incesto
Mia Nuora
di remida67
23.10.2012 |
82.307 |
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"Ha degli orgasmi di culo favolosi, dopo molto le grido: “arriva il clistere” e le sborro nel culo..."
Sono un uomo di 45 anni, sposato, benestante, ben messo, ben curato, atletico e da sempre super scopatore. Un anno fa mio figlio decide di sposarsi con una ragazza splendida da poco conosciuta. Dopo poco il matrimonio, mia nuora viene a lavorare nella mia attività e per farle far strada nel lavoro, è deciso che lavorerà a stretto contatto con me. fino ad allora non avevo avuto molti contatti con lei, ma da quel momento non potevo non osservarla bene, avendola di continuo sotto gli occhi. Cazzo, una ragazza di 22 anni, 1.75 di altezza, taglia 40 e terza abbondante di seno, gambe lunghissime, capelli biondi fino sotto le scapole. Anche nei suoi abiti seri, giacca e gonna al ginocchio o pantaloni, come non può venirmi sempre duro? fan culo, è carne da predare, la voglio. Per iniziare passo più tempo possibile con lei nel mio ufficio, la guardo da metterla nuda, le faccio complimenti, senza mai spingermi al punto di non ritorno, ma che lei capisca che mi mette una gran voglia. c'è affiatamento, anche se lei fa finta di non accorgersi di niente, poi inizio a mettere una mano sulla spalla, baci sulla guancia, faccio aumentare la fisicità senza nascondere il mio piacere. Passano così tre mesi in cui le narro anche qualche mia avventura dicendo poi: "tu sei più bella". Un giorno è seduta sulla scrivania gambe accavallate, metto la mano sul ginocchio, stavolta la mano stringe leggermente e sale su alcuni centimetri. Lei non dà segnali positivi, ma neanche negativi, poi, mentre è di spalle, un impulso e la abbraccio da dietro premendole il mio gran cazzo duro sul culo. Stavolta il limite è superato, e lei rimane immobile, la giro, la bacio, dopo qualche secondo che pare una statua, risponde al bacio giocando con la mia lingua, accarezzandomi, strusciando una gamba contro la mia. La bacio sul collo, sui seni sopra la camicetta e lei con le mani cerca il mio cazzo. finalmente la spoglio, che corpo: statuario. Ho sempre desiderato leccarla tutta partendo dai piedi, ma lei mi vuol togliere i pantaloni, dopo poco con nudo anche io, finiamo per terra io spora di lei, é fradicia, io al massimo, sono subito dentro di lei. La scopo nella posizione classica del missionario, vogliamo fottere, godere, lei mi abbraccia con le gambe, le mani sul mio culo, e io pompo, le do gran colpi di cazzo e si scopa a lungo, lei inarca la schiena a ogni orgasmo, me li godo tutti e poi le sborro dentro. Finalmente posso leccarla tutta, leccare quelle gambe è divino e impegnativo tanto son lunghe, la sua fica depilata è saporitissima, il suo culo di più, ha un ombelico molto erogeno, seni duri e capezzoli da mordere e tirare, poi mi vien sopra e io da sotto le do forti spinte alzando il mio culo mezzo metro da terra. Dopo alcuni suoi orgasmi, la metto a sedere sulla scrivania, per poterle baciare il seno mentre la penetro, poi la giro alla pecorina con gli avambracci sulla scrivania, piegata a 90 gradi, spettacolari le sue gambe e il suo culo. La mia mano va sulla sua fica bagnata, poi le dita iniziano a lubrificarle il culo, glielo apro per bene, ci avvicino la cappella, una pressione e la cappella è dentro, poi una spinta ed è inculata. Le mie gambe sono aderenti alle sue, il mio torace attaccato alla sua schiena, le mani ghermiscono le tette, e mi sento immenso, la inculo son la furia di una bestia, per il mio piacere, per dominarla, e il fatto che a lei piaccia mi fa impazzire e diventare più scatenato. Praticamente la spacco, poi le vengo in culo. Ci sdraiamo, ci guardiamo contenti baciandoci molto, poi voglio un suo pompino, seduto per terra, una mano sopra la sua testa e lei che fa un pompino eccezionale, tutta l'asta in bocca, piano, veloce, succhiando. Dopo un po' quando sento che sto per venire, mi sdraio, le metto le gambe sulle spalle, la sua faccia tra le gambe e vengo in bocca. Bacio i suoi seni e le dico grazie. Lei ricambia con un bravo. Non ci facciamo problemi, due assatanati del sesso hanno avuto la fortuna di incontrarsi. Lo faremo stabilmente.Dopo il nostro primo meraviglioso amplesso non possiamo smettere di volerci. Io la voglio per quel corpo statuario e per la sua bravura a letto, lei per il mio enorme cazzo e la mia decisione, nel volerla, nel possederla, nel farla godere. Abbiamo avuto tanti partner entrambi in passato, io di più, avendo 23 anni di più, ma ha tanta esperienza anche lei. Per poter scopare comodamente ho preso in affitto un piccolo appartamento da un mio debitore, e racconto un nostro incontro che ci ha molto soddisfatto.
Arrivo dopo di lei, lei si è preparata come le piace, una sottoveste di seta, scarpe con tacchi alti, perizoma e reggiseno di pizzo. Le piace tirare fuori tutto il suo esser sexy, provocante, accentuare la sua bellezza e focosità. La vedo in piedi davanti al letto, la bacio a lungo, lì abbiamo tutto il tempo che vogliamo, poi afferro la sua sottoveste e la strappo, lei si abbassa e mi apre i pantaloni, lo prende in bocca mentre mi levo la camicia, mi toglie i pantaloni mentre lo succhia, la lascio fare, poi la faccio sdraiare sul letto e le tolgo il perizoma mentre lei in modo provocante si toglie il reggiseno. Finalmente le bacio i piedi, via quelle scarpe sexy. Piedi perfetti, curatissimi, succhio le sue dita, bacio i suoi piedi, mordicchio le sue caviglie, bacio i suoi polpacci, l’incavo delle ginocchia, poi lentissimamente su per il suo interno coscia, lentissimamente e lei impazzisce, poi arrivato metto la lingua nella sue fica fradicia, la lecco tra fica e culo e le mordicchio il clitoride. Strofino la mia cappella sulla sua fica per esser lubrificato e entro dolcemente standole sopra, la prima scopata deve esser di riscaldamento, normale. Lei gode, io mi trattengo perché so che pensando al suo piacere lei me ne darà all’infinito, quando capisco che la fica è ultra dilatata le faccio mettere le gambe sulle mie spalle, finalmente ho i suoi piedi in bocca e la penetro, lei lo sente tutto, si dimena, i colpi sono fortissimi, lei li accompagna spingendo la fica verso me mentre io affondo ogni colpo, e quei piedi sulla mia faccia, che delizia. Poi lei mi fa sdraiare, mi bacia il petto e scende rapidamente giù, sa che perder tempo è stupido e lo afferra con una mano e comincia il pompino, lei è maestra in questo, sa che esercita il potere adesso. Fa tutto lei, lo prende tutto in gola, ci ruota la lingua intorno, succhia lecca, masturba, si gira e continuando a tenerlo in bocca mi preme il culo sulla faccia in un 69 mozzafiato in tutti i sensi, alla fine si mette sopra e se lo impala, come si muove, le mie mani le stritolano le tette, le metto le dita in bocca, lei mi accarezza, mi stringe, impazzita dal piacere mi dà schiaffi, io la afferro per le spalle e la scuoto. Si ferma e io da sotto inizio a spingere, un missile ogni volta per lei, ogni colpo un urlo e un orgasmo, mi tiro su, la abbraccio e le sborro dentro la fica, se non prendesse la pillola farebbe tre gemelli. Mi getto sdraiato e lei sopra di me, mi accarezza strusciando i seni sul mio petto, le sue gambe sulle mie, mi bacia, soprattutto mi manipola il cazzo che subito ridiventa duro. Le dico di mettersi le scarpe di prima, col tacco alto, la afferro e la metto a pecora, con le mani le apro le chiappe, due dita nel culo, poi ci sputo abbondantemente, un colpo violento e la inculo. L’inculata violenta le provoca dolore, stavolta l’urlo è di sofferenza, pure le lacrime, ma sa che ho i miei momenti in cui sono una bestia che ghermisce, che sbrana la carne. I colpi sono furiosi, lei pian piano inizia a godere, son contento anche se in questo momento, il mio momento, questo non è essenziale. Ha degli orgasmi di culo favolosi, dopo molto le grido: “arriva il clistere” e le sborro nel culo. Rimaniamo ancora un’ora abbondante l’uno tra le braccia dell’altra a baciarci, lei beve il mio nettare, siamo contenti.
Un giorno come un altro, insieme in ditta a lavorare, almeno per me come sempre, con un desiderio incredibile per mia nuora. Lei è vestita con una camicetta di seta, pantaloni grigi a vita bassa e aderenti al culo e scarpe a tacco alto e non fa che guardarmi. Ad un certo punto mi si avvicina e mi dice: “Entro mezz’ora voglio scoparti, trova tu il modo di andare a casa”. Non era mai stata così in calore, mi auto chiamo dal cellulare e fingo un impegno per uscire e le do il pomeriggio libero. Dopo poco ci ritroviamo di fronte al nostro appartamento alcova e entriamo. Subito lei mi bacia e scende giù a prenderlo in bocca. Tutto il cazzo nella sua bocca, le mie palle nelle sue mani e la punta delle sue dita che mi solleticano il sedere, è indemoniata. Dopo molto si stacca, scappa a letto spogliandosi, la raggiungo che è sul letto e si masturba, mi urla: “Scopami, scopami”. Mi getto su di lei, è impressionante quanto è fradicia, inizio a scoparla, nella posizione classica, sopra di lei tenendola forte tra le braccia come lei mi tiene tra le sue braccia e le sue gambe. I colpi di cazzo sono una furia, sento che stavolta devo concentrarmi solo sul suo piacere, lo merita, in fondo è impazzita per me. Starle sopra è il modo migliore per farla sentire posseduta. Lei gode, gli orgasmi sono sempre più ravvicinati, gode immensamente. Solo dopo molto tempo la metto a pecora e continuo a fotterle la fica, il mio cazzo è tutto dentro e alzo e abbasso i miei fianchi così che lei lo senta muoversi longitudinalmente, questo la fa impazzire, come urla. Il buco del culo è dilatato e ci infilo tre dita, poi sborro. Immediatamente lei inizia a leccarmi le cosce e le palle, lo rivuole e subito è duro, sono sdraiato pancia in su, le gambe leggermente alzate, lei si siede su di me con le sue gambe stese sul mio petto, le nostre mani strette tra loro, ed è nella fica. Dal basso comando i giochi, lei strofina i piedi sulla mia faccia, sa che mi fa impazzire, io mi muovo dentro lei ora piano ora forte, gode, gode, gode, alla fine si gira e mi dice: “Inculami, te lo meriti”. Non ci pensavo più oggi, tanto ero preso a soddisfare la sua fica in calore, ma la inculo subito con gusto e forza, orgasmo quasi all’unisono e sborrata nel suo culo. L’impeto la fa cadere a pancia in giù con me sopra. Ansimiamo entrambi, lei mi dice:” solo tu potevi mettermi tanta voglia e solo tu potevi soddisfarla”. Io le bacio dolcemente la spalla e penso: “Lo so cara”. È il mio amore e la mia troia, fantastica combinazione.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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