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Due amiche a Capodanno


di Sleepy699
13.04.2025    |    2.744    |    2 9.6
"I lunghi corridoi dell’albergo sono deserti e silenziosi..."
A entrambe piacciono i posti belli, la gente elegante, le boutique di lusso. Entrambe sanno farsi notare: hanno un guardaroba all’altezza dei propri obiettivi e, soprattutto, un aspetto che non le fa passare inosservate. Riescono con una certa facilità a calarsi nell’ambiente con la segreta speranza di incontrare l’uomo giusto, nel giro giusto.
Sono molto diverse l’una dall’altra: bionda, capelli a caschetto, minuta, l’una; alta, atletica, tonica, lunghi capelli castani, l’altra. La bionda e la bruna, diverse si, ma con la stessa sfrontatezza, lo stesso gusto del divertimento.
Durante il viaggio in treno, si sono prontamente instagrammate in pose studiate, con il panorama che via via cambia fuori dal finestrino e si trasforma da grigia città in verde campagna per poi diventare un bianco paesaggio di fiaba.
Si sono sentite un po’ intimidite quando sono entrate nella hall magnifica dell’albergo. Come se la reception dell’hotel potesse individuare una nota di falsità nei capelli biondi dell’una o negli accessori simil Cartier dell’altra. Ma è bastata una passeggiata tra i negozi delle vie del centro per ridare loro il buon umore e la spavalderia. Elena si è comprata degli stivali di pelle alti sopra il ginocchio con punta affusolata, tacco sottile e zip, che le stanno divinamente viste le sue gambe lunghe e affusolate e costa come il suo stipendio. Subito dopo sono andate a brindare con quell’euforia che solo l’adrenalina degli acquisti pazzi mette in circolo.
Hanno trascorso il primo dei due giorni godendosi l’esclusivo centro benessere dell’Hotel e la zona saune con divieto del costume. "Il calore della sauna deve raggiungere la pelle senza ostacoli e l'evaporazione del sudore deve avvenire indisturbata” recita la raccomandazione alla quale le due ragazze si adeguano di buon grado. Nella Spa Elena ne ha approfittato per passare al setaccio tutti i ‘papabili’ della situazione, constatando con un certo disappunto che sono ‘tutte coppie e qualche vecchio’.
Ma Silvia l’ha rassicurata, la gente giusta arriverà per la serata del Capodanno, per la festa in maschera. Era stata questa, la festa in maschera, a fare pendere l’ago della bilancia per la scelta del Capodanno sulla neve.
Ed Silvia non era disposta a farsi rovinare l’aspettativa da nessun presagio di delusione. La mattina del Capodanno hanno dormito fino a tardi, il resto della giornata lo hanno passato alla Spa (ancora vecchi e coppie) e dall’estetista.
Si sono vestite con cura e quello dell’abbigliamento è stato, ovviamente, uno degli argomenti più discussi, eleganza e seduzione. Elena indossa gli stivali con tacco comprati il giorno prima con un little black dress con spalle scoperte e vita stretta. Silvia opta per un elegante abito da sera con scollatura a V profonda, paillettes brillanti e orlo con spacchi.
Si sono preparate un drink in camera e sono arrivate alla cena già un po’ brille, hanno passato al setaccio la sala splendente con sguardi rapaci e individuato un paio di tavoli ‘interessanti’.
Con il passare della serata e il fluire del Franciacorta, l’atmosfera un po’ ingessata si è rilassata, tanto che al momento del brindisi si sono sentite libere di andare a fare gli auguri ai tavoli interessanti senza sentirsi fuori posto. È Capodanno, dopotutto, e sono tutti un po’ brilli e fuori posto.
Si sono incamminate verso gli ascensori con i tacchi alti che le fanno vacillare affondando nella moquette del corridoio. Si sono infilate in un ascensore strapieno, saturo dei profumi carichi delle donne eleganti. Le due amiche si tengono per mano e si scambiano occhiate d’intesa.
L’ingresso al club più esclusivo dell’albergo è una piccola stanza ovale, caldissima, con le pareti di vetro che si affacciano sul panorama mozzafiato della montagna. Un po’ spettrale a quell’ora, a dire il vero.
Ma né Silvia né Elena ci fanno caso, mentre due uomini della security allacciano un piccolo braccialetto al loro polso e consegnano loro la maschera. Poi spalancano una pesante porta imbottita e dischiudono l’ingresso al club.
Si lanciano in mezzo alla pista e ben presto ne diventano le regine. Ballano sensualmente, cercando di catturare l’attenzione. Hanno quel modo di ballare tra di loro, di strusciarsi, che manda in visibilio i maschi presenti, ricchi o poveri, raffinati o rozzi, un metodo sperimentato in anni di amicizia. Infallibile. La bionda e la bruna. Silvia appoggia le mani sui fianchi di Elena, ballano unite per un po’, finché la loro performance non culmina con il loro pezzo forte e si baciano in mezzo alla pista, tra i fischi e le risate dei presenti. Il bacio diventa più intenso del solito e, mentre tutti le guardano, le loro lingue si cercano avidamente e le loro labbra non riescono a staccarsi.
Subito qualcuno le invita a bere e si ritrovano al bancone circondate da uomini. Non interessanti. Chissà dove si sono dileguati i tipi papabili che hanno individuato con il loro occhio esperto appena arrivate. Scambiano qualche parola, respingono qualche impacciato tentativo di approccio e tornano in pista. Vorrebbero aspettare l’alba, ma la notte è ancora buia e loro sono già stanche. ‘Io torno in stanza!’, dice Elena. Silvia decide che è pronta a seguirla.
L’ascensore che prendono per scendere è vuoto, nonostante la notte sia ancora giovane. I lunghi corridoi dell’albergo sono deserti e silenziosi.
Silvia si toglie i tacchi e cammina scalza sui tappeti morbidi, sul parquet lucido. Elena non vede l’ora di sfilarsi gli stivali. Ridono come due adolescenti in gita scolastica. Rientrando in camera, trovano il fuoco che arde nel camino.
Silvia scende dai tacchi e prova a slacciarsi il vestito ma la cerniera è irraggiungibile, allora rivolge un’occhiata maliziosa all’amica, con una richiesta silenziosa. Elena si avvicina e le slaccia il piccolo gancio in cima, prende tra due dita la cerniera e inizia a tirarla verso il basso. Il vestito si apre davanti ai suoi occhi rivelando la pelle morbida e il reggiseno di pizzo di Silvia. I suoi fianchi sinuosi, così familiari e quel corpo che Elena conosce nei minimi particolari, che ha visto in tutte le situazioni, al mare e in montagna, strizzato in abiti sexy e avvolto in felpe informi, con qualche chilo in meno o in più. Quel corpo di cui conosce ogni piccolo nevo e cicatrice, ogni imperfezione, vera o presunta, le appare stasera incredibilmente appetibile.
Allunga una mano a sfiorare la pelle di Silvia sulla quale la luce del camino disegna curve morbide. E Silvia è pronta ad afferrare la sua mano e portarsela alle labbra, la bacia al centro del palmo, mentre un brivido le percorre entrambe.
Ridono mentre le loro bocche si uniscono in un bacio infinito, Silvia avvolta in un kimono di raso, Elena si sfila il minidress nero e rimane con indosso perizoma, stivali con tacco e calze a rete.
Si arrampicano sul letto king size, e Silvia aiuta l’amica a sfilare gli stivali neri grazie alle cerniera sui lati. Non appena le sfila gli stivali non può fare a meno di ammirare i suoi piedini avvolti in collant a rete piccola e di sentire il loro delizioso odore afrodisiaco mescolato a quello della pelle degli stivali. Elena un po’ imbarazzata che tenta di giustificarsi per via degli stivali che non fanno traspirare, Silvia eccitatissima le sfila le calze e si china ad annusarle e baciarle con passione i piedi curatissimi e le unghie smaltate di rosso.
Poi le mani di Elena iniziano a percorrere il corpo dell’amica, a slacciare la cintura del kimono, mentre Silvia si dà da fare con le cerniere.
Il corpo nudo di Silvia appare all’amica come quello di una Venere con il caschetto biondo, le gambe tornite, i glutei rotondi e il seno a coppa di champagne. La mano di Elena afferra i capelli dell’amica e ci si perde. I loro corpi tesi si rilassano e si abbandonano a baci appassionati. La sua presa sui capelli di Silvia diventa più aggressiva e le tira la testa indietro verso la nuca. Le sue labbra si posano lungo il collo scivolano sopra la clavicola.
Ogni pelo sottile del corpo di Silvia si solleva e il calore continua a salire.
Lei la guarda di nuovo con quello sguardo avido e, prima che possa rendersene conto, la sua mano afferra uno dei suoi seni e la bocca si chiude attorno a uno dei suoi capezzoli. Nessuna barba ispida a punzecchiarla o pelle ruvida a graffiarla, solo carne tenera e così incredibilmente liscia. Mentre succhia avidamente il suo seno, accarezza i suoi capezzoli con la lingua e li mordicchia delicatamente.
La mano di Silvia è scivolata sul suo sedere sodo, una delle sue dita si infila dolcemente tra le sue labbra. Sente come il suo dito affonda facilmente dentro di lei, perché ovviamente è già incredibilmente bagnata. Lei geme per la voglia mentre la bocca di Silvia si schiude in un sorriso e le sue dita cominciano a muoversi più velocemente dentro di lei, mentre il suo sesso si contrae attorno alle dita che la penetrano.
Al momento giusto Silvia aumenta la pressione del dito sul suo clitoride. A questo punto Elena, anche se volesse, non potrebbe trattenersi. Quando l’orgasmo l’avvolge, afferra il sedere di Silvia con le mani e preme forte il suo viso contro i suoi seni per smorzare i gemiti di piacere. Mentre la tensione abbandona lentamente il suo corpo i suoi movimenti diventano sempre più dolci e lenti fino a quando capisce che Elena è veramente finita. Poi, le dita di Silvia risalgono lentamente il corpo dell’amica fino a raggiungere la sua bocca ansimante e si infilano tra le sue labbra per fargliele succhiare.
Trascorrono alcuni minuti così prima che Elena, appoggiando le labbra sulla pelle bianca e profumata del ventre dell’amica, cominci pigramente a disegnare una scia di baci che segue una linea invisibile che attraversa il corpo dell’amica, da fianco a fianco, fino a lambirle il sesso lucido e liscio di femmina in calore. Le bacia il monte di venere poi passa più giù le sfiora il clitoride con la lingua.
Si lascia sfuggire un primo gemito, poi un altro, poi inizia a gemere regolarmente, distesa sulla schiena a gambe larghe. Gode e mugola mentre con una mano tiene Elena per i capelli e con l'altra mano si stuzzica i capezzoli.
Il suo sapore regala a Elena un piacere tanto sconosciuto quanto sconvolgente mentre la lecca facendole sentire la lingua su tutta la fica, così intensamente odorosa di sesso e di ormoni che la stordisce. Elena è concentrata sul clitoride turgido dell’amica, succhiandolo e mordicchiandolo senza tregua. Silvia direziona la bocca dell’amica sul suo sesso tenendola per i capelli e sussurrandole porcate! Arrivano onde di piacere a scuoterla tutta, a strozzarle la voce in gola. È uno di quegli orgasmi dove la mente non esiste, i sensi li perdi tutti e non c’è più senso, se non quello che stai vivendo.
Si ritrovano nude e abbracciate mentre sorge il sole del nuovo anno che inonda di rosa le cime alpine.

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