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violenza al camping


di renatino18
06.06.2009    |    73.695    |    0 7.1
"Finalmente mi sborrò nel pancino e lo strano effetto fu che anch’io ebbi un orgasmo..."
Violenza al camping.

Siamo una giovane coppia ,sposati felicemente da due anni, ancora senza figli: ci siamo conosciuti da ragazzini nei camping che le nostre famiglie frequentavano assieme, poi le strane combinazioni del destino: siamo stati ambedue assunti presso una casa editrice religiosa, lei come correttrice di bozze, io come impiegato amministrativo. la nostra vecchia amicizia ha avuto un nuovo impulso, la comune passione per il camping libero ci ha ulteriormente unito. Ed una sera di luna e di stelle, seduti ad un bar improvvisato di un camping, mentre tutti gli altri ballavano (noi non siamo proprio dei ballerini), abbiamo vinto la nostra timidezza e ci siamo dichiarati.
le nostre bocche si sono unite tremanti, l’esperienza era poca o punta, però riuscimmo a capire che eravamo fatti uno per l’altra…decidemmo di fidanzarci il prima possibile, né io né lei avevamo avuto precedenti relazioni con l’altro sesso di tipo completo…di comune accordo decidemmo di perdere le nostre verginità la prima notte di nozze…….Ora una breve descrizione di noi, come eravamo e come siamo,..lei, Anna, 27 anni, alta 165, morbida come il burro, con un viso dolcissimo illuminato da due occhi verdi da far smarrire la ragione, bel seno, 4 misura sempre costretto dentro un busto che lo riducesse per non troppo apparire, una bocca tumida e grande, un culetto a mandolino perfetto e molto interessante, mani e piedi gentili, pelle bianca e pelo rosso tiziano naturale, carattere dolcissimo ed incapace di far male ad una mosca; io, Mario, 29 anni, 175 di altezza, ma magro, 64 k in tutto, privo di forza fisica per non avere mai fatto sport né palestra , capelli castani, con una bocca interessante anche se un po’ troppo femminile, in un viso da ragazzino mai cresciuto, con un piccolo torace e purtroppo un grande culo, tutta l’adipe mi si concentra nei glutei, gambe lunghe e diritte…molto belle, almeno a giudizio di Anna che me le invidia. siamo molto innamorati e i nostri rapporti sessuali non avevano mai debordato dalla posizione del missionario con poche coccole e niente giuochini moralmente discutibili, questa in effetti era la nostra tranquilla vita , quando decidemmo di partire per quello che per anni sarebbe stato il nostro ultimo campeggio libero sottotenda; avevamo deciso infatti di avere un figlio. raggiungemmo con la nostra utilitaria pagata a rate un posto che già conoscevamo, un verde praticello fra un ruscello ed un bosco di latifoglie, il mare a 200 metri alla foce del ruscello,..era una proprietà privata ma i contadini che abitavano nella non lontana casa colonica ci avevano sempre dato il permesso di mettere la nostra tendina….arrivammo che era già tardi, vedemmo luce nella casa colonica, tuttavia decidemmo di sistemarci ed andare l’indomani a salutare i nostri amici…….oddio, a fianco della casa avevamo intravisto un grosso furgone vetrinato, ma non ci preoccupammo, e col senno di poi , sbagliammo. prima di addormentarci ci concedemmo un amplesso che per le nostre abitudini era particolarmente ruggente; sia per questo che per aver perso tempo a montare la tenda, ci alzammo molto tardi e decidemmo di andare a fare un bagno nella nostra caletta, poi avremmo pensato ai convenevoli. con i nostri teli sottobraccio, io in boxer ampi che un po’ mascheravano il mio grosso culo ed Anna in un casto costume intero che tuttavia non riusciva a mortificare completamente il suo grosso seno e le morbide rotondità. girato lo scoglio vedemmo una scena terribile; cinque ragazzoni, il più piccolo sarà stato due volte me, giocavano e ridevano sul bagnasciuga fra loro totalmente nudi ed io , forse anche con un po’ di invidia, non potei non fare confronti fra il mio onesto cazzetto ed i miei coglioni rispetto ai mastodonti che si agitavano liberamente fra le loro gambe. per la sorpresa rimanemmo bloccati e non riuscimmo a ripiegare prima che ci vedessero. loro ci corsero incontro, ci presero in mezzo, si presentarono corretti e disinvolti; presero però presto a scherzare, ci dissero di averci notato nella nostra tendina, che anche loro erano abusivi e che si erano installati addirittura nella vecchia casa, ormai abbandonata ed aperta a tutti.ci offrirono di passare la giornata con loro,poi dopo una bella festa nella loro”casa” ce ne saremmo andati ognuno per la propria strada… ci dissero di essere dei rugbisti, ecco la spiegazione dei loro enormi fisici, e che si stavano godendo le vacanze…dinnanzi alle nostre timide rimostranze si misero a ridere dei nostri tabù e dei nostri complessi, ci invitarono a metterci nudi come loro , minacciandoci in difetto di cose terribili, scherzavano, noi almeno lo speravamo. cercammo di prendere tempo; di colpo divennero aggressivi, ci presero in mezzo e ci dettero l’aut aut,via quelle stupide cose che indossavamo se no avrebbero provveduto loro….ci i aiutarono a svestirci..emerse il mio grosso tondo bianco culo, di cui tanto mi vergognavo ed il mio modesto cazzetto, particolarmente rimpicciolito dalla paura..ed emerse soprattutto l’avvenenza delle forme della mia giovane sposa..mi sembrò strana, come eccitata..si precipitò in acqua, come per nascondersi..i maschioni cominciarono a lodarla per la sua bellezza..la paragonarono alla moglie del presidente della loro squadra,alla moglie del coach, alla sorella di un loro collega, un certo luciano dal bell’ano, a certe loro tifose che li cercavano in continuazione..e conclusero che era molto più bella ed appetitosa di tutte le ricordate..poi presero a carezzarle il culo, a stuzzicarle i capezzoli..mi sembrò che uno arrivasse a toccarle la quasi virginea passerina, lei prese a strillare isterica cercando di allontanare le mani troppo audaci, mentre prese a chiamarmi in aiuto..io li insultai ed urlando mi lanciai in difesa di mia moglie,…non feci neanche un metro che il più grosso mi placcò perfettamente mandandomi lungo disteso sulla sabbia,culo al vento, mentre una manona mi teneva il viso schiacciato contro la sabbia impedendomi quasi di respirare…pur cercando di reagire e divincolandomi molto mi rendevo conto di essere di fatto immobilizzato; inoltre mi stavo rendendo conto che fra le mie tenere e tonde chiappe si stava ingrossando il randello duro e gigantesco del mio dominatore e che qualunque movimento tentassi , si riduceva ad agevolare il cazzo altrui..…certo era già molto se fossi riuscito a salvare me stesso..ma anna continuava istericamente ad urlare e a chiedermi di aiutarla a sottrarsi alla morsa di quei maschioni mentre molte mani spadroneggiavano sempre più invadenti dentro e sulle sue morbide curve. io tentai un ultimo gesto di ribellione, cercai di divincolarmi e cominciai ad urlare sperando in un aiuto esterno; una sberla terribile mi annebbiò la vista, mi sentii male, ricaddi inerte sulla sabbia mentre il mio dominatore approfittava della mia incapacità a muovermi per piazzare con precisione il suo grosso cazzo fra le mie natiche, contro il mio culo. sentii come in trance i mostri esortare anna a smetter di gridare e di chiedere il mio aiuto visto che avrebbe ottenuto solo una cosa: che si sarebbero incazzati e mi avrebbero massacrato di botte. pensasse invece a divertirsi, perchè l’avrebbero fatta impazzire di piacere. intanto chi mi stava schiacciando cominciò a commentare che il mio culo era molto meglio di quello del luciano, che doveva un po’ essere la loro troietta di fiducia durante i ritiri o gli allenamenti…..comunicò poi che secondo lui ero vergine o quasi….gli altri ridendo gli dissero che mi lasciavano tutto a lui e che la più bella e piacevole sorpresa era che anna era sicuramente vergine di culo, quasi vergine di figa e che tremava all’idea di dover prendere in bocca e succhiare un cazzo..a questo punto anna smise di strillare…cominciava a capire che solo la nostra condiscendenza poteva salvarci, e farci uscire dall’avventura senza troppi danni….loro con molta calma fecero entrare anna in acqua e cominciarono a farsela davanti e dietro, sia di figa che di culo…il mio padrone tenendomi girato il braccio dietro la schiena mi fece entrare a mia volta in acqua mettendomi a pecorina davanti a lui. mi appoggiò la grossa manona sulla testa e mi disse con assoluta tranquillità che se avessi cercato di reagire mi avrebbe cacciato la testa sottacqua fino ad affogarmi..poi mi disse che mi voleva inculare e mi consigliò di rilassarmi per evitare di sentire troppo male…questo per le prime volte, poi con l’allenamento sarei stato io a cercare il suo randello. intanto, davanti a me impotente e che potevo vedere tutto, anna aveva cominciato a urlare dal dolore, il più grosso la stava trombando a fondo allargandole la vagina fino alla bocca dell’utero. contemporaneamente al lamento di anna si unì il mio disperato mugolio di dolore, il grosso cazzo aveva cominciato a sfondarmi lo sfintere e a penetrarmi…poi anche anna urlò..urlò come una disperata,, la stavano inculando mentre i primo continuava a chiavarla…quanto durò la violenza di preciso non lo ricordo..certo una eternità..sentivo il grosso cazzo del mio stallone tutto dentro di me pomparmi furiosamente. a parte il dolore ed il bruciore che avvertivo cominciavo a realizzare che stavo provando un nuovo piacere fisico; la stessa cosa doveva succedere ad anna che aveva infatti smesso di lamentarsi, anzi sembrava partecipare attivamente, molto attivamente. all’improvviso io mi sentiii riempire di ripetuti getti di sborra calda. il porco godeva ed io con lui; anna secondo me stava provando le stesse sensazioni, sembrava in delirio mentre si stringeva con furia ai suoi feroci predatori… che si alternavano ad incularla e a trombarla…………quando potemmo uscire dall’acqua e ci buttammo sui teli, i nostri culetti erano oscenamente aperti , sfondati..perdavamo sborra feci e sangue… la figa di mia moglie da casta e quasi sempre chiusa come era sempre, adesso era lubricamente aperta e fuoriuscivano rivoli di sborra che i maledetti gli avevano pompato dentro…ci abbracciammo disperati …ma ci separarono subito..pretesero per completare la nostra istruzione, che li spompinassimo subito e tutti.. tre me li feci io e due anna, la mia bocca riscuoteva infatti un grande apprezzamento… prima di lasciarci andare vollero chiavare a turno nuovamente anna garantendole che l’avrebbero ingravidata…io la tenevo per mano, la incoraggiavo, la assicuravo che tutto stava per finire, …ma uno di loro si incazzò per questi stupidi lamenti, fui preso, girato come un pedalino, mi aprirono nuovamente il mio grasso culo ed un grande e lungo cazzo sprofondò dentro di me iniziando una inculata che sembrava non finire mai. finalmente mi sborrò nel pancino e lo strano effetto fu che anch’io ebbi un orgasmo. finalmente ci lasciarono, minacciandoci di gravi rappresaglie se avessimo parlato con qualcuno, promettendoci che sarebbero venuti a trovarci in città portando con loro il luciano, culattone felice e sua sorella troia e lesbica per una notte di orgia e sesso…arrivammo a dar loro il nostri indirizzo, tanto avevano la targa della nostra macchinetta, e pur di ingraziarceli arrivammo a dirittura a ringraziarli per non averci fatto troppo male e per averci insegnato tutto sul sesso. appena partiti ci precipitammo alla nostra tendina, raccogliemmo le nostre cose e scappammo..nelle nostre orecchie sentivamo ancora la loro battuta di commiato "che gran troie che siete, tutti e due!!!". in macchina ce ne stemmo un po’ silenziosi, certo, avevamo tante cose da spiegare fra noi…quando vedemmo al bordo strada due fustacchioni che chiedevano un passaggio…anna mi guardò, si passò la lingua sulle labbra e innocentemente mi disse "perché non gli diamo un passaggio?"...io stavo già frenando………[email protected]
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