Prime Esperienze
EICMA 2024, inizia il gioco
di SimonLove
04.12.2024 |
2.035 |
6
"E non ti preoccupare, Lorenzo… niente moto, solo noi due..."
Lorenzo camminava tra gli stand della fiera, immerso nel fragore degli schermi pubblicitari, della musica e delle voci. Ma quando si fermò davanti allo stand della Yamaha, il caos sembrò svanire. Lì, sotto le luci brillanti, c’era lei.Lara, 18 anni, era una ragazza immagine per lo stand della Yamaha. Il suo vestito aderente, una tuta in tessuto tecnico blu e bianca, metteva in evidenza la sua figura snella e atletica. Il materiale brillava sotto i riflettori, mentre le linee del corpo venivano esaltate da un taglio che lasciava poco all'immaginazione. Le sue gambe lunghe erano perfettamente in vista, e il corpetto, un po’ più stretto in vita, la rendeva quasi futuristica, come una visione proveniente da un altro mondo. I capelli castani, raccolti in una coda alta, lasciavano intravedere il suo viso luminoso, i grandi occhi scuri che sembravano scrutare ogni persona che passava.
Lorenzo la osservò per un attimo, rapito dalla sua bellezza. Poi, quasi senza accorgersene, si avvicinò. Lei lo notò subito, come se avesse sentito la sua presenza prima ancora di vederlo.
"Ti piace questa moto?" chiese Lara, la sua voce fresca e invitante.
Lorenzo alzò gli occhi dalla moto per incontrare il suo sguardo. "Sì, è fantastica", rispose, ma non poteva fare a meno di guardarla, notando come il suo sorriso era ancora più affascinante della moto stessa. "Ma credo che il vero spettacolo sia il tuo sorriso."
Lara ridacchiò, il suono morbido che fece battere più forte il cuore di Lorenzo. "Grazie, ma non credo che siano le moto a farti sorridere."
Lorenzo non poté fare a meno di sorridere anche lui, sentendo un’immediata connessione tra loro. "Già... credo tu abbia ragione", rispose, mentre sentiva il battito accelerato. "Io sono Lorenzo."
"Lara," disse lei, tendendo la mano con un sorriso. "Piacere di conoscerti."
La stretta di mano fu breve, ma intensa, e Lorenzo sentì una sorta di scossa elettrica che gli percorreva la schiena. I loro occhi si incontrarono di nuovo, e per un momento tutto intorno a loro sembrò sparire. Il frastuono della fiera, le persone accanto, sembravano svanire in quel breve spazio di tempo.
"Senti," disse Lara, abbassando leggermente la voce, "questo posto è bello, ma è anche un po' caotico, no? Ti va di prendere un caffè insieme? C’è un posto vicino dove possiamo parlare senza tutto questo rumore."
Lorenzo la guardò, sorpreso da quanto fosse naturale il suo invito. "Certo. Quando vuoi."
Lei sorrise, un sorriso che gli fece battere il cuore ancora più forte. "Domani, dopo la fiera. Conosci il caffè ‘La Dolce Vita’, vicino alla stazione? È il posto perfetto per chiacchierare senza fretta."
Lorenzo, quasi senza pensarci, rispose: "Sì, lo conosco. Ci sarò. A che ora?"
Lara ci pensò per un attimo, poi gli lanciò uno sguardo che lo fece sentire come se il mondo intero fosse solo loro due. "Alle sei. E non ti preoccupare, Lorenzo… niente moto, solo noi due. Solo per conoscerci, scrivimi su whatsapp"
Il tono della sua voce era dolce, ma c’era anche una sfida in quegli occhi, un invito che sembrava promettere molto di più di una semplice chiacchierata.
Lorenzo sorrise, quasi senza rendersi conto di quanto fosse coinvolto. "Non vedo l'ora."
"Anch'io," rispose Lara, con uno sguardo che sembrava dirgli più di quanto le parole potessero esprimere. Prima di girarsi gli appoggiò una mano sulla spalla e premette il seno sul suo braccio e gli sussurrò all’orecchio “non porto le mutandine”.
Poi si girò, riprendendo il suo posto nello stand, ma i loro sguardi non si separarono nemmeno per un secondo.
Il rumore della fiera tornò prepotente, ma Lorenzo non riusciva a concentrarsi su nulla se non sul pensiero dell'appuntamento.
Uscito dalla fiera Lorenzo prese in mano il telefono, si scattò un selfie di lui sorridente con dietro la fiera e un messaggio con scritto: la mia fiera è durata fino allo stand della Yamaha dopo di che il nulla.
Lara lesse il messaggio a fine pomeriggio e decise di mandargli una foto una volta in camerino e di giocare un po' con lui.
Accese la fotocamera andò in spogliatoio si levò il top e scattò la foto.
Per Lorenzo quell’attesa fu interminabile finche arrivò un messaggio su whatsapp, lo aprì e vide una foto con autodistruzione con un testo che diceva:
"Meglio la nuova MT09 o queste?" La foto ritraeva il suo seno in primo piano con un piercing sul piccolo capezzolo turgido sinistro e due piccole dita che strizzavano il capezzolo di destra.
L’erezione fu istantanea, senti la cappella gonfiarsi da dentro le mutande, si immaginò di poter leccare e succhiare quel meraviglioso corpo dalla pelle setosa.
Continuò a guardare quel meraviglioso seno finchè la foto scomparve e poi scrisse:
“Non saprei, scelta davvero difficile, però posso dirti avendola provata che la MT09 si cavalca davvero bene”.
Lara lesse il messaggio e si morse le labbra voleva assolutamente vederlo il prima possibile.
Scrisse: “la differenza tra me e la moto è che una delle due succhia molto, sta a te capire quale”
Il gioco era appena iniziato.
Continua
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore.
Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.