Gay & Bisex
Il ragazzo della mia migliore amica [pt.1]
di alchest
11.03.2013 |
26.373 |
5
"Il giorno dopo però, con una scusa, chiesi a Luca il numero di Edo e gli scrissi "Dovremmo finire il discorso di ieri sera, non credi?"
Dopo..."
La storia è similvera,suddivisa in più parti. Sono successe alcune cose, altre sono la mia fantasia.. Ovviamente non dico quali e non metto nomi veri;)Mi chiamo Alessio, ho 21 anni e conosco Francesca da quando ero molto piccolo. Lei è stata compagna di classe di mia sorella e sua migliore amica, ma crescendo ha trovato molta più complicità con me, spesso usciamo assieme e ci confidiamo tutto.
Anni fa ha conosciuto un ragazzo, Luca; alto, occhi azzurri, mani enormi, molto maschile.E io me ne innamorai subito. Era molto simpatico, anche con me. Quando loro si sono conosciuti, non mi ero ancora dichiarato, ma qualche anno dopo lo feci. Entrambi ebbero una normale reazione e nulla cambiò nel nostro rapporto.
Francesca e Luca si frequentavano da mesi ormai e le compagnie di uno e dell'altro si erano amalgamate, facendo uscite assieme. Spesso c'era Edo, il migliore amico di Luca, che mostrava particolare simpatia per me..Era sempre molto carino e parlava molto con me..
Una sera eravamo ad un pub, passavamo così le serate: un drink e un panino al pub e poi un giro oppure a casa. Io arrivai in ritardo assieme a mia sorella, Edo era un pò brillo. Entrando, salutai con un "Ciao a tutti" ed Edo mi disse "Che fai non mi saluti?" ed io "Beh sei lontano, c'è gente attorno a te.." e lui mi risponde subito "Passa da sotto al tavolo e fammi un bel saluto" facendomi l'occhiolino. Io lì per lì, non diedi peso alla cosa e ci risi su.
Qualche mese dopo, alla festa della donna, noi ragazzi andammo dalle nostre amiche/fidanzate al ristorante in cui avevano festeggiato. Edo cominciò subito a bere e presto l'alcol fece effetto. Mentre tutti ridevano e scherzavano, lui di nuovo venne vicino a me dicendomi "Devo andare in bagno, vieni con me?" e mi fece l'occhiolino. Io ancora una volta fui stupido [molto stupido] e ci risi su.
Un'altra sera, si festeggiava nel cortile di casa di Edo, il compleanno di suo padre. Vino sgorgava a fiumi ed Edo, amante dell'alcol, ne trangugiava a fiumi. Quando si fece buio, mi prese in un angolo buio e cominciò a farfugliare roba da ubriaco del tipo "Io non capisco cosa succede, Ale, sono strano.. Io non capisco più cosa voglio" e io gli dissi "Certo, se continui a bere non ti ricorderai nemmeno più dove siamo!" e lui "Quello me lo ricordo...e ricordo anche che vorrei mi facessi un bel servizietto" io lì, presi polso e gli dissi "Senti Edo, me le fai spesso ste battutine...Mi prendi per il culo o sei serio?" e lui mettendomi una mano sulle cosce "Magari ti prendessi per il culo.." mentre io ero confuso su cosa fare, arrivò Luca. Io avevo e ho ancora, una cotta gigantesca per Luca. Quando arrivò Edo continuò il discorso dicendo "Vero Lu? Sai che figo se lo facessimo assieme?" e Luca che era appena arrivato gli chiese "Ma cosa? Hai bevuto eh?" "Alessio invece non ha bevuto per niente, dovremo rimediare" "Dai gli vado a prendere io da bere" disse Luca "Non intendo vino...Dovremo fargli assaggiare un pò di cazzo a sto ragazzino" e Luca pensando stesse scherzando gli rispose "Non prenderlo per il culo che è mio amico...Dai, andiamo dentro..."
Se lo portò dentro e noi continuammo la serata. Il giorno dopo però, con una scusa, chiesi a Luca il numero di Edo e gli scrissi "Dovremmo finire il discorso di ieri sera, non credi?"
Dopo giorni senza risposta mi arrivò un messaggio "Scusa ma la mia tipa controlla spesso il telefono e non potevo risponderti. Comunque domani sera ti voglio qui da me, alle 9. La strada la ricordi"
Io subito mi sentii in colpa, ma poi pensai...la sua tipa mi ha sempre guardato male, non ho confidenza con lei...Chi se ne importa. Presi il pullman e andai da lui.
Era sul divano, con uno slip e una canotta nera. Il telecomando in mano e uno spinello nell'altra. Entrai in casa, togliendo le scarpe andai a sedermi a tavola, guardando la tv. "Vuoi qualcosa?" e io "No, grazie, -ma schiavetta come sono aggiunsi- posso portarti qualcosa?" "Una birra, apri il frigo e portamela"
Presi la birra, chiusi il frigo e lui si stava toccando il cazzo. "Vieni qui in ginocchio" e, gattonando, mi avvicinai a lui. Gli misi la birra sullo schienale del divano e cominciai a baciargli le gambe, lisce e dure. Lui zitto, fumava il suo spinello e alzò la testa al cielo chiudendo gli occhi, dandomi carta bianca su cosa fare del suo corpo.
Cominciai quindi a salire, arrivando allo slip in cui c era nascosto ancora barzotto il suo arnese. Lo baciai ovunque, mordicchiando lo slip che cominciava a gonfiarsi.. Quando gli baciavo l'addome lui lo contraeva e la cosa mi piaceva tantissimo..Tornai poi all'inguine, dove sentivo che il suo cazzo stava per uscire e alzando lo slip, feci uscire da un lato le palle e dall'altro la cappella, lucida e dura. Leccai con tutta la passione che avevo, ma lui rimaneva zitto e impassibile, godendosi il tutto sballato da fumo e birra. Tirai piano giù lo slip e il suo cazzo, prima trattenuto dallo slip, si indurì completamente e io lo accolsi subito in bocca, fino in gola. Solo lì, lui fece un ghigno di piacere, ma proprio non voleva darmi la soddisfazione di farmi sentire bravo. Cominciai a succhiare con vigore a ritmo alterno, per vedere come piaceva più a lui. Finì la birra, la posò a terra e cominciò a mostrare partecipazione: mi mise una mano sulla testa e massaggiandomi i capelli, spingeva la testa e alzava il bacino. "Tira bene fuori la lingua e tieni la bocca aperta" così feci. E lui finalmente cominciava ad ansimare. Il fatto che lui godesse, caricava anche me e accellerai il movimento. Lui godeva sempre di più e senza avvertirmi stava per sborrare, me ne accorsi dalle vene che pulsavano più forte. Mi disse solo "Chiudi la bocca", si alzò in piedi e ficcandomelo in gola, cominciò a schizzare. Sentivo i suoi schizzi, uno ad uno, fioccarmi in gola. Non erano schizzi massicci, ma numerosi. Tirò fuori dalla bocca l'arnese duro e mi tirò uno schiaffone in viso "Che bravo che sei..." si ributtò sul divano e con fare soddisfatto sbuffava vittorioso, mezzo sdraiato. Io che sentendomi dire che ero stato bravo, presi il suo cazzo e ricominciai a succhiare, per dargli quegli ulteriori secondi di ringraziamento. Lui mi mise la mano sulla testa, me la spinse con forza fino a sentirlo in gola. Mise entrambi le mani e cominciò a scoparmi la bocca, io zitto stavo per soffocare, avevo tantissima saliva, ma mentre stavo per dirgli "aspetta, togliti" lui mi venne di nuovo in gola. E io, zitto, sopportai lo sforzo e ingoiai tutto.
La cosa che mi sorprese, è che mi disse di andarmi a dare una sciacquata. E al ritorno, mi diede un bacio sulla guancia e mi disse "Ci facciamo un piatto di pasta?"
Dopo qualche giorno, Edo e Luca hanno litigato. Edo ha cambiato numero perché la sua tipa, gelosa, lo tiene chiuso in casa..
Ma io quell'episodio non lo scorderò mai e so che, prima o poi, lo ripeteremo.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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