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Storia di una famiglia


di renatino18
15.05.2010    |    54.630    |    1 3.3
"Ma quando la fotografarono montata da un grosso cane anche lui cedette…ottenne un rapido divorzio assicurandole un congruo vitalizio..."
Storia di incesti 1
Quando nostra madre lasciò la famiglia io ero piccolino e i mie due fratelli molto più grandi, vi sono infatti più di 7 anni fra me e mia sorella, la maggiore. al momento in cui prendo a raccontare, Anna, 23 anni, bella da mozzare il fiato, 175 x65k, bionda, occhi verdi, bocca grande, rossa, tumida, carnosa, collo lungo seno prorompente4° misura, talmente sodo da non aver necessità di reggipetto, vita sottile, culo tondo sodo alto, con un solco di pesca molto marcato, monte di venere accuratamente depilato e piuttosto voluminoso, gambe diritte, lunghe, affusolate con due caviglie sottili da vero purosangue, piedini eleganti e perfetti. Stefano, mio fratello, 180x 75kg, atletico, capelli corti a spazzola, viso maschio e ed intrigane torace ampio e muscoloso, ventre a tartaruga, culo tondo duro e stretto con due fossette laterale, gambe lunghe muscolose..ed infine un vero e proprio obelisco che con i suoi 20cm a riposo si adagiava come un tranquillo pascià sopra due coglioni perfettamente in linea con la imponenza del cazzo, poi io, 16 anni 170x62kg, magro, nient’affatto atletico, viso dolce molto infantile, bocca grande e morbida, capelli biondi a caschetto, torace magro e per mia massima vergogna segnato da seni troppo grandi per un ragazzo, vita sottile sotto cui fioriva un culetto sodo, tondo, dai glutei profondamente divisi dal solco di pesca, culetto che non avrebbe sfigurato su di una giovane negretta ed infine due belle lunghe gambe, diritte e perfette, dalle caviglie sottili e da piedini piccoli ed aggraziati. il mio pacco era ancora poco pronunciato ed appena segnato da una morbida peluria, caratterialmente eravamo e siamo agli opposti, loro esuberanti, estroversi al massimo, sempre pronti a cogliere ogni occasione di piacere; io introverso, timidissimo, incapace di comunicare; mia sorella si vantava di aver perso la verginità a 15 anni con un amico di papà da lei sedotto, stefano, fin da quando il suo randello aveva preso ad intostarsi era sempre a caccia. non disdegnava nulla, ragazzine, signore, cameriere, donne gravide, frocietti disponibili. fra lei e mia sorella c’era un intesa solida e profonda che ho sempre pensato potesse nascondere chissà che.
io non avevo altro possibilità che solitarie masturbazioni; con le ragazze non avevo mai fatto niente, se non qualche sbirciata furtiva, anche se, chissà perchè, ero molto interessato ai maschi adulti. con loro solo palpate furtive e strusciate nei luoghi affollati, sempre erano loro che cercavano di palparmi e di strusciarsi, come se fossi una troietta interessane e non una timido verginello e devo confessare che queste occasioni mi scaldavano moltissimo ed ogni volta mi ritornava prepotentemente alla memoria provocandomi calde eccitazioni. una notte terribile, in gita scolastica, dopo aver bevuto ed io ero ( forse) veramente brillo, tre compagni dell’ultima classe del liceo mi convinsero ad andare con loro, nella loro camera, per vedere un film porno, mi promisero grandi divertimenti. appena in camera presero a toccarmi, ad accarezzarmi il culetto, cominciarono a dirmi che ero molto più bello delle nostre compagne che in più avevo il pregio di essere vergine. il più grande mi prese improvvisamente per i capelli, mi costrinse ad avvicinarmi e mi baciò sulla bocca. in bocca mi sottomise completamente, avevo perso anche quella poca forza che normalmente avevo e loro lo capirono. mentre il grande continuava a baciarmi con grande impegno e reciproca soddisfazione, gli altri due mi tolsero definitivamente i pantaloni e le mutande facendo apparire il mio fantastico culetto mentre uno ridendo prendeva a masturbarmi il cazzetto, l’altro mi impomatava con calma il buco del sederino, allargandolo ed eccitandomi. il primo smise di baciarmi e spinse la mia bocca sul suo cazzo, mi ordinò di aprirla e con molto impeto me lo infilò dentro e prese a pompare. intanto sollecitava la preparazione del culetto..quando l’amico gli confermò che ormai mi entravano ed uscivano tre dita e che quindi tecnicamente ero stato deflorato ed ero pronto, si fece sostituire, estrasse il suo cazzo dalla mia bocca, che non rimase disoccupata perché subito il ragazzetto che aveva usato pomata e dita me la riempì con la sua di nerchia, e appoggiato il cazzo al mio culetto dilatato prese a spingere compiendo movimenti rotatori e strisciate, cercando di puntare la cappella esattamente nel buchetto palpitante. un colpo, una spinta continua, il mio sfintere si rilassò e il cazzo prese ad entrare, il terzo intanto stava aspettando il suo turno. ancora una spinta e e la mia prima inculata era di fatto cominciata. in quel momento si aprì la porta, entrò il terribile professor T. che dopo aver bloccato il lavoro dei tre, intimò loro di dimenticare quella notte di follia e che se avessero giurato lì, subito, di tacere per sempre, avrebbe evitato loro una terribile punizione. intanto io mi stavo rivestendo, poi mi prese per un braccio e mi portò fuori ma non mi portò in camera mia perché vi erano gli altri due compagnie di stanza che dormivano e mi avrebbero visto in quello stato, bensì mi fece entrare in camera sua e mi ordinò di fare una doccia per ripulirmi e farmi passare i fumi della piccola sbornia..e così ebbe agio di guardarmi nudo… eccome se mi guardò, il porco. a casa ripresi la mia vita, anche se senza assolutamente volerlo a volte mi veniva da ricordare quella notte e se, scandalizzato mi dicevo che mai più mi sarei infilato in situazioni come quelle. il cazzetto mi si induriva prepotente, non lasciandomi altra possibilità di lunghe ed estenuanti seghe solitarie.
venne il carnevale, mio padre era come sempre all’estero per i suoi affari, quali fossero non lo sapevo, ma dovevano rendere bene visto che noi tre spendavamo senza problemi e che ci permettavamo di avere una donna fissa, la signora Giuliana vedova da sempre, circa 50anni, ne bella né brutta, a me piaceva il suo grande seno e il suo rotondo culo, a me piaceva spiarla, in camera, al bagno, quando andava al gabinetto e devo ammettere che allora qualcosa mi lasciava intravedere, incrementando la mia attività masturbatoria. Anna ridendo mi aveva detto che aveva un culetto molto bello e attraente e mio fratello la prendeva in giro dicendo senza mezzi termini che era una vecchia gallina…ma che come tutte le galline vecchie faceva buon brodo. Andammo a far carnevale al Grad Hotel di C su invito di un vecchio amico di casa…dove vi era una grande festa mascherata, prendemmo due stanze, una doppia e una singola intercomunicanti e né io né i miei cari fratellini decisero la disposizione dei posti …sarebbe emersa naturale a fine nottata. intanto io mi sarei mascherato in camera di mia sorella e mio fratello nella singola di cui ovviamente spalancarono la porta, per potersi parlare,
si giustificarono. dopo breve consulto decisero, Anna si sarebbe mascherata da odalisca, mettendo così in mostra il proprio affascinante corpo, appena appena velato nei punti strategici, quasi a sottolinearli, stefano si sarebbe mascherato da Tarzan mentre, per una maliziosa pensata di Anna, io avrei dovuto diventare Jane, la donna di Tarzan..a questo scopo mi fecero indossare una specie di vestitino di finta pelle di leopardo che mi imbarazzava non poco, al piano di sopra se mi muovevo un po’ troppo scompostamente appariva ora uno ora l’altro senino da troietta. al piano di sotto fra spacchi e dimensioni ridotte il mio culetto era sbattuto in bella attenzione e le mie perfette gambe valorizzate dall’anca al piede…lo stessa cazzetto e i piccoli coglioncini erano protetti solo da una tenue seta di un perizoma nero.
Anna e Stefano cominciarono prima a ridere, poi sembrarono cominciare ad eccitarsi e mi promisero che quella notte avrebbe dato una svolta alla nostra vita. Anna comunque pretese anche di truccarmi la bocca e gli occhi da maliarda, anche se io avevo cercato di rifiutare l’idea adducendo il ragionevolissimo motivo che nella giungla Jane non aveva certo né rossetto né trucco. Anna tirò diritto ed il mio viso truccato divenne quello di una ragazzina veramente troia…Stefano approvò entusiasta il risultato e mi concedette una precisa palpata al culetto.confessandomi che sarebbe impazzito di piacere se mi fossi fatto inculare e sverginare da lui. quando scendemmo alla festa fummo accolti da una vera ovazione, rapidamente ci trovammo un numero di fans che volevano ballare con noi, partecipare al nostro tavolo, entrare in amicizia per la naturale selezione delle cose Anna scelse e si lasciò scegliere da una stupenda Frine,una mulatta più alta di lei e che poteva essere anche un transgender, con la quale cominciò spudoratamente a tubare. Stefano agganciò e fu agganciato da una coppia di giovani, vestiti da sposi che ci confessarono di essere sposati da solo due giorni, lui era un giovane dentista e lei era stata la sua infermiera. lei era sicuramente attratta dalle forme di Stefano, mentre lui scioccamente sfarfalleggiava fra Anna e Jane, cioè io, che d’altra parte ero sempre più disposto a farmi monopolizzare da un distinto signore sui cinquant’anni truccato da Mandrake che nei balli e nei furtivi contatti al tavolo era in pratica riuscito ad accarezzare proprio dappertutto il mio corpo, senza mai che io mi opponessi più di tanto e che mi era sembrato persino di riconoscere. dopo un breve cenno di intesa fra anna e stefano lei riusci a trascinare con sé lo sposino aiutata al massimo dalla diabolica frine, stefano, atteso il momento, si eclissò con la sposina che non si vergognò di definirsi ancora semi vergine di figa, vergine di culo, smaliziata di bocca…mandrake, una volta rimasti soli, prese definitivo possesso del mio corpo e mi invitò in camera sua per vederci in pace e lontano dalla confusione, un bel film porno…io in un lampo di ragione e contro il mio disperato desiderio di concedermi, cercai di dirgli che ero una ragazza, una verginella senza esperienza. lui si mise a ridere,ti conosco tesoro, ti conosco bene. mi infilò in ascensore e lì, dopo avermi baciato in bocca con tutta la lingua, e palpato a piene mani tettine e culetto mi disse che lui adorava i ragazzetti capaci di essere puttanelle e che io promettevo più che bene e che pensava che fossi vergine almeno di culetto. alla mia convinta conferma che lo ero in toto, se ne uscì con un sibillino commento su mia sorella anna dicendo che almeno per una volta si era comportata onestamente. giunti un camera perse ogni ritegno, mi tolse il costumino da maschera e lasciandomi il microscopico perizoma che faticava a nascondere il mio pur piccolo apparato genitale in piena eccitazione,mi abbracciò strettissimo da dietro, baciandomi lingua in bocca e palpeggiandomi i seni e i capezzoli orrmai ritti e duri mentre il suo grosso randello, opportunamente estratto dal costume si piazzava comodamente nel mio solco di pesca,f ra i miei perfetti glutei. io ormai ero eccitatissimo, non vedevo l’ora di finalmente dare pieno sfogo ai mie più segreti desideri, le sue abilissime dita. spostato il perizoma, presero lubrificarmi il culetto palpitante di desiderio con una pomatina dilatante poi messomi nella più comoda posizione per deflorarmi, mi apri le morbide chiappette e prese a strisciarmi il suo grosso arnese fino a farmi impazzire di desiderio…come cominciai pregarlo di sverginarmi, mi puntò l’ingresso e con un colpo preciso dilacerò lo sfintere provocandomi una lieve perdita di sangue io inizialmente provai un grosso fastidio, poi il suo lento e ritmato andirivieni cominciò a darmi il piacere…io presi ad inarcarmi per andargli incontro e lui si scatenò..prese a pomparmi con parossistico entusiasmo fino a travolgermi completamente raggiunsi il mio primo orgasmo anale. finalmente avevo capito quanto desiderassi essere sverginato…finalmente ero diventata donna. il bruciore che avevo avvertito all’inizio era stato totalmente coperto dal piacere che la sua inculata mi stava procurando finalmente godevo, finalmente ero pieno. senza uscire dal mio culetto mi posizionò a pecorina e, abbrancatami per le anche prese a incularmi come un invasato..i suoi colpi decisi ed autoritari mandavano i suoi coglioni a sbattere contro le mie chiappe..mentre lui si lanciava in commenti terribili sulla mia troiaggine ed io come risposta l’incitavo a non smettere..a sborrarmi dentro..ed in fatti di colpo mi sentii riempire ancora una volta dai suoi caldi ed abbondanti schizzi…e giunsi anch’io a godere nuovamente per effetto del suo pompare, dei suoi baaci delle sue mani che prendevano possesso di yutta me stessa….a non eravamo ancora contenti….estrasse la sua verga che sembrava essere di acciaio,ora so che cosa è il viagra, mi invitò a fargli il primo pompino…ce la misi tutta, volevo farlo felice..mi sborrò nuovamente in bocca..io inghiotti tutto come la più consumata delle troie…e pensare che solo due ore prima ero vergine!!!!… quando ormai giacevamo esausti uno a fianco dell’altro, in posizione a cucchiaio, Marco, così si chiamava il mio amante, sempre accarezzandomi e titillandomi, cominciò a parlarmi, dicendo che doveva per forza farmi sapere la verità, perché quella che doveva essere solo un incontro di piacere con un verginello, si stava per lui trasformando in una cosa strana, quasi si fosse innamorato di me..anzi …si era veramente innamorato e se io avessi accettato non mi avrebbe fatto tornare in famiglia ma mi avrebbe tenuto con sé come amante unico…e avendo io espresso perplessità non sul fatto di diventare la sua amante…che anzi anch’io lo desideravo e sognavo di divenire la sua adorabile e fedele puttanella… qui giù baci, strette toccamenti…ma di non rivedere mio padre, mia sorella e mio fratello, lui mi pregò di ascoltarlo .mi avrebbe rivelato tutta la storia della mia famiglia e sua..riteneva giusto che io finalmente sapessi…..e mi sentissi libero di scegliere la mia strada…………[email protected].
, …Storia di incesti Parte 2°
Dopo esserci meglio abbracciati, lui mi accarezzava il culetto,mi massaggiava con noncuranza il cazzetto , mi palpava i seni e mi tirava i capezzoli, mi baciava in ogni pausa, io gli tenevo saldamente in mano il suo bel cazzo come se avessi paura di perderlo cominciò il racconto che mi aveva promesso…mi disse subito che mia madre che era stata scelta da mio padre fra le figlie di una ottima famiglia, che aveva studiato dalle suore e che senza essere strepitosamente bella era comunque una stupenda fanciulla alta più di 175cm,di forme giunoniche e di moralità ineccepibile….solo dopo la seconda maternità si cominciarono a presentare turbe del carattere, divenne aggressiva e la moralità che la aveva sempre contraddistinta cominciò a calare..cominciò a concedersi piccole scappatelle lesbiche, e per un po’ non se ne seppe niente,…rimase in cinta..sembrò tranquillizzarsi..nascesti tu….ti allatto e ti amò fortemente..poi fu sorpresa a scopare con due ragazzetti in un cinema di terzo ordine e si scoprì che non aveva mai smesso di farsi sbattere…..si mise tutto a tacere, e fu ricoverata in una clinica dove esplose la sua ninfomania ,…tuo padre cercò di resistere..ma quando la fotografarono montata da un grosso cane anche lui cedette…ottenne un rapido divorzio assicurandole un congruo vitalizio..lei uscì dalla clinica ed andò in africa al seguito di un ambasciatore di un paese dell’africa nera che era il suo amante in carica, insieme a tutti quelli che fossero disposti a coprirla…...morì poco dopo di morte naturale…voi crescevate sani e belli ma in voi si annidava un po’ della pazzia di vostra madre..io allora ero già molto, come lo sono ancora ,amico di vostro padre e con mia moglie prendemmo a frequentare la vostra casa per fare le veci di vs. padre sempre fuori per lavoro..te per non farvi pesare troppo l’assenza di vostra madre…noi purtroppo eravamo senza figli..tu allora avevi meno di dieci anni, ma eri già bellissimo…non riesci proprio a ricordarci?...io gli dissi di si per farlo continuare..ma non lo riuscivo a mettere a fuoco..la mia colpa fu quella di concedere troppo spazio all’invadenza di Anna che prese a frequentarmi da sola , coinvolgendomi in certe sue storie con compagni di scuola e non, che mi chiese ed ottenne di accompagnarmi nelle occasioni in cui andavo nella mia vecchia tenuta in campagna…a me faceva veramente piacere, lei era sbocciata con una bellezza che mi aveva ormai stregato, d’altra parte andavo sempre solo chè mia moglie o era dedita ad opere pie o era a casa vostra..e una domenica pomeriggio successe quello che doveva succedere e che lei aveva abilmente preparato..io credetti di sedurla, in verità lei completò il suo piano…la sverginai..mi concesse tutto…mi fece letteralmente impazzire…passammo un mese di esaltazione folle, io cominciavo ad essere torturato da sensi di colpa..volevo parlarne a vostro padre, l’amico che mi accusavo di aver tradito negli affetti più cari..lei mi accusò di cominciare ad annoiarla..mi invitò ad andare a casa vostra di sorpresa ..voleva finalmente aprirmi gli occhi……entrammo dalla porta di servizio, e dopo essersi fatta confermare da quella vecchia troia della governante che mia moglie Clara era in casa e che era impegnata nella sua attività preferita, mi accompagnò silenziosamente fino alla porta della camera di stefano, porta che spalancò di colpo…io mori lì..mi resi conto in quale abisso fossimo caduti…clera appecoronata sul letto, nuda, incitava stefano a sbatterla sempre più a fondo..e lui la apriva in due con quel suo terribile arnese…lui si mise a ridere..o caro zio..devi ringraziarmi, sono mesi che scopandola davanti e dietro te la ho tolta dai piedi…e che così tu hai trovato il tempo per sverginare quella povera sorellina mia..adesso però basta..mi ha stancato..voglio carne giovane..andatatevene tutti e due..racconta quello che vuoi a nostro padre, ma se non vuoi grane e meglio che tu continui a pagare il mensile ad Anna..io me ne andai da solo..disperato..clara si fece viva tramite il vecchio legale della sua famiglia..trovammo un rapido accordo..lei ci lasciò e non la ho mai più rivista..io continuai a pagare, tuo padre mi chiamò per confessarmi che lui stava fuori da quella casa perché non voleva cadere in rapporti incestuosi con la figlia che non perdeva occasione ogni volta che poteva per fargli capire come avrebbe desiderato scoparlo..trovammo un accordo economico, ci dividemmo le spese del vostro mantenimento………...Ma come era possibile che io non mi fossi accorto mai di niente….cercai di convincerlo a parole e facendolo eccitare nuovamente che non sapevo niente..che ero ingenuo..che sentivo di amarlo indipendentemente da tutto..gli confermai che sarei stato sempre con lui come la sua fedelissima puttanella. E lo feci defiinitivamente pensare ad altro offrendogli il mio sempre più voglioso corpo…e mentre godevo fra le sua braccia ricordai perfettamente zia clara sempre senza mutande, sempre in adorazione del cazzo di mio fratello, sempre pronta a concedergli tutto..vermente mi sembrava dii ricordala anche mentre leccava la figa ad anna…dopo eserci nuovamente goduti insieme ci concedemmo un sonno riparatore, ma io al risveglio, prima di concedergli nuovamente il mio corpo lo pregai di raccontarmi come io entrassi nei piani dei miei fratelli…e lui riprese a raccontare….dopo che Anna fu avvisata dalla scuola della tua netta tendenza a essere sempre più un ragazzo di tendenze almeno strane, lei ,in pieno accodo con stefano, decisero di sfruttare al meglio questa tua opportuna tendenza sfruttando la tua innata timidezza verso le ragazze ti tennero lontano dalla figa…....poi Anna si prese cura di te ti fece fare le famose sedute di massaggi volte a farti sviluppare la bellezza innata dei tuoi glutei..e dei tuoi ancora acerbi seni… così dicendo riprese ad accarezzarmi, poi ti somministrarono “ricostituenti” capaci di feminilizzare sempre di più il tuo corpo, infine Anna mi convinse a essere il tuo primo amante, sfruttando abilmente la mia ritornata forte voglia di farmi una vero giovane bel verginello.…a questo fine ho organizzato la festa,l’incontro……questo dovevi sapere…mi chiese nuovamente se avessi deciso di essere la sua amante fissa ed io preferii rispondergli facendomi nuovamente possedere con vero piacere e gioia…prima in bocca..poi in culo…ma dentro di me cominciai a pensare che la fedeltà era una cosa ben noiosa…e che , pur incitandolo a possedermi a fondo, confermandogli che sarei sempre stato la sua fedelissima troietta, presesi ad immaginare come sarebbe stato anche con altri, ..diciamo con altre caratteristiche..certo, dal punto di vista finanziario era la nostra assicurazione sulla vita..non lo si poteva lasciar scappare…dopo averlo veramente prosciugato, e mi resi perfettamente conto di quanto fosse perfetto il mio corpo come oggetto di piacere sessuale, ci addormentammo abbracciati..al risveglio avremmo tracciata la nostra vita futura…dovette però accettare che io andassi a casa dai miei fratelli per salutarli…saremmo stato lontani per un po’ di tempo.. Nel pomeriggio anna ebbe un lungo colloquio telefonico con marco , che la ringraziò per avergli dato la possibilità di avermi potuto sedurre e farmi suo, garantì il pieno rispetto degli accodi economici, ridendo disse che i conti dell’albergo li avrebbe saldati lui e poi li preavvisò che siccome io sarei partito con lui per un viaggio di lavoro in oriente l’indomani sarei passato da casa per prendere le mie cose e che sarei stato un po’ con loro..poi mi passò anna che mi disse di non parlare..tanto ci dovevamo vedere..intanto marco non riusciva a star fermo..mentre parlavo con mia sorella, che era poi la sua ganza, prese a toccarmi ed a eccitarsi..cosicchè chiusi la telefonata e mi cocessi nuovamente a lui………..ma non vedevo l’ora di riabbracciarli..e abbandonarmi alle gioir della famiglia…volevo assolutamente concedermi alle gioie dell’incesto………[email protected]
Storia di incesti parte 3°
Il giorno successivo, al ritorno in villa da Marco, lui volle regalarmi, come pegno del suo amore, dato anche che avevo già la patente, una sua nuovissima Mini , con la quale io potei tornare in famiglia fiero e trionfante..non vedevo l’ora di riabbracciarli….alla mia discreta scampanellata, per le abitudini di casa era presto, mi apri la nostra buona vecchia governante che sembrò lieta di riabbracciarmi, e di e di spupazzarmi un po’, per essere precisi mi baciò, mi palpò il i seni e il cazzetto e quasi mi sfondò i pantaloni per la frenesia con cui mi lavorava il culetto…io felice la lasciavo fare, solo le tirai fuori una tetta, che avevo per tanto tempo sognato di vedere e le misi tre dita dentro la figona, dopo aver spostato le mutandine,…finiti i convenevoli mi condusse verso la camera da letto di anna precisandomi che non l’avrei trovata sola, e mi disse anche che stefano era ancora a casa del famose cantante P….che lo aveva cercato ieri sera per un improvviso ed irrinviabile bisogno di essere sottomesso ed inculato da mio fratello…bussai alla porta di anna e lei dopo averle detto che ero io, mi fece senz’altro entrare..mi corse incontro nuda, bella come il sole, mentre nel letto, anche lei nuda e semi scoperta, rimaneva la stupenda mulatta che avevo visto alla festa…la mia prima impressione era stata corretta, …si trattava di una stupenda transgender molto ben dotata..subito anna mi abbracciò baciandomi con tutta la lingua, poi mi fece spogliare di corsa e nudi tornammo nel lettone dove ci aspettava Manuel..il suo cazzo dava segni di risveglio..anna sempre baciandomi ed accarezzandomi mi fece entrare nel letto fra lei e Manuel poi pregò la nostra governante che eccitatissima per tutto questo incontro era rimasta sulla porta a guardare, di telefonare a stefano per dirgli che la Luigina era tornata..e che lo aspettavamo..la donna usci a malincuore….. io intanto dopo aver baciato e ribaciato senza ritegno anna e aver fatto la più opportuna conoscenza con Manuel , vivamente sollecitata ,presi a raccontare la mia storia, mentre le mie mani viaggiavano su quattro stupendi seni, due culi da sballo, una figona fradicia e chiaramente in calore e un cazzo che diventava sempre più duro….mentre quattro mani due lingue ed un cazzo si impadronivano completamente del mio corpo che reagiva sempre più disponibile….il racconto, che in fondo poi non interessava più di tanto, procedette fra pause ed interruzioni fino a finire per un rapporto a tre ormai iniziato la mia bocca e la mia lingua era dentro la figona di anna, mentre il mio cazzetto era posseduto mia sorella, in un rapporto incestuoso che mi faceva impazzire…..intanto il grosso cazzo di Manuel si era aperto la strada fra le mie stupende chiappe e mi stava inculando a fondo…. e mentre il mio culo faceva impazzire di gioa Manuel e godere tanto me....anche se con lo stupendo 69 con anna potevo raggiungere vette di piacere mai provate..……mentre Manuel terminava di godere con il mio culetto anna ed io giungevamo insieme alle sublimi vette del piacere…...fu in quel momento che sentimmo la porta aprirsi, la donna salutare con una nota di vera passione nella voce il prediletto stefano…che piombò in stanza senza aspettare……ero felicissima di rivederlo…e lui volva proprio me, il giovanissimo fratellino che aveva sacrificato il suo culetto per dare una tranquillità a tutti…...mi tolse la bocca dalla figona di anna e prese a baciarmi con vera passione..mentre Manuel terminava di godere dentroil mio culetto..si svesti rapidamente ed emerse in tutta evidenza il suo obelisco…mi disse di desiderarmi da sempre, mi giurò che quella notte si era trattenuto da sborrare con il povero famoso cantante P…solo per essere pronto per me.. Manuel ed anna si unirono in 69 con anche le dita dentro i culetti sfondati, lui mi prese in braccio e mi posizionò seduto sulla sponda del letto….prima mi offrì il suo arnese da succhiare e spompinare…e devo confessare che ebbi molta difficoltà data che la mia bocca sembrava insufficiente a farlo entrare..lui per un po’ si lasciò fare poi me lo tolse di bocca, mi sdraiò sul letto spalancandomi le cosce al massimo e tenendole ferme con ambo le mani..puntò la cappella contro il mio culetto, aperto e fradicio d’umori per l’azione delcazzo di manuel……si appoggiò senza doverlo guidare e prese a spingere…entrava lentamente.sicuro e dominatore, confesso che sentii dolori abbastanza forti…ma quando fu tutto dentro e prese a pomparmi passò tutto..entrai in un mare di piacere che mi faceva impazzire..mii pompò a lungo..alternando tutte le tecniche di coito conosciute..facendomi delirare, facendomi gridare frasi sconnesse di aperta sottomissone e di incitamento a sfondarmi sempre di piiù..raggiungemmo l’orgasmo assieme ed urlammo di piacere..poi con molta calma uscì da dentro il mio corpo..e il mio culetto rimsase aperto…. con un filo di sborra che colava fuori…...immagine di una vera troia…ripresici, dopo i saluti di bocca e di mani che sia anna e manuel vollero riservare al loro re indiscusso…ci abbracciammo insieme e Stefano, fattasi ripetere la storia di Marco .vole precisare alcune vicende e volle farmi capire che lo stesso marco doveva essere per me solo la gallina dalle uova d’oro, che tutti assieme avremmo dovuto spennare..e che il compito affidatomi dalla mia famiglia era quello di portarlo a consegnarsi senza più difese in mano nostra..raccontò che .quando rimanevano soli soli, lui era ancora un ragazzetto, né carne né pesce, , la zia carla una lesbica repressa che non aveva dato figli al marito per il semplice motivo che lei non amava il cazzo in figa e a lui piacevano solo i giovani giovani di qualunquesesso fossero , un pedofilo abile ed insinuante..che da ragazzetto era stata la predea preferita dei cuginii e di parecchi lavoratori della villa… seppe plagiarlo…lo corruppe e soprattutto gli aperse il bel culetto inculandolo ripetutamente con suo grande piacere ma senza che stefano trovasse mai vera soddisfazione,,per fortuna di stefano la buona governante si accorse di tutto , lo sedusse e lo ancorò stabilmente alla sponda giusta facendogli amare il piacere che gli cominciava a procurare il suo grande cazzo e respingendo per sempre i piaceri anali………….intanto zia carla aveva indotto ai piaceri lesbici anna e la stessa governate…. che era veramente presa dall’amore per stefano e che voleva guidarli alla vendetta…zia carla cedette alla sua stessa follia, anna e la donna la consegnarono indifesa a stefano che la sfondò in tutti i buchi, la ridusse a livello di cagna in calore sempre pronta a strisciare davanti all’obelisco di stefano..poi anna si inserì nel racconto e mi confermò che sedurre marco era stato facile, era una ragazzina e bellissima, lui ne godette in lungo ed in largo..prese a mantenerli, e si impegnò anche con un consistente vitalizio a loro favore purchè il padre ne fosse tenuto allo scuro…….poi anna, stefano e la donna lo tirarono in casa e gli presentarono la moglie impegnata in una travolgente scopata con stefano, pensavano di averlo distrutto, di essere giunti alla vendetta…errore, marco si godette la scena e poi dichiarò ad anna che finalmente poteva cacciare la moglie e poteva dedicrsi solo ai suoi reali interessi sessuali…bisognava ricominciare…ed anna ebbe la grande idea, sfruttarmi come cavallina di troia per sconfiggere marco…e cominciò la mia preparazione, d’altra parte ero per natura uno stupendo ragazzino ..mi fecero ricordare di come mi avessero insegnato tutte le malizie di una ragazza, di come anna avesse preso cura del mio corpo con creme ormonali capaci dii svilupparmi i seni, depilarmi e farmi sviluppare adeguatamente il mio culetto…. stefano mi confermò di aver patito le pene dell’inferno a non sedurmi, dovevo rimanere vergine, o quasi, discretamente mi ricordarano la notte della gita scolastica che anna conosceva in quanto pelosamente avvisata dal famoso prof.T…, per agganciare Marco al nostro carro..stefano a questo punto mi spegò che Marco che a suo tempo era stato deflorato… quindi doveva essere disponibile bastava che con carezze, bacetti, ditina audaci, io provvedessi a ravvivargli il desiderio di essere posseduto, inculato, femminilizzato, al resto avrebbero pensato stefano e Manuel…io domandai ome mi nostro padre ci desse soldi ma non si facesse ai vedere…anna si mise a ridere…cosaa vuoi dopo che stato capace di resistermi e non per suo merito, ma perché interrotti nel momento topico.. a preferito rimanere lontani da noi e tacitarci…d’altra parte quanto alla sua convivente, una svizzera calvinista..è assolutamente convinta ch noi siamo diavoli in terra.. e ha condiviso la sua decisione……noi eravamo stanchi di parlare….. riprendemmo la nostra orgia, io al centro, anche per la novità..poi mi riassettai e me ne tornai con la mia macchina in villa da Marco…prima nella sua villa poi in partenza per l’oriente…in qualità di sua segretario privato, privatissimo….………[email protected]…….Storia di incesti Parte 4° Terminato il mio incontro con i miei familiari rientrai in villa da Marco che mi stava attendendo con ansia…dovetti accontentarlo immediatamente e prima di ogni cosa facemmo un bagno nella sua grande jacuzzi, assistiti, lavati, massaggiati da un cameriere giovanissimo tailandese, maschietto ma così femminilizzato da farmi sembrare un rude scaricatore di porto!!!!Marco mi confessò che tutto il suo personale di servizio era orientale, fedelissimo e sessualmente disponibile ad ogni perversità orientale…ma che adesso io sarei diventata la sua unica mogliettina a cui sarebbe stato fedele e che sarei stata la incontrastata padrona di casa….intanto il boy dopo averci lavato e profumato ci offrì due comodissimi asciugamani caldi, ci asciugò facendoci eccitare al massimo poi ci scortò al grande letto…marco si impadronì di me..dopo avermi baciato e dopo avermi giurato eterno amore ,mi mise a schiena sotto, con le gambe il più aperte possibile e il culetto alto e aperto..dopo avermi leccato con impegno il cazzetto, portandomi al primo orgasmo, mi penetrò di slancio..pompandomi con vera furia e portandomi ad altissimi livelli di piacere..fu una scopata da favola, marco era travolto dal piacere e continuava a baciarmi a sussurarmi parole dolci, a promettermi grandi gioie..io, se non avessi provato di cosa era capace stefano, sarei stato felice, appagato..fedele anche, forse…dopo 2 giorni di passione in villa, in cui fummo serviti con cura ed attenzione e durante i quali io potei conoscere tutti e far capire a tutti che ero la nuova padrona di casa, ci preparammo a partire per l’oriente, cina in particolare, per il viaggio d’affari già programmato, io avrei seguito marco come segretario e amante,, mi preparò un guardaroba particolare, unisex e molto casto alla vista, mentre sotto avrei indossato la più spregiudicata lingerie femminile…io avvisai il boy tailandese e il capo di casa, un maggiordomo gay fino alle punta delle dita che stefano sarebbe venuto iin villa per avere mie notizie e per portarmi tutta la mia roba che era ancora a casa nostra…dissi che era il mio fratellone preferito e che con lui dovevano essere particolarmente gentili…e finalmente potemmo partire….il viaggio dal punto di vista commerciale fu un vero successo, marco era veramente un dio negli affari, dal punto di vista sentimentale e sessuale vide sviluppi molto interessanti…parliamo prima di noi. Poi di ciò che accadde in villa. Fra me e marco i rapporti ,devo dire molto,molto frequenti,si complicarono progressivamente per mia esclusiva colpa, presi infatti ad interessarmi sempre più attivamente al culetto di marco e, se devo dire il vero, all’inizio dovetti un po’ forzarlo in quanto non gradiva che gli tittilassi il buchetto con le mie esperte ditina…poi però pian piano sembrò accettare il fatto…poi cominciò a farmi capire che la cosa non gli dispiaceva…in fine mi sollecitava apertamente a leccarlo chiedendo che lo penetrassi con la lingua…e facendosi sempre infilare anche tre dita dentro…mentre mi lavorava a volte in culo, a volte in bocca…… in italia, nella villa, il maggiordomo si prese una solenne imbarcata per Manuel e il giovane boy diventò un fanatico adoratore del grande mambro di stefano…la famiglia stava vincendo su tutta la linea….nel nostro viaggio di ritorno avvenne poi il fatto che doveva fissare il nostro futuro….il grande marco, stanco ormai della mia lingua e delle mia ditina che avevano risvegliato in lui prepotente il bisogno di essere posseduto e dominato senza ovviamente poter completamente soddisfarsi, mi lasciò sola e mi tradì…. la cabina di prima classe dell’aereo era quasi vuota e si concedette spudoratamente , senza neanche offrirmi di partecipare, alle voglie di uno steward che se lo portò nella loro area riservata e dalla quale me lo restituì un’ora circa dopo con il culo e la bocca gocciolanti sperma…..io confesso che mi sentii tradito..e accettai di essere consolato da un fustacchione, un campione di basket, seppi poi, che per tutto il viaggio mi aveva costantemente allumato..quando mi aprì il mio casto vestito e scoprì la lingerie femminile perse la testa…mi baciò in bocca davanti ad una vecchia signora che ostentatamente fingeva di dormire, poi nascondendoci il più possibile dietro a due poltrone vuote mi possedette con un randello che solo perché ero allenato a quello di stefano non mi strappò guaiti di dolore..godemmo come maiali, sesso puro, sesso brutale…sotto gli occhi della vecchia che aveva smesso di fingerei dormire e che si masturbava senza ritegno…e la cosa ci eccitò ancora di più…fortunatamente il nostro primo incontro termino prima del rientro dimarco, avemmo così agio di scambiarci telefoni ed indirizzi e con vero entusiasmo scoprimmo di vivere in itali nella stessa città…e molto vicini per giunta….mi convinse,e ci voleva veramente poco, a rivederci in città il prima possibile..All’arrivo, stanchi e stonati dal viaggio e dal fuso orario, ci abbandonammo all’assistenza del boy e di stefano che ci eranovenuti a prendere in aeroporto e ci rifugiammo in villa…ci volle qualche giorno per riprenderci completamente…e facemmo sesso fra noi ad ore strane, fra un risveglio ed una dormita…ma ambedue sapevamo che i tre mesi del lungo viaggio avevano cambiato le nostre vite…Appena possibile fissammo un incontro a cena in villa con i miei per rivederci e raccontarci tante cose..e soprattutto per dare un senso ed ordine ai nostrii confusi ed strni rapporti…all’incontro, pieno di calda affettuosità, fra noi vi erano stati in quasi tutte le combinazioni possibili rapporti di sesso, ci sistemammo intorno ad una tavola per concordare i nostri rapporti futuri davanti ad ottime pietanze e caldo vino……nel ato lungo del tavolo sedevano Marco ,il padrone di casa alcentro, io alla sua destra e stefano alla sua sinistra, davanti a noi anna e Manuel..a servirci giuliana, il maggiordomo e il boy…rapidamente anna e stefano monopolizzarono marco, avvolgendolo in una rete di seduzione e di lusinghe…facendogli ricordare favolosi amplessi e facendgliene balenare nuovi ancora più trasgressivi e piacevoli…….manuel si consolava con le attenzioni del maggiordomo..io ero un po’ il trascurato di turno…né mi potevano bastare le attenzioni e l’affetto della buona giuliana… …quando al termine del pranzo marco, stefano ed anna si ritirarono per “discutere” io capii che l’unica per il quale era difficile ci fosse un posto stabile ero proprio io, quella che in teoria avrebbe dovuto essere il nuovo padrone di casa…agii d’impulso..tirai fuori il telefono del grande giocatore di basket e lo chiamai…lo presii al volo perché stava per uscire per andare ad una festa…mi invitò a precipitarmi da lui..se ne avessi avuto il mezzo, se no sarebbe venuto a prendermi lui..aveva tanto sperato di rincontrarmi..ma non voleva chiamarmi per non mettermi in difficoltà con quello che chiaramente era il mio amante….gli dissi di aspettarmi, andai a farmi bella, trucco leggero agli occhi e alle labbra già piene e carnose per natura camicetta di seta bianca con colletto alla coreana ma corta a lasciare ben in evidenza il mio seno che se era ancora piuttosto scarso, stava ingrossandosi giorno per giorno, pantaloni neri attillatissimi e bassissimi di vita, tanto dafar vedere chiaramente oltre al bellissimo perizoma anche molto in profondità il solco che separano i miei due stupendi glutei,valorizzati al massimo dalla aderenza del pantalone stesso..poi scarpe con tacco a spillo..lasciato detto a giuliana che non mi cercassero e che sarei comunque rientrata per il pranzo …del giorno dopo..presi la mia mini e corsi dal mio campione..all’arrivo, mentre scendevo dalla macchina incrociai due ragazzotti che mi rivolsero un volgarissimo commento di ammirazione per il mio culo..io corsi verso il portone sul quale mi attendeva alan e mi rifugiai fra le sue forti braccia…abbracciati salimmo in adcensore fino al suo bell’attico, ci baciavamo in continuazione mentre una sua manona si godeva la perfetta rotondità del mio culo…. da vera troia..in casa mi spogliai per lui facendogli un vero e proprio spogliarello poi lo spogliai e potei nuovamente ammirare il suo favoloso cazzo….alan era mezzo mulatto e mi disse ridendo che da parte di madre aveva ereditato il grande cazzo tipico degli uomini della sua lontana terra ‘origine…dal padre aveva invece ereditato la passione per il basket e per il sesso..ci abbracciammo senza più parlare..il suo grande corpo mi copriva completamente, le mie bellissime gambe cercavano di accavallarsi sopra la sua schiena come per stringerlo sempre di più a me…la sua bocca passava in alternanza da baci succulenti a leccate e succhiate alle tettine e ai capezzoli..la sua imponente nerchia mi pompava senza sosta. venimmo in un orgasmo di fuoco ma lui da vero atleta non si smontò di un millimetro, riprese a trombarmi da vero pazzo del sesso, solo che invece di sborrarmi dentro la mia pancina, preferì estrarlo e darmi da bere tutto il suo seme, poi mi fece accoccolare fra le sue braccia e mi fece notare affettuoso come la sua mano contenesse con facilità l’intero mio apparato genitale, ma così facendo ne approfittava per infilarmi un suo robusto dito tutto dentro, sempre baciandomi con una lingua così imperiosa e grande da poterla paragonare ad un altro organo sessuale. ci scambiammo la promessa formale di vivere assieme, ed mi confessò che era stanco di sbattere troiette in calore che si fingevano tifose per abbordarlo, o qualche compagno frocio, o un dirigente e la di lui consorte, assieme nello stesso letto. io gli dissi che anch’io ero stanco di fare la puttanella o per fare sistemare la mia famiglia o per soldi, per lui avrei rinunciato a tutto. allora mi disse che era sua intenzione portarmi per le ferie in brasile, a rio, sua terrad’origine, per affidarmi ad un grande chirurgo estetico per completare il quadro con due fantastiche tette e una stupenda figa…eliminando l’inutile ingombro……sarei poi diventata sua moglie. mi venne da piangere per la gioa, lui mi consolò nuovamente concedendomi una’altra ora di sesso infuocato per poi addormentarci nudi e soddisfatti nel grande letto che era stato il campo di battaglia dei nostri corpi. la mattina, al nostro risveglio tornai in famiglia, nella villa di marco e a tavola ci dicemmo senza imbarazzo come si sarebbe organizzata la nostra vita: marco ci disse che avevano deciso con stefano di vivere assieme, che ormai aveva capito che la sua tendenza femminile dominata dalla potenza sessuale del grande cazzo di stefano aveva vinto; stefano promise di rinunciare a sbattere tutti i maschietti e le femminucce che incontrava per divenire il fedele copmpagno di marco, sarebbe anche entrato in società con lui che gli avrebbe insegnato il mestire. comunque tutti avremmo lasciato il nostro appartamento per andarea vivere nella villa. anna avrebbe cercato un marito, almeno di facciata, ritenendo di aver in Manuel il vero amore della sua vita, io comunicai che avevo scelto la mia strada. sarei andata a vivere da alan per quanto prima, a fine campionato andare in brasile per conoscere la sua famiglia. marco, per dimostrarmi il suo affetto mi garantì una dote da farmi vivere tranquilla…io scelsi, in pieno accordo con lei, dii portarmi nella nuova casa la fedele giuliana…e se un’aria di perbenismo da ricchi borghesi sembrava avvolgere tutta la famiglia, se tutto sembrava andato a posto. in realtà solo per me tutto si avviava ad una esistenza “normale”…fra di loro il sesso rimase l’unico incontrastato padrone. stefano continuòm a sbattere oltre a marco, anna, Manuel, e il boy oltre alle avventurette che il suo terribile cazzo gli faceva trovare. marco mantenne raporti con anna e con il fedele boy, Manuel siiconcedeva sia da maschio che da femmina a chiunque lo sollecitasse. inoltre anna, nella dichiarata ricerca di un marito di faciata si era riavvicinata a nostro padre che non aveva saputo resisterle e ne era divenuto l’incestuoso amante in carica… oddio, non potevo certo diventare una santa. perciò ogni volta che ero certa di non correre rischi cercavo rapporti lesbici intensissimi sia con anna che con giuliana e concedevo bocca e culetto a stefano ogni volta che ci riusciva di essere soli. in più anna volle che rifrequentassi mio padre.

renatino [email protected]



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