trio
C'era una volta (La strega Magalì)
di Portia
03.04.2022 |
1.081 |
11
"Io non urlo, ma sento il suo cazzo dentro di me che sprigiona calore ed energia..."
(C'era Una Volta...) La Strega MagalìSir Paul corre in groppa al suo Venenum, la notte si avvicina e lei sta aspettando.
Eccola la Fata, all'incrocio delle strade tra il borgo e la foresta.
Rallenta la corsa, si ferma, la saluta con il cappello e senza neppure scendere da cavallo la prende per la vita e la issa su.
La bacia in bocca, la brama da tanto.
La desidera così ardentemente che più volte si è domandato se fosse un istinto naturale o frutto, di un incantesimo o di una pozione.
Dama, cavaliere e cavallo si dirigono verso la foresta.
Intanto si affaccia la luna.
Una luna pallida, fredda, che rischiara il sentiero e fa apparire gli alberi come spettri.
Sir Paul tiene stretta a sè la Fata per non farla scivolare da cavallo.
Le infila la mano sotto la tunica di seta.
I capezzoli duri sembrano che vogliano bucare la stoffa.
Lui ci gioca con una mano, li stuzzica, li tormenta.
Piano piano la mano scende.
Va in esplorazione.
La Fata ha una fighetta piccola, già umida che desidera sir Paul, per ora si deve accontentare di un paio di dita che si muovono veloci e capaci dentro di lei.
Il duro che sente sul sedere non è il cuoio della sella, ma è il cazzo del gentiluomo che già è lungo e duro, il completa erezione sotto le braghe.
Eccitato dagli umori che hanno bagnato le dita.
Venenum si ferma.
Il cavallo ha riconosciuto il posto e sa che quella è la loro tappa.
I due amanti scendono.
Appena i loro piedi toccano terra Sir Paul tira su il vestito di Fata e si inginocchia davanti a lei.
È assetato e lì c'è la fonte che gli darà sollievo.
La lingua le esplora in lungo e in largo la fessura della fica.
Morbida.
Profumata.
Sa di nettare.
Più dolce del miele.
Una fonte inesauribile di gioia per sir Bob.
Fata geme, è magica, ma è pur sempre una donna.
Ha un orgasmo che la sconquassa tutta, urla così forte che gli uccelli notturni smettono di fare i loro versi, ma in compenso, molto lontano si sente un lupo ululare.
Tiene il nobile Paul per i capelli in modo che la bocca non abbandoni la sua fica e possa godere ancora e ancora.
Gli umori le colano giù per le gambe e sir Bob cerca con la lingua di fermare quei rigagnoli.
Il vestito di seta di Fata adesso sta per terra.
Sir Paul si libera delle braghe e di tutto ciò che indossa.
Nudo.
Nudo sotto la luce fredda della luna.
Ha la pelle che luccica.
Gli occhi neri che brillano.
Il cazzo alto, lungo e duro.
Stende Fata sul suo mantello.
Le apre le cosce.
La penetra.
Fata urla di nuovo.
Paul trova una fica bollente che lo accoglie.
Un fodero per la sua spada.
La sbatte.
La fa godere.
Fata è una donna speciale urla come poche senza remore, senza vergogna.
Gli chiede di essere più irruento, vuole sentire il suo cazzo dentro di sé fino alle palle.
Lui l'accontenta.
Nel bosco ci sono milioni di anime.
Di esseri.
Di spiriti.
Ci sono due amanti che fanno l'amore.
C'è Venenum che sta vicino a loro.
Seduta su un ramo sopra di loro c'è anche una fattucchiera.
Sono io, la strega Magalì, uscita dal mio antro nel bosco per raccogliere foglie, erbe, radici e bacche per fare filtri, pozioni e rimedi magici.
Eccitata ed incantata dai due amanti mi sono fermata a guardarli.
Io invidio la Fata, oggetto di tanto eros e passione.
Sir Paul appare ai miei occhi virilmente possente, un maschio che vorrei possedere anche io.
Per me è facile diventare invisibile.
Loro non mi possono vedere, ma io li posso toccare.
Fata sta girata alla pecorina e sir Paul le sta dietro.
Col buio non vedo bene.
Allora metto una mano.
Sento che la sua asta non è infilata nella fica, ma la sta penetrando nel culo.
Gli accarezzo le palle, le stringo.
Lui non vedendomi non si rende conto.
Però ha un sussulto e urla di piacere.
Allora continuo.
Gli lecco il culo e con la lingua salgo su per la schiena.
Con una mano gli continuo a brandire le palle e con l'altra gli graffio la schiena.
Sta per avere un orgasmo potente.
Vede una donna, ma in realtà sta scopano con due.
Lei seguita ad urlare a gemere.
Ora tutto il bosco lo sa.
Paul non ce la fa più, tira fuori il cazzo e schizza sulla schiena di Fata.
Un fiotto lungo, denso bollente.
Lei si alza.
Vicino c'è una specie di fonte e si va a lavare.
Lui si accascia sul mantello steso sull'erba.
Il cazzo oramai è moscio, ma io non resisto.
Sono ancora invisibile e lui si sente il membro risucchiato.
Lo ripulisco bene.
Lo masturbo con la bocca con ardore.
Lo voglio anch'io.
Sir Paul non capisce è in uno stato misto a torpore e nuovo desiderio e si ritrova ancora con il cazzo in erezione.
Divarico le gambe e gli salgo sopra, cavalcandolo.
Comincio a godere anche io.
Mi lascio andare e lui mi vede.
Vede che sta godendo con uno spirito del bosco.
Vede la mia pelle bianca come alabastro sotto i raggi della luna e i miei capelli che hanno lo stesso colore di questa luce.
Il mio seno nudo candido, i miei capezzoli duri e rosa.
La mia fica bagnata che ha rapito il suo cazzo non la vede, ma la sente.
Gli occhi mi brillano.
Mi muovo e godo sopra il cazzo si sir Bob.
Gode pure lui, nonostante non si renda bene conto.
Non posso fare a meno di baciarlo.
Di accarezzare la sua pelle di velluto, di mordere i suoi capezzoli.
Io non urlo, ma sento il suo cazzo dentro di me che sprigiona calore ed energia.
Lo voglio ora e lo desidererò per sempre.
Urla.
Stavolta il fiotto è tutto dentro di me.
Abbondante e denso come quello dedicato a Fata.
Fa dei versi quasi animaleschi per quanto gode.
Io sto zitta.
Fata di ritorno dalla fonte lo sente.
Si stupisce perché vede solo lui.
Io sono già sull'albero, sul mio ramo.
Sono riuscita a prendergli un ciuffo di capelli.
Lo userò per farne un amuleto.
Lui sarà mio e di nessuna altra.
Per sempre.
Fata e sir Paul si abbracciano.
Si baciano.
Veramente è più lei che abbraccia e bacia lui.
Si rivestono.
Lui è ancora stordito.
Salgono a cavallo e vanno via.
L'indomani specchiandosi Paul si accorgerà che sulla schiena ha dei graffi che sono sei lettere: M A G A L Ì.
Incredibilmente questo è il racconto più vero che ho scritto.
I personaggi sono reali e la vicenda realmente accaduta.
Lunga la strada, stretta la via qui vi lascio la firma mia:
La Strega Magalì.
I racconti di Portia
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore.
Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.