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Vacanza a Firenze pt. 3 - Finisce sempre così


di AmoreCorna
03.01.2025    |    72    |    0 8.7
"Anche quest’altra monta dura un bel po’ e Karen comincia a mostrare un po’ di cedimento ma non dice nulla e continua a farsi sbattere senza il minimo rispetto..."

“Dio mio sei appena arrivata come una fontana, hai squirtato litri e litri e non ne hai abbastanza? Ancora vuoi cazzo?”

Dico alla mia fidanzata

Karen “amore ma il fatto che sia arrivata così tanto mi spinge solo a volerne di più, lo sai come sono fatta! La mia è una dipendenza! Lo chiamo!”

Così facendo chiama quel bel stallone ma la sua risposta non è quella che la mia ragazza voleva sentire

“Finisco di lavorare tra più di un’ora, dovrai aspettare per essere fottuta di nuovo come si deve”

Karen “non posso aspettare, lo voglio ora, dovrò cercarmi qualcun altro che mi dia ciò che voglio, non sarà difficile credo con tutti i maialini che ci sono a Firenze!”

Cameriere “mando un messaggio ad un amico, gli ho già raccontato di ieri quindi sa già che troia sei e che cornuto è il tuo ragazzo. Lascia la porta socchiusa già da ora, gli dico io piano e camera ma quando entrerà dovrà trovarti già in ginocchio. Sarà una bella sorpresa per te fidati, poi io vi raggiungerò appena finisco e finalmente potrai riavere il mio cazzo e mi occuperò di te. Non vado neanche a fare la doccia, mi laverai tu con la lingua vero!”

Karen “sono già in ginocchio!”

Cameriere “Che brava puttana! Tarda massimo dieci minuti, rimani lì in ginocchio e non muoverti!”

Karen “agli ordini! Non tardare troppo ti prego, ho voglia di rivivere di nuovo ciò che mi hai provocato ieri!”

Karen da disposizioni a noi tutti:
Io di nuovo fuori al terrazzo, nudo e col cazzo moscio sulla poltroncina di vimini. La farsa di me bull è già finita e la mia ragazza mi riporta alla mia vera natura.
Michele è seduto sulla poltrona col cazzo che è di nuovo barzotto e Martina gli siede in braccio cingendo un braccio attorno alla nuca del fidanzato e chiacchierano sottovoce. Karen apre la porta lasciandola socchiusa e ritorna in ginocchio ad aspettare da brava.

Passano sei o sette minuti quando vediamo la porta aprirsi ed un ragazzone nero (poi scopriremo essere africano) entra dalla porta: è gigantesco!
Altissimo e fisicamente muscoloso, ha delle mani enormi e cosce davvero lunghe

Il viso di Karen si illumina, è emozionata!

Il ragazzone esordisce dicendo “ero in compagnia, non credo sia un problema se ho portato anche loro”

Dietro questo gigante appaiono altri due ragazzi, altrettanto sexy ma molto diversi:
Uno ha una tonalità di pelle leggermente più chiara, meno alto ma molto impostato fisicamente e con un po’ di pancetta, un viso bellissimo ed un sorriso accattivante. Il terzo è italiano, bianco alto e con un fisico da anni di palestra.
Martina e Michele si girano a guardarmi. Il mio cazzo è di nuovo duro ma non parlo, sto sudando.

Karen si gira verso di me e mi fa
“adoro Firenze!”
Con gli occhi da cerbiatta li invita ad avvicinarsi a lei, l’ultimo chiude la porta e senza che lei rispondesse e senza presentarsi cominciano a sbottonare i pantaloni

La scena è da porno, sono tutti e tre dei cazzi enormi, molto più grossi di quello del cameriere che di fatto era di dimensioni normali. Karen sorride e guarda quei cazzoni rapita, si sente come se fosse al parco giochi.
Mette in bocca il primo e agguanta gli altri due segandoli, si alterna alla perfezione fra i tre succhiandoli tutti ma solo il bianco entra quasi tutto in gola.

Martina è enormemente eccitata alla vista della mia ragazza in quelle condizioni e chiede a Michele di masturbarla, il quale obbedisce subito.

Karen va avanti per circa 15/20 minuti a succhiare senza sosta, è sudata e rossa in viso per lo sforzo, le sgorga saliva dalla bocca fino a che non decidono di averne abbastanza di quella gola ormai irritata.
Così due la alzano di peso, poggiandola sul letto e tenendole le gambe oscenamente divaricate e alzate mentre il primo sta per bussare alla sua figa con quel suo cazzone gigantesco.
Prima che quella bestia di cazzo potesse entrare nella sua figa Karen guarda la coppietta sulla poltroncina ed esclama

“Ora vi dimostro come lo fa una vera puttana, tesoro tu prendi spunto se vuoi imparare!” Rivolgendosi a Martina

Il cazzone da due colpetti sul clitoride e poi comincia a spingere per farsi spazio.
Stavolta si che lo sente la troia ed emana un gemito di godimento incredibile

“Aaaaahhh mio Dio! Siii incredibile! Fantastico!”

Io quasi sborro solo ad ascoltarla

Il ragazzone comincia a scoparla più veloce e ad ogni affondo Karen ha più di un sussulto. Sta godendo come una matta e non riesce neanche ad aprire gli occhi al che gli altri due si avvicinano ad offrire gli altri due cazzoni. Si alterna a succhiarli divinamente mentre viene scopata alla grande. I ragazzi che le scopano la bocca di tanto in tanto lo tirano fuori, la schiaffeggiano col cazzone e si fanno leccare le palle.

Cambio!

Entra l’unico bianco nella figa ed ha la strada spianata dal nero prima di lui.
Anche lui ha un bel cazzone ma entra diretto e senza alcun ostacolo, va direttamente a fondo per poi cominciare a sbatterla con foga.
Karen emana un urlo di goduria e liberazione al primo affondo e le viene tappata la bocca dal cazzone che poco prima l’aveva scopata. Era lucido, bagnatissimo dagli umori della mia ragazza, così ripulisce il cazzone dai suoi stessi umori.
Anche quest’altra monta dura un bel po’ e Karen comincia a mostrare un po’ di cedimento ma non dice nulla e continua a farsi sbattere senza il minimo rispetto.

Altro cambio!

L’altro nero la vuole a pecora, lei esegue senza fiatare e mentre sta per entrare le fa
“Ti faccio il culo troia!”

Karen non risponde
Il ragazzo comincia a leccarle il culo riempiendolo di saliva, le sputa sul buco e si sputa sul cazzone.
Il primo che l’ aveva scopata le si piazza davanti seduto a gambe aperte e lei comincia a succhiarglielo subito.
Così il ragazzo che sta dietro di lei punta il cazzo e comincia a spingerglielo nel culo. Karen si lamenta per il dolore ma non si tira indietro pur facendo fatica ad entrare.
Guardando quella scena all’improvviso sento Michele

“Amore perché non ti fai scopare anche tu?”

Martina incredula “vuoi davvero che mi allarghino come questa troia?”

Michele “lo hai detto tu… non puoi farti scappare un’ occasione no?”

Martina gli sorride così Michele chiede al ragazzo bianco

“Ti va di scopare la mia ragazza?”

Il bianco si avvicina diretto a Martina senza fiatare e le offre il bel cazzone duro da succhiare e Martina, che fino ad allora era seduta in braccio al suo ragazzo, scivola in ginocchio e comincia una gran bella pompa.

Vorrei guardare anche lei ma sono rapito dal trattamento che riceve la mia fidanzata che davvero è allo stremo. I suoi gemiti sono oltre l’immaginabile ma smorzati dal cazzone che ha in gola.
Ciò nonostante non demorde e continua senza sosta.

Nel frattempo il bianco alza Martina, la fa poggiare al fidanzato e a pecora comincia a pomparla di brutto. Martina urla letteralmente fuori controllo catturando la mia attenzione e mentre la guardo mi dice
“Ora capisco perché si fa scopare da altri!”

Il commento non mi tocca, Martina riprende a baciare Michele mentre viene scopata, io continuo a guardare la mia ragazza. Se solo mi sfiorassi il cazzo potrei arrivare come una fontana.

Il ragazzo che la scopa non accenna a fermarsi, adesso va a fondo, poi lo tira quasi tutto fuori e lo rificca di nuovo tutto dentro.

Mi alzo dalla poltroncina del terrazzo, mi avvicino a Karen che continuando a succhiare mi guarda negli occhi, vedo che è esausta ma non molla la presa. Le do un bacio sulla guancia così lei per un attimo toglie il cazzo di bocca e mi dice affannata e con voce provata
“Sono stanca, non riesco quasi più!”
Io “amore non ti sognare di fermarti! Fino a che non ne hanno abbastanza non azzardarti a tirarti indietro. Continua da brava a fare il tuo lavoro! Che figura ci facciamo altrimenti!! Dai che dopo arriva anche il tuo amante fiorentino e dovrai saziare anche lui!”

Karen annuisce e con fatica rimette il cazzone in bocca.

Quello che la scopa è un treno, le ha letteralmente distrutto il culo ed ora comincia a rallentare, sembra stia per riempirle il culo di sborra ma esce dal culo per ficcarlo tutto dentro la figa in un solo colpo. È bagnatissima ovviamente ma quelle dimensioni le sente eccome e se non la sentono in tutto l’hotel è solo perché ha la bocca piena.

Nel frattempo Martina geme continuamente e credo sia arrivata già un paio di volte.

I ragazzi cambiano di nuovo: il primo nero che l’aveva scopata ora la vuole anche lui a pecora. Il bianco esce da Martina lasciandola vuota e si dirige nella bocca di Karen pronta a pulire il cazzone dai litri di umori della figa di Martina.

Michele “amore stai per prendere il tuo primo cazzo nero! Non sei emozionata?”

Martina “sono emozionata quasi quanto lo sei tu cornuto mio!”

Entra dentro Martina che sbarra gli occhi, fa un sospiro e trattiene l’aria, le manca totalmente il respiro mentre il nero le entra dentro e quando arriva in fondo Martina lancia un gemito liberatorio che attira l’attenzione di tutti.

Karen “tappatele la bocca a sta troietta!”

Michele comincia a baciarla ma Martina non ricambia il bacio intenta a gemere a gran voce quindi Michele le tappa la bocca con le mani.

La monta di Karen non ha sosta. Continuano a sfondarla pur essendo davvero troppo stanca per darci dentro, il ragazzone che la scopa si alterna tra figa e culo aprendola a dovere.

Bussano alla porta, nessuno di loro si ferma ed io mi dirigo ad aprire pregandoli di non fare troppo rumore ma nessuno fa caso alle mie parole.

Apro giusto un po’ la porta: il cameriere finalmente.

Entra, lo saluto con una stretta di mano, si guarda attorno e sorride soddisfatto di ciò che ha organizzato.
Si spoglia direttamente e si avvicina alla bocca di Martina porgendole il cazzo barzotto, non ancora duro.
Martina dapprima lo annusa e poi lo mette in bocca. Adesso anche la giovane neo troietta ne gestisce due.

Appena è pronto e ben duro, dopo circa dieci minuti di bocca, il cameriere prende il comando.
“Va a fottere anche tu quella, qui ci penso io!”

Manda l’amico a scopare Karen. Ora sono in tre. È il momento di una doppia ma non so se la mia ragazza la reggerà visto il suo stato attuale. Ora sono un po’ preoccupato per lei ma ovviamente il gioco deve proseguire.

Mentre decidono su come gestire i buchi della mia fidanzata l’altro comincia a scopare Martina che geme dalla goduria, d’altronde il ragazzo ci sa fare e scopa alla grande.

Karen prende la parola e dice ad ognuno come prendere posizione per poterla fottere tutti insieme. Chi meglio di lei sa come gestire i propri buchi e i propri cazzoni?

Il bianco si distende così che Karen possa impalarsi con la figa su di lui, il cazzo più grande deve prendere posizione nel culo e non perde tempo ma fa davvero tantissima fatica ad entrare a causa delle dimensioni sue e anche di quelle del bianco che le riempie la figa a discapito dello spazio anale.
Dopo non pochi minuti tutti sono dentro.
Per la prima volta non riesco a decifrare se il viso della mia ragazza che è in preda a smorfie di piacere o di sofferenza ma, nel dubbio, invito tutti a darci dentro

“Fottetemi la fidanzata vi prego! Fottetela come si fa con le vere troie! Fatela urlare e rendetela uno straccio!”

Comincia così una scopata disumana con questi tre cazzi esageratamente grossi.
Karen urla dal piacere, a volte dal dolore, a volte per incitare. La stanno travolgendo in una scopata mostruosa, credo la più brutale ed intensa della sua vita. I ragazzi ormai hanno fatto spazio nei buchi, si alternano tutti fra figa, culo e bocca così che una volta usciti lasciano uno spazio incredibile nei suoi buchi ormai lacerati.
Adoro che sia così sfondata!

Karen “amore perché non vieni a toccarmi così mi fai squirtare?”

Io alzandomi di scatto mi avvicino mentre continuano a fotterla.

Io “lo vuoi solo nel culo amore?”

Faticando a rispondere mi fa
“Sei impazzito? Li voglio tutti! Toccami mentre loro mi fottono!”

Così comincio a sditalinarla lentamente, lei gode e man mano mi chiede di andare più veloce.

Karen “amore mi hanno sfondata tutto! Come farò adesso quando dovró prendere il tuo cazzetto? Non sentirò davvero nulla. Non mi resta che fingere!”

Io “perché non fingi già che ti faccia godere?”

Karen “a volte mi fai godere per davvero ma molte altre vorrei solo tutto questo, invece devo accontentarmi di te!”

Io “sai benissimo che tutto questo puoi averlo quando vuoi, in qualunque momento! Non c’è neanche bisogno di chiedermelo!”

Karen “lo so che più corna hai più sei felice, ora toccami e sta zitto che mi distrai da queste meraviglie! Esegui e basta cornuto!”.

Io zitto e da bravo cornutello riprendo a toccarle il clitoride senza fiatare, godendomi solo lo spettacolo di quei cazzoni che senza sosta continuano a dilaniare, allargare e martoriare i buchi della mia ragazza che sono slabbrati come non mai.
Nonostante abbia preso innumerevoli cazzi, quasi sempre di grosse dimensioni, stavolta è stata davvero sfondata.

Mentre la masturbo mi avvicino al suo viso, toglie il cazzone per un istante per baciarmi rapidamente al che le dico

“Che fai amore rimettilo subito in bocca!”

Martina gode di continuo, è già arrivata diverse volte con il cameriere e lui non accenna a fermarsi, è già più di mezz’ora che la scopa mentre gli altri tre scopano Karen da oltre un’ora.

(Io non capirò mai com’è possibile che certe persone durino così tanto ma sono felice per la mia fidanzata.)

Continuando a masturbarla so che sta per squirtare cosi li invito a fare più forte, a distruggerla totalmente.

“Ragazzi so che potete dare di più! Spaccatela senza timore di farle male!”

I ragazzi si guardano tra di loro, guardano Karen che ha gli occhi chiusi e gode così cominciano a dare dei colpi impressionanti
Karen sbarra gli occhi ed emana dei gridolini misti tra dolore e piacere ma nessuno ormai se ne frega di lei, è un massacro. Non fosse per il cazzone in bocca la sentirebbero le altre camere.

Il ragazzo che è nel suo culo comincia a grugnire. Si sta trattenendo e capisco che non ne può più così lo incito “pompale il culo e riempilo dai! Non vede l’ora di farsi riempire il culo di sborra!!”

Così il ragazzo dà gli ultimi forti colpi che le fanno voltare gli occhi e mancare il fiato prima di tirar fuori un urlo liberatorio. Il suo orgasmo esplode dentro il suo culo con un intensità fantastica, io continuo a sditalinarla. Non riesce più a succhiare il cazzo che aveva in bocca, troppi stimoli e troppo godimento per potersi concentrare sul bocchino.
Dal culo comincia a colare sborra, io continuo a sditalinarla come una furia mentre il cazzone le sta devastando la figa. L’altro le sbatte forte il cazzo in faccia ma non ha neanche la forza per reagire.
Karen trattiene il respiro, si morde il labbro inferiore, il viso è molto rosso per il continuo trattenere il respiro e così finalmente esplode in un urlo liberatorio che mai ho sentito dalla bocca di qualcuno mentre veniva scopata. Esplode uno squirt leggendario al quale il ragazzo dentro la sua figa non resiste cosi, mentre lei continua a sqirtare senza sosta a mo di fontana, lui esce di corsa e puntando verso la faccia le spruzza cinque o sei spruzzi abbondanti e potenti che le finiscono anche in gola siccome continuava ad urlare ed ansimare con la bocca aperta.
Anche il terzo vuole sborrare così sta per entrare in figa ma lei lo blocca girandosi a pecora

Karen “nel culo per favore perché la figa è troppo dilatata adesso!”

Senza farsi pregare, vista l’eccitazione, il ragazzo glielo sbatte tutto in culo senza neanche lubrificarlo e comincia a fotterla
per il semplice scopo di svuotare finalmente le palle così dopo una decina di colpi ben assestati anche lui comincia a grugnire e riempirle il culo di sborra caldissima.
Rimane ancora un po’ dentro al culo della mia ragazza e quando poi ne esce Karen rimane stesa sul letto, oscenamente dilatata, piena di sborra che le esce dal culo, immobile data la mancanza di forze. L’hanno ridotta uno straccio!
I ragazzi sono esausti ma in clima festivo così si avvicinano a lei complimentandosi, deridendola per l’attuale stato di poca pulizia, la accarezzano, qualche sculacciatina.

Mi avvicino per assicurarmi stia bene sia mentalmente che fisicamente.

Io “amore ci sei?”
Karen “si”
Io “stai bene?”
Karen “benissimo”
Io “sei sicura? Hai bisogno di qualcosa?”
Karen “lasciami un attimo per riprendermi, credo di non riuscire neanche ad alzarmi. Per di più mi sento dentro come se stessi continuando ad arrivare e non riesco a fermarlo”

Così la accarezzo e la riempio di baci per ricordarle che nonostante tutto continuo ad amarla alla follia.

Sulla poltrona Martina continua ad essere scopata ma non con la foga con la quale il cameriere scopava la mia ragazza il giorno prima bensì abbastanza lentamente.

I ragazzi cominciano a ricomporsi, il cameriere esce da Martina lasciandola lì improvvisamente vuota.
Saluta i ragazzi e li ringrazia per “aver reso uno straccio questa prostituta in sua assenza”

Mi infastidisce un po’ in questo momento sentirla chiamare prostituta ma sto al mio posto da bravo cornuto. Quando i ragazzi vanno via si gira e ci guarda tutti: Martina, Michele ed io eravamo lì a guardarlo in attesa di una sua nuova mossa.

Lui “beh? Che avete da guardare? Voi cornuti ripulite e rinfrescate le puttane che una volta pulite me le faccio entrambe!”

Io mi fiondo sul letto a leccare tutta ma mia ragazza che prova sollievo con la mia lingua fresca. Lecco ogni angolo del suo corpo ripulendo anche tutta la sborra con la quale era stata farcita.
Figa, culo, tette, cosce, piedi, ascelle, viso.
La mia lingua funge da doccia: le tiro via sudore, sborra e squirt.
Karen mi ringrazia della fantastica esperienza che le ho regalato ma che ora si sente a pezzi… non deve ringraziare me

Io “e cosa avrei fatto io? Ho solo assistito inerme! Il merito è tutto suo, è lui che devi ringraziare per questi due giorni folli”
Dico indicando il cameriere seduto nudo sulla poltroncina in terrazzo.

Karen “beh si hai ragione però se tu non fossi stato così cornuto col cavolo che mi divertivo così! Davvero amore, è da ammettere che sei il più cornuto che abbia mai conosciuto! Ti amo tanto!”

Io le sorrido, sono fiero delle parole che mi ha appena rivolto. Sono innamoratissimo di lei e la guardo con gli occhi dell’amore e poi le dico
“Amore dovrai ringraziare lui!”

Karen “vai a ringraziarlo tu, ancora non riesco ad alzarmi!”

Io vado fuori e mentre gli rivolgo la parola mi fa
“Che fai li nudo, in piedi, quasi a mostrarmi sto cazzetto e parlarmi dall’alto verso il basso? Giu forza!”

Automaticamente mi inginocchio e abbasso la testa dapprima scusandomi poi cominciando a ringraziarlo per tutto ciò che ha fatto per noi, per averci organizzato questa sorpresa magnifica e per aver lasciato per la prima volta la mia fidanzata esausta, dolorante, sfondata e piena di sborra. È la prima volta dopo centinaia di cazzi che rimane tutto questo tempo devastata senza muoversi.

Lui “tranquillo, avrà tutta la notte per ringraziarmi! Va alla reception e fatti dare un’ altra camera, io resto qui con lei stanotte e tu andrai nella nuova camera aspettando il mattino!”

Martina e Michele rimangono sbigottiti da tali parole mentre io chino la testa e gli dico
“va bene, non c’è problema…”

Metto un pantaloncino ed una maglietta e mi dirigo alla reception ma prima che potessi uscire dalla camera Martina mi si piazza davanti dicendomi

“ma che fai? Vai a dormire in un’ altra camera e lo lasci solo con la tua ragazza?”
Io “è quello che mi ha detto di fare no?”
Martina “e tu lo fai?”
Io “Marti questo è il mio ruolo nella coppia, obbedisco alla mia ragazza e a chi la fa godere. Se lui mi dicesse di andare in un altro hotel lo farei senza fiatare!”
Martina “si ma guarda in che condizioni è adesso la tua ragazza! L’hanno ammazzata con quei cazzoni!”
Io “mentre io vado alla reception chiedile se è felice di com’è andata oggi, di come l’hanno sfondata e se ne è soddisfatta o si è sentita maltrattata. Inoltre chiedile se si farebbe scopare di nuovo per tutta la notte.
È la mia ragazza e ne sono estremamente innamorato, so bene ciò che vuole e cosa l’appaga. Io faccio in modo che sia soddisfatta senza mai dovermi chiedere nulla.”
Detto ciò esco dalla camera direzione reception.

Mi faccio dare un’altra camera ma questa è al piano superiore rispetto alla nostra attuale.
Ritorno in camera per avvisare tutti che ho eseguito alla lettera ma non trovo nessuno. Martina e Michele sono andati via ma sento il rumore dell’acqua proveniente dal bagno così entro e la scena è quella che mi aspettavo: il cameriere, è seduto sul bordo della vasca mentre Karen nella vasca glielo sta lavorando di bocca. Glielo succhia in maniera tranquilla e non famelica vista la stanchezza ma gli sta provocando piacere. È una professionista anche in situazioni estreme.

Io “volevo solo avvisarvi che ho preso l’altra camera e che vi lascerò soli per tutta la notte come mi avevate chiesto”

Karen togliendo per un attimo il cazzo di bocca “bravo amore, così si fa! Non deludi mai come cornuto!” Rimette il cazzo in bocca e continua a succhiarlo delicatamente.

Lui non mi rivolge neanche lo sguardo e continua a godersi quella pompa fatta con calma e curata nei minimi particolari.

Rimango lì in piedi fermo a guardare la mia ragazza nella vasca che succhia il cazzo a quel ragazzo per un bel po’ di minuti e continuo ad essere ignorato, non mi guardano neanche fino a quando il ragazzo mi guarda e mi fa

“comincio ad avere fame, ordina un room service sbrigati!”
Prontamente gli chiedo cosa gradisse ma lui non mi risponde più.

Quindi decido di fare da me e mentre sto per chiamare chiedo anche a Karen cosa gradisse ma lui trattenendola sul suo cazzo risponde per lei

“Lei è apposto così! Fino a domani ha già di cosa cibarsi!”

Mi eccita tutto di questa situazione, questo ragazzo sa esattamente come trattare sia la mia fidanzata che me.

Appena termina la mia telefonata mi invita senza troppi fronzoli ad uscire dalla camera e di lasciarli soli, li avrei rivisti la mattina seguente a colazione. Ormai la mia Karen sarebbe stata sua per il resto della notte.
Era davvero stanca e chissà come l’avrebbe ridotta per l’intera notte. Mi avvicino a lei mentre continua con dedizione a succhiarlo per sincerarmi della sua condizione e quando sono a pochi centimentri dal suo viso stravolto mi guarda con sguardo accusatorio e quasi seccata mi fa

“Vai via o no? Togliti di mezzo adesso, ci vediamo domani!”

Rimette il cazzo in bocca e non mi guarda più.
Le do un bacio sulla guancia ed auguro buona notte ad entrambi ma non ricevo alcuna risposta.

Esco dalla camera lasciando la mia fidanzata ai servigi di quel fantastico ragazzo e mi dirigo al mio nuovo alloggio.
Mi addormento in un attimo e il mattino seguente come da istruzioni vado direttamente alla zona delle colazioni ma non li trovo.
Continuo ad eseguire le indicazioni e quindi comincio a mangiare senza né telefonare né inviare un messaggio.
Dopo una lunga attesa vedo arrivare lui soltanto, viene a sedere al mio tavolo e mi ordina un cappuccino, un croissant con la Nutella a parte ed un succo.
Torno con ciò che mi aveva ordinato e non contento mi ordina di farcirgli il cornetto con la Nutella siccome era la monodose di quest’ultima.
Mentre lo faccio lui beve un sorso di cappuccino e mi dice

“Quell’ assetata della tua ragazza ha già avuto la sua colazione: mi ha già svuotato le palle anche stamattina e poi le ho offerto altro da bere direttamente dal mio cazzo. Ti aspetta in camera nella vasca da bagno.”

Io “è stata di tuo gradimento la notte?”
Lui “decisamente si infatti ci siamo accordati che ripeteremo quando verrà di nuovo. È una furia ma ha trovato pane per i suoi denti e la prossima volta sarà anche peggio di questi giorni te lo assicuro!”
Io “non vedo l’ora che arrivi quel giorno!”
Lui “beh è stato un piacere fotterti la ragazza, sei davvero un gran cornuto. Buon proseguimento!”
Io “a presto e grazie ancora di tutto”

Lui va via ed io non termino neanche la colazione che corro in camera.
Come mi aveva detto mi aspettava nella vasca da bagno, nuda e bellissima come sempre, totalmente sconquassata e bagnata ma non d’acqua bensì della pipì del cameriere.
Mi avvicino ed entro in vasca. La bacio, la accarezzo e la coccolo un po’. Le chiedo se sta bene e come si sente:

Karen “usata! Mi sento sporca sia dentro che fuori ed è una sensazione bellissima. Sto bene ma sono molto stanca! Che ne dici se rimaniamo un altro giorno a Firenze e vediamo se è disponibile questa camera?”

Io incredulo “amore vuoi farti scopare ancora? Non credi che sia abbastanza?”

Karen quasi chiudendo gli occhi “non è per scopare ma per riposare, ho bisogno seriamente di riposo e magari usufruiamo della spa dell’hotel per rilassarci un po’. Ne ho bisogno amore! Sono stanca, sfatta ed tropo aperta, credo che stavolta mi hanno realmente sfondata”

Io “Ma certo amore! Chiamo reception per avvisare che non faremo il check out e torno in vasca con te! Sei fantastica amore!”

Karen “anche tu lo sei amore mio!”

Torno in vasca con lei sporca e sfinita, si appoggia su di me che sono durissimo ma lascio che si addormenti tra le mie gambe poggiando la testa sul mio ventre.
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