Lui & Lei
La vedova
di xxxloredana
01.12.2020 |
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"Ricordo di primavera, una mattina mi telefona N, la vedova da circa 8 mesi del un mio caro amico V e compagno di giochi da sorelline, lei non sa nulla ma io..."
Ricordo di primavera, una mattina mi telefona N, la vedova da circa 8 mesi del un mio caro amico V e compagno di giochi da sorelline, lei non sa nulla ma io so quasi tutto di lei almeno della parte sessuale, gli dico che sarei arrivato di li a poco, arrivo suono e lei mi dice entra pure lascio la porta aperta, entro nell’ascensore e con me sale una splendida signora che scende al terzo piano, una cavalla davvero gran figa, posa le borse a terra per aprire e mette in mostra un culo che pare un monumento, l’ascensore tarda a partire a causa del fatto che non avevo schiacciato il tasto del sesto piano, ma quella visone mi ha fatto tardare ancora di più, lei entra in casa e io schiaccio e salgo, arrivo apro la porta entro rimango in piedi e sento N che mi dice vieni sono in salotto, procedo, e mi vedo lei di spalle con una minigonna scozzese al limite di definirla minigonna o il nulla con calze e reggicalze, a si lei non porta mai i collant, ma come mi aveva detto V solo autoreggenti o reggicalze con una preferenza per il reggicalze oppure se con i pantaloni niente calze, e scarpe con tacco, si gira e vedo una bella maglietta a v profondo che mettono in mostra le splendide poppe aggiustate un 4 anni fa, per cui in splendida forma, rimango un po' di sasso e gli dico ma allora vuoi essere montata lei mi dice si è quasi un anno che non prendo un cazzo sai mi sono masturbata ma un cazzo è tutta un altra cosa, si avvicina e mi mette la mano nei pantaloni della tuta e mi prende il cazzo e mi dice stai pur certo che non te ne pentirai voglio essere inondata di sborra, non mi faccio ripetere la cosa abbasso le mutande nel mentre gli infilo la mano nelle sue e la tocco lei divarica le gambe e mi dice non andiamo per le lunghe con i preliminari dai infilamelo dentro, molla la presa e si butta sul divano con le gambe spalancate, che figa bella e pelosa, ma questo gia lo sapevo V mi diceva che aveva una bella figa curata ed un bel corpo, d’altronde ha sempre fatto l’estetista e la visagista massaggiatrice, senza si o ma mi butto sopra e gli infilo in cazzo nella figa che è bagnatissima e morbida comincio a pomparla e lei gode quasi subito si complimenta per il cazzo ma questo gia lo sapevo che il mio cazzo era leggermente più lungo e decisamente più grosso di quello di V, quante volte l’ho succhiato e quante volte l’ho preso per cui mi era ben conosciuto, la pompo ancora un po' e poi gli dico di girasi che la voglio fare alla pecorina e lei si gira gli rinfilo il cazzo e lei continua a godere, gli dico cazzo che fame arretrata di cazzo che hai, lei mi dice sai ho chiamato te perché tu e V eravate molto amici e so che tu sei una tomba avrei potuto trovare ma sai tutti vorrebbero solo scoparmi per poter parlare e vantasi invece tu so che lo fai e non parli, e come lo sai? Me lo ha detto livia, sai la mia amica quella che ti sei trombato quando il marito era in missione, mi ha detto che di te mi posso fidare, bene, pompo e pompo poi lei mi dice vengo sopra, ho grazie mi alleggerisci il compito, sfilo il cazzo dalla figa ancora durissimo, mi siedo sulla poltrona e lei si mette sopra e se lo infila il gli massaggio le poppe gli tocco il culo gli infilo un dito nel culo poi due lei continua ad andare su e giù lentissimamente ad un certo punto mi sento tutto bagnato come se avesse pisciato invece era venuta come ben poche donne ho visto fare, pompa ancora un po' e stringe la figa come volesse risucchiare il cazzo vengo vengo una scarica che avrebbe riempito una bottiglia, rimaniamo fermi immobili il cazzo si ammoscia e sento la sborra colare fuori lei si sfila e la sborra cola sulle calze e mi dice grazie infinite sono goduta e sfiancata, va a prendere della carta si asciuga la figa e mi pulisce il cazzo molliccio con la lingua, al contatto della sua lingua mi ridiventa quasi duro quel tanto che basta perché possa essere infilato in figa, questa volta le nostre bocche si baciano ha ancora la mia sborra sulle labbra, lei si ritrae e mi dice scusa, no no tanto è roba mia allora si appiccica alle mie labbra e la sua lingua mi esplora al che sento il mio cazzo indurirsi, e devo dire che sentire il cazzo che si indurisce dentro la figa è qualcosa di stratosferico ci baciamo ci tocchiamo e scopiamo nuovamente questa volta con molta più calma e una sborrata, se si può dire così, che è poco più di una lacrima, lei si sfila va in cucina per a fare il caffè, io la seguo la tocco da dietro gli palpo le poppe la bacio sul collo infilo la mano in mezzo alle chiappe e lei divarica le gambe gli tocco il culo gli infilo un dito e lei mi dice quanto zucchero? 2 grazie è a prima volta che sorseggio un caffè mentre palpo il culo ad un figa, mi rivesto e ci congediamo, lei mi dice sai avrei da chiederti un favore, dimmi, potresti mica accompagnarmi con il tuo furgone a prendere le cose di V nel suo studio a Torino, certo che si quando vuoi, lei facciamo la prossima settimana, certo.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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