orge
In Gita
di remida67
18.10.2012 |
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"Mirko si sdraio avanti a me, e Nadia si impalò sopra di lui lasciandomi intendere che il suo magnifico culo che si alzava ed abbassava davanti a me era a mia..."
Ciao a tutti, questo è un racconto che ho scritto tempo fa e nasce da un’esperienza reale da me personalmente vissuta arricchita da qualche dettaglio fantasioso. Naturalmente ho cambiato i nomi dei protagonisti. Spero che vi piaccia e nell’attesa di altri miei nuovi racconti vi consiglio di gustarvelo.
La mia classe, la mitica 3° B, quell’anno si era formata con l’unione di tre diversi classi ed era composta da 17 ragazze e 4 ragazzi me compreso. All’interno del gruppo si poteva parlare e scherzare su ogni argomento, specialmente sul sesso, con quasi tutte le ragazze, soprattutto con quelle con cui si era più in confidenza e con quelle più interessate all’argomento.
Quell’anno la tradizionale gita di più giorni vedeva come meta la costiera amalfitana e tutta la mia classe partecipò insieme ad una quarta e ad una quinta.
Un martedì di fine aprile, di mattina presto, partimmo tutti eccitati e felici di trascorrere insieme una settimana. Sul Pullman la mia classe occupava gli ultimi posti dietro. Io (Daniele) ero seduto vicino a Mirko, mentre davanti a noi stavano Diana e Fabiana, nostre compagne fin dalla 1°. Diana era una ragazza davvero molto bella, mora con occhi castani, alta circa 1,60, magra, terza abbondante di seno e un culetto da favola; anche Fabiana non era da meno, stessa altezza, capelli castani lisci fino alle spalle, occhi castani che ricordavano quelli di una ragazza orientale, bella bocca, bel fisico atletico, l’unico “difetto” è che di seno aveva una seconda scarsa ma bella a vedersi.
Durante il viaggio io mi sedetti di fianco a Diana, con la quale avevo avuto una mezza storiellina durante la gita dell’anno prima; Mirko invece si sedette di fianco a Fabiana, anche loro due avevano avuto occasione di “conoscersi meglio” nella gita precedente.
Arrivammo in hotel la sera tardi e dopo cena ci sistemammo nelle camere. Noi 4 ragazzi eravamo in una stanza e sul nostro piano erano sistemate tutte le nostre compagne più alcune ragazze di quinta. Dopo una rinfrescata Sandro e Luca, gli altri due ragazzi, salirono nella camera di Anna e Daniela, mentre io e Mirko, insieme a Diana, Fabiana e Monica, andammo in camera con le ragazze di quinta con le quali passammo un paio d’ore a parlare e scherzare bevendo birra e alcolici vari. Monica era un’altra nostra compagna fin dalla 1°, una ragazza non bellissima ma molto simpatica e con 2 tette da sballo, una quarta abbondante.
Verso le 2 di notte salutammo le simpatiche e belle ragazze di quinta e ci ritirammo nella camera di Fabiana, Monica e Diana. Eravamo tutti un po’ allegri per via dell’alcol e del fumo che era girato nell’altra camera così io mi sedetti sul letto matrimoniale dove erano già sedute Diana e Monica, mentre Mirko si sedette con Fabiana sul letto singolo.
Ci erano avanzate una bottiglia di vodka alla menta e una di limoncello, così Monica propose: “Facciamo un gioco? Peschiamo tutti una carta dal mazzo e chi prende la carta più bassa beve un sorso dalla bottiglia, mentre chi pesca quella più bassa si toglie un indumento!”
Subito accettammo ma prima di iniziare a giocare in camera si aggiunsero anche altre 3 nostre compagne: Nadia, Linda e Elena.
Nadia era una bella ragazza, bionda, occhi castani, magra con una bella terza di seno e un bel culetto; anche Linda era molto carina, capelli tinti di rosso, occhi azzurri stupendi, terza di seno e anche un bel sedere anche se aveva una forma un po’ strana. L’ultima, Elena, non era una ragazza bellissima ma aveva un qualcosa che mi attirava: Bionda ricciola, occhi verdi, bel viso sempre sorridente, belle labbra, un bel paio di tette, e molta simpatia.
Anche le 3 ultime arrivate accettarono le regole del gioco che iniziò immediatamente. Par i primi due o tre giri gli unici a togliersi indumenti fummo io e Mirko e infatti fummo i primi a rimanere in mutande e fummo costretti a subire i vari commenti scherzosi delle ragazze che erano ancora “intatte”.
“Wow, che bei pettorali il nostro Dany” dissero Nadia e Elena.
“Eh già, ma guardate anche i rigonfiamenti sotto le mutande, non sembrano messi male i due….” Intervenne Diana subito seguita da Fabiana e Monica.
“Che stalloni!” disse Linda Scherzando e provocando una risata generale.
Fortunatamente nei giri successivi le parti si invertirono e la prima a doversi togliere il reggiseno fu Monica lasciando letteralmente a bocca aperta me e Mirko. Successivamente toccò anche a Diana, Fabiana e Linda e dopo un altro paio di giri tutte le ragazze erano lì davanti a noi senza reggiseno mostrando a noi ragazzi, già visibilmente eccitati, tutto il loro ben di dio.
La prima a notare la nostra eccitazione fu Diana che esclamò “Guardate, i due stalloni si stanno svegliando!”
“si si, è vero, guardate che movimenti!” le rispose Fabiana. Scoppiarono altre risate generali e subito dopo il silenzio. L’alcol stava facendo il suo effetto e tutti ce ne accorgemmo quando Fabiana e Monica iniziarono ad accarezzare il rigonfiamento di Mirko, il quale ricambiava succhiando le meravigliose tette di Monica e strizzando energicamente quelle di Fabiana.
La prima ad avvicinarsi a me fu Linda che iniziò a baciarmi lentamente sul collo per poi scendere fino ai miei pettorali e a torturarmi i capezzoli provocandomi migliaia di brividi. Anche Diana venne da me e senza esitare mi abbassò gli slip e iniziò a farmi uno dei pompini più eccitanti della mia vita. Dall’altra parte Monica e Fabiana alternavano le loro bocche sul cazzo di Mirko che nel frattempo era impegnato a leccare le tette di Nadia. Anche Elena non perse tempo e si avvicinò a me mettendo le sue tette all’altezza della mia bocca.
Mentre io ero intento a succhiare le meravigliose tette di Elena, Linda si mise alle mie spalle e iniziò a percorrere la mia schiena con la lingua fino ad arrivare al mio culo che non perse tempo ad aprire per leccarmi il buchetto ed infilarci un dito; a quella stimolazione non resistetti e iniziai una lunga sborrata nella bocca di Diana che non si fece problemi ad ingoiare tutto sorridendomi con il suo solito sguardo arrapante. Poco dopo anche Mirko venne sborrando sulle tettone di Monica che vennero prontamente ripulite dalle lingue di Fabiana e Nadia.
Dopo che mi fui ripreso dall’orgasmo feci sdraiare Elena al centro del letto matrimoniale e mi inginocchiai tra le sue gambe per leccare la sua deliziosa fichetta ricoperta da un magnifico strato di peluria dorata; iniziai leccandole e baciandole l’interno coscia mentre con la mano accarezzavo le sue grandi labbra, poi mi spostai e alla mano sostituì la lingua, e poi mi attaccai con la bocca al suo clitoride che eretto com’era sembrava davvero un minuscolo pene. In poco tempo Elena iniziò a gemere e a spingere la mia testa sempre più contro la sua figa con le mani. Linda nel frattempo si mise dietro di me e iniziò ad accarezzarmi le palle mentre con la lingua si occupava ancora del mio buchetto facendomi provare emozioni indescrivibili. Mentre io stavo ancora leccando la figa di Elena, Diana si mise inginocchiata sopra di lei portandole la figa all’altezza della sua bocca ed Elena iniziò a leccargliela voracemente facendola venire proprio quando la mia lingua fece venire Elena per la seconda volta.
Intanto sull’altro letto c’erano Monica e Fabiana impegnate in un 69 stupendo, mentre Nadia era seduta sul bordo del letto e Mirko era inginocchiato fra le sue gambe e la stava portando all’apice del piacere con i suoi colpi di lingua.
Sul nostro letto, l’unica che non aveva ancora avuto la sua parte era Linda, così la presi, la feci sdraiare e iniziai a palpare e leccare le sue belle tette mentre Diana e Elena si occupavano della sua fichetta. Linda era una ragazza molto eccitante e una cosa di lei che mi faceva particolarmente impazzire era il suo piercing all’ombelico, così mi staccai dalle sue tette, spostai Diana e Elena e iniziai a leccare intorno all’ombelico per poi scendere al suo frutto gonfio di piacere che pochi minuti dopo esplose riempiendo la mia bocca con il suo succo dolce che subito divisi con Diana, Elena e con la stessa Linda, infatti ci scambiammo un infinito ed eccitatissimo bacio incrociando le nostre quattro lingue.
Quello che successe dopo non lo ricordo, so soltanto che verso le 7.00 di mattina, quando mi risvegliai ero sdraiato al centro del letto matrimoniale e di fianco a me c’erano Diana e Linda che poggiavano la testa sul mio petto, mentre Elena dormiva usando le tette di Linda come cuscino. Infondo ai miei piedi era sdraiata Monica; sull’altro lettino dormivano Mirko, Fabiana e Nadia tutti teneramente abbracciati.
Questa che era appena passata era solo la prima notte, altre 4 notti ci attendevano…
La giornata trascorse con la visita dei vari paesini della Campania e verso le 7 di sera tornammo in albergo per cenare. Dopo cena salimmo tutti nelle nostre stanze per lavarci e prepararci per la serata che avevamo deciso di trascorrere in un locale che avevamo visto in un paese vicino. Noi ragazzi dopo poco più di trequarti d’ora eravamo pronti, lavati e cambiati, mentre le ragazze erano ancora in alto mare. Verso le 21.00 però iniziò a piovere, così il nostro programma per la serata sfumò; si prospettava un’altra nottata passata a vagare fra le varie stanze dell’albergo. Tornai verso la mia stanza che trovai occupata da Sandro e Daniela i quali dopo un paio di chiacchiere mi fecero capire che avevano intenzione di rimanere soli, così presi un paio di pantaloncini e una maglietta e tolsi il disturbo. Mirko e Luca invece avevano deciso di passare la serata presso il bar dell’albergo con un paio di ragazze di quinta. Io dovevo trovare qualcuno che mi ospitasse per la notte, così bussai alla porta di Fabiana, Monica e Diana. Mi venne ad aprire Fabiana che mi accolse con il suo solito sorriso, “Ciao,Posso entrare?” “Ma certo, accomodati pure.” Entrai e mi sedetti su una sedia sulla quale erano riposti dei pantaloni e alcune magliette. Fabiana indossava una maglietta che la copriva fino alle cosce e nient’altro. “Come sei sexy!” le dissi sorridendole. “Grazie” mi rispose sorridendo. “Sotto non hai niente?” - domandai così per scherzo - “No, indosso questo” - così dicendo sollevò leggermente la maglietta e ruotando su se stessa mi permise di vedere il suo minuscolo e splendido tanga rosso, “ti piace?” mi domandò “è magnifico” risposi “ma ancora più stupendo è ciò che gli sta dentro” mi guardò con il suo solito sguardo dolce e intrigante e mi ringraziò dandomi un innocente bacino sulle labbra e mi spiegò che Monica stava finendo di lavarsi e che Diana era in un’altra stanza ma sarebbe arrivata a momenti. Poco dopo Monica uscì dal bagno avvolta da un salviettone e mi salutò “Ciao Dany” “Ciao Mony” risposi. “ Se vuoi intanto che ti vesti vado in un’altra stanza” “ Ma no, resta pure, tanto non c’è niente che tu non abbia già visto la scorsa notte” e una volta finita la frase lasciò cadere con naturalezza l’asciugamano che la copriva e completamente nuda si diresse verso la sua valigia che si trovava davanti alla sedia dove sedevo io. Monica, pur avendo forse qualche chilo di troppo, era una ragazza molto attraente, anzi quei due o tre chiletti in più la rendevano ancora più sexy. Una volta raggiunta la sua valigia si chinò senza piegare le gambe permettendomi di ammirare il suo stupendo sedere, poi estrasse dalla valigia un perizoma nero e un reggiseno dello stesso colore e andò a sedersi sul bordo del letto matrimoniale dove si infilò il perizoma e, con l’aiuto di Fabiana indossò anche il reggiseno. Dopo di che si alzo nuovamente e prese una maglietta che era appoggiata sullo schienale della mia sedia, la indossò e mi diede un bacio sulla guancia sorridendomi. “Sei molto sexy Mony” le dissi “ Grazie Dany”- e tornò a sedersi sul bordo del letto dove l’attendeva Fabiana pronta ad asciugarle e spazzolarle i capelli. Poco dopo rientrò Diana, che mi salutò con un: “Ciao bello! Ora faccio la doccia ma non andare via che dopo voglio un massaggio dei tuoi!” mi fece l’occhiolino e si chiuse in bagno. Fabiana finì di spazzolare i capelli a Monica e io nel frattempo mi ero liberato dei vestiti e avevo indossato pantaloncini e maglietta. Tutti e tre ci sistemammo sul letto matrimoniale a guardare la TV ridendo e scherzando; io e Monica e Fabiana in mezzo a noi. Dopo circa 30 minuti Diana uscì dal bagno con indosso anche lei una semplice maglietta a mezze maniche che la copriva fin sopra le ginocchia, venne verso il letto e disse: “E io non ci sto?” così io mi strinsi un po’ verso Fabiana in modo tale che anche Diana trovasse posto nel letto stringendosi a me in un tenero abbraccio. Continuammo a guardare la TV per un po’ fino a quando Monica disse: “Io spengo, sono un po’stanca” “ si, fai pure” acconsentimmo tutti “Spegni anche la luce, così dormiamo” disse Fabiana. Una volta spenta la luce anche Fabiana si strinse a me pretendendo di essere abbracciata, così l’accontentai. Ora mi trovavo sdraiato con il braccio destro attorno alla vita di Fabiana e con il sinistro attorno alla vita di Diana. Naturalmente il contatto con quei due splendidi corpi non mi lasciò indifferente e qualcosa si stava già muovendo sotto i miei pantaloncini. Non so se le due amiche fossero d’accordo ma quasi nello stesso istante entrambe iniziarono ad accarezzare il mio petto con una mano mentre portarono una loro gamba sopra le mie arrivando a “massaggiare” il mio “ariete” con le loro ginocchia ed entrambe si accorsero inevitabilmente della mia erezione che era in fase di crescita. Fabiana fu la prima a parlare e sussurrò. “stasera sei tutto nostro” “già, le altre non ci disturberanno” rispose Diana. Le due amiche continuarono con le loro carezze mentre mi riempivano di baci sul collo e si divertivano ad infilare le loro lingue nelle mie orecchie, dopo di che Diana cercò la mia bocca e le nostre lingue si incrociarono appassionatamente, poi fu il turno di quella di Fabiana che come si staccò dalla mia bocca andò velocemente ad unirsi a quella di Diana. Le due ragazze poi mi tolsero la maglietta e io spogliai loro leccando e baciando prima le tette di Diana e poi mi attaccai ai capezzoli di Fabiana che dopo qualche sospiro mi staccò da lei, mi fece appoggiare la schiena al letto e mi disse: “Adesso stai un po’ buono che pensiamo noi a te” detto questo entrambe le ragazze iniziarono a giocare sul mio corpo con le loro lingue sapienti, partendo dal collo fino ad arrivare ad incrociarsi nei pressi del mio ombelico per poi scendere fino ad incontrare il rigonfiamento nei mie boxer che vennero prontamente sfilati liberando il mio cazzo che sparì subito nella bocca di Diana mentre Fabiana mi accarezzava le palle. Le due ragazze alternavano le loro bocche e le loro mani sul mio uccello mentre io accarezzavo le loro fichette umide da sopra i tanga che entrambe portavano. Dopo una decina di minuti di quel trattamento sentivo che il mio cazzo stava per esplodere così tentai di fermarle ma loro me lo impedirono e venni nella bocca di Fabiana che raccolse tutto il mio succo e lo condivise prontamente con l’amica in un altro eccitatissimo bacio saffico. Nel frattempo Monica continuava a dormire accanto a noi e nemmeno i miei gemiti di piacere la risvegliarono. Aspettando di riprendermi da quel favoloso orgasmo baciai le mie due dolci amiche assaggiando anche un po’ del mio sapore che ancora era presente nelle loro bocche e, dopo di che decisi che era giunto il momento di far godere anche loro. Fabiana si sdraio al mio posto, Diana rimase inginocchiata accanto a lei e iniziò ad accarezzarle le tettine mentre io allargai le gambe di Fabiana e le percorsi con la lingua partendo dai piedi fino ad arrivare alla sua deliziosa fichetta ancora vergine che ricercava tutte le attenzioni della mia lingua e io non la feci attendere, iniziai subito a leccarle le grandi labbra per poi dischiuderle e raggiungere il suo prezioso grillettino che mi bastò sfiorare per provocarle un orgasmo spettacolare. Nel frattempo il mio cazzo si era risvegliato e Diana si accorse subito e mi fece notare che ora toccava a lei godere, così si sdraiò a gambe aperte lasciandomi appena il tempo di penetrarla prima di richiuderle andando a spingere il mio culo con i suoi talloni per spronarmi ad aumentare il ritmo dei miei colpi mentre Fabiana si masturbava guardandoci. Diana era una vera porca e dopo il suo primo orgasmo, visto che io non ero ancora venuto, decise di farmi sdraiare e di cavalcarmi a suo piacimento. L’energia della sua cavalcata e la visione delle sue stupende tette che si muovevano a ritmo della nostra scopata stavano per farmi esplodere dentro di lei, così la fermai, mi inginocchiai sul letto e permisi alle due ragazze di terminare l’opera con un altro dei loro splendidi pompini. Sentendo le loro lingue e le loro bocche alternarsi sulla mia asta non resistei a lungo e dopo pochi minuti il mio secondo orgasmo si perse nelle loro bocche e sulle loro facce. Monica che si era appena svegliata aveva appena fatto in tempo a voltarsi verso di noi quando uno schizzo del mio sperma la colpì sulla guancia sinistra “Wow! Che risveglio…” esclamò con un po’ di sorpresa “Scusa Mony, non volevamo svegliarti” le risposi “ora possiamo dormire anche noi” dissero Fabiana e Diana “Vabbè, per stanotte è andata così…ma la prossima voglio giocare anche io!” “Ma certo tesoro” rispose Fabiana. Dopo un bacio della buonanotte collettivo ci addormentammo. Per il terzo giorno il programma prevedeva la visita delle rovine della città di Pompei; la visita occupò praticamente tutta la giornata e ritornammo in albergo solo verso le 22.00, dopo esserci fermati a cenare in un ristorante fuori paese. A causa del maltempo e anche della stanchezza, decidemmo di passare in albergo anche quella serata, così dopo esserci lavati e messi comodi, io e Mirko uscimmo dalla nostra stanza permettendo a Luca e Anna di rimanere soli, visto che anche Sandro era andato nuovamente nella stanza di Daniela. Io e Mirko ci fermammo nel corridoio dove sedute ad un tavolino stavano giocando a carte Nadia, Linda, Monica e Michela (un’altra mia compagna di classe molto carina: mora, occhi marroni, sorriso dolce, sguardo intrigante, un fisico da paura senza un filo di grasso e una terza di tette molto sode che era impossibile non notare sotto le sue magliette aderenti e scollate). “Giochiamo a strip pocker” propose Mirko “no no, ora stiamo giocando seriamente” risposero quasi in coro le quattro ragazze, così noi due un po’annoiati ci sedemmo a seguire la loro partita. Dopo qualche minuto arrivò Elena che prese posto accanto a me e dopo un po’mi disse: “Potresti venire un attimo nella mia stanza…vorrei parlarti…” così mi alzai incuriosito e la seguii verso la camera che divideva con Nadia e Linda che ci guardarono sorridendo ma rimasero a giocare a carte. Una volta entrato nella stanza di Elena trovai Sonia (una ragazza con cui non andavo molto d’accordo, forse la più bella delle mie compagne di classe: capelli castani lisci e lunghi fino alle spalle, occhi verdi, fisico da modella e una bella 4 di seno) “ Ciao” mi salutò “…Ciao…che sopresa..” salutai freddamente. Elena si sedette sul letto di fianco a Sonia che iniziò a parlare “Lo so che non ti sto molto simpatica” disse “ ma Elena mi ha raccontato cosa è successo la prima notte e ho sentito altre storie riguardo alla scorsa notte…vorrei chiederti un favore…” “ Bè, dimmi…che cosa vuoi?” “ Sai che è da poco mi sono lasciata con il mio ragazzo e ora mi manca, però vorrei un favore da te” “Bè, mica è colpa mia…Che cosa dovrei fare scusa?” a questa domanda Sonia si alzò, venne verso di me appoggiando le sue mani sulle mie spalle e guardandomi negli occhi mi disse con tono sensuale ma deciso: “Scopami ti prego!” non feci in tempo a mettere a fuoco quelle parole nella mia mente che subito si strinse a me infilandomi la lingua in bocca, io nel frattempo la abbracciai e scesi con la mano destra fino ad accarezzare il suo splendido e sodo culetto stretto in un paio di pantaloni neri sottili ed aderenti che ne accentuavano le curve. Sonia si staccò dalla mia bocca, mi guardò sorridendo e mi spinse delicatamente sul letto e dopo di che si mise sopra di me e riprese a baciarmi con passione mentre io non persi l’occasione per infilare le mani sotto la sua maglietta e una volta resomi conto che la ragazza non portava il reggiseno iniziai a palpare, strizzare ed accarezzare le sue tette meravigliose pizzicandone i capezzoli turgidi, fu lei stessa a levarsi la maglietta e a porgere quei seni stupendi alla mia bocca affamata così iniziai a succhiare e leccare i capezzoli stringendoli con i denti mentre lei si dimenava e mugolava di piacere e mi incitava: “si, continua così ti prego!!! mi fai impazzire!!!” così la presi e la girai mettendola con le spalle sul materasso e presi la sua posizione, mi chinai su di lei continuai per un po’ a leccare e palpare le sue tette e poi iniziai a scendere con la lingua fino al suo ombelico che aggirai delicatamente e poi scesi fino ad infilare la mia lingua sotto l’orlo dei suoi pantaloni che slacciò lei stessa permettendomi di annusare la deliziosa fragranza della sua eccitazione. Le sfilai rapidamente i pantaloni lasciandole indosso solo il suo minuscolo perizoma nero e trasparente, “ fammi godere, ti prego! Ne ho bisognooooo!” continuava a ripetere in preda all’eccitazione, continuai a scendere con la lingua lungo il suo inguine e l’interno coscia fino ad arrivare alle caviglie per poi risalire nuovamente all’inguine, baciai delicatamente la sua fighetta completamente rasata da sopra il perizoma che successivamente scostai. Rimasi estasiato da quella visione incredibile “ che gran figa!” esclamai “si, è tutta tua, fanne quello che vuoi!!!” strillò Sonia “ci puoi giurare!” ribattei ed iniziai a leccare avidamente e a succhiare tutto il succo che sgorgava abbondantemente dalla fessura, leccai golosamente le grandi labbra, le aprii con le dita e le attraversai con la lingua, poi mi dedicai al clitoride che svettava orgogliosamente sopra le piccole labbra, lo presi delicatamente tra i denti e iniziai a succhiarlo e a tormentarlo con la lingua mentre con 2 dita la penetravo e con il pollice le solleticavo il buco del culo “si, così mi piace siiii ohhh” mi incitava “ si si, continua così vai, non smettereeeeeeee! Si continua! Mi fai morire! Vengo vengo…ahhhhhhhhhhh” venne schizzando e lasciandomi stupito in quanto era la prima volta che assistevo a ciò che credevo essere una leggenda: l’eiaculazione femminile! Mi apprestai a bere rapidamente il suo nettare senza perderne nemmeno una goccia e dopo di che Elena, che era rimasta seduta a guardare, si avvicinò a me e mi baciò infilandomi golosamente la lingua in bocca per assaggiare il sapore dell’amica. Feci appena in tempo a staccarmi dalla bocca di Elena che Sonia, affamata come non mai mi saltò letteralmente addosso buttandomi con la schiena sul letto, mi sfilò velocemente la maglietta ed iniziò a mordermi il collo, le spalle, scese ai capezzoli, poi si fermò, iniziò a massaggiare il mio pacco che iniziava a stare stretto nei boxer, così ordinò a Elena di togliermeli. L’ordine fu eseguito prontamente e una volta che i miei boxer volarono sul pavimento e il mio cazzo svettava libero Sonia propose ad Elena di sedersi sulla mia faccia mentre lei si lasciava impalare lentamente dal mio pisello. Iniziai a leccare la figa di Elena che era già umida, nel frattempo Sonia era ferma con il mio cazzo dentro di lei e si preoccupava di manipolare le tette di Elena che le stava di fronte “Voglio che anche Elly abbia un orgasmo, perciò datti da fare con quella lingua che poi ti cavalco a dovere!” detto questo iniziai a far saettare vorticosamente la mia lingua attorno al clitoride di Elena mentre le spingevo un dito nel culo, in breve tempo Elena iniziò ad ansimare e a mugolare sempre più forte fino a quando non strinse la mia testa tra le sue gambe e inondò la mia bocca col suo piacere! “Bene, ora tocca a te” disse Sonia e così dicendo iniziò a cavalcarmi prima lentamente e poi sempre più veloce mentre con una voce assatanata urlava “si, ho voglia di cazzo si!!!” io nel frattempo sentivo il mio uccello stretto nella sua morsa e continuavo a leccare figa e ano di Elena che era rimasta seduta sulla mia faccia e leccava i capezzoli di Sonia che in breve tempo incominciò ad urlare e a colare piacere sulle mie palle che leccò lei stessa dopo aver avuto il suo ennesimo orgasmo. Anche Elena godette di nuovo sotto i miei colpi di lingua e scese dalla mia faccia. Sonia fece sdraiare Elly in mezzo al letto, si mise a 69 sopra di lei “adesso ti voglio nel culo!” mi invitò e non me lo feci ripetere due volte, bagnai il suo buchetto con la mia saliva e poi con i suoi umori e ci infilai prima un dito, poi due e poi appoggiai la mia cappella e spinsi entrando con un po’ di difficoltà ma incitato dai gridi di piacere di Sonia “dai dai! Non ti fermare, spingi!!!” eravamo così presi dal nostro gioco che non ci eravamo accorti che nella stanza erano entrati Mirko, Linda e Nadia che ci guardavano estasiati. Mirko non perse tempo e in un attimo si liberò dei vestiti imitato dalle due ragazze. Sonia nel frattempo ebbe un altro orgasmo grazie ai colpi che affondavo nel suo culo e alle leccate che Elena dava alla sua figa. Mi trovavo inginocchiato su letto ad ammirare il 69 che Elena e Sonia avevano iniziato quando dal dietro arrivò Linda, che nel frattempo si era spogliata come anche Nadia, e iniziò a fare ciò che lei adorava, cioè leccare e giocare con il mio culo. Mirko si sdraio avanti a me, e Nadia si impalò sopra di lui lasciandomi intendere che il suo magnifico culo che si alzava ed abbassava davanti a me era a mia completa disposizione, così iniziai a baciarlo, morderlo e leccarlo fino a quando lei non mi disse “Daniele, ora mettimelo dentro!” e così feci e Nadia si ritrovò come chiusa in un sandwich fra me e Mirko “ Oh si, godo come non mai, vi prego non vi fermate! Rompetemi, vi voglio sentir venire dentro di me!” iniziò ad urlare Nadia; io, anche a causa del lavoro di lingua che Linda stava facendo al mio culo e alle mie palle, non resistetti a lungo e dopo pochi colpi scaricai il mio seme nell’intestino di Nadia che ebbe un potente orgasmo facendo venire così anche Mirko che le farcì la figa con il suo sperma. Dopo esser venuti, io e Mirko togliemmo i nostri cazzi dal culo e dalla figa di Nadia e subito Linda si getto a leccare lo sperma che fuoriusciva dagli orifizi dell’amica, Elena venne a ripulire il mio cazzo e Sonia ripulì golosamente quello di Mirko. L’unica tra le ragazze che non aveva ancora goduto come si deve era Linda e non si fece problemi a farcelo notare “anche io vorrei sentire due cazzi dentro di me…” io e Mirko ci scambiammo uno sguardo di intesa ed esclamammo “ Non c’è problema!”. Elena si sedette al centro del letto appoggiando la schiena al muro e tenendo le gambe larghe, Linda si sistemò sedendosi fra le sue gambe appoggiando la schiena al suo bacino in modo che Elena dal dietro potesse accarezzarle le tette, Sonia si sistemò a sinistra delle due ragazze e Nadia a destra ed entrambe iniziarono a leccare i capezzoli di Linda che iniziò ad eccitarsi ulteriormente “si si, non resisto più, voglio avervi dentro di me!!!” così io iniziai a penetrarla selvaggiamente in figa e Mirko nel culo, dopo una buona mezzora di quel gioco sia io che Mirko sborrammo abbondantemente sulla pancia e sulle tette di Linda e dopo di che ci spostammo lasciando divertire le quattro ragazze che godettero insieme per l’ennesima volta leccandosi e baciandosi fra loro mentre noi due ci masturbavamo guardandole. Prima di andare a dormire decidemmo di lavarci ma siccome tutti insieme non ci stavamo io feci la doccia con Nadia e Sonia, la quale mi ringraziò con un bacio, del favore che le avevo fatto più che volentieri, successivamente Mirko la fece con Elena e Linda, poi finalmente verso le 5 del mattino ci addormentammo sapendo di avere poco più di due ore di riposo prima dell’inizio di una nuova giornata… Il quarto giorno passò con la visita di Napoli e durante la giornata non è successo nessun fatto di rilievo. La sera tornammo in albergo e dopo aver mangiato e esserci rinfrescati noi quattro ragazzi insieme a Diana, Monica, Elena, Fabiana, Daniela e Anna decidemmo di andare a fare un giro in un pub non molto distante visto che finalmente la serata era serena. Verso le 24.00, dopo aver bevuto qualche birretta e vari super alcolici, tutti un po’allegri e anche ubriachi tornammo verso il nostro albergo ridendo e scherzando grazie anche all’effetto dell’alcol. Luca camminava abbracciato ad Anna, Sandro con Daniela, io ero a braccetto tra Diana e Fabiana, Elena e Monica si sorreggevano l’un l’altra e Mirko procedeva davanti a noi da solo zig-zagando. Arrivati all’albergo Luca, Sandro e naturalmente Daniela e Anna, si ritirarono in una stanza, Mirko accompagnò Fabiana e Monica nella loro stanza, Elena tornò nella sua, e Diana mi chiese se per quella notte poteva restare con me nella mia stanza visto che era l’unica libera; io naturalmente accettai, dopo tutto Diana era la ragazza a cui volevo molto bene, a cui tenevo di più e con cui avevo più feeling visto che insieme ci siamo sempre trovati bene. Una volta arrivati in camera mi sedetti sul letto per togliermi le scarpe poi mi sdraiai vestito com’ero. Diana rimase in piedi davanti al letto a fissarmi per un attimo e poi disse “Ti va se facciamo un gioco…o sei troppo stanco?” “Che gioco…lo sai che non sono mai troppo stanco per te” dopo la mia risposta Diana mi sorrise e disse: “Spogliati…poi rimani pure sdraiato che al resto ci penso io…” eseguii velocemente l’ordine e rimasi sdraiato sul mio letto nudo come un verme ad osservare Diana che lentamente si avvicinò a me con sguardo provocante, con movimenti molto sensuali iniziò a slacciarsi lo splendido vestitino bianco che indossava e in me che non si dica lo lasciò cadere a terra restando davanti a me con addosso solo un piccolo perizoma di pizzo bianco e un reggiseno dello stesso colore dal quale trasbordavano le sue splendide poppe. Diana completò il tutto con una giravolta che mi permise di vedere il sottile filo del perizoma scomparire tra le sue chiappe scultoree. A quella visione il mio pisello non rimase indifferente ed iniziò a dare segni di vita, Diana si chinò su di me e mi baciò con passione poi mi chiese “Ti va di fare la doccia insieme?” così mi alzai, la presi in braccio e la portai nel bagno, la spogliai togliendole prima il reggiseno e poi il perizoma e una volta rimasti entrambi nudi entrammo nella doccia dove ci baciammo appassionatamente sotto l’acqua tiepida, poi Diana prese il sapone ed iniziò ad insaponarmi e massaggiarmi per tutto il corpo, prima sul petto e sulla pancia, poi sulla schiena dalla quale scese fino al mio sedere e rimase a lungo a insaponare il solco fra le mie natiche, poi mi fece girare e si inginocchiò per insaponare meglio il mio cazzo che era sull’attenti da un bel po’. Le sapienti mani di Diana insaponarono per bene prima le mie palle e poi l’asta e la cappella, poi mi sciacquò e completò l’opera facendomi un pompino da paura al termine del quale venni schizzando sulle sue tette. Diana mi ripulì per bene il cazzo poi mi sorrise, si alzò e mi baciò facendomi assaggiare il mio sapore e disse: “Ora tocca a te!” io sorrisi e le diedi un bacio sulle labbra poi presi il sapone ed iniziai ad insaponare e accarezzare le sue tette meravigliose, indugiando a lungo attorno ai capezzoli che si inturgidivano sempre più, poi passai ad insaponare il suo splendido ventre scolpito per poi arrivare al suo cespuglietto. La risciacquai e la feci girare per insaponarle la schiena e il culetto passando più volte a sfiorare il suo buchetto. Una volta che l’ebbi risciacquata completamente mi inginocchiai davanti alla sua fighetta che iniziai ad annusare e accarezzare con la lingua. Diana, per facilitare il mio lavoro, mise la sua gamba destra sulla mia spalla, in questo modo avevo la sua fighetta aperta e il suo clitoride a portata di lingua ed iniziai a leccare e succhiare come un bebé affamato fino a quando Diana non iniziò ad agitarsi e ad urlare: “oddio, quanto mi piace! Vengooooo….Ti….Ti amoooooooooo!” bevvi tutti i suoi umori, mi alzai la strinsi a me e la baciai, poi ci avvolgemmo in una salvietta e andammo a sdraiarci abbracciati sul mio letto. Diana giaceva sfinita tra le mie braccia, io la coccolavo accarezzandole il ventre e il monte di venere quando lei mi disse: “ Dany…con te sto sempre benissimo…ti amo davvero!” “Ti amo anche io piccolina, forse da sempre!” risposi con il cuore in gola per la gioia. Nel frattempo la mia mano destra si era spostata fra le sue gambe e le mie dita si erano fatte spazio nella sua figa ancora bagnata dagli umori del precedente orgasmo, Diana iniziò ad ansimare e con la sua mano prese il mio cazzo che era ancora in tiro ed iniziò a segarmi magnificamente. In poco tempo Diana iniziò a gemere sempre più forte fino a quando non esplose in un devastante orgasmo proprio mentre la sua mano mi stava portando all’apice del piacere. Diana ripulì il mio cazzo e la mia pancia dallo sperma che avevo appena schizzato, mi baciò e ci addormentammo nudi e abbracciati.
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