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Scarpe, piedi e corde - Parte 2
di foxtied
15.07.2019 |
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"Mi scopa in bocca per altri venti interminabili minuti finché, senza quasi riuscire a deglutire per come me lo sta ficcando dentro, lo sento dire: “Ora..."
Mi fa alzare in piedi e camminare anche con le scarpe rosse, ancora più difficoltose di quelle blu, a causa della forma e del tacco più alto… mi sento molto impacciato e instabile, anche se sentire il morbido della pelle delle scarpe sui piedi mi eccita. “Ok… ora toglile e spogliati. Tieni solo i boxer e poi ti rimetti quelle blu: ti lego al letto” – “Va bene” rispondo, per poi sedermi sul letto e togliere le scarpe; tolgo anche i pantaloni e poi rimetto le scarpe blu, sempre lentamente, come da sua richiesta. “Sdraiati sul letto, e allarga braccia e gambe…” Mi sdraio e mi metto ad “X” come mi ha chiesto, nel frattempo prende delle corde che lascia sul letto e sposta tutte le altre su un comodino: mi lega i polsi alla testiera in ferro battuto, tenendomi le braccia larghe, poi passa a legarmi le caviglie, allargando di più le gambe e immobilizzandomi. Si sofferma a toccarmi i piedi, accarezzandoli per sentirne la pelle, poi prende un’altra corda e mi avvolge le gambe all’altezza delle ginocchia, stringendo quanto basta verso l’interno per impedirmi di muoverle, contrapposte alle caviglie che sono tirate verso l’esterno. “Bene… ora ti imbavaglio: hai preferenze?” – “Puoi usare ciò che ti eccita di più”, gli rispondo. “Ok, allora iniziamo con la palla… che stringerò parecchio, mi piace vedere la bocca forzata dalla fibbia e dalla palla completamente dentro la bocca”.Mi imbavaglia con il ballgag, molto strettamente, come anticipatomi… poi si spoglia, togliendo pantaloni e slip, e inizia a masturbarsi guardandomi legato al letto. Come avevo immaginato precedentemente, ha un pene molto grosso e lungo, che dopo qualche istante di sollecitazione diventa durissimo… me lo strofina sui piedi, sull’arco attraverso le scarpe, infilandolo dentro e bagnandomi i piedi dei suoi umori spermatici: è molto eccitato, e sento la sua respirazione aumentare mentre me li tocca. Va avanti così per parecchi minuti, finché inizia a toccarmi tra le gambe, infilando la mano dentro i boxer. Sale sul letto di fianco al mio viso e inizia a poggiarmi il pene sul bavaglio, strofinandomelo sul viso e sulle labbra, mentre con l’altra mano continua a toccarmi tra le gambe. Mi eccito quanto basta per farmi muovere stretto dalle corde e lamentarmi dietro la palla che mi tappa la bocca, e la cosa gli piace parecchio.
Scende dal letto e si posiziona a sedere sulla sedia vicino l’armadio: “Muovi i piedi, lentamente fai sfilare le scarpe e falle cadere sul pavimento… voglio passarti la cappella sui piedi nudi…” Faccio quello che chiede, iniziando a muovere i piedi legati quel tanto che posso per far sfilare lentamente le scarpe, finché ne faccio cadere prima una e poi l’altra… la cosa lo eccita oltremodo, infatti appena i piedi restano nudi, si mette alla fine del letto e inizia a leccarmeli e mordermeli alternativamente. Poi vi strofina la punta del pene sugli archi, e lo fa per parecchio tempo poi, dopo aver stretto di più le corde che mi legano i polsi, mi abbassa i boxer e li passa sotto i testicoli, lasciandomi il pene semi-eretto di fuori… Ricomincia a masturbarsi, molto lentamente, mentre con la mano mi tocca le dita dei piedi; di tanto in tanto mi prende in mano il pene e lo sollecita per mantenerlo duro quanto basta, ma senza insistere troppo.
La sua masturbazione invece diventa sempre più spinta, si abbassa per leccarmi i piedi, passando la lingua tra le dita per poi succhiarle… la cosa mi stimola molto, ma all’improvviso si alza e inizia a schizzare sperma sulle caviglie legate, ansimando di piacere: resto sorpreso, non pensavo venisse così presto, ma la quantità di liquido che mi ricopre il piede mi fa pensare che fosse troppo carico per resistere di più. Bagna un’asciugamani in bagno e, con fare quasi maniacale, mi asciuga il piede dallo sperma.
“Ora ti slego, ti sgranchisci un po’ e ti metti le scarpe rosse, voglio legarti alla sedia e farti sborrare con il Magic Wand…” Il programma continua.
Dopo qualche minuto libero dalle corde, mi chiede di indossare le scarpe rosse, ma prima mi fa togliere i boxer perché intende legarmi nudo… Lo assecondo, tolgo i boxer e metto le scarpe, mentre lui posiziona la sedia davanti allo specchio: mi fa sedere e, dopo avermi legato i polsi dietro la schiena, mi allarga le gambe e poi mi lega le caviglie alla parte posteriore della sedia, ma non prima di avermi avvolto testicoli e pene con altra corda, realizzando un CBT abbastanza stretto, cosa che tra l’altro aveva detto di non avere intenzione di fare… Sto proprio per farglielo notare quando mi infila in bocca un penisgag e lo serra dietro la nuca molto stretto, facendomelo arrivare quasi in gola e bloccandomi la lingua. Dopo avermi imbavagliato, mi infila un cappio intorno al collo e lo collega ai polsi, che così sono bloccati in due punti: alla sedia e al collo, nel caso mi muovessi troppo. Non sembra più attratto solo dai piedi, ma dal bondage spinto in generale.
A questo punto prende il Magic Wand e, dopo averlo acceso, inizia a passarmelo sul pene, sui testicoli e infine direttamente sul glande: la cosa mi fa arcuare abbastanza sulla sedia e mi fa anche sfilare i piedi dalle scarpe, ma lui continua senza sosta a seviziarmi. Il mio pene ora è duro e rigido, anche per la costrizione delle corde che lo fasciano alla base…
La sevizia va avanti almeno per venti minuti finché, visto che il pene è durissimo, decide di ficcarmi il Magic Wand sotto i testicoli, spingendolo il modo che non possa sfilarsi e, ovviamente, lo mette al massimo dell’intensità mentre mi picchietta il glande con le dita. Quando capisce che ormai sto per venire, si alza e prende una delle videocamere per riprendere da vicino la scena: tempo due o tre minuti e inizio a fiottare, con una intensità da farmi quasi strangolare con il cappio, mentre le caviglie si irrigidiscono e si segnano profondamente con le corde che le legano alla sedia. L’orgasmo è lungo ed è amplificato dalla vibrazione continua sui testicoli, mentre il bavaglio è la cosa che mi crea più problemi, con il fallo di gomma che mi spinge in gola e la saliva che fuoriesce dai lati.
Mi lascia legato così per un po’… toccandomi i piedi infilando le dita dentro le scarpe, poi fa una cosa che ho capito piacere molto ai feticisti: annusare e leccare l’interno delle scarpe. Prende quelle blu che indossavo poco prima, le annusa e poi ne lecca l’interno… Poi mi toglie entrambe le scarpe rosse dai piedi e fa esattamente la stessa cosa, mentre il mio sperma ancora cola dal Magic Wand sempre acceso sotto i testicoli.
Finalmente lo spegne e poi mi slega… Faccio per rimettere i boxer e le pantofole di spugna, ma lui mi toglie i boxer dalle mani e mi porge le scarpe blu: “Mettile e poi inginocchiati davanti al letto...” Metto le scarpe e, dopo che lui si è seduto sul letto, mi inginocchio su un cuscino che ha messo in terra… Ha il pene di nuovo eretto mentre mi porta le mani dietro la schiena e mi lega i polsi incrociati e molto stretti, infatti mentre si china su di me, il suo pene mi tocca il collo. Una volta legatemi le mani dietro la schiena, si prende il pene con una mano, mentre con l’altra mi prende la testa dietro la nuca e la porta verso di lui: “Prendilo in bocca…” Lo dice in maniera perentoria, poi mi spinge la testa e mi poggia la cappella sulle labbra: “Apri la bocca e prendilo dentro…” Me lo infila dentro quasi a forza e mi obbliga a tenerlo, bloccandomi la testa. Lo sento crescere dentro la mia bocca, fino a riempirmi il palato… e a questo punto inizia letteralmente a scoparmi. Sono molto scomodo in ginocchio e piegato su di lui, devo allargare le gambe per non perdere l’equilibrio, finché decide di legarmi le caviglie e collegarle ai polsi, in modo da avere il pieno controllo: stringe molto, praticamente quando mi riporta a prenderglielo in bocca i piedi si alzano da terra e resto in bilico sulle ginocchia, sorretto solo dalle sue braccia che mi tengono la testa. Mi scopa in bocca per altri venti interminabili minuti finché, senza quasi riuscire a deglutire per come me lo sta ficcando dentro, lo sento dire: “Ora ingoia fino all’ultima goccia…” e poi mi allaga la bocca e la gola di sperma! Mi spinge la testa e me la blocca, in modo da non potermi sottrarre al suo pene: lo sperma mi esce dai lati delle labbra, ma è solo quello che non riesco a ingoiare perché non posso quasi deglutire… il resto mi scende nella gola direttamente. Una volta soddisfatto, finalmente mi sfila il pene dalla bocca e, dopo avermi scrutato per qualche istante, mi slega.
“Sei stato bravo, molto sottomesso e ubbidiente… Mi piaci” – “Mi fa piacere, ma stai andando un po’ oltre quello che mi avevi detto volessi fare, no?” – “Hai ragione scusami, ma mi sono eccitato come un porco a leccarti i piedi. Pensa che non mi sono mai fidato di legare i genitali, con te invece mi è venuto naturale farlo… Ti ha causato problemi o dolore?” – “No, almeno non oltre quello normale che dovrebbe provocare, ma cerca di controllarti…” – “Difficile con quei piedi a disposizione, ma farò del mio meglio”.
Vedremo, c’è ancora tutta la serata e se queste sono le premesse…
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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