Il papà della mia migliore amica (prologo)

15 giugno.

Ultimo giorno di scuola, a differenza di tutti i miei compagni non sono tanto felice, chissà per quanto tempo non potrò vedere il mio amore.
Stamattina per l'ultima volta ci ha accompagnate a scuola, me e sua figlia Federica. Non credo di sbagliare, ma quando sono salita sui sedili posteriori e la mini gonna di jeans mi scopriva gli slip, lui mi guardava dallo specchietto... Sembrava molto compiaciuto.
Caro Diario quanto lo amo.
Lo amo!!


26 giugno.

Sono in fibrillazione i miei vanno qualche giorno in Umbria, l'ho detto a Federica e triste, quasi piangendo al telefono: "Che vacanze sarebbero senza di te sorellina mia?"...
Subito dopo ha lanciato l'idea di stare da lei, almeno finché i miei staranno fuori...
Caro Diario, prega per me: fa che mamma e papà mi diano il permesso...


3 luglio.

Sono a casa di Federica da due giorni.
Sto con lei, ma soprattutto con suo papà...
La mattina andiamo in spiaggia: mi beo a guardarlo mentre si appisola sul lettino all'ombra.
Ieri Federica e sua mamma sono rimaste a chiacchierare con le vicine di ombrellone, ed io ho fatto il bagno con lui.
Sono arrostita quando uscendo l'acqua mi sono accorta che il costume gli aderiva sul davanti, lasciando intravedere la forma del suo uccello.
Nessuno dei ragazzi della nostra età che frequentiamo mi piace quanto lui.
Caro Diario, io lo desidero...


5 luglio

Stanotte mi sono svegliata sentendo dei bisbigli nella camera dei genitori di Federica.
La porta era aperta e la luce su un comodino accesa.
Silvia era in ginocchio sul letto e Luca la stava penetrando alla pecorina.
Lei ansimava e gemeva.
Lui la sbatteva ritmicamente.
Un sentimento di eccitazione misto ad odio per Silvia mi scuoteva.
Sono sicura che Luca ha voltato la testa e mi ha vista.
Così ha aumentato il ritmo... Con un suono gutturale è arrivato all'acme del piacere, riempiendo Silvia di sperma.
Prima che andassero in bagno sono scappata in cameretta.
Federica dormiva beatamente.
Io ero in preda ad un'eccitazione febbrile.
La mia mano è scivolata dentro le mutandine... Ero zuppa.
Ho giocato col mio clitoride immaginando che fosse la mano di Luca.
Ho goduto.
In silenzio ho goduto.
Caro Diario, sto diventando donna.


7 luglio

Stamattina Federica è uscita presto con sua mamma per andare a fare le analisi del sangue.
Già ci eravamo accordate la sera prima che io sarei rimasta a dormire e poi saremmo andate al mare coi suoi genitori.
Sento la porta di casa chiudersi.
Mi alzo velocemente e vado verso la camera dove Luca sta ancora dormendo.
Girato di fianco vedo la sua schiena e il suo culo nudo.
Ora o mai più.
Mi sdraio accanto a lui.
Gli prendo il cazzo in mano.
Apre gli occhi. Non mi dice nulla.
Si mette a pancia su e mi spinge la testa, la bocca sul suo membro.
Io ho fatto solo un altro pompino in vita mia.
Spero di essere all'altezza.
Pare di sì: lo sento crescere dentro la mia bocca, diventare duro, di marmo.
Intanto lui ha scostato le mie mutandine e mi ha infilato due dita nella fighetta.
Sono un lago in mezzo alle gambe.
Ora mi stende sul letto e sento la sua lingua dentro di me.
Chiudo gli occhi.
Per me è un sogno!
Quando li riapro lui è su di me, anzi dentro di me.
Il piacere mi pervade e tremo.
Tremo perché godo, tremo perché sono felice.
Intanto mi bacia la punta delle mie piccole tettine.
Non mi ero accorta che ero rimasta senza maglietta.
Mi bacia, mi accarezza, mi scopa.
Mi fa sentire donna!
Con cautela sfila il cazzo da dentro di me.
Così posso vedere il fitto di sperma su di me... Sulla mia pancia...
Non è un sogno è accaduto tutto veramente.
Quando torna Federica e la sua mamma Io sono tornata nel mio letto e Luca stava preparando la colazione.
Caro Diario, ieri ero una bambina, oggi sono una Donna.

I racconti di Porzia