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Gay & Bisex

Il negozio di scarpe - Parte 3


di foxtied
03.04.2018    |    4.838    |    3 9.3
"Mi avvolge le braccia sopra i gomiti e stringe fino quasi ad unirli, per poi stringere le corde sopra e sotto il petto..."
Passa credo un quarto d’ora, poi sento nuovamente le mandate alla serratura e la porta aprirsi: “Eccomi, ora ti slego dalla sedia e facciamo un altro gioco…”
Mi slega lentamente dalle corde che mi immobilizzano alla sedia, ma non mi toglie il bavaglio e la benda dagli occhi, mi fa alzare, mi toglie l’accappatoio e, una volta completamente nudo e ancora con i genitali ben legati, mi porta i polsi dietro la schiena e li lega nuovamente, stretti e uniti. Mi avvolge le braccia sopra i gomiti e stringe fino quasi ad unirli, per poi stringere le corde sopra e sotto il petto. Sento che mi infila un cappio intorno al collo lasciando poi la corda libera. “Siediti…” mi porta fino al letto e, una volta seduto, mi prende da dietro e mi fa sdraiare su un fianco, al centro del letto stesso: ho il pene ancora più duro, strizzato dalle corde che lo spingono in avanti. A questo punto mi lega le gambe, sopra e sotto le ginocchia, molo strette, e infine mi unisce i piedi, legando le caviglie. “Ora ti incapretto per bene…” a queste parole ho una scarica di adrenalina molto piacevole, sento che passa una corda internamente a quella che mi lega i piedi, che poi fa passare tra i polsi e i gomiti, per poi tirare e inarcarmi all’indietro in hogtied… la posizione, già molto costrittiva, mette ancora più in evidenza il pene eretto, ma non è finita, sistema meglio il cappio intorno al collo e poi me lo tira all’indietro, collegandolo ai piedi e ai polsi. A questo punto mi toglie il bavaglio a fascia e sfila la palla di spugna che ho in bocca da tempo… Mi applica un bavaglio ad anello che mi tiene la bocca ben aperta e spalancata, l’anello è grande e faccio quasi fatica a deglutire… lo serra stretto e a questo punto sono pronto al nuovo gioco che ha in mente. Pensavo che me lo avrebbe messo di nuovo in bocca, invece è lui a prendere in bocca il mio… ci gioca a lungo, evitando sempre però di farmi venire. Mentre me lo succhia, con una mano si infila tra le mie natiche, cercando il buco, lentamente, fino a penetrarmi con un dito che poi spinge a fondo e questa è una cosa che non pensavo riuscisse a fare in questo primo incontro: invece riesce a farsi strada, finché la penetrazione è continua, quasi ritmica, coordinata con il succhiarmelo… lo succhia e spinge il dito, smette di succhiare e ritrae il dito, per poi ricominciare… In quella posizione non è facile penetrarmi, ma è proprio la posizione che mi eccita… sa il fatto suo. Va avanti per diversi minuti, finché smette di penetrarmi e il dito che usava me lo infila in bocca attraverso l’anello, mentre con l’altra mano mi masturba fino a portarmi all’orgasmo, che stavolta non mi nega: inizio a venire, fiottando sperma dal pene legato e con il pollice mi strofina il prepuzio durante l’eiaculazione… la sensazione di piacere e costrizione si amplifica in modo incredibile, tanto da farmi ansimare e arcuare la schiena nell’incaprettamento. Fiotto sei o sette volte prima che il pene inizi a rilassarsi e a questo punto lui me lo lascia, sale con le ginocchia sul letto e me lo infila tutto in bocca attraverso l’anello che mi tiene la bocca spalancata… quasi subito mi viene dentro, poi me lo strofina sulle labbra e sul viso mentre sta ancora fiottando liquido caldo, ne ho il viso pieno. Passa le dita nei punti dove lo sperma mi cola dal viso, e lo spinge dentro la bocca, con molta cura. Poi mi infila dentro la palla di spugna e mi tappa completamente con il nastro adesivo stretto, come se il ring-gag non fosse già abbastanza.
“Ti faccio qualche foto, ok? Avrai visto le videocamere, ma qualche foto è sempre bella… Ovviamente resta tutto privato, non preoccuparti” Lo sento muoversi intorno al letto scattando foto, da diverse posizioni, per esaltare i particolari della posizione in cui mi ha legato. Il sapore dello sperma in bocca, anche se ormai l’ho ingoiato, resta intriso nella palla di spugna e l’anello del bavaglio inizia a farmi dolere le mascelle. “Ora ti slego, è parecchio tempo che sei legato così, meglio non esagerare” La cosa mi tranquillizza. Lentamente mi slega, iniziando dalle corde che mi incaprettano, per poi liberarmi le caviglie e le ginocchia, i gomiti, i polsi e il collo… libera i genitali, poi mi toglie il bavaglio e finalmente posso riarticolare la bocca. Mi volto per cercare l’accappatoio ma lui mi ferma: “No, resta nudo… andiamo di sopra, beviamo qualcosa e voglio rivedere le riprese sul televisore” – “Ok, metto solo le pantofole allora…” – “No, ti voglio nudo e a piedi nudi” Obbedisco e, dopo che ha preso alcune corde, lo seguo fuori dalla camera, saliamo le scale e torniamo nel salone: “Siediti sul divano, prendo qualcosa da bere…” Mi siedo, massaggiandomi i polsi e poi le caviglie, segnate dalle corde che erano molto strette.
Torna dopo pochi minuti con un vassoio, mi porge un bicchiere: “Succo d’ananas e gin… un corroborante” Prendo il bicchiere, lui si siede accanto a me e sorseggia il suo “drink”… “Sei molto eccitante legato, hai avuto esperienze simili?” – “Non così spinte…” rispondo, bevendo anche io. “Ti è comunque piaciuto?” – “Si, molto eccitante” – “Bene, mi fa piacere…”
Lui accende la TV e, con un telecomando a parte, seleziona tra i diversi video ripresi poco prima: “Voglio rivedere le parti salienti, sarà eccitante…” Finito di bere il mio ananas, ripongo il bicchiere sul vassoio, lui fa lo stesso e poi: “Inginocchiati davanti al divano e metti i polsi dietro la schiena…” Un po’ sorpreso obbedisco e lui mi lega i polsi, stretti e uniti, e subito dopo i gomiti, bloccandomi le braccia al corpo. “Ora voltati verso il divano” Mi giro come mi chiede, lui passa dietro di me per legarmi i piedi, molto stretti: li collega ai polsi e tira quanto basta per incaprettarmi e costringermi nella posizione, seduto sulle ginocchia.
Si siede sul divano, davanti a me e con il telecomando fa partire il video… Mi passa un cappio di corda intorno al collo, a mo’ di guinzaglio, poi tira fuori il pene e inizia a toccarselo, lo vedo diventare sempre più grosso e duro davanti al mio viso. Tira il “guinzaglio” verso di sé e poi lo blocca alla gamba centrale del divano, in modo da non consentirmi di muovermi o ritrarmi, lo stringe molto e ora il mio viso è praticamente tra le sue gambe, immobilizzato dalla corda che mi stringe il collo: “Apri la bocca…” Il suo pene mi entra in bocca, lentamente, me la riempie completamente fino alla gola… mi spinge la testa verso il basso, unica direzione possibile e mi obbliga a tenerlo dentro… “Succhia bene e poi lecca… se sei bravo non ti lego il tuo e poi ti faccio venire, ma se non sei bravo ti lego i testicoli e ti strizzo il glande finché non fai le cose per bene…” Succhio come mi ha chiesto, e lecco la cappella sulla punta… ogni volta che cerco di prendere fiato o deglutire, lui tira il guinzaglio e me lo spinge nuovamente in gola… Provo nuovamente a ritrarmi per respirare e lui tira di nuovo spingendomi tutto il pene in bocca, quasi anche i testicoli mi entrano in bocca, ho dei conati che trattengo a stento, ma lui non si ferma… e mentre guarda il video lo sento ansimare, finché mi esplode dentro la bocca, direttamente in gola… ingoio, non posso fare altro… istanti interminabili, non so quanto sperma mi sta facendo ingoiare. Si rilassa… mi libera dal guinzaglio: “Molto intenso… molto… ti sei guadagnato il tuo premio…” Così legato mi sposta sul divano, adagiato su un fianco, mi tappa la bocca con la palla di spugna e poi con molti giri di nastro adesivo me la sigilla. Si siede sul pavimento davanti a me e me lo prende in bocca: ce l’ho durissimo… me lo lavora per parecchi minuti, con la lingua, con le dita… mi stimola i testicoli succhiandolo… Ho dei sussulti di piacere che non avevo mai provato, poi, appena prima di portarmi all’orgasmo con la bocca, mi infila una mano sotto i genitali e spinge un dito nel culo, in maniera secca, decisa… e proprio in quell’istante gli vengo in bocca, mentre me lo lecca sul prepuzio: una sensazione di piacere che mi toglie completamente le forze. Tiene tutto il mio sperma in bocca per poi spalmarmelo sui piedi legati con la lingua, tra le dita… mi lecca i piedi a lungo.
“È stata una bella giornata caro, mi auguro che la ripeteremo presto… ora ti slego, così puoi fare una doccia prima di salutarci” – “Si, è stata una bella esperienza, anche se non mi aspettavo che tu sapessi usare così bene le corde…” gli dico dopo essere stato liberato dal bavaglio, “Ci sono tanti giochi che potremo provare, se vuoi…” – “Lo faremo…” rispondo.
Liberato dalle corde, faccio una doccia calda e mi rivesto. Ci salutiamo e restiamo con l’intesa di un prossimo incontro. Mentre esco dalla villa con la macchina mi arriva un messaggio con una foto allegata dove sono sul letto, incaprettato, imbavagliato e bendato… il testo dice: “Vorrai essere usato in questo modo in tutte le tue fantasie, e io le renderò realtà ogni volta, finché ti penetrerò anche dietro e allora il gioco sarà completo”.
Ci sarà un seguito, molto presto… nel frattempo sono già eccitato, solo al pensiero.
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