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Il direttore di banca - Parte 1
di foxtied
26.04.2019 |
10.579 |
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"Verso le 22, arriva inesorabile il suono di una mail in arrivo sullo smartphone… il nickname “maturo_sadico” non mi è nuovo, è infatti uno dei primi lettori..."
Dovendo affrontare delle spese, un venerdì mattina mi reco presso la filiale della mia banca. Avendo già scambiato diverse mail con il funzionario incaricato, ho già con me tutti i documenti da presentare e, come da prassi, dopo la consegna, manca solo l’avallo del direttore. Non lo conosco, faccio una ventina di minuti di attesa in anticamera, finché mi dicono che posso entrare.Si alza dalla scrivania per salutarmi, è un uomo sulla sessantina, abbastanza giovanile… mentre ci presentiamo colgo una sua espressione particolare, come un cenno di benevola sorpresa, ma non ci faccio caso più di tanto. Abbiamo una conversazione anche piacevole, di almeno una mezzora, su tutte le particolarità del prestito che sto richiedendo… alla fine, mentre scrive qualcosa su un foglio che poi mette in una busta da lettera, mi dice che sicuramente valuterà la richiesta in tempi brevi e mi farà sapere direttamente. Mi riconsegna le copie firmate di alcuni documenti, che mette in una cartellina e ci salutiamo con i soliti convenevoli e con una frase del tipo: “Tanto ci sentiremo presto, vedrai. Diamoci del tu, basta con queste formalità, ok?” Lo interpreto come un gesto apprezzabile, quindi prendo la cartellina ed esco dall’ufficio, per poi uscire anche dalla banca. Immagino ora di dover unicamente aspettare la conferma dell’erogazione, quindi per le ore successive non ci penso più e continuo la mia giornata.
Alla sera, rientrato nel mio appartamento, faccio per togliere i documenti dalla cartellina e metterli in un cassetto della scrivania quando, aprendo il plico e sfogliando le varie pagine, salta fuori una busta chiusa che sembra proprio quella nella quale aveva precedentemente messo uno scritto il direttore. Ricollego la cosa come una qualche comunicazione da allegare alla pratica, ma il fatto che sia chiusa mi incuriosisce… Decido quindi di aprirla e, leggendo, ho una sorpresa che dire inaspettata è dire poco.
Il foglio recita così: “Carissimo, incontrarti oggi nel mio ufficio è stata una vera e propria illuminazione: io so chi sei e soprattutto cosa ti piace fare nel privato più nascosto. Sono molto fisionomista e ho riconosciuto quasi subito i tuoi tratti somatici, anche se nelle tue foto il volto è sempre oscurato. Ma tu sei Fox, il tuo alter-ego amante del sadomaso e io sono un assiduo lettore dei tuoi racconti. Vado subito al sodo, siamo adulti ed è inutile girare intorno al punto: voglio averti a mia disposizione per farti tutto quello che mi piace, senza imposizioni o paletti. Un giorno intero. Inutile dirti che, se rifiuterai, puoi dimenticarti il prestito. Inoltre, potrei decidere di far sapere in giro cosa ti piace fare nel “tempo libero”. Non che sia un reato, ma sicuramente la tua reputazione non ne gioverebbe. Il giorno stesso del nostro incontro avrai l’avallo al finanziamento e ti garantisco di non fare parola con nessuno di tutto il resto. Ti scrivo il mio numero privato: non c’è bisogno che mi chiami, basta un sms con scritto OK. Ho memorizzato il tuo numero dalla pratica. Successivamente ti dirò cosa voglio, quando e dove.” Cado dalle nuvole. Mi incazzo. Vorrei quasi denunciarlo, ma alla fine cosa ci guadagnerei? Ho solo da rimetterci, quindi rifletto con calma e prendo tempo, visto che non mi ha dato una scadenza per la risposta. Il finanziamento mi serve, certo, ma il problema più grosso sta nel fatto che ora lui sappia esattamente chi sono e, pur non essendo sicuramente un malavitoso, ha comunque modo di ricattarmi ed espormi qualora io non accettassi. Mi ripropongo quindi di avere una conversazione chiarificatrice, che stabilisca senza alcun ripensamento la non ripetibilità della cosa e, dopo pranzo, invio “OK” sul numero di cellulare.
La risposta arriva quasi in tempo reale: “Hai fatto bene, vedrai che avremo reciproca soddisfazione. Ti mando una mail stasera per ulteriori accordi. Ciao”. Non mi resta che aspettare. Verso le 22, arriva inesorabile il suono di una mail in arrivo sullo smartphone… il nickname “maturo_sadico” non mi è nuovo, è infatti uno dei primi lettori registrati al mio blog, non avrei certo immaginato chi potesse essere, come del resto anche molti altri che non conosco personalmente se non in via virtuale. Il testo della mail è molto diretto e senza fronzoli, molto pragmaticamente mi riassume “cosa”, “come” e “dove”: “Come ti dicevo, hai fatto bene ad accettare. Non mi sarebbe piaciuto agire in modo intimidatorio, ma non potevo perdere l’occasione di farti quello che voglio, senza le limitazioni che so tu poni nei tuoi incontri. Ci vedremo sabato prossimo, nell’appartamento che usi solitamente e del quale mi manderai indirizzo: arriverò verso le 13:30 e intendo andare avanti tutto il pomeriggio, finché mi riterrò soddisfatto. Voglio trovarti con un pantalone da tuta o di pigiama, una maglietta e ovviamente in pantofole a piedi nudi. Se ricordi i miei commenti sul blog, sai che ne sono estremamente feticista. Le attrezzature le porto io. Uso soltanto corda ruvida di iuta e ho una bella dotazione di bavagli e giocattoli. Intendo penetrarti con un dildo e usare un vibratore Magic sia sulla cappella che sui testicoli, mentre ti masturbo. Sarai sempre legato e imbavagliato, anche nelle pause. Ti legherò testicoli e pene molto strettamente e sicuramente ti metterò dei morsetti ai capezzoli. Ho un amico medico, e quindi sono in possesso di cloroformio, che intendo usare per addormentarti nei vari cambi di posizione di legatura che voglio praticarti; tranquillo, so come usarlo. Ti legherò nei modi che più mi eccitano: incaprettato per lo più, in diversi modi. Poi ovviamente seguirò la fantasia e l’eccitazione del momento, visto che l’appartamento si presta molto, da quello che ho visto nelle foto. Non intendo incularti o penetrarti oralmente, mi masturberò guardandoti mentre ti sevizio e ti torturo, e questo va a tuo favore, ma avrai sempre qualcosa infilato nel culo, cosa che invece so non essere proprio di tuo gusto, ma in questo caso dovrai adattarti. Ti bacchetterò piedi e cosce, nonché il pene, i testicoli, il buco e i capezzoli; forse userò anche la cera calda, se mi va, ma non è detto. Devi venire almeno 4 volte, o non mi riterrò soddisfatto e potremmo andare avanti a oltranza, quindi predisponiti mentalmente. Voglio sentirti mugolare e implorare da dietro il bavaglio, vedi di assecondarmi o farò in modo che tu lo faccia. Raccoglierò tutto il tuo sperma, che poi userò per bagnare un fazzoletto che ti ficcherò in bocca prima di andarmene, avendo cura di narcotizzarti per poi allentare i nodi quanto basta da consentirti di liberarti successivamente. Da parte mia avrai la tua pratica firmata e sottoscritta, te la lascerò già in copia, e il finanziamento che sarà operativo dal lunedì successivo, insieme alla garanzia del mio silenzio: sono un sadico feticista, ma anche un uomo di parola. Se stai pensando di contrattare, lascia stare: voglio farti quello che mi pare e non accetto mediazioni. Queste sono le condizioni. So bene cosa ti piace subire e, anche se non ti impongo successivi incontri, io sono certo che sarai tu a volerli. Ci vediamo sabato alle 13:30, mandami l’indirizzo. Ciao!”
Resto completamente interdetto dalla mail: di solito nei miei incontri sono io ad avere il controllo, ma stavolta la musica è molto diversa.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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