trio
SOGNO DI GIBBERISH:2
di Gibberish
29.01.2025 |
227 |
38
"Lo presi con entrambe le mani me lo infilai in bocca succhiandolo dolcemente..."
UN SOGNO DI GIBBERISHPARTE 2
SEGUITO :
......
Continuando a baciarlo allungo la mano gli prendo le palle e le massaggio, le tengo nel palmo a coppa per tastarne la consistenza e la pienezza. Sono calde e morbide. Lo presi con entrambe le mani me lo infilai in bocca succhiandolo dolcemente. La morbidezza della sua pelle e il suo profumo unico e seducente mi fecero rabbrividire. Sentii la vibrazione ripercuotersi in tutto il suo corpo e udii un ruvido gemito montargli nel petto .
Marco mi tocco’ la guancia “ Leccalo “… Eccitata da quell’ordine gli girai intorno con la lingua e fremetti di piacere quando mi ricompenso’ con una calda esplosione di liquido pre-eiaculatorio . Stringendo in una mano la base dell’uccello, lo accolsi in bocca, succhiandolo ritmicamente nella speranza di ottenerne di piu’. Avrei voluto avere il tempo per farlo durare.
Per farlo impazzire….Lui emise un gemito pieno di dolcissima agonia. “Dio, Tamara…la tua bocca. Continua a succhiare cosi’ “ Ero cosi’ eccitata dal suo piacere che mi contorsi. Le sue mani afferrarono i miei capelli tirandoli forte. Adoravo il modo in cui iniziava dolcemente e poi diventava sempre piu’ feroce , a mano a mano che il desiderio che sentiva per me travolgeva il suo autocontrollo. Quel lieve dolore mi rese ancora piu’ affamata, piu’ ingorda.
La mia testa ondeggiava mentre gli davo piacere , tenendolo stretto con una mano e succhiandolo e accarezzandolo con la bocca. Grosse vene percorrevano il suo pene e io vi feci scivolare sopra la lingua, piegando la testa per accarezzarle una a una . Me lo godetti sulle labbra come un dolce raro . Era la fellazione piu’ generosa che avessi fatto in vita mia, la punta mi arrivava fino all’ugola, succhiavo a piu’ non posso, muovendo la testa ritmicamente per farmi scopare in bocca. La sua erezione crebbe, diventando piu’ grossa e piu’ lunga . Mi facevano male le ginocchia, ma non me ne importava. Il mio sguardo era inchiodato su Marco , che con la testa piegata all’indietro cercava di riprendere fiato. “ Tamara, mi succhi così bene” Mi tenne ferma la testa e prese il comando . Spingendo con i fianchi . Ridotto al livello del puro bisogno dove solo la corsa verso l’orgasmo aveva importanza.
Mi aggrappai alle sue cosce tese con entrambe le mani, lavorando freneticamente con le labbra e con la lingua, volendo disperatamente farlo venire. I suoi testicoli erano pesanti e grossi , un’audace dimostrazione della sua potente virilita’. Glieli accarezzai delicatamente, sentendoli tendersi e sollevarsi. “ Ah, Tamara” La sua voce era un gemito gutturale . La sua presa tra i miei capelli si fece piu’ stretta. “ Mi stai facendo venire “ Il primo fiotto di sperma fu così denso che faticai a ingoiarlo. Accecato dal piacere, Marco si spinse fino in fondo alla mia gola, con il pene che pulsava a ogni scarica dentro la mia bocca. Gli occhi mi lacrimavano e i polmoni mi bruciavano, ma continuai a tenerlo stretto finche’ non si fu svuotato completamente. Tremo’, mentre prendevo tutto quello che aveva da dare. I suoni che emise e i complimenti che mormoro’ ansimando furono i piu’ gratificanti che avessi mai sentito. Gli diedi un’ultima leccata per pulirlo, meravigliandomi di quanto fosse duro dopo quell’orgasmo esplosivo.
Nel silenzio della notte, il mio respiro era lieve, il mio corpo rilassato . Un sorriso accennato si dipingeva sul mio volto mentre il sogno mi cullava in un mondo meraviglioso. Ero felice leggera, immersa in un’ emozione così intensa da sembrare reale.
Sentii una carezza sulla guancia , poi una voce dolce che mi riportava alla realta’.
“Amore , ti stai svegliando…stavi sorridendo nel sonno”
Aprii gli occhi lentamente, ancora immersa nelle sensazioni di quel sogno così bello.
Mio marito, Stefano era lì, accanto a me, il volto incuriosito e affettuoso. Mi strinse tra le braccia, il calore del suo corpo mi avvolgeva come una promessa di serenita’.
“ Sembra che tu abbia sognato qualcosa di bello”
Annuii, gli occhi ancora brillanti di emozione.
“ Si …era meraviglioso. Devi sentire che sogno incredibile ho fatto ! “
“ Ma ora per favore, stringimi, accarezzami, riscalda le mie labbra con le tue” dissi a Stefano attirandolo a me…Sperando di fargli capire che il mio era vero desiderio.
E con entusiasmo iniziai a raccontargli ogni dettaglio, mentre la felicita di quella notte continuava a riscaldarmi il cuore.
F I N E
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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