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Lui & Lei

Caffè a letto


di Membro VIP di Annunci69.it pierpatty6151
25.09.2024    |    3.318    |    4 9.4
"” Mi guarda e apre ulteriormente le gambe, aprendo la vestaglia lasciando libero il mio sguardo di raggiungere le mutandine, che scosta lasciando in bella..."
Il bianco bagliore della fredda nebbia a fatica si intrufola negli spiragli delle persiane. Io semi sveglio sto godendo il calduccio del piumone, ma dovrei andare in bagno. Come sempre sono nudo, adoro il contatto diretto delle lenzuola, e non ho voglia di affrontare questa gelida mattinata di febbraio.
Purtroppo, non riesco a resistere molto, il bagno prepotentemente mi chiama costringendomi ad uscire dal mio caldo bozzolo. Una corsetta, veloce svuotamento, altra corsetta e m’infilo sotto il caldo piumone, con mia grande mia gioia.

La porta della camera si apre lasciando passare profumo di caldo caffè. Seguito dalla sig.ra Luisa.

Da più di un mese alloggio nel suo appartamento, per questa mia trasferta lavorativa al sud. Non è mai successo che Lei si presenti in camera mia così presto, e per giunta con un caffè. Va beh che fa le pulizie nell’alloggio ma che ci fa qui, di domenica mattina con me ancora a letto. Questa sua intrusione mi ha spiazzato, e gradirei restare ancora a letto. Questa intrusione mi ha spiazzato.

Mentre Lei avvolta nella sua solita vestaglia a fiori sorride e si avvicina al letto.
“Buongiorno…un caffè ci sta?”
Io tiro su il piumone, cercando di nascondere ulteriormente la mia nudità.
“Buongiorno…il caffè a letto!! Non l’avrei mai immaginato…A che devo questa gentilezza?”
“Te lo spiegherò dopo…ora tirati fuori e prendi il caffè.”

Sempre più incuriosito e basito, mi appoggio allo schienale e ancora cerco di coprirmi alla male peggio con il piumone, sia per il freddo sia per la mia nudità, sia per la sua presenza.
Il caffè è ancora caldo, e forte come solo lo sanno fare qui al Sud.
Io continuo a farmi seghe mentali, senza risposte, sulla sua intrusione.
Lei invece sembra tranquilla e sorride. Forse per la mia faccia stralunata. Forse per la certezza di quello che ha deciso di fare.
Lei si siede in fondo al letto, e tira su una gamba posizionandola in piano sul letto e piegando il ginocchio. Lasciando l’altra penzoloni. Sorseggiando lentamente il suo caffè mi guarda e ho l’impressione che aspetti, ma non so che cosa.
Io bevo il caffè con furia, cercando di risvegliarmi il più possibile, avendo l’impressione che quel sorriso nasconde un qualche cosa di poco bello.

La osservo tutta.
Lei è la classica donna mediterranea con qualche kg in più nei posti giusti, è mora, di carnagione leggermente ambrata, con un bel seno prosperoso, che sembra avvolto solo dalla vestaglia, la posizione delle gambe lascia spazio per raggiungere con lo sguardo il bianco delle mutandine.

Da quando mi sono accorto di quel “bianco” a difesa del suo “tesoro”, il mio “Giacomino” ha iniziato a crescere in autonomia. Mentre il mio cervello elabora un: Che sia questo il suo progetto?

Il caffè è finito, e io sono lì in attesa. Finalmente Luisa diventando seria seria. inizia a parlare.
“Vorrei farti una domanda, che mi assilla da molto, e ne approfitto perché stamane mio marito è a pescare con amici. Ti prego rispondimi sinceramente è importante.”
Sono in trappola, che vorrà sapere?
“Certo sarò molto sincero”.

Luisa si schiarisce la voce e inizia:
“Da un po’ di tempo nel paese circola la voce che Gennaro, mio marito, in palestra s’incula un tizio, del Nord. Sei tu quel tizio?”

Più diretta di così non poteva essere. E ora che rispondo? Il mondo mi è caduto addosso, mi vedo già sbattuto fuori dall’alloggio. Un pesante silenzio riempie la camera. Ok affrontiamo l’inevitabile:
“Si sono io quello che si fa inculare da tuo marito.”

Lei si fa seria, ma è soddisfatta d’aver affrontato e scoperto la trama. I secondi passano silenziosi, e troppo lenti. Fino a che lei riprende con voce calma:
“Vedi combattere per riprendermi il marito che mi tradisce con un uomo non è facile, e non so neanche da dove iniziare, e che fare…dimmi come è iniziata, e che combinate”.
“La storia è iniziata dopo alcuni giorni dal mio arrivo. Come saprai il locale docce della palestra non è dotato di separé. Io stavo facendo la doccia quando tuo marito ha appoggiato il suo cazzo sul mio culo. Ne avevo voglia e non mi sono opposto alle sue spinte. E’ entrato e mi è piaciuto. Da allora ogni tanto Quando ci incontriamo in doccia mi scopa con suo e mio
piacere. Lui arriva io mi giro con la faccia al muro, lui lo appoggia e mi scopa. Tutto qui!.”

Mi guarda e apre ulteriormente le gambe, aprendo la vestaglia lasciando libero il mio sguardo di raggiungere le mutandine, che scosta lasciando in bella vista la sua figa pelosa.
“Ma questa la conosci e ti piace?”
“Certamente mi piace… ne vado matto… Vedi io sono di natura bisex e mi diverto a far sesso sia con gli uomini sia con le donne…Sono fatto così e non ci posso far nulla…”
“Far sesso con un uomo e una donna Ma come è possibile?”
“Non lo so!... Posso solo dirti che sono due modi differenti di godere, e far godere…Vedi a maggior ragione di ciò che ti dico…al solo vedere la tua figa il mio “lui” si è indurito senza toccarlo”.
“Non ci credo, fammi vedere”.
Io mi scopro e il “lui” è lì bello e svettante davanti alla figa di Luisa.

“Cazzerola che bell’arnese. È funzionante?”.
Lei parlando inizia ad accarezzare la sua “sorellina”, scostando un po’ di peli e scoprendo le labbra rosse che iniziano a luccicare.
Io davanti allo spettacolo, inizio ad accarezzare piano il mio “lui” guardandola fissa negli occhi. E lei mi imita accarezzandosi la sorellina.

Che situazione folle, entrambi in silenzio ci stiamo auto accarezzando con due facce più goduriose di una sconquassante scopata.
Lei si lascia andare, si toglie le mutandine gettandole via, allarga a più non posso le gambe, La figa completamente aperta luccica dei suoi umori. Alcune dita spariscono dentro di lei e vanno avanti ed indietro. Il respiro si fa pesante. Mi guarda mente mi sego vogliosamente. Ho la capella che fa male.

I respiri sembrano in sintonia. Il godimento è fuori di testa. Nessuno dei due tenta di avvicinare l’altro, sono due folli godimenti singoli. con il sogno reale e di fronte.
“Godoooo”.
Non so se lei trema o meno, avevo da godere anch’io, con una sborrata favolosa che mi impiastriccia tutta la pancia.

I minuti passano, nel silenzio, nel riprendersi, nel cercare “forse” di capire che ci è successo.
Lei si rialza, raccoglie le mutandine, si avvicina mi dà un bacio sulle labbra, e nel silenzio sparisce come è entrata, ma con tazzine vuote.
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