Lui & Lei
La spigola
di vintage69
27.05.2014 |
6.633 |
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"Ha un’andatura elegante, sinuosa, felpata..."
Finalmente riposo. Finiti gli esami ora manca solo discutere la tesi praticamente fatta.
Mi rilasso a pesca. La spiaggia è deserta, ormai la stagione è finita e sono rimasti in pochi a godersi il sole di settembre. Sono già tre mattine che vengo a pescare in questa spiaggia, la mia preferita. Ogni tanto riesco a catturare una spigola o un’orata. Ma da quando sono qui, ancora niente pesci, ma io continuo speranzoso. Però da ieri qualcosa è cambiato nel panorama della spiaggia. Una donna scende dalla duna dove ci sono diverse villette di un centro residenziale. Sono a circa 20 metri da dove questa ragazza (signora?) si stende a prendere il sole. Ha una figura accattivante e io la seguo con la coda dell’occhio mentre scende per il sentiero che porta all’arenile. Ha un’andatura elegante, sinuosa, felpata. Stende il suo telo, si toglie il copricostume e rimane in bikini, ieri nero, oggi rosso. Magnifica combinazione con i capelli biondi che oggi compongono una lunga treccia.
Non voglio che si accorga che la sto guardando e mi riconcentro sulla canna da pesca.
La canna vibra leggermente e poi il filo si tende. Wow, ha abboccato. Prendo la canna effettuo la classica “ferrata” e sento una notevole resistenza. Stavolta credo si tratti di una preda importante. E’ un pesce combattivo e passano diversi minuti prima di vederlo saltare ad una ventina di metri dalla riva.
Una voce accanto a me mi fa trasalire.
“ Deve essere un bel pesce “ dice una deliziosa voce femminile. Mi volto e la bionda in bikini è accanto a me. Vedendomi impegnato nel recupero del pesce si è avvicinata per vedere la cattura. Che schianto di donna. E’ bellissima e rimango a guardarla affascinato dimenticando il pesce. E’ la sua voce che mi riporta sulla terra. Vedendo la lenza lasca mi dice di fare attenzione altrimenti perdo il pesce. S’intende di pesca capisco.
Riprendo ad azionare il mulinello e, fortunatamente, sento ancora di avere la preda nella lenza.
“Posso aiutarti? Se entro in acqua con il retino ci sarà meno pericolo che si slami quando sentirà il basso fondale. “ Sì, decisamente di pesca ne capisce.
Affermativo. Entra in acqua e posso confermare la prima impressione. E’ veramente bella: alta, slanciata, con un lato B da sballo. Si avvicina con molta sicurezza al pesce che ormai si nota dagli spruzzi in superficie, guido la lenza nella direzione della bionda che con destrezza fa entrare la preda nel retino.
Torna verso di me con fare trionfante. “Presa. E’ bellissima. Una bellissima spigola, sarà più di un chilo”:
Al peso fa 1.350 gr.
“ Che bella, sarà un’ottima cena. Hai chi la cucina o ci penserai tu?”
“ No, sono qui solo e sinceramente per uno è un pochino troppa, la prenda lei, gliela regalo volentieri.”
“ Primo, dammi del tu, mica sono una vecchia signora poi sono sola anche io quindi troppa anche per me “
Un breve silenzio poi riprende
“ Idea: per uno è tanta ma per due sarà una bella cena. Perché non vieni da me ? Tu porti il vino e io preparo la cena. Abito qui sopra , alla Residenza Le dune. Numero 5”.
Accetto con entusiasmo, anzi debbo trattenermi per non esultare. A cena con questa splendida creatura, non riesco a credere alla fortuna che mi è capitata.
“ Allora io sono Ludovica, piacere” e le viene da ridere “ Prima prendiamo un appuntamento, poi ci presentiamo, che buffo.”
“ Io sono Luca. Molto piacere “.
Ci salutiamo e la guardo mentre torna al suo posto. Cammina con l’eleganza di un felino e la grazia di una gazzella. Mi viene da ridere tra me e me per la similitudine, ma mi ha veramente colpito. E’ il tipo di donna dei miei più arditi sogni.
Ho tutto il pomeriggio per prepararmi. Mi metto in tiro, compro il vino e una bella rosa rossa e puntualissimo, alle 20 suono alla porta della villetta n° 5.
Mi apre . Ora ha i capelli sciolti, indossa un vestitino nero attillato, corto sopra il ginocchio, senza maniche e discretamente scollato. Si vede appena l’inizio del canale tra i seni che tendono la stoffa del vestito. Non grandi ma sembrano belli e sodi. Porta solo minuscoli orecchini e sandaletti col tacco. Credo di aver fatto una faccia da perfetto cretino perché dice. “ Vuoi entrare, sì?”
“Oh scusa , stavo ammirando il tuo vestito, stai molto bene ecco questo è per te”
Sorride dolcemente al mio imbarazzo evidente e prendendo vino e rosa...
“ Che magnifica rosa e che pensiero dolce. E’ un secolo che non ricevo un fiore. Ti ringrazio Luca”. Mi abbraccia e mi bacia sulla guancia. Per poco non svengo. Sento le labbra morbide sulla pelle, sento il suo profumo delicato e sento...una morsa all’inguine.
Entriamo. Ha sistemato la tavola sulla veranda da dove si gode un magnifico panorama sul mare. All’orizzonte colorato di rosso il sole sta ormai scomparendo.
“ Ho preparato la spigola al sale. Una ricetta che ho visto su internet. Non l’avevo mai provata e non so nemmeno bene come si fa ad aprire lo strato di sale. Spero sia venuto tutto bene”.
“ Ora posso pensarci io. Durante le passate estati ho lavorato in un ristorante in Spagna, per avere un po’ di soldi senza pesare sui miei genitori e ho servito molte volte il pesce al sale che lì chiamano pescado alla espalda.”
La cena è deliziosa, la compagnia di più. Mi racconta la sua vita, ha 29 anni ,divorziata dopo un anno di matrimonio.
“ Mi sono accorta tardi che tipo era mio marito. Si è rivelato una canaglia. Angherie di ogni genere , ho sopportato per mesi ma il colpo finale l’ho avuto quando una sera mi ha proposto di fare sesso con gli amici che aveva invitato a cena. Mi sono spaventata a morte. Con una scusa sono riuscita a fuggire, e da lì via fino al divorzio.”
“ Che bastardo. Ha una moglie bellissima e vuole darla agli amici. Bastardo e pazzo. E pure stronzo, scusami la volgarità. Ma come si fa?”
“Grazie, sei molto caro” mi dice facendomi un lieve carezza sul viso. Avvampo.
Continuiamo a parlare e io me la mangio con gli occhi.
Parlo un po’ di me. 22 anni finiti, prossima laurea in architettura ecc.
Ci sediamo su un divano che si trova in un angolo della veranda. Si vede il mare. Prima di sedersi ha messo su un CD.
“ Ti spiace se mi tolgo i sandali? Mi piacciono molto ma i tacchi alti mi fanno venire male ai piedi.”
“ No assolutamente. Anzi avvicinami i piedi, sono molto bravo nel fare massaggi”.
Prendo tra le mani quel piedino delizioso, perfetto. Non sono un feticista ma quel piede perfettamente curato, con le unghie laccate mi eccita. Comincio un lento massaggio dopo un po’ Ludovica emette un lungo sospiro:
“ E’ bellissimo, rilassante. Sei un maghetto.”
“ Hai piedi bellissimi, anche Cenerentola te li invidierebbe”.
“Luca, hai fatto un complimento originale, bellissimo, sei proprio un caro ragazzo.”
Continuo a massaggiare poi, quasi inavvertitamente vestito si solleva un po’.
“Così mi si vede…tutto!” Infatti la gonna è salita e intravedo le mutandine.
“Beh non più di quando porti il bikini”. Ludovica sorride dolcemente. Sentire quella pelle deliziosa tra le mani mi eccita e colto da un improvviso raptus avvicino il viso al piede e comincio a baciarlo.
“Luca! Luca caro che fai? Oh Luca.”
Continuo e lei non si ritira ma chiude gli occhi e sospira, poi muove il bacino in modo appena percettibile. Bacio il dorso del piede : è morbido, liscio e profumato. Non mi fermo, bacio dopo bacio salgo fino al ginocchio poi lungo la coscia. Ora Ludovica muove il bacino più decisamente e sento il suo respiro farsi più pesante. Sollevo il vestito fino alla vita e affondo il viso tra le cosce. Sento il profumo del suo sesso; poso la bocca sulle mutandine che si stanno bagnando. Lei inarca il corpo , mi prende la testa fra le mani premendola sulla fica e con un lungo gemito, viene.
“Oh Luca, vieni qui, abbracciami forte, stringimi”
La sento calda e fremente tra le braccia ed è una sensazione meravigliosa, mai provata.
Rimaniamo a lungo abbracciati, in silenzio poi sento scorrere le sue lacrime sul viso.
“ Scusami Ludovica, scusami , non volevo….”
“No Luca no, va tutto bene. Sono solo un po’ frastornata. Da quando ho interrotto il rapporto con mio marito non ho più avuto nessun rapporto con un uomo e sono più di tre anni. Non so se mi sto comportando male o …”
La stringo e la bacio sulla fronte. Mi guarda, i suoi begli occhi sono ancora bagnati, poi mi prende il viso tra le mani e mi riempie di piccoli baci per poi schiudere la bocca.
E’ un bacio lunghissimo quello che ci scambiamo.
Ludovica si alza di scatto e m’invita a seguirla. Si è sfilata il vestito ed è rimasta con il solo reggiseno e le mutandine, il tutto in delizioso pizzo nero. Saliamo al piano superiore , io la seguo e posso ammirare , stavolta da vicino, il suo splendido lato B. Entriamo in una camera da letto e dice-
“Aspettami, vengo subito” ed entra nel bagno. Non so cosa fare ma mi tolgo la camicia e jeans rimanendo con i soli boxer.
Rientra poco dopo, è completamente nuda ed è uno spettacolo. Magnifica. Seni alti, candidi, bellissimi che oscillano appena mentre viene verso di me. Il pube è appena ombrato da un leggero strato di peli molto chiari, si vede bene il solco delle grandi labbra .
Si avvicina, mi abbraccia e scivoliamo sul grande letto. Mi bacia quasi frenetica e sento la sua mano scivolare sul ventre , fermarsi e impugnare decisamente il cazzo che più duro non potrebbe essere.
“Fatti vedere, fatti vedere, Luca” Raggiunge “l’obiettivo” …” Bello, bellissimo, oh come è bello” Mi bacia sulla cappella, si strofina il cazzo sul viso poi comincia a succhiarlo.
Mi basta un movimento per trovarmi tra le sue cosce e iniziamo un incredibile 69.
Distratta e eccitata dalle mie carezze, Ludovica si distende sul letto lasciando la “preda”.
Io continuo a baciarle il sesso, poi lentamente mi sposto sul bel ventre piatto e liscio. Mi fermo a giocare con la lingua nel suo ombelico. Lei si muove flessuosa ed eccitata.Con le labbra e con la lingua ( internet docet) salgo verso i seni. Li bacio con voluttà poi prendo in bocca un capezzolo, turgido e dolce come una nocciolina e lo succhio goloso. La sento eccitata, fortemente eccitata.
Il tempo sembra fermarsi poi dice semplicemente con un suono reso vagamente gutturale dall’eccitazione “ Basta Luca, non ce la faccio più, prendimi, montami!”
Le vado sopra cercando la fica però è lei che prende in mano la situazione, anzi il mio uccello e mi guida dentro la sua vagina in fiamme.
Sembra invasata perché mi bacia, mi morde, mi graffia con le unghie.
“Sì, sì, così, forte vai vai , fino in fondo , fino in fondo.”
Mi muovo sopra di lei e sempre più veloce e più in fondo.
Sento la vagina che si contrae in lunghi spasmi e mentre la inondo con la mia passione emette un lunghissimo gemito di soddisfazione.
Sono completamente abbandonato sopra di lei e pensando di pesarle troppo accenno a togliermi ma mi ferma subito.
“No tesoro, rimani, rimanimi sopra, voglio sentire il tuo peso sopra di me, sto riscoprendo il piacere di essere donna, di essere femmina. Non so come hai fatto a farmi scattare questa nuova scintilla ma ne sono felice.”
Quella che provo è una sensazione che non so descrivere ma mi sembra di volare.
Lei sente che il cazzo che si era lentamente ritirato sta riprendendo forza e volume.
“Che bello sentirti crescere dentro di me, è bellissimo. Amami ancora e fallo durare più a lungo che puoi, voglio sentirti tutta la notte”.
E sì, a varie riprese abbiamo fatto l’amore fino a che le luci dell’alba non hanno cominciato a rischiarare la stanza poi…ci siamo addormentati.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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