incesto
fratelo e sorella
di renatino18
19.05.2010 |
57.508 |
1
"Lei si sarebbe tolto il camicione ed io la t-shit e quei ridicoli pantaloncini e mentre mi diceva queste cose aumentava la stretta ed il leccaggio dentro..."
Per chi fosse interessato a spiarmi….Incesto
La nostra famiglia è formata da 4 persone: padre, 45enne, alto, discreto e riservato, non brutto, mia madre, 42enne, alta come mio padre, non bella ma interessante, estremamente conformista e perbenista, sono legati da un senso acuto del formalismo borghese ed inoltre sono profondamente bigotti, sempre in chiesa, fra tridui e novene; mia sorella Dora, adesso 18enne, bella da impazzire, alta, viso angelico dalla bocca calda e sensuale e con due occhi verdi dentro i quali è piacevole perdersi, seno 3 misura, culo a mandolino, nasconde molto bene dietro un comportamento perfettamente allineato a quello della famiglia una sensualità esplosiva ed una voglia di vivere che la rende irresistibile; io, Luigi, 16enne, alto, molto palestrato, bello tanto da piacere a tutti, follemente inibito e timido, atterrito dai tanti tabù familiari, sono forse destinato a diventare un giocattolo in mano a chi per primo saprà avvolgermi nelle sue spire. Già da tempo era esplosa la mia virilità che si concretizzava in un arnese addirittura troppo grande a mio giudizio, certo più grande i quelli che avevo intravisto ai miei compagni nei bagni, ed ero sempre a caccia di immagini che aiutassero la mia immaginazione nella costante ricerca del piacere solitario, avendo il terrore di cedere alle neanche tanto riservate profferte che mi raggiungevano dappertutto. avevo visto esplodere la bellezza della mia sorellona e ben presto avevo cominciato a spiarla, cosa non facile in una famiglia come la nostra. fortunatamente i miei la sera avevano spesso funzioni, catechesi, novene ed uscivano, lasciandoci a casa in quanto noi ci dichiaravamo sempre stanchi per la scuola, la palestra, la scuola di danza per mia sorella… ogni scusa era buona. appena soli mia sorella occupava telefono e divano e si imbarcava in lunghe conversazioni che la dovevano eccitare non poco visto che apparentemente innocentemente mi faceva indovinare molte parti secrete del suo corpo, mentre con la mano libera si accarezzava tutta. io la spiavo cercando di non dare nell’occhio, mentre il mio terribile cazzone prendeva ad inturgidirsi poi lei sembrava rilassarsi tutta, scambiava una serie di bacini e sospiri allo sconosciuto interlocutore, ormai aveva le gambe scoperte, le tette che tracimavano da reggiseno, e la mano fissa dentro le mutande che sembrava muoversi di vita propria; a questo punto si alzava, si strusciava un po’ contro di me, guardando il gonfiore al pacco che non potevo certo completamente mascherare e correva in bagno a fare la doccia. da un po’ di tempo aveva preso l’abitudine di non chiudere completamente la porta ed io mi precipitavo a bearmi ed ad eccitarmi alla vista di quel corpo bellissimo, appoggiato alla doccia, la solita mano le cui dita sparivano dentro la topina, che teneva accuratamente depilata. io non potevo trattenermi da una sega colossale, la cui gigantesca sborrata terminava in un grande scottex che tenevo sempre a portata, poi correvo a letto per ripetere il rito con più calma.
ciò che non potevo sapere era che dal buco della serratura la mia sega ed il mio arnese erano in bella vista per chi fosse interessato a spiarmi. il caldo cresceva, sempre accuratamente vestiti quando c’erano in casa i nostri genitori, appena soli ci scoprivamo, come per una rivalsa, al limite della decenza. una sera, loro fuori per una messa solenne a chiusura della catechesi, roba che fino a mezzanotte non sarebbero tornati, noi quasi nudi, lei con un camicione semi trasparente, tette libere, capelli sciolti, figa coperta da un minuscolo tanga che non poteva certo portare normalmente. io tshirt che disegnava i mie pettorali e pantaloncini da bagno che unitamente agli slip faticavano a contenere il mio sempre arrapato uccello..come al solito Dora fece la telefonata, ma rimase fortemente delusa, lo sconosciuto dall’altra parte adducendo motivi che non riuscii a capire, chiuse subito. era delusa, ma ormai eccitata.
di colpo mi invitò ad accendere il giradischi, perché avrebbe colto l’occasione per insegnarmi a ballare, in vista anche della festa di fine scuola, non voleva più che io facessi la parte dello stupido imbranato. io avrei voluto dirle di no ma il desiderio di toccare ed abbracciare almeno per brevi istanti la mia meravigliosa sorellona, l’unica vera donna di tutti i miei sogni, mi fece decidere. lei scelse la musica, dei lenti ballabili, mi insegnò come si prende una donna per portarla in ballo, mi precisò che quello era l’approccio corretto al primo invito ma che poi subito dovevo tentare di stringere lo spazio e se lei non si fosse opposta avrei dovuto incollarmi alla ragazza, proprio come lei faceva con me..mi trovai con una mano che sfiorava il suo stupendo culetto, le teste incrociate così da poterle parlare nelle orecchie, il suo seno che premeva contro il mio petto, ma, soprattutto, il suo bacino aderiva al mio ed il mio cazzone già in tiro puntava la sua prima figa sentii la sua bocca mordicchiarmi l’orecchio, la puntina della sua lingua leccarmelo, poi mi sussurrò che aveva caldo..lei si sarebbe tolto il camicione ed io la t-shit e quei ridicoli pantaloncini e mentre mi diceva queste cose aumentava la stretta ed il leccaggio dentro l’orecchia, io potei solo annuire e le restituii il bacio dentro l’orecchia fra i suoi meravigliosi capelli.
di colpo si decise, come presa da improvvisa frenesia, si sfilò il camicione abbagliandomi con la bellezza statuaria del suo giovane corpo.
l’avevo spiata tante volte, ma mai l’avevo potuta così indecentemente ammirare.
lei non perse tempo, mi sfilò la maglietta, e abbrancatemi i pantaloni prese a farmeli scendere, tirandosi dietro anche lo slip, che resisteva solo perché puntato contro il mio cazzo duro da farmi male… Dora vi infilò con naturalezza la mano, lo impugnò stordendomi e lo fece uscire alla luce. l’altra mano fu più che sufficiente a farmi scivolar via i miei residui vestiti, poi si tolse il tanga: - non è più bello vedermi così che spiandomi nella doccia? non è più bello fare l’amore che farci seghe e ditalini pensandoci? Adesso ti insegno tutto -. sempre segandomi dolcemente mi disse quante volte mi avesse spiato dalla serratura e che ormai aveva deciso, visto che ad aspettaremi si sarebbe diventati vecchi. mi prese il viso fra le mani e mi baciò, la sua lingua forzò le mie labbra ed entrò trionfante, la testa mi girava…impazzivo di piacere, il mio randello si strusciava addosso a lei. le mie mani la palpavano tutta poi sempre con la lingua dentro la mia bocca si stese sul letto tirandomi sopra di lei..io goffamente le finii sulle tette mentre il cazzo come per caso si impuntava fra le grandi labbra della sua fighetta; allora lei mi invitò a girami sulla schiena, spalancò le meravigliose gambe ed io assistei alla discesa lenta e inesorabile della sua figa sul mio viso…sulla mia bocca - adesso lecca e succhiami il ciccetto che vedi sporgere in alto dalla mia pussy - e così detto me la schiacciò di colpo sul viso, sulla mia bocca. contemporaneamente la sua bocca aspirò il mio cazzo dentro di lei…era il 69, adesso so cosa è e mi piace da morire, la mia prima volta impazzii di piacere, ma non so quanto seppi far godere la mia sorellona. lo stesso mio cazzo eruttò rapidamente getti ripetuti di sborra e, per quanto mi agitassi, non potei impedirle di ingoiarsela tutta.
io ero imbarazzato, ma lei mi disse che ingoiare la mia sborra era ciò a cui più aspirava ma che adesso dovevamo cominciare a fare sul serio.
il mio cazzo era un po’ barzotto, ma mostrava chiaramente di voler rapidamente intostarsi di nuovo. lei spalancò le coscie e mi costrinse a leccare la figa totalmente esposta, mentre le mie mani dovevano lavorarle le tette strizzandole i capezzoli. lei guidò il mio lavoro, lei mi disse dove e come leccare, come succhiare il clito, come penetrarla il più a fondo possibile con la mia lingua. il suo sapore mi inebriava e aveva fatto di nuovo rizzare il mio randello improvvisamente lei ebbe un forte orgasmo sulla mia bocca ed io, molto contento di farlo, gliela dovetti leccare tutta fino a pulirla. a quel punto fui nuovamente messo sulla schiena, lei impugnò il mio cazzo duro e svettante come non mai e lentamente, facendomi vedere tutto, si calò a figa spalancata sul mio cazzo..fino in fondo, fino a far coincidere le sue grandi labbra con il mio ventre; allora mi ridette il seno da pastrugnare e riprese a dondolare sopra di me come un‘invasata. il mio cazzo, alla seconda sborrata, resisteva per la gioia di mia sorella…quando con un gemito le feci capire che stavo per sborrare, lei non solo non si tolse, ma aumentò il ritmo e si protese su di me fino a ficcarmi tutta la lingua in bocca…..sborrammo all’unisono e i nostri liquidi del piacere si fusero in momenti di delirante soddisfazione sessuale. quando ci staccammo e ci trovammo sdraiati fianco a fianco, Dora mi disse che la prossima volta che saremmo stai soli mi avrebbe dato anche il culetto e siccome io le chiesi dove avesse imparato a fare tanto bene l’amore, lei si mise a ridere e mi chiese se veramente non avessi capito con chi parlava la sera al telefono. mi chiese se conoscessi l’amico di casa, zio Anteo, quel vecchietto tanto buono e comprensivo, disposto a fare tutti i lavori, considerato quasi un frate laico… bene lui mi ha insegnato tutto, lui mi ha portata a tutte le perversioni, a cercare il piacere in ogni modo, ogni sua telefonata mirava a farla godere e a legarla sempre più a lui; poi lei si è stancata di un cazzo appassito e che funzionava solo con certi intervalli, si è resa conto che io la allumavo, mi ha provocato, ha vista che razza di arnese mi ritrovassi fra le gambe e ha deciso di divertirsi finalmente con un corpo giovane.
[email protected],
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore.
Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.