Aiutare un amico

Per fa piacere ad un amico architetto che ha bisogno di un ufficio in città mi presto ad ospitarlo nel mio appartamento, e visto che dispone di due entrate la cosa viene facile così avrà il suo ufficio il suo ingresso ed il suo bagno indipendente, la cosa mi fa piacere, Luca si è reso disponibile ad aiutarmi per liberare le due stanze dalle mie mercanzie accumulate in assoluto disordine, era tanto che non ci vedavamo e devo dire che è rimasto il solito ragazzo timido ed un tantino dall’aspetto gentile che sconfina nell’effeminato, e questo mi fa un gran piacere.
Arriva di buon mattino e sbadato come è arriva con un giorno di anticipo, sua grande caratteristica la sbadataggine, fa nulla i mie programmi erano altri, intendevo starmene in case tutta en femme, rimanderò, bene ci mettiamo all’opera e cominciamo a sposare scatoloni e borse ad un certo punto uno scatolone si apre da sotto, era uno scatolone bello grande e cadono a terra un paio di stivali rossi lucidi di quelli alti alla coscia e altra roba di intimo da donna e vestitini, al che io impietrisco, era roba che avevo spostato e poi dimenticato dove era pensavo di averla o prestata o data a qualche sorellina, ma fa nulla, vedo lui che tocca questi stivali come se fossero qualcosa di stupefacente diventa rossiccio in viso li posa prende delle calze e vedo il suo enorme imbarazzo, al che tra me e me dico qui devo giocare il tutto per tutto, gli dico ti piacciono e lui annuisce imbarazzato ed io prendo le calze e gli dico se vuoi mettile, lui diventa di un rosso che sembra peperoncino, gli chiedo hai mai indossato intimo da donna? Lui quasi sentendosi in colpa e sempre più imbarazzato mi fa noo, al che gli dico dai spogliati che te li faccio provare, sempre più imbarazzato e non sapendo cosa fare gli dico dai levati sti pantaloni e tutto il resto se ahi paura mi spoglio anche io, e io in men che non si dica ero nudo lui a questo punto si spoglia devo dire che anche il suo corpo a un non so che di femminile, prendo un paio di calze color castoro e gli dico dai mettile lui non sa che fare al che gli dico ora ti faccio vedere mi alzo vado in camera mia e predo quello che avevo preparato per stare a case in femme, mi siedo sul divano ed indosso le calze nere mi alzo mi metto il reggicalze e le aggancio lui era sempre più inebetito, gli dico dai siediti ed infilati ste calze, devo dire che ha un bel pisello ora quasi duro, sinceramente è decisamente imbranato a mettersi ste calze lo aiuto e poi gli dico reggicalze o guepiere? Va be il reggicalze più reggiseno e più da puttana la guepiere e da donna ricercata, mettiamo il reggicalze, gli aggancio le calze e poi gli faccio indossare gli stivali, oddio proprio non sa camminare con i tacchi, oramai è nelle mie mani sta letteralmente fuso, gli metto il reggiseno bello tutto coordinato di un bel bordeau scuro sta magnificamente, gli chiedo se vuole essere truccato mi fa cenno di si, lo faccio venire in bagno dove ho tutto il necessario ora comincio a chiamarla Lucia e lui mi chiama Lory, si sta sgelando, il suo cazzo svetta ed è ben bello duro e di un bel calibro con una gran cappella, la trucco egli metto una parrucca bionda e davvero una bella femmina, comincio a farla camminare per casa e piano piano appoggiandosi di qua e di la prende sicurezza, ora gli dico dai finiamo di vestirci andiamo in camera gli faccio mettere un maglietta ed una gonna plissettata, che gran figa, aiutandola a vestirsi ogni momento per me è buono per toccare il suo culetto e il cazzo che è davvero duro, anche io finisco di abbigliarmi indosso un paio i decooltè nere e mi vesto e trucco di tutto punto, ora visto che il ghiaccio e sciolto mi inginocchio davanti e gli prendo il cazzo in bocca da sotto la gonna, sento che gli manca poco a venire mi fermo, e passo dietro e gli tocco il culo e con il mio cazzo duro gli struscio le chiappe, si gira e mi dice sai io sono vergine, come vergine si non ho mai scopato, cavolo un verginello in tutto e per tutto, al che gli dico ora rimediamo me lo metti dentro, e lui sempre più esterefatto ed imbranato non sa che fare, io gli chiedo ma almeno ti masturbi? Lui mi fa poco anzi pochissimo, mamma mia che disastro, mi piego a 90 mi metto un po' di cremina e gli dico dai punta il tuo uccello nel buco e spingi, siamo nell’imbranataggine più totale, mi allargo con le mani le chiappe e con una mano gli prendo l’uccello e lo punto al buco e gli dico dai spingi e fatta è dentro ora muoviti un po' avanti e indietro si funziona, comincia a pompare, e qui succede l’altro guaio, sento aprirsi la porta e noi eravamo li nell’ingresso, è Edda, la mia donna delle pulizie che sa di me e dei miei gusti ed ogni tanto gli consolo la figa, lui era li che mi stava esplodendo dentro mentre Edda entra, ed esclama di nuovo un altro froscio, nell’esatto momento lui esplode dentro di me, Edda abituata alle mie performance posa la borsa a terra e gli dice non toglierlo da dentro vado a prendere della carta igienica, lui rimane immobile e duro dentro di me, Edda arriva e gli dice toglilo che a tappare il culo ci penso io e mi tampona con la carta, nel mentre esclama cazzo che bel cazzo e da un po che non vedo simili attrezzi, chissà quante donne hai fatto felici, io mi alzo e gli dico no questa e la sua prima volta che lo mette in un buco, cosa dice Edda sei vergine? Non sia mai si sfila i leggings e gli dice questa sarà roba mia da che te lo faccio diventare duro e poi mi scopi, comincia a spompinarlo e in men che non si dica è duro, via ora in figa, Edda è di facili costumi e una gran porcella, penso si sia fatta una scopata delle più belle della sua vita, farsi un verginello di 45 anni, io mentre colo di non so quanta sborra non finisce più, più che la sborra di una scopata sembra un clistere,