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La festa del mio compleanno
di Portia
03.06.2023 |
1.201 |
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"Dando piacere e godimento a tutti, indistintamente..."
Citofoniamo, ci aprono.Li troviamo che ci stanno ad aspettare.
Lei, bellissima signora con la pelle lucida e scurissima, un corpo da urlo e due occhi come acquemarine: Madlene
Lui, uomo affascinante, che trasuda eleganza e sex appeal al primo sguardo: Amos.
La regina di quel regno: Silvy.
Alta, parrucca bionda, truccata, rossetto, unghie impeccabili.
Coi tacchi ci sovrasta tutti, tranne Luca, il mio amato “pezzo di Marcantonio”.
Si crea subito un’atmosfera allegra, ho la sensazione di conoscerli da sempre.
Spogliarsi e finire in camera da letto è un attimo e sembra la cosa più naturale del mondo.
Amos ha un corpo che sembra una statua, pettorali e addominali scolpiti, un culo di marmo e un cazzo esuberante.
Silvy non è solo “coreografica” anche lei ha un cazzo notevole.
Mi sembra doveroso ringraziare la padrona di casa e onorare un membro del genere con un bel pompino.
Intanto Amos pensa alla mia fica e ci pensa con le mani, con la lingua….
A pochi centimetri, dall’altro lato del letto Madlene gemeva, anzi urlava di piacere.
Luca la stava leccando, aiutandosi con le dita le procurava un piacere immenso…raramente ho sentito una donna strillare così.
Tant’è che ho staccato la bocca dal cazzo di Silvy per dire: “Amore, poi voglio che mi fai la stessa cosa che stai facendo a lei…”
Silvy rispettosa del suo ruolo si divideva tra noi donne e i due maschietti.
Dando piacere e godimento a tutti, indistintamente.
Ad un certo punto, mentre sto a calvacioni su Silvy, in uno stupendo smorzacandela, Amos approfitta del mio secondo buchetto.
La doppia all’inzio è devastante, ti senti quasi dilaniata, ma questione di pochi minuti ti senti pervasa da un piacere estremo che coinvolge ogni cellula del tuo corpo.
Godimento ed estasi allo stato puro.
Non ricordo bene la cronologia e la sequenza della nostra orgia, ma l’eros e la passione pervadevano la stanza.
Gemiti, sospiri, un orgasmo dietro l'altro per me e l'altra lei.
Non so quante volte ho squirtato, non so quanto Madlene abbia urlato per l’estasi.
Mentre Amos e Silvy erano impegnati con Madlene, ho indossato per la prima volta lo strapon e l'ho usato sul mio amore, Luca.
Mi ha detto dopo che ha provato un dolore lancinante misto ad un piacere sublime, godeva col fallo dentro e soffriva quando usciva e poi glielo rimettevo dentro.
Capivo, però che godeva perché aveva il cazzo duro, turgido.
Il primo ad arrivare al lieto fine è Amos, che allaga la fica di Marlene.
Poi Silvy e Luca sborrano all’unisono sulle mie tette.
Avevo due fiumi di sperma che mi scolavano giù, fino allo sterno, fino alla pancia.
Una scopata meravigliosa finita con un brindisi finale per il mio compleanno: champagne versato sulle fiche mia e di Marlene.
I racconti di Portia
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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