trio
La festa delle donne: Anna e Silvia
di Portia
09.06.2023 |
1.168 |
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"Le trasferisce tutti gli umori, i sapori di cui si era riempita..."
Mi sono assopito aspettando Silvia che ancora non era rientrata.Come molte donne l'otto marzo esce con le amiche, ma non ce l'ho fatta ad aspettarla sveglio.
Nel dormiveglia mi sembra di sentire dei rumori che provengono dall'altra camera da letto, quella degli ospiti.
Mi alzo, scalzo e nudo, senza accendere la luce.
In realtà non ne ho bisogno perché l'altra stanza è già illuminata e la porta solo socchiusa.
I rumori ad onor del vero mi sembrano più gridolini e risatine femminili.
Mi avvicino con circospezione e non posso credere a ciò che i miei occhi vedono.
Un mucchio di vestiti, due paia di scarpe gettati alla rinfusa sul pavimento.
Silvia nuda sul letto con le gambe lunghe aperte e la sua amica Anna che le sta leccando la fica.
Anna è ancora con le mutandine di pizzo e mi da le spalle, quindi posso ammirare il suo meraviglioso culo che tanto mi piaceva anche quando lo guardavo fasciato da jeans aderenti.
Silvia invece ha lo sguardo rivolto verso la porta e mi ha visto che ero lì, incredulo ed estasiato da quello che mi si era presentato davanti.
Anna leccava mia moglie e le aveva infilato due dita per farla godere di più.
Da quella distanza potevo sentire il nettare che colava dalla fica di mia moglie che gemeva e godeva come da tanto tempo non faceva più con me.
Tante volte le avevo proposto di giocare con qualche sua amica, ma la risposta era sempre stata un diniego.
Silvia urla ha già raggiunto l'orgasmo.
Anna le lecca la pancia e sale su, con la bocca gioca coi capezzoli appuntiti di mia moglie e poi la bacia in bocca.
Le trasferisce tutti gli umori, i sapori di cui si era riempita.
Non so se è stata un'impressione ma credo che mia moglie facendomi un cenno col capo mi invitasse a partecipare.
Avevo già il cazzo in tiro per l'eccitazione.
Mi faccio avanti.
Sfilo le mutandine di Anna che sono zuppe.
Infilo due dita e trovo un lago in mezzo alle sue gambe.
Ho sete e mi voglio dissetare e con la lingua cerco la sorgente di quella fonte...
Estasi.
Lei geme, la sento che gode e mi inonda la faccia.
Ho perso la cognizione del tempo e sento che Silvia mi sposta la testa. Vuole bere anche lei.
In quella posizione mi è facile prenderla alla pecorina.
Tre corpi che ardono di passione.
Tre corpi in preda all'eros.
La fica di mia moglie è bollente, accogliente.
Sono quasi stupito, perché di solito una volta che ha raggiunto l'orgasmo non ne vuole più.
Stanotte è calda ed insaziabile.
Anna nel frattempo mi prende l'uccello pieno degli umori di mia moglie, lo lecca con avidità e lo ripulisce tutto fino alle palle.
È il suo turno.
Silvia sta a cavalcioni sulla sua faccia ed Anna la lecca e la stuzzica con le mani.
Io affondo sempre di più dentro l'amica di mia moglie.
Mi appoggio con le mani su quel culo sodo che sembra scolpito nell'alabastro.
L'estasi.
La sborra mi esce come l'eruzione di un vulcano.
Densa e bollente.
La inondo.
Silvia si avvicina e anche lei vuole pulirmi con la bocca l'uccello che è pieno di me e di Anna.
Sudato, soddisfatto mi addormento tra le due.
La mattina quando mi sveglio mi accorgo che loro non ci sono più nel letto.
Sono entrambe sotto la doccia e con la luce del giorno posso osservare bene ciò che la sera prima mi era sfuggito.
Mia moglie la conosco bene: alta con le gambe lunghe i seni grossi i capezzoli turgidi.
Anna molto alta anche lei con le tette a punta, con la carnagione rosea e una fichetta che sembra una rosa che sta sbocciando.
Ma soprattutto vedo gli occhi che brillano di mia moglie.
È chiaro, mi butto sotto la doccia anche io.
Ieri sera è stato solo il preludio.
I racconti di Portia.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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