incesto
avventura in campagna 1-2
di renatino18
24.04.2009 |
69.843 |
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"Stavo pisciando contro il pagliaio e come al solito il mio fratellone tendeva a raddrizzarsi quando mi trovai di fronte la moglie di un bracciante che faceva..."
Avventura in campagna! Mi chiamo Mario, ho 23 anni e sono un ragazzone di oltre 185 di altezza per 80kg, muscoloso e molto forte fisicamente, e ciò in proporzione all’età, fin da ragazzino…..io ho sempre vissuto in campagna a casa di mia nonna vedova e di mia madre nubile con prole, mentre mia sorella luana a 15 anni, ha qusi 5 anni più di me, si è trasferita presso una famiglia del capoluogo come colf tuttofare…io ho sempre vissuto con le mie donne adorato e viziato…e con il mio fratellone, un arnese che già a 12 anni mi dava erezioni spontanee e che con lo sviluppo è diventato sempre più forte, lungo e grosso fino a condizionare la mia vita…in campagna il sesso si scopre presto, si vedono gli animali da cortile, le mucche e i cani, esseri viziosi che per accontentare le loro voglie non esitano ad inculare i maschi meno forti..e quindi per imitazione si cerca di toccare le bambinelle, di spiare le ragazzone, di corteggiare tutte le parenti a tiro..e se non trovi donne vai a cercare i maschietti più dolci e delicati…il tutto per accontentare il fratellone esigente , che poi male che vada di restituisce piacere con lunghe ed impegnative seghe, di solito fatte in gruppo. a quasi 14 anni ebbi il mio primo rapporto completo, fino ad allora più che qualche palpata sotto le gonnelline e qualche sega in comune con gli amici non avevo fatto. stavo pisciando contro il pagliaio e come al solito il mio fratellone tendeva a raddrizzarsi quando mi trovai di fronte la moglie di un bracciante che faceva dei servizi a casa nostra. era una donna sempre arrapata e sapevo che la chiamavano una ninfomane, anche se ne ignoravo il significato. lei mi guardò poi mi disse che ero già molto ben dotato, se solo fosse diventato duro. mi eccitai e presi a segarmi lentamente mentre il mio cazzo si ergeva maestoso…lei con un gemito mi confessò che ero pronto da subito e che lei mi avrebbe insegnato tutto e presomi confidenzialmente per il mio uccello che nella sua mano era diventato granito, mi trascinò nella vecchia stalla abbandonata. mi buttò per terra e scoperta l’enorme figa rossa ed aperta, rimasi molto colpito dell’aspetto e soprattutto che non portasse mutande, puntò il mio randello contro la sua figa e si impalò da sola. poi si fece uscire le grosse mammelle e mi chiese do strizzarle i capezzoli. fu una galoppata rovente che si concluse con una sborrata pazzesca. lei molto contenta mi disse che da quel momento tutti i pomeriggi , durante le ore di pausa, avrei dovuta raggiungerla nella vecchia stalla e lì mi avrebbe insegnato tutto ed infatti mi insegnò a leccarle la figa, a baciarla, a succiarle i capezzoloni, a leccarle il buco del culo, ad incularla e tutto finiva sempre con un favoloso pompino con cui mi svuotava le palle e si beveva tutto, sembrava una gatta soddisfatta. ovviamente di questo mi vantavo con gli amici e era motivo delle tante seghe che ci sparavamo a vicenda, quando una volta a casa di un pischellino morbido e burroso,Cecchino, che aveva preso in pratica l’esclusiva delle mie seghe, mi derise dicendomi che forse per la figa era tutto vero ma che non credeva che io le facessi il culo, mi incazzai, lo girai come un fuscello, gli sputai sul buco che stranamente mi esibiva quasi e provocarmi e lo penetrai tutto e presi a pomparlo. pensavo si mettesse ad urlare ed ero pronto a minacciarlo, invece lui si sistemò più comodo e cominciò ad emettere un monotono lamento invitandomi a smettere, anche se non faceva nulla per sottrarsi; anzi confesso che fu una inculata fantastica e che trovai il suo culetto più stretto e più arrapante di quello della mia troia. comunque finii come sempre sbattendoglielo in bocca ed invitandolo a succhiarmelo fino in fondo…lo fece ed ingoiò tutto proprio come una vera puttana…A questo punto cominciai a capire quali fossero le mie reali possibilità,, allentai la frequenza con la donna che d’altra parte aveva una lista così folta di stalloni da non avvertire poi più di tanto la mia defezione..e cominciai a cercare avventure in giro, tenendo per le necessità improvvise fisiologiche del mio cazzone il buon Cecchino, che per parte sua era sempre disponibile..o addirittura sempre più spesso mi veniva a cercare. Misi in cantiere parecchie prede, alcune compagne di scuola che mi davano tutto, bocca ,tette, culo, si facevano leccare fino allo sfinimento, ma volevano rimanere vergini, e qui mi piace ricordare Anna ,la figlia dei farmacisti del luogo che mi faceva andare a casa sua a studiare, e con la quale il rituale era sempre lo stesso..dopo avermi lavorato a fondo il cazzone con la bocca e le tette, due morbide e grosse sfere di puro piacere, mentre si faceva leccare la topa e si strisciava sulla mia faccia come una invasata, di colpo smetteva di miagolare e salitami sopra si calava sui miei 24cm di durezza facendolo sparire dentro un culo sodo e tosto che mi portava a goderle dentro, assecondando io da sotto con possenti colpi il suo sali e scendi…e. la professoressa di disegno la dott. Laura sposata con due figli, vera venere callipigia che con la scusa di farmi il ritratto mi portava a casa sua e davanti al marito praticamente impotente che guardando si faceva una seghetta ad un pistolino da bambino poco sviluppato, si faceva infilare persino nelle orecchie finendo sempre per farsi sfondare quel suo divino culo e mentre la inculavo cercava di convirce il marito a provare anche lui..ma si è sempre rifiutato,unica concessione il pompino me lo praticavano a due bocche……..alcune signore, che tradivano i mariti per noia e che aver provato il mio randello ne diventavano fans convinte ed esigenti, come la mamma di Anna, la farmacista, che esibiva sempre una scollatura da vertigine dentro la quale metà paese ci infilava gli occhi e l’altra metà il cazzo e che ridendo, durante una infuocata seduta di sesso nel retro della farmacia.mi confessò che Anna era figlia dell’allora sindaco del paese che la scopava prima, durante e dopo il matrimonio….senza trascurare i molti morbidi ragazzetti che seducevo in palestra o alle docce e che poter essere inculati e succhiare il mio arnese erano disposti a far carte false come Luigi, un giovane saltatore in alto, magro e lungo, dal viso da efebo greco e dalla bocca da maiala, che cercava di starmi sempre vicino, accettando tutti i miei scherzi a volte anche grossolani con il solo scopo di conoscere il mio fratellone di cui tanto si favoleggiava in paese, e la sua costanza venne premiata anche se dovevo stare attento mentre mi spompinava perché se lo faceva sprofondare dentro fino a farsi mancare il respiro e quando lo inculavo avevo sempre cura di tenergli ben strette le chiappette perchè avevo sempre il timore che si aprisse come un frutto troppo maturo … questa era la mia vita quando la perdita di mia madre fece cambiare tutto
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- 2 avventura in campagna
Quello che sto per raccontarvi riguarda come è nato un rapporto a tre particolarmente trasgressivo per la morale perbenista in quanto due del trio sono fratello e sorella. Come detto nel primo racconto mia sorella se ne era andata, ma anche lei era bella e grande e prometteva veramente bene ogni volta che tornava in paese, bella come una dea, provocava grandi rivolgimenti ed io , porco, non riuscivo a non segarmi in assoluta segretezza pensando a quella mia sorellona che vedevo così raramente..mia madre una sera , leggermente brilla, confessò a mia nonna che i due figli erano veramente dello stesso padre..infatti la relazione con il camionista tedesco era durata quasi 6 anni e noi ci assomigliavamo moltissimo..la povera nonna commentò che se non fosse già stato sposato magari sarebbe stato un buon marito e un buon padre...ma era sposato e rientrava sempre in germania dalla moglie e dai figli..…….. ma un giorno successe una disgrazia, mia madre venne investita da un auto in città dove era andata a trovare la luana e ci lasciò soli, nonna era già morta…luana peferì lasciare il servizio e ritornò a casa , ma ci volle poco a capire che anche se ci volevamo un bene dell’anima ed io cercavo di accontentarla in tutti i suoi desideri, lei era in difficoltà per la mancanza di sesso ed i paesani li trovava rozzi e cafoni…in città aveva un amante danaroso, alcuni pischelli, il padrone di casa ed il figlio 18enne, inoltre lesbicava con la signora e con altre due sue amiche..povera Luana, sembrava intristire, cercava inconsciamente appoggio e senza volerlo veniva attratta dalla mia prepotente virilità..lei sembrava attratta da me e sono sicuro che mi spiasse …devo ammettere che Luana era divenuta veramente una donna incredibilmente bella, alta quasi come me, formosa al punto giusto viso da troia con due occhi capace di stregarti ed una bocca da pompinara professionista, tette 4 misura che stavano ritte da sole, con due capezzoli che parevano due piccoli cazzetti, culo ad anfora con un andar di corpo che non poteva sfuggire al mio fratellone che cominciò a trascinarmi verso di lei.. vanamente cercavo di distrarmi pensando che era mia sorella, ma ero sempre più attratto da lei e mi sembrava, lei da me ….certamente la familiarità che ci univa non ci faceva bene…mi era capitata più volte di sorprenderla all’uscita dalla doccia e la sua bellezza aggressiva era irresistibile per il mio fratellone e mi creava tanti turbamenti…lei aveva sicuramente visto più di una volta il mio fratellone e certamente si torturava dal la voglia di goderselo e si autopuniva per certi desideri che lei sorella non poteva nutrire verso di me fratello…questo creava tanto nervosismo fra noi e pian piano addirittura si riduceva l’affetto.. una sera rientrai allegrotto per il vino bevuto, ma col fratellone incazzato al massimo perché la signora che doveva intrattenerci ci aveva dovuto precipitosamente far scappare quando avevamo appena cominciato ad assaggiarla per l’anticipato rientro del marito cornuto…al mio anticipato rientro sorpresi Luana accaldata, coperta solo da una vestaglietta leggera che non copriva più niente sudata ed arrossata..che nascose precipitosamente un qualcosa che aveva per le mani ….si stava evidentemente soddisfacendo da sola..spiacente per averla interrotta desideroso di farmi perdonare, la raggiunsi al frigorifero dove chinata leggermente fingeva di cercare qualcosa…l‘abbracciai da dietro, biascicandole una scusa per il mio rientro anticipato… la strinsi a me… sbagliai e questo fu l’inizio della fine…razionalmente assolutamente non voluta, ma quanto inconsciamente desiderata da ambedue!.....il mio fratellone, fregandosene totalmente che si trattasse di chiappe fraterne e non di estranei, si rizzò in tutti suoi 24cm spingendo come un matto contro il culetto di luana ,separati solo dalla vestaglietta ….le mie mani raggiunsero i suoi stupendi seni, strinsero i grandi capezzoli duri come il mio cazzo..lei era fuori di se..mi chiese che scherzo fosse quello di apporgiarle un bastone fra le natiche e quando io le confessai fra un bacio al collo ed una leccata all’orecchia che non era uno scherzo, bensì il mio cazzo che ormai non si sarebbe più fermato davanti a niente, biascicò un invito a ricordare che eravamo fratello e sorella, che nostra madre sarebbe morta di dolore se lo avesse solo immaginato…..ma intanto si strusciava contro di me scoprendosi così totalmente..la mia bocca cercò la sua e le nostre lingue si attorcigliarono fra loro, il mio cazzo lasciate le chiappe puntò deciso alla ficona cominciandola a penetrare..ci guardammo impazziti, e con un gemito di piacere troppo a lungo represso ci accoppiamo appoggiati al frigorifero, io la scopavo con colpi lunghi e violenti, dilatandole la vagina ed impalandola fino all’utero, lei reagiva cercando i miei colpi ed ansimando terribilmente…cercammo e trovammo insieme la piena e totale soddisfazione delle nostre voglie…in pratica giungemmo ad un orgasmo totale ed altamente liberatorio…. poi lei volle che ci recassimo in camera da letto, quello con il lettone, e dopo avermi fatto giurare che non ci saremmo mai lasciati ci scatenammo accoppiandoci in tutti i modi possibili. E tutte due eravamo esperti e totalmente disinibiti, ma lei mi giurò che mai si era divertita tanto con un maschio. neanche quando si lasciava coprire dall’arlecchino dei suoi padroni di casa. io le confessai che mai, né uomo né donna mi avevano così fatto arrapare, capimmo che sessualmente eravamo ormai indivisibili. Bisognava però trovare per il paese una valida giustificazione, pensai che forse era il caso che lei sposasse un anziano, magari ricco, e io sarei stato il suo amante..ma a lei la cosa non piacque, mi propose invece di costringere uno dei miei affezionati frocietti a sposarla, lo avremmo trasformato nella nostra cameriera e lo avremmo tanto femminilizzato in privato da farlo diventare un grazioso diversivo nelle nostre lunghe notti…avremmo inoltre tratto godimenti aggiuntivi avendo lei perfettamente capito che non avrei mai rinunciato ai culetti dei ragazzetti e tenendo presente che a lei piaceva tanto lesbicare…detto fatto, in palestra presi il mio più convinto e disponibile schiavetto abbastanza in età, 24 anni, anche se ne dimostrava al massimo 18 per un fisico morbido ed appetitoso ed un viso da angelo e dopo essermelo lavorato a fondo a casa sua per quasi tre ore, prima gli scardinai le mascelle poi gli sconquassai il culo, anche se lui faceva di tutto per ottenere sempre di più… gli feci la strana proposta. lui sposava Luana, mia sorella e quindi veniva ad abitare da noi con la possibilità quindi di poter convivere senza dare scandalo…lui mi disse subito di si....l’idea di poter convivere senza problemi con il mio fratellone sempre duro e prepotente gli avrebbe fatto dire di si a tutto. La sera stessa lo invitammo a cena..Luana e la Giulietta si piacquero subito..poi la Luana l’aiutò a cambiarsi e a trasformarla in una bella e morbida fanciulla ed ambedue decisero di festeggiare il mio fratellone..giulietta si sorprese, poi capì, lei e Luana sarebbero state ambedue le mie amanti e loro avrebbero lesbicato fra loro. la cosa le piacque e decise per sposarsi il più presto possibile, giusto il tempo delle pubblicazioni. la nostra famiglia vive ora felice, il mio fratellone si gode ogni volta che lo desidera due bocche di fuoco, due culi morbidi e piacevoli come guanti di scamosciato, anche se tanto diversi fra loro, una figa e due tette tutto burro ..loro lesbicano fra loro come bimbe felici e tanto, tanto corrotte….io mi godo il loro amore….
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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