Prime Esperienze
EICMA 2024, inizia il gioco (parte 2)
di SimonLove
16.12.2024 |
3.612 |
6
"Prese la mano di Lara e si fiondarono fuori dal bar..."
Il giorno seguente arrivò.Nel locale, l'atmosfera intorno a Lorenzo e Lara sembrava più intima, il loro dialogo fluiva senza forzature, e ogni parola che si scambiavano sembrava carica di un sottile intreccio di emozioni.
"Ti ho appena conosciuto ma sembra di conoscerti da una vita, com’è possibile?" disse Lara, mentre sorseggiava il suo caffè, lo sguardo fisso su Lorenzo con un’intensità che lo metteva a disagio e al contempo lo affascinava.
"Sì, hai proprio ragione," rispose lui, sorridendo ma allo stesso tempo arrossendo.
Lara accennò a un sorriso, un po' malizioso: "A volte basta un po' di silenzio per capire tante cose."
Un lungo silenzio si fece spazio tra di loro, ma non era imbarazzante.
Si guardarono intensamente negli occhi, lui sognava le labbra carnose di Lara sulla sua bocca, lei fantasticava di poter assaporare la lingua di Lorenzo.
Tutti e due sentirono qualcosa muoversi nel basso ventre, con una scusa Lorenzo si avvicinò di più a Lara che non perse l’occasione nel baciarlo.
Come le due lingue si toccarono qualcosa di animalesco scatto in entrambi.
Le mano destra di Lorenzo si infilò dietro la nuca di lei, spostandogli il viso a destra e scoprendogli il collo che prese a leccarlo e baciarlo.
Lara stava perdendo qualsiasi freno al tocco della lingua di Lorenzo, quando apri gli occhi e si rese conto di quello che stava accadendo intorno a loro.
Le persone ai tavolini accanto si stavano godendo la scena.
Con un colpo di tosse riportò sulla terra Lorenzo che si staccò da lei e si ricompose. Entrambi erano rossi di desiderio in faccia. Lara si alzò per andare al bagno, sentiva le mutandine bagnate.
Lorenzo aspetto qualche minuto da solo al tavolo, il desiderio stava calando quando gli arrivò una foto su whatsapp.
Prese il telefono, aprì il messaggio:
“Guarda cos’hai combinato” nella foto si vedevano le mutandine di Lara appoggiate al lavandino con una chiazza bagnata all’altezza della vagina.
Nella sua mente sentiva già il gusto degli umori di lei umori sulla sua lungua. “Sfonderei la porta pur di annusare quelle mutandine” rispose lui.
Come Lara uscì dal bagno, Lorenzo pagò il conto e si vestirono in tutta fretta, nell’uscire Lara aprì la mano e gli passò le sue mutandine: “se hai coraggio tirale fuori e annusale qui davanti a tutti”.
Lorenzo si guardò attorno, si girò verso la sala, si portò le mutandine davanti al naso e le odorò per qualche secondo in modo che tutti potessero vedere quello che stava facendo. Prese la mano di Lara e si fiondarono fuori dal bar.
Salirono sulla macchina di Lorenzo, direzione casa di lei. Nessuna parola tra loro due, il desiderio era alle stelle, Lara decise di alzare ancora di più il desiderio.
Con un movimento veloce del bacino si abbassò i pantacollant fino le ginocchia, l’attenzione di Lorenzo fu rapita da quella vagina completamente depilata e dalla mano di Lara che giocava a stuzzicarsi il clitoride.
Il pene di Lorenzo si indurì istantaneamente, Lara guardò negli occhi Lorenzo: “ E’ colpa tua se ho il clitoride gonfio, ora devi occuparti di lei”. Lui si leccò due dita della mano destra: “apri quelle meravigliose gambe Lara” che senza obbiezioni tirò giù i pantacollant alle caviglie lasciando libero il passaggio e mettendosi comoda. Senza esitazioni lui entrò dentro di lei per poi accorgersi di quanto era scandalosamente bagnata.
Quella sensazione di caldo e bagnato sulle sue dita mandarono in estasi la sua mente che non riuscì più a concentrarsi alla guida.
Lara si stava godendo quel ditalino, che con una la mano destra si massaggiava il clitoride e con la mano sinistra si stuzzicava i capezzoli, la sua lingua roteava sulle labbra che sognavano di assaporare il suo cazzo eretto e duro.
In quell’istante Lorenzo scrutò un parcheggio vuoto sul lato della strada, “Lara passa sui sedili dietro” e si fermò nel parcheggio più lontano da occhi indiscreti.
Lei si tolse tutto, rimase solo con dei piccoli calzini bianchi e una maglietta che metteva in risalto i capezzoli turgidi, si sdraiò a pancia in su con la gamba destra appoggiata al sedile anteriore. Lorenzo si girò e vide una scena particolarmente erotica, voleva assolutamente affondare la sua lingua in quel paradiso.
Scese dalla macchina e salì nei sedili posteriori, baciò il polpaccio della gamba appoggiata al sedile e poi diresse la testa in mezzo alle sue gambe.
Baciò le labbra esterne, leccò il clitoride e poi affondò la lingua dentro la sua squisita figa. Sapeva di dolce, le mani di Lara erano sulla sua testa che lo indirizzavano nel punto dove voleva essere leccata.
Ad ogni leccata lei si contorceva, il suo ansimare gli suggeriva di continuare, infilò dentro prima due dita, poi tre, la lingua leccava dove Lara si toccava, voleva farla esplodere in un primo orgasmo.
Il sedile in pelle della macchina iniziò a inumidirsi di liquido vaginale quando Lara si divincolò dal ditalino e con un urlo liberatorio seguito da un vistoso tremore spruzzò qualche piccolo getto di orgasmo sulla faccia di Lorenzo.
“Vieni qui” disse Lara a Lorenzo che ancora con la faccia bagnata di suoi schizzi andò diretto verso la sua bocca.
Lara lo leccò tutto voleva sentire il suo sapore. In quella posizione poteva sentire l’erezione del pene attraverso i Jeans spingere sulla sua patatina.
“Tira su il bacino Lore” con le mani libere slacciò la cintura, aprì con fatica i bottoni della lampo e infilò la mano dentro gli slip. Il suo pene era marmoreo, la punta della cappella era umida e i testicoli gonfi.
Iniziò una lenta ma profonda sega mentre Lorenzo ansimava e teneva gli occhi chiusi.
“Girati che ora ti faccio vedere come sono brava a succhiare”
Continua
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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