; ma le è bastato a farla sentire in leggero disagio, essendo lei ancora vestita "da città" a differenza della donna che sta per incrociare all'apertura delle porte.

Le porte si aprono: pelle non certo perfetta ma bella nelle sue rughe, lineamenti affascinanti, occhi espressivi.

Appare alta, ma sono i tacchi a renderla 12 cm oltre il suo metro e settanta.

Trucco leggero, elegante; nessun rossetto e due sottili orecchini ad anello abbinati ad una catenina con un piccolo brillante.

I suoi capelli corti ma con acconciatura femminile, valorizzano la bellezza del suo viso.

La tinta è ramata, ma il capello è castano.

Il portamento statuario evidenzia un seno piccolo ma florido, sotto una camicetta bianca aderentissima a maniche molto corte.

Gambe nude, portamento e braccia nude, parlano delle lunghe sessioni di running della bella quarantenne che ora esce dall'ascensore.

E' un attimo quando Chiara incrocia gli occhi di lei: belli, belli, belli!

Castano - verdi, non spiccano per il colore ma per il taglio aggraziato.

La bella runner saluta con un "ciao" di cortesia, al quale Chiara risponde con un "ciao", entrando nell'ascensore.

1.... 2...... quasi 3......

L'ascensore sale e con lui la voglia di Chiara:

"Chissà come si chiama la donna di poco fa... chissà se la sua cavigliera vibrerà quando le passerò accanto...."

Stanza 327.

Un "clack" deciso sblocca la porta e Chiara è dentro.

Una bella, classica stanza di hotel di livello medio alto, 4 stelle: sobrietà, luci soffuse, frigobar, un bel bagno in pietra lucida in leggero giallo ocra con ampio specchio, sanitari pulitissimi e doccia.

Via tutti i vestiti e Chiara è nuda sotto la doccia, bella nel suo seno naturale, una terza vera, gambe e fisico di una donna lavoratrice e madre, che trova il tempo per 3 sessioni di esercizi a casa e spesso cammina.

Si piace, Chiara; e sa che di quella ricrescita di peli scuri sul pube, presto si prenderà cura l'estetista.

I suoi capelli sono castani scuri e leggermente mossi, ora lisciati dall'acqua calda della doccia che le accarezza il corpo nudo.

Con la mano sinistra impugna il doccino e, dirigendo il getto, inizia una pulizia accurata del suo sesso con le dita della mano destra, con cui scopre d'essere piena di fluidi umori.

Vorrebbe toccarsi ma...

"No, non ora. Voglio LEI. E' con LEI che voglio scoprire cosa si prova con una donna", pensa; e sa che sta parlando della bella runner quarantenne dell'ascensore.

I capelli tornano mossi al sapiente massaggio di Chiara, accarezzati dall'aria calda del phon.

E cambiato l'intimo, Chiara si riveste coi suoi vestiti del lavoro: "Prima l'estetista, poi lo shopp... Ah, no! Prima la compilazione del gioco della cavigliera! Poi l'estetista, poi lo shopping e poi... Scopriamo come si chiama LEI".

Indossa la cavigliera elettronica... Ascensore, piazza tonda, estetista.

Dove le dicono che dovrà attendere una quindicina di minuti prima che sia il suo turno.

Giusto il tempo di recarsi in sala computer.

La sala computer è una specie di elegante internet point, con postazioni divise da separé in legno chiaro e tavoli di vetro.

Chiara si accomoda sulla sedia girevole di design, dello stesso legno del separé ma resa comoda da cuscinetti rossi, e sente la cavigliera elettronica vibrare.

Il monitor si accende e mostra un desktop ordinatissimo, che ha per sfondo una foto della piazza tonda coi suoi negozi e l'ascensore in vetro.

E nel centro del monitor, appare un popup rosa chiaro, con un'elegante scritta in corsivo:

"Benvenuta all'Onliwomen Chiara!

Cliccando qui, potrai svelarci i tuoi segreti per attivare la tua cavigliera".

Senza volgarità e senza mezze parole, il test propone le sue domande a Chiara, che compila eccitata, immaginando incontri nei corridoi... o magari nelle boutique dell'Onliwomen... o al Sushi bar.

Ma dopo ogni incontro immaginato, rivede LEI uscire dall'ascensore e dirle "ciao".

E l'ora dell'estetista arriva.

Si era sempre depilata da sola, Chiara; forse per paura della ceretta, o più probabilmente per il pudore di non mostrarsi così "aperta" ad una sconosciuta.

Ma adesso Chiara è all'Onliwomen e tutto il resto è là fuori.

Camice bianco con logo dorato dell'Onlywomen sul taschino, capelli biondi raccolti in una lunga coda di cavallo, un'estetista ventenne con l'aria solare accoglie Chiara in una stanza profumata di erbe d'Oriente.

"Mi farai male?"

Chiede Chiara in tono scherzoso...

"Sai... è la prima volta e ho un po' paura...".

Veronica ha 22 anni, ma la bravura di un'esperta consumata: sa intrattenere Chiara piacevolmente chiacchierando del più e del meno, mentre sapientemente le spalma la cera violetta sui peli.

Che strappa per piccole strisce, picchiettando e tamponando con delicata decisione.

"Ecco... Brava Chiara... così...".

Dice Veronica quando Chiara, su suo invito, prende posto carponi, a gambe divaricate e natiche protese verso l'alto, il viso e il seno bassi sul lettino.

Ora Veronica vede da tergo il sesso e l'ano di Chiara, spudoratamente esposti.

Si accorge che Chiara si sta bagnando, ma professionalmente continua il suo lavoro, rendendo ancora più nuda la pelle del perineo.

Ora Chiara è depilata come non lo era mai stata: "Anche mio marito ti ringrazierà... non avevo mai trovato il coraggio di depilarmi così... grazie Veronica..." e mette mano al portafoglio per lasciarle una mancia.

"No, grazie, non posso" risponde Veronica.

"Siamo perfettamente pagate con ottimi bonus, veramente, non è necessario. Piuttosto... Divertiti Chiara!".

Chiara esce soddisfatta dal centro estetico dell'Onlywomen.

Indossa ancora i suoi vestiti di quando era al lavoro e presto selezionerà abito, borsetta e scarpe per la serata.

Ma già adesso si sente bella e desiderata: da anni non si sentiva così...

(Continua alla prossima puntata)