Scambio di Coppia
Vacanza a Firenze pt. 2 - La coppietta
di AmoreCorna
06.12.2024 |
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"I suoi umori mi sgorgano incessanti sulla mano che ho dentro la sua figa, velocizzo ancora più il movimento e proprio mentre sembra già ad un passo dall’..."
La mattina dopo quella fantastica monta col cameriere Karen si sveglia ancor più vogliosa“Amore ne voglio ancora!”
Io “ma come fai? Sei implacabile!”
Lei “scopami adesso e sta zitto! Ho voglia!”
Me lo prende in bocca e in un istante sono durissimo così mi sale su e comincia a scoparsi da sola ma lentamente, in maniera molto sensuale. Stiamo facendo l’amore.
Io “sei insaziabile amore, una maialina e non ne hai mai abbastanza!”
Lei “amore è anche colpa tua, tiri fuori il lato più oscuro della mia personalità! Io non penso sempre a scopare mentre tu vuoi che stia sempre con un cazzo nel culo o magari più di uno!”
Io “amore non prendiamoci in giro, tu sei nata per questo, è quello che ti piace fare. Potresti essere una professionista del settore ed anche lì credo saresti tra le migliori siccome ci metti la passione, io non faccio altro che liberare il tuo vero essere perché tu sia felice!”
Lei “vabbe stai zitto adesso che voglio solo godermi il cazzo del mio ragazzo!”
Comincia a godere e a muoversi in un modo irresistibile ma stavolta, sarà per la situazione meno porca e più sentimentale, non sborro in pochissimi secondi.
Mentre fa su e giù sul mio cazzo durissimo mi prende la mano e la porta alla sua bocca per insalivarla a dovere: succhia le dita, le lecca, ci sputa su per poi portarla al suo culo. Comincio a spalmare la saliva sul suo buchino, ci entro direttamente con due dita, poi infilo il terzo e non ha alcun tipo di problema, è ancora larga dalla sera precedente così lei stesso senza troppi fronzoli si sfila il mio cazzo dalla figa per infilarlo di botto nel culetto.
Lei comincia a gemere, non le fa assolutamente male, le piace molto e lo dimostra. Io non faccio altro che ammirarla e più la guardo in tutto il suo splendore più mi sale un eccitazione incontrollabile che cerco di domare con scarsi risultati fino a che la faccio scendere da me, la metto in posizione missionario ma con le gambe aperte e le chiedo prima di entrare:
“Figa o culo?”
Lei “culo! E non fermarti più per l’amor del cielo!!”
Glielo pianto di nuovo nel culo e comincio a fare l’amore con lei. Siamo entrambi in estasi, le ficco quattro dita dentro alla figa e comincio anche a masturbarla. È al settimo cielo
Lei “amore ti amo! Ti amo tantissimo! Senza di te la mia vita non sarebbe la stessa!”
Io ricambio le dolci parole d’amore e mentre continuo a pomparle il culo la sento iniziare un orgasmo romantico e delizioso al quale devo resistere per non sborrare.
Resisto il tempo necessario a farle ultimare l’orgasmo e mentre sto per arrivare le dico
“Amore ci sono!”
Lei “vienimi in gola!”
Così mi alzo di scatto per non sprecare neanche una goccia di sborra e riesco a riversarle tutto direttamente nello stomaco. Ovviamente ingoia tutto, poi la bacio in maniera passionale e comincia la nostra giornata.
Oggi saremo in giro tutta la giornata tra musei e luoghi di interesse quindi ci vestiamo comodi: lei indossa un vestitino che le cade morbido come sempre ed un giubottino leggero sopra, capelli legati, occhiali da sole e giusto un po di rossetto.
Io indosso dei pantaloni leggeri, quasi classici ma comunque casual molto sottili, maglietta a mezza manica e scarpette da ginnastica
Lei “amore oggi sarai tu a non indossare le mutande!”
Io “come? E perché mai?! Mica sono come te che improvvisamente ti entrano cazzi come se niente fosse!” E mi faccio una risata.
Lei “ho detto niente mutande! Sbaglio o sono ancora io a comandare sempre e comunque?”
Io “si ma…”
Lei “ho detto niente mutande! Punto!”
Ovviamente eseguo, non voglio si arrabbi e soprattutto sicuramente ha avuto qualche idea geniale e super eccitante. Non mi è dato sapere ma va bene così.
Scendiamo a fare colazione lì in hotel con l’intenzione poi di uscire direttamente senza ritornare in camera. Appena raggiungiamo la sala delle colazioni vedo la coppia di ragazzi che la sera prima mi aveva scoperto ad origliare alla porta mentre Karen era in camera a godere col cameriere e dico subito a Karen di sederci accanto a loro.
Io li saluto, loro ricambiano e guardano a lungo Karen. Il ragazzo sembra rapito dalla bellezza della mia ragazza.
Karen mi guarda stranita e mi chiede se li conoscessi e come mai la guardassero tanto e per tutta risposta io mi rivolgo a loro dicendo
“Ragazzi lei è la mia fidanzata, quella che ieri era in compagnia a divertirsi in camera mentre io andavo a prendere una bottiglia di vino. Ve l’avevo detto che non ero uno spione o uno che si faceva i fatti altrui!”
Sorrido guardando Karen che è un po’ imbarazzata, i ragazzi sono altrettanto imbarazzati ma mi sorridono al che Karen prende la parola dicendo
“Pensavate che stesse lì fuori alla porta a spiarci? Nono è lui stesso ad avermi portato quel ragazzone ieri sera, spesso ci divertiamo così!”
Il ragazzo chiede “quindi c’era un altro ragazzo dentro con te?”
Karen “esatto, mi ha fatto divertire in un modo allucinante per diverse ore!”
Il ragazzo mi guarda con fare interrogativo ed io gli rispondo “ah io guardavo soltanto eh. Li incitavo ma loro si divertivano scopando ed io mi divertivo a guardare la mia ragazza godere!”
La ragazza non può credere alle sue orecchie e sta diventando di tutti i colori, non riesce neanche più a proseguire la colazione tanto è confusa al che Karen la guarda, le tende la mano e le si presenta con una gentilezza e tenerezza uniche
“Piacere io sono Karen!”
Lei quasi intimorita risponde “piacere io sono Martina”
Io “che maleducato! Luca piacere!”
Ed il ragazzo a sua volta si presenta come Michele.
Non torniamo più sull’argomento ma continuiamo a chiacchierare di varie cose per conoscerci un po’.
Vedo Karen interessata più alla ragazza che al suo fidanzato, d’altronde questa ragazza è davvero molto carina ed ha un viso da angioletto che scatena non poche perversioni, così chiacchierando sui vari programmi della giornata, troviamo qualche punto in comune ed io propongo loro di passare la mattinata insieme se a loro fa piacere.
Lui sembra entusiasta, probabilmente starà già pensando che gli offrirò la mia ragazza ma non sa quanto si sbaglia e poi non sembra una grande scopata quindi neanche Karen sembra attratta.
Passiamo molte ore insieme e sembra fossimo amici già da lungo tempo: Michele ed io chiacchieriamo a lungo di diversi argomenti, Martina e Karen sembrano grandi amiche e continuano a ridere e scherzare. Sembrano molto divertite e ciò mi fa molto piacere.
Ad un certo punto Michele non resiste più e siccome eravamo distanti dalle ragazze mi chiede finalmente “senti ma com’è sta cosa che ieri la stava scopando un altro?”
Io “non hai mai visto video di cornuti che guardano le proprie donne farsi scopare da altri?”
Michele “ovviamente!”
Io “ecco io sono uno di quelli! Sono davvero tanti gli uomini che la scopano e che le fanno le peggio cose però non guardo soltanto. La scopo tanto anche io, anche quando incontriamo qualcun altro. Diciamo che non sono solamente cornuto, siamo più una coppia aperta infatti a volte sono anche io a scopare altre ragazze maiale come lei!”
Michele “wow è la prima volta che mi capita di parlare con una coppia del genere e la cosa bella è che non vi fate il minimo problema a parlarne! Siete grandi!”
Io “e non ti chiedi il perché?”
Michele “sto fantasticando in realtà ma non ne sono sicuro!”
Io “prima che voli troppo la fantasia ti dico: mi sono accorto che Karen ha messo gli occhi sulla tua ragazza, la vuole e sono sicuro che per la fine della giornata la tua ragazza sarà talmente eccitata da Karen dal volersela fare!”
Michele “come scusa? Che stai dicendo? Pensavo che… ma poi è bisex la tua ragazza?”
Io “principalmente stiamo passeggiando e conoscendoci da amici ma sono quasi sicuro che se decide di provarci la tua piccola Martina, tanto docile e carina, non riuscirà a resisterle!”
Michele “ma no è troppo tímida e tranquilla per fare una cosa del genere! E poi sarebbe comunque un tradimento nei miei confronti, non ne è capace!”
Io rido e gli rispondo “tutte sono capaci! Basta solo darle uno stimolo e tirano fuori il lato porco!”
Michele “ma no, la mia ragazza è per le relazioni standard e nel sesso non ci spingiamo mai oltre il tradizionale.”
Io “magari sei tu che non la spingi oltre… ti
va una scommessa?”
Michele “di che tipo?”
Io “scommettiamo che se passiamo tutta la giornata insieme e Karen ci prova con lei la tua ragazza si lascia andare con lei?”
Michele “ahahahahah non succederà mai te lo assicuro!”
Io gli tendo la mano “se la tua ragazza non cede a Karen ti farò svuotare le palle nella gola della mia ragazza! Se la tua fidanzata è d’accordo ti guarderò anche farle il culo!”
Dicendo queste parole il mio pisello moscio nei pantaloni senza mutande comincia a prendere vita.
Michele “sarebbe fantastico! La tua ragazza è estremamente sexy! Sarebbe la scopata più esilarante della mia vita ma… come la mettiamo con Martina? Non accetterà facilmente che io mi scopi la tua ragazza!”
Io “di questo ce ne occupiamo Karen ed io ma… tu saresti pronto a perdere la scommessa?”
Michele “se perdo cosa vuoi in compenso? Io “Che tu assista allo spettacolo di queste due bellissime ragazze che si limonano e che giocano tra di loro senza mai intervenire, potrai essere duro da esplodere ma non dovrai mai giocare tra di loro mentre io, se chiamato in causa, potrò giocare con loro!”
Michele “ma se vinco io e mi scopo la tua ragazza tu guardi solo?”
Io “certo! Potrai farle quello che vuoi, potrai dare vita a tutte le tue fantasie e potrai anche prendermi in giro mentre te la fai! Se capiamo che la tua ragazza non sarebbe d’accordo te la puoi fare in un bagno o in un camerino di qualche negozio o quantomeno te lo fai succhiare!”
Michele stringendomi la mano
“ci sto! Tanto non vincerai mai!”
Continuiamo la nostra giornata tranquillamente senza mai tornare sull’argomento ma vedo che lui è un po’ turbato, mi rendo conto che si avvicina a loro molto più di come faceva prima, si intromette nei loro discorsi, cerca di carpire sempre cosa dicono e non risposa un attimo la mente. Mi sembra quasi impazzire e so anche che a differenza mia, che non mi farei il problema a mantenere la parola data lui non credo che lo farà.
Ma non fa nulla, stiamo giocando e se va va. Altrimenti non fa nulla.
Andiamo a pranzo nello stesso posto del giorno precedente, esattamente dove lavora il cameriere che ha scopato Karen la sera prima ma lui non c’è, è vicino al nostro hotel e li cominciamo a rilassarci un po, magari la vicinanza all’hotel può essere una scusa per salire a consumare qualche attimo di divertimento.
La prima bottiglia di vino rosso finisce, abbiamo una buona intesa tutti e quattro cosi ne ordiniamo un’ altra. Mentre finiamo anche la seconda Karen si lascia andare e dice a tutti noi
“Non so se per il vino, per questa bellissima ragazzina o semplicemente perché sono una maialina ma sono bagnatissima!”
Io le sorrido, Michele non crede alle sue orecchie e Martina ridacchia imbarazzata e divertita anche a causa del vino.
Martina “ma che dici? Ahah davvero?”
Karen “non mi credi!”
Martina “si ti credo perché anche io un po’ sono eccitata!”
Mentre lo dice non lo guarda neanche il ragazzo ma io si: è senza parole ma non reagisce, conosco la sensazione e gli sorrido.
Karen si guarda attorno e quando si sente sicura si muove leggermente sulla sedia, soltanto io capisco cosa sta facendo e all’improvviso da sotto al tavolo tira fuori le sue mutandine bagnate e senza la minima vergogna le poggia sul tavolo davanti a Martina che per paura qualcuno possa vederle ci mette subito una mano sopra e le porta sotto al tavolo tra le sue gambe.
Martina ridendo per l’imbarazzo “sei completamente matta!”
Karen “cosa c’è? Non mi credevi che ero bagnatissima! Te l’ho dimostrato! Amore tu non sei eccitato?”
Così dicendo mi tocca il pacco senza alcun problema
“Si che sei eccitato! E tu miky?”
Martina “non credo! A Michele non piacciono queste situazioni!”
Sorridiamo tutti quasi a prenderlo in giro siccome la sua ragazza sta entrando nel gioco con qualche bicchiere di vino.
Martina “devo andare in bagno a schiarire un attimo i pensieri!”
Michele “vengo con te!”
Martina “no, rimani qui con loro!”
Karen “amore perché non l’accompagni tu? Così ne approfitti per mettere questi!”
Tira fuori due cock ring e me li poggia sul tavolo.
Io “signor si!” E rivolgendomi a Martina “andiamo tesoro?”
Io e Martina ci allontaniamo per andare verso i bagni ed io spavaldo le metto una mano sul fianco quasi a sfiorare il bel culetto rotondo.
Martina “dai pantaloni si vede che è duro! Se se ne accorgesse qualcuno?”
Io “beh capiranno che me l’hai fatto venire durissimo!”
Martina sorride
Entriamo in bagno e lei mi chiede di guardare mentre metto i ring, per me non è assolutamente un problema e quindi guardando che nessuno ci veda entrare viene con me nel bagno così una volta dentro mi sbottono i pantaloni liberando il cazzo ormai durissimo. La vedo mordersi il labbro, ha voglia ma non voglio ancora stuzzicarla, conserverà questa voglia per Karen.
Martina “wow non è niente male! E questo non le basta alla tua ragazza? Io starei tutto il tempo a farmi scopare!”
Al che io avvicinandomi lentamente a lei mentre metto il secondo ring solo attorno al pene le rispondo
“ vedi non è farsi bastare o meno il proprio partner, è un gioco in cui siamo entrambi d’accordo e ci piace da morire. Ci amiamo in un modo incredibile e questa cosa non cambierà nonostante tutte le persone che ci scopiamo”
Martina “ancora non riesco a crederci!”
Io “io ho fatto, me lo rimetti dentro ai pantaloni per favore?”
L’innocente ragazza senza pensarci neanche un secondo mi prende il cazzo tra le mani e rimette nei pantaloni prima le palle gonfissime e poi il cazzo aggiustandomi di nuovo la chiusura.
Le accarezzo dolcemente il viso, poi i capelli, poi scendo verso il seno e lo accarezzo solamente, scendo ancora di più arrivando ai fianchi, proseguo lungo la coscia e li le chiedo
“sei bagnata troietta?”
Martina “se non avessi le mutandine gocciolerei!”
Io “e allora toglile! Che tutti vedano la puttana che sei!”
Martina “non sono una puttana!”
Io “sei tutta bagnata, toccando il cazzo duro di uno sconosciuto in un bagno pubblico mentre il tuo ragazzo aspetta fuori a tavola… come ti definiresti?”
Martina “dimmelo tu!”
Io “sei una puttana vogliosa! Devi solo avere una spinta e quando partirai… poverino il tuo fidanzato!”
Martina “è colpa sua se facciamo solo le cose tradizionali”
Io “ora sta zitta e dammi le mutandine! Ci penseremo noi a dargli una svegliata a quel fesso!”
Martina esegue come un automa, mi dà le mutandine che sono fradice, sembrano lavate per quanto sono bagnate. Hanno il profumo dei suoi umori che mi ricordano le fighette giovani e poco usate. Le porto una mano fra le gambe e le accarezzo leggermente la fighetta bagnatissima, lei già geme ed in pratica l’ho solo sfiorata.
Non vado oltre, ho già i suoi umori sulla mano quindi la avvicino alla mia bocca, ci sputo su ed avvicinandola alla sua bocca le ordino “APRI!”
La piccola maialina si gusta i suoi umori e la mia saliva mentre la vedo sfregare le gambe per provocarsi piacere alla fighetta.
Le tolgo la mano dalla bocca e aprendo la porta esco improvvisamente dal bagno e lei affrettandosi a ricomporsi mi segue a passo svelto.
Ritorniamo a tavolo: Michele è rossissimo in viso, è palesemente preoccupato.
Karen sorride a noi due di ritorno e dice
“maialini ma quanto c’avete messo? Ho dovuto trattenere Michele che voleva venire a vedere come ti stavi facendo scopare dal mio fidanzato! Ho dovuto fare un patto con lui per trattenerlo qui!”
Io come se nulla fosse successo
“che patto?”
E così facendo poggio le mutandine totalmente bagnate di Martina al centro del tavolo. Tutti le guardano ma nessuno le raccoglie! Michele è sconvolto!
Karen sorridendomi mi dice “ho dovuto barattare il mio corpo in cambio per tranquillizzarlo: gli ho detto che se l’avessi scopata in bagno per ricambiare mi sarei fatta fare il culo da lui per tutto il tempo che voleva! Così è stato buono e credo abbia quasi sperato che ti facessi scopare Marti, così poteva ottenere la sua ricompensa.”
Io “ah no non abbiamo scopato tranquillo” poi rivolgendomi a Karen faccio finta di parlarle sottovoce ma in realtà mi sentono benissimo
“però devo ammettere che quelle manine così lisce e curate danno una bella sensazione sul cazzo duro!”
Michele “gli hai preso il cazzo in mano?”
Martina “hai venduto la tua ragazza per inculare una latina?”
Michele non risponde più.
Ci siamo, il tutto prende una buona piega.
Mentre sono nel pieno del controllo decido di ordinare la terza bottiglia di vino e questa arriva con una bella sorpresa: a portarcela è proprio lui, il cameriere che l’aveva randellata la sera prima che esordisce direttamente dicendo
“questa la offro io se me lo permettete!”
Sia Karen che io siamo felicissimi di vederlo e lo salutiamo con affetto: dandogli la mano come si fa tra amici e Karen abbracciandolo e dicendogli “neanche un bacio merito?”
Così lui mi guarda, gli faccio cenno con la testa di sì ed in quel momento nota anche le mutandine al centro del tavolo di cui tutti ci eravamo totalmente dimenticati.
Mette una mano sul fianco di Karen e la bacia con passione infilandole la lingua in bocca. Silenzio generale!
Staccandosi dal bacio io dico alla coppia
“Lui è il ragazzo che era in camera a scoparmi la ragazza ieri, la ha sfondata per ore intere e le ha dato un piacere che neanche immaginate, me l’ha totalmente sfondata!”
Karen “ragazzi confermo! Mi ha massacrata e mi ha portato a degli orgasmi inauditi! Ero una fontana aperta ieri sera! Penso che abbiate sentito quasi tutto!”
Cameriere “vedo che hai già perso di nuovo le mutandine!”
Karen indicando Martina “in realtà sono sue!”
Così lui raccogliendole dice “vabbè sono troppo bagnate per usarle, le porto via così le conservo insieme alle tue. Comunque se volete vi scopo entrambe nel back durante la mia pausa, ho una mezz’oretta!”
Karen “tesoro ieri sei finalmente arrivato dopo circa quattro ore! Che ce ne facciamo di una mezz’oretta con te? Prossimamente tornerò a Firenze e verrò senza sto cornuto… se ti fa piacere puoi occuparti tu di me per tre giorni!”
Cameriere “perché non rimani una settimana? Organizziamo un po’ di serate!”
Karen mi guarda con fare interrogativo e per tutta risposta dico “ci penso io tranquilli!”
Prima che lui congedasse Karen gli chiede un consiglio su dove poter andare tutti e quattro la stessa sera a divertirci come piace a noi, lui ci dà un paio di nomi e poi ci saluta. Mi dà la mano, da un bacio sulla guancia a Martina e bacia di nuovo la mia fidanzata dicendole “ci sentiamo presto troia!”
E scappa a lavorare.
Michele mi chiede “non ti infastidisce tutto ciò?”
Io “amico mio non farti troppe domande, vivi le esperienze e le emozioni senza farti problemi e basta.”
Karen mi sorride e nel mentre mi mette una mano sulla patta. Stupita mi
dice “mio Dio amore sei durissimo… e stranamente enorme direi! Che ti succede? Ti eccita così tanto questa sgualdrina?” Riferendosi a Martina.
Io “Martina mi fa impazzire, tu mi ecciti da morire e del cameriere è meglio non parlarne proprio altrimenti sborro qui ed ora!”
Karen continua a toccarmi incitandomi a venire e a sporcare i pantaloni ma non voglio e la prego di smettere senza però allontanare la sua mano dal mio pacco fino a che a sorpresa non interviene Michele che mi dice “dai non sprecarla! La sborra che caccerà adesso verrà sprecata e tu non vuoi sprecare sborra vero?”
Karen si ferma, gli da ragione e gli risponde dicendogli che di quella sborra probabilmente ne usufruirà la sua ragazza!
Il pranzo finisce in maniera più tranquilla, andiamo via dal ristorante e continuiamo la nostra passeggiata.
Passeggiamo per il centro per poi dirigerci verso un museo.
I cock ring che indosso da molto ormai cominciano a fare male così convengo con Karen che forse è meglio toglierlo siccome dopo un po’ di tempo possono essere dannosi.
Siamo al museo: informo gli altri che andrò un attimo al bagno a togliere il cock ring e mentre sto per andare Martina mi fa :
“perché non li presti a Michele?”
Michele “E se mi fanno male? Non li ho mai messi!”
Martina “Miki non è l’unica cosa che non hai mai fatto! Tu non hai mai fatto nulla, non prendi mai iniziativa, sei noioso! Vai a mettere sti cosi e giochiamo un po’. Stiamo solo giocando a stuzzicarci e niente di più.”
Michele “ok va bene, vado in bagno con Luca.”
Karen “amore quando li togli mettiglieli tu stesso gli anelli a Michele ok?”
Io “certo amore!”
Noi ci allontaniamo verso il bagno
Karen poi mi racconterà che ha detto a Martina di essere sulla buona strada per diventare la padrona e dominatrice di Michele e che lei le risponde che è sicuramente l’unico modo per fare qualcosa di diverso siccome Michele “è noioso da morire!”
Martina “non mi ha mai sborrato in gola ne in faccia, non mi ha mai chiesto di mettermelo nel culo, mai fatto in posti strani o per lo meno non convenzionali, quasi mai mi scopa a pecora e quando glielo succhio sono io ad andare giù senza che lui me lo dica e solo se lui è disteso sul letto ed io scendo tra le sue gambe. Non mi mette mai in ginocchio perché gli dà l’impressione di trattarmi male… io amo stare in ginocchio a succhiare, adoro farmi scopare a pecora. Per non parlare di quanto male me la lecca!”
Karen “tesoro sei fortunata ad averci incontrato, stasera Luca ed io ti cambieremo ogni prospettiva! Ti senti pronta? È vero che Luca è pieno di corna e da quando sto con lui ho preso più altri cazzi che il suo ma se ti fai scopare da lui vedi le stelle! Garantito!”
Martina “prima in bagno gli ho toccato il cazzo! Scusami non dovevo senza di te!”
Karen “ti è piaciuto toccarglielo?”
Martina “fantastico! Ha un cazzo bellissimo e mi sarei fatta fare di tutto!”
Karen “vedo che stai entrando bene nella parte! Vuoi essere scopata come una vera zoccola vero? Troietta”
Martina non le rispose più.
Nel frattempo noi entriamo in bagno ed aspettiamo che un signore esca:
Io sono davanti all’orinatoio e comincio già a togliere gli anelli poi, appena il signore esce Michele si avvicina e sbottonandosi i pantaloni tira fuori il cazzetto volendolo paragonare al mio pensando fosse ancor più piccolo del suo viste le mie innumerevoli corna ma ne rimane molto deluso ed anche io in realtà. Il mio è di gran lunga più grosso, lui ne rimane deluso al che lo vedo pensieroso.
Io “va tutto bene?”
Michele “sisi solo che… pensavo avessi il cazzo piccolo siccome…”
Io “siccome sono pieno di corna? Beh no, mi spiace deluderti! Se ho le corna è perché la mia fidanzata è una puttana ed io ne sono felice e soddisfatto, non di certo perché non sono capace.”
Michele “Martina quindi ha visto che hai il cazzo molto più grosso del mio prima in bagno?”
Io “si, lo ha anche toccato! Ma che importano le dimensioni scusa? Karen si fa pure ragazzi col cazzo più piccolo del mio, non così piccolo quanto il tuo però chi se ne frega!”
Lo faccio apposta per umiliarlo un po’
Poi gli prendo il cazzo in mano e comincio a segarlo un po’ prima di mettergli gli anelli. Lo vedo chiudere gli occhi e rilassarsi per un attimo e mentre lo sego ancora un po’, lentamente, accarezzandogli anche le palle, poi prendo i ring e comincio a metterglieli: il primo più grande stringe testicoli ed asta insieme mentre il secondo va sul pene e stringe alla base dell’asta.
Mi lecco il palmo della mano e poi spalmo la saliva sulla sua cappella violacea continuando a segarlo ancora un po’ e dicendogli “vedrai che tra un po’ avrai il pisellino bello gonfio!”
Così mentre lui ha ancora il cazzo di fuori mi allontano ed esco dal bagno. Lui si ricompone velocissimo e mi segue di corsa.
Tornati dalle ragazze continuiamo il tour.
Intanto Karen stuzzica Michele, a volte prendendolo in giro
“È proprio piccolo eh? Neanche con l’anello si vede il pacco!”
A volte gli passa davanti strusciandole il culo sul pacco mentre Martina non sembra minimamente infastidita al che Karen stuzzica anche lei dicendole
“Oh Marti forse ho sentito qualcosa muovermi tra le mie chiappe! Sarà che si sta eccitando col mio culo?”
Martina “ma magari si sveglia un po’!continua a cercare di svegliare quel cazzetto va!”
Io sono stupito da come si sia trasformata in poche ore questa ragazza. La vedo quasi arrabbiata con il fidanzato per non essere più intraprendente così dico la mia a Karen e conveniamo di smetterla con questo gioco per evitare che i due passino da un gioco ad un vero litigio.
Io “amore Michele ormai indossa da tempo il ring e sai che è dannoso, che ne dici se glielo togli tu stavolta?”
Karen “nulla in contrario! Posso? Rivolgendosi a Martina
Martina “si ma non farti scopare troietta! Non voglio che scopi altre il mio ragazzo!”
Karen “non mi farò scopare però lo terrò tra le mie mani mentre gli tolgo gli anelli, lo accarezzerò e lo segherò. Vedrai come diventerà duro tra le mie mani esperte, magari sei tu che non lo ispiri a fare di più… puttanella!”
Vanno via verso uno dei bagni meno trafficati mentre martina ed io rimaniamo lì a chiacchierare
Martina “quella stronzetta della tua ragazza mi sta sfidando per caso? Vuole che il mio ragazzo mi tradisca? Sono io che tradirò lui e non il contrario”
Io senza risponderle mi avvicino a lei, la spingo al muro e comincio a baciarla in maniera passionale che quasi sembra aggressiva. Lei non oppone minimamente resistenza, ricambia appieno quel bacio e appena ricordo che non indossa più le mutandine le ficco una mano tra le cosce, trovando la sua fighetta già bagnata. Così comincio a stuzzicarla fino a ficcarle tre dita dentro tutte d’un colpo facendole avere un bel sussulto, fortuna ci stavamo baciando perché altrimenti in molti l’avrebbero sentita.
I suoi umori mi sgorgano incessanti sulla mano che ho dentro la sua figa, velocizzo ancora più il movimento e proprio mentre sembra già ad un passo dall’ avere un orgasmo le sfilo la mano dalla figa ficcandogliela in bocca a farle provare i suoi stessi umori e lasciandole quel godimento a metà.
La lascio lì alla parete e mi allontano.
È visibilmente sconvolta e sconquassata da ciò che è appena successo, non parla e trema leggermente.
Dopo pochissimo escono gli altri due dal bagno e Karen, abbastanza divertita, mi dice
“È piccolo ma carino il suo pisello, per giocarci un po’ ma di certo non per delle vere e proprie scopate, non male in mano ma si perde un po’. Era durissimo amore!”
Io “si capisco, anche io c’ho giocato un po’ prima ed ho visto quanto era già duro nelle mie mani, immagino nelle tue!”
Karen rivolgendosi a Martina “ops! Questo maialone è stato già masturbato da quattro mani che non sono le tue! Dovrai impegnarti per superarlo!”
Martina “non mi ci vorrà molto, sono già a buon punto!” Mi fa un occhiolino ammiccante.
Finito il tour del museo facciamo un giretto per il centro, piccolo aperitivo e poi diretti all’hotel.
Arrivati in hotel ci dirigiamo diretti all’ascensore che troviamo aperto: poco galantuomo entro direttamente senza dare la precedenza alle donne e gli altri tre entrano dopo di me, così mentre Michele sta premendo il tasto del nostro piano Karen, senza neanche aspettare che si chiudessero le porte, si fionda su Martina spingendola contro di me e cominciando a baciarla furiosamente ed infilandole le mani ovunque.
Michele è paralizzato e non dice una parola mentre io approfitto del fatto che lei sia con le spalle contro di me: le lecco il collo, le mordo le orecchie e da dietro le strizzo le tettine per poi scendere ai fianchi e infilargliele ovunque.
L’ascensore arriva al piano e si apre ma Karen ed io non ci fermiamo, Martina neanche al che Michele con una vocina timida ci avvisa che siamo arrivati ma non ci frega minimamente.
Alzo il vestito a Martina e Karen velocemente comincia a masturbarla mentre la bacia quindi la giovane inesperta comincia a tremare e gemere.
Karen molla la presa improvvisamente ed esce dall’ascensore, a Martina tremano un po’ le gambe così io la sorreggo e abbracciandola la porto fuori dall’ ascensore in direzione della nostra camera, Michele ci segue muto.
Apro la camera e non appena entriamo Karen apre il finestrone ed ordina a Michele di sedersi sulle poltroncine del terrazzino.
Martina riceve l’ordine di sedere sulla poltrona in camera poi Karen guardandomi con gli occhi da amazzone mi fa “ora tocca a noi! Divertiamoci con questa fighetta!”
Io le sorrido pensando a quanto ci divertiremo.
Martina nel sedersi alza un po’ il vestito, è senza mutandine già da tempo e la fighetta è già aperta, bagnata ed in bella vista.
Karen con un gesto soltanto lascia cadere il vestitino leggerissimo che indossa, è già nuda ed è uno spettacolo.
Io ricevo l’ordine di rimanere nudo e in ginocchio e senza perdere tempo di cominciare a leccare la figa di Michela.
Lo faccio e mi assaporo quella fighetta che sa di nuovo, non ultra usata come quella della mia ragazza.
Karen a Michele “vedi che troia la tua fidanzata? Appena ha la possibilità si fa mangiare la figa da un altro uomo! Sarà che non la fai godere abbastanza?”
Michele non risponde mentre Martina comincia a gemere a voce alta così Karen le sale in braccio e la zittisce mettendole una delle tettone in bocca obbligando la ragazzina a succhiargliele.
Passiamo i successivi cinque minuti così fino a che mi alzo, poi avvicinando il cazzo al viso di Martina la prendo per i capelli glielo ficco in bocca così che lei comincia a succhiarlo come indemoniata. Karen mi invita a baciarla così assapora gli umori di Martina dalla mia bocca e mi chiede
“Ha un buon sapore vero la troietta?”
Io “Buonissimo!”
Martina togliendo per un attimo il cazzo di bocca e con un tono affannato entra nel discorso dicendo
“Anche questo è buonissimo!” Parlando del mio cazzo.
Io però ignoro il complimento e la zittisco ficcandole di nuovo il cazzo in bocca cercando di spingerlo fino alla gola. Quasi non ha problemi nel prenderlo tutto ed ammetto che me lo succhia davvero bene pur essendo io abituato a quella bocca da puttana della mia fidanzata.
Mentre ci baciamo Karen toglie il mio cazzo dalla bocca di Martina e comincia a succhiarlo lei seppur per breve tempo per poi baciarla e rimetterlo nella bocca della ragazza che si adatta facilmente al gioco.
Io mi godo il trattamento che mi regalano rilassandomi in pieno poi guardo Michele che si tocca frenetico il pacco al che gli faccio un occhiolino.
Io “non credo sia così inesperta la tua ragazza, credo abbia un bel passato da succhia cazzi! Ne avrà succhiati molti anche stando con te!”
Martina ride “non così tanti dai!”
Michele non risponde a nessuno di noi, io rido e Karen continua a succhiarmi il cazzo senza pensare a nessuno. Quando fa così è molto arrapata.
Faccio quasi fatica a toglierle il cazzo di bocca tanto che è avvinghiata: le mantengo la bocca aperta, le sputo in bocca e poi le ordino “comincia a lavorare puttana!”
Karen scende tra le gambe di Martina e comincia a leccarle e succhiarle la figa in maniera furiosa: la ragazzina geme, io le ficco di nuovo il cazzo in bocca e stavolta spingo forte in gola ed entra quasi fino alle palle provocandole eccitantissimi rumori gutturali ma Karen mi chiede di non perdere tempo con quella troietta e di incularla
Io “amore che senso ha incularti? Non ci trovo alcun gusto ormai, sfondata come sei! Preferisco incularmi questa signorina che è ancora bella stretta!”
Poi guardo Michele “mi dispiace che tu non sia il primo ad incularla, vuoi entrarci prima tu?”
Martina sorprende tutti ansimando dalla voglia di essere violata “non sarebbe comunque il primo a farmi il culo!”
Michele “come? Hai già fatto anale?”
Così io senza aspettare ulteriormente le sputo sul buchino e comincio subito a spingere: non fa quasi opposizione anche se prova dell’ evidente dolore ma continuo senza fermarmi. Karen mi incita a fotterla, io la lascio abituare un po’ ma poi comincio a fare avanti e indietro fino a che il dolore è solo un ricordo e comincio ad incularla per davvero.
Karen ci ordina di passare sul letto, Martina è già di nuovo a pecora, io riprendo ad incularla ma stavolta senza essere gentile.
La mia ragazza si piazza davanti a lei, apre le gambe mostrando la figona sfondata a Martina per poi tirarla a sé per i capelli ed obbligarla a leccarle la figa.
Inizialmente ha un po’ di remore ma poi quel falso angioletto di Martina comincia a provare gusto a leccare la figona della mulatta.
Io di tanto in tanto esco dal culo per ammirare la mia opera (il suo culo recentemente spanato)
Comincio a stimolarle anche la fighetta ficcandole diverse dita: è un fiume in piena!
Così comincio a fotterla in figa alternandomi di tanto in tanto tra figa e culo, ormai è larghissima ovunque.
Martina al suo ragazzo “amore perché non vieni a sedere vicino a noi? Comincia a segarti un po’ dai!”
Michele esegue senza proferire parola, mi ricorda me quando Karen mi da ordini a bacchetta.
Il ragazzo tira fuori il cazzetto e comincia a segarsi,
È durissimo e credo non duri a lungo se continua così…
Karen prova a tirarlo in gioco invitandolo a ficcarglielo in bocca così Michele chiede permesso a Martina e me ma noi onestamente non siamo interessati più di tanto a dove metterà il cazzetto se continuiamo a goderci la scopata.
Michele così lo mette in bocca alla mia ragazza che comincia a succhiare e leccare palle e cazzo come al solito in maniera famelica però vedo Michele un po’ insicuro, quasi tremolante ma ciò non ferma Karen.
Michele butta un occhio al culo della sua ragazza mentre io la scopo in figa così gli faccio vedere come entrano facilmente tre dita nel buchetto che lui non ha mai avuto fino ad ora. Lei geme come una cagna, sta godendo con il cazzo in figa e le dita nel culo.
Butto un occhio alla mia fidanzata con il cazzetto in bocca, le sorrido e le dico “ti amo!”
Lei mi guarda con il suo solito sguardo che rapirebbe chiunque, ricambia il sorriso poi tira fuori il cazzo dalla bocca e la apre mostrandomi tutta la sborra che Michele le aveva riversato in bocca senza farsi accorgere di nulla. Era un bel po di sborra che lei ingoia per poi rispondermi
“Ti amo anche io amore!”
In quel momento comincio a fottere Martina con fare animalesco, sfogando tutta l’eccitazione che mi ha provocato vedere la mia ragazza ingoiare fino all’ultima goccia di sborra.
Il mio intento è spaccarla, lei gode di quel trattamento e arriva rumorosamente, letteralmente urlando.
Michele si rivolge a me dicendomi “fai più piano!”
Karen rispondendolo “è per questo che si fa scopare da un altro coglione!”
Martina “torna al tuo posto amore, non sei in grado di dire a qualcun altro come scoparmi! Mi ha fatto arrivare già due volte!”
Michele nudo e pieno di umiliazione va a sedersi mentre continuo a fottere Martina che senza sosta lecca e succhia la figa di Karen.
Cambiamo posizione: Karen ed io siamo distesi sul letto e pomiciamo, la ragazzina si alterna fra cazzo e figa e Michele viene richiamato di nuovo a raccolta per leccare figa e culo, ormai sfondati, alla sua ragazza.
Mentre lo fa Karen lo umilia ancor di più facendogli notare quanto sia fradicia di umori, quanto sia calda e larga.
Al che Martina fa notare al fidanzato “amore mi è piaciuto tantissimo e ne voglio ancora. Voglio approfittarne ora che posso! Continua a leccarmi che dopo mi faccio prendere di nuovo!”
Io e Karen continuiamo a pomiciare soddisfatti fino a quando Karen
“Amore ti prego adesso scopami, devo godere! Mi accontenterò di te, mi concentrerò per godere anche con il tuo sesso mediocre!”
Io ridendo “amore lo sai che se cominci così mi fai durare un istante!”
Karen “fottimi come hai fottuto questa troia e fammi godere forza!”
Io eseguo gli ordini, Karen si stende e mentre le alzo le gambe chiedo
“Lo vuoi nel culo vero?”
Karen “nessuno mi conosce più di te amore!”
Do ordine a Martina di lucidarmi e insalivarli per bene il cazzo per poter entrare nel culo della mia ragazza, Martina esegue alla lettera.
Non c’è bisogno di lubrificare il buco di Karen, è già bagnato a dovere da tutti i liquidi che le sorgano dalla figona.
Così spingo via Martina dal mio cazzo ed entro totalmente nel culo sfondato della mia ragazza con un solo colpo.
Ha un lieve sussulto ma non eccessivo vista l’abitudine a dimensioni straordinarie. Comincia una bella cavalcata, Karen gode molto e comincia a sditalinarsi, io mi diverto nel suo culo e cerco di darle dei colpi ben assestati, forti e profondi. Karen aumenta il tono dei suoi gemiti così Martina, stupendo tutti noi, le sale a cavalcioni sul viso guardando verso di me ed obbligando Karen a succhiarle la fighetta. La mia ragazza lo fa divertita senza tergiversare neanche un istante, Martina si china verso di me e ci baciamo in maniera molto passionale mentre io continuo a pompare il culo di Karen come un ossesso.
Martina sta perdendo litri di umori sul viso della mia ragazza che continua a leccare e succhiare quella fighetta rosa da ragazzina quando dico a Martina di cominciare a sditalinare lei stessa Karen.
Cambio ingresso. Comincio a fotterla in figa, Karen continua a leccare inarrestabile mentre Martina gode, mi bacia e sditalina Karen che a sua volta comincia a gemere.
Martina chiama agli ordini il cornuto che accorre velocemente per ricevere l’ordine di rimanere lì in piedi inerme
“Miky vieni qui che te lo succhio!”
Lo mette subito in bocca e dalla reazione di Michele si capisce perfettamente la foga con la quale sta succhiando. Non resisto molto e dopo poco mi allungo verso Martina che sta succhiando per aiutarla, così comincio anche io a succhiare il cazzo a Michele che è quasi nel panico per non riuscire a gestire tutte quelle emozioni insieme. Devo ammettere che mi sta divertendo succhiarglielo e quindi mi guadagno l’esclusiva del suo cazzo.
Siamo tutti in dirittura d’arrivo.
Karen comincia a gemere fortissimo, so bene che sta per esplodere.
Io comincio a grugnire e sto per arrivare ma Karen mi batte sul tempo cominciando a squirtare e dimenarsi ma i suoi movimenti sono limitati da me che continuo a fotterla e Martina che è seduta sulla sua faccia che quasi le toglie il respiro.
Nessuno di noi due uomini resiste all’orgasmo di Karen così Michele sborra per la seconda volta ma ora lo fa nella mia bocca e quasi allo stesso tempo io comincio a sborrare nella figa della mia ragazza dimenandomi e riempiendola di sborra. Esco dalla sua figa che comincia a gocciolare sperma.
La sborra di Michele in bocca è molto piacevole e ancora non la ingoio.
Prendo Martina per i capelli e la trascino alla figa di Karen costringendola a succhiare tutta la sborra che avevo riversato nella figa della mia ragazza poi, da quale posizione mi piazzo dietro Martina che era a pecora e aprendole la fighetta le sputo dentro la sborra del suo ragazzo per poi ficcarle tre dita dentro e cominciare a scoparla con la mano violentemente.
Martina comincia ad urlare forse per dolore misto a piacere ma Michele straordinariamente prendendole la testa di forza la spinge di nuovo sulla figa di Karen smorzando le sue urla. Viene ancora una volta e finalmente giacciamo tutti e quattro stremati sul letto che è talmente sporco, bagnato e sfatto da sembrare un campo di battaglia.
Solo Karen rompe il silenzio
“Amore adesso ho bisogno di essere scopata per davvero… chiamo il cameriere?”
Continua…
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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