trio
Il fotografo. In tre
di batman100
13.11.2020 |
25.222 |
19
"Uno sculaccione violento quanto improvviso..."
La mia era diventata una fissazione.Volevo coinvolgere la mia signora in un menage a trois.
Ma non era solo quella (di fissazione ne ho tante!).
Ultimamente mi era presa la mania di riprenderla mentre facevamo sesso.
Non sempre, solo in determinate circostanze ero riuscito in questo: quando eravamo in albergo o nelle nostre case di vacanze, rilassati e sufficientemente su di giri.
L'ultima volta, ad esempio, dovevamo andare a cena fuori e mi si è presentata con un abitino abbastanza corto per il suo genere. "Che dici, sarà troppo corto?" mi ha chiesto.
"Neanche per sogno! ti sta benissimo. Certo che con le gambe ben in mostra così ci sarebbero volute delle autoreggenti invece dei collant!" le ho risposto.
Lei con fare malizioso, mi ha preso la mano e l''ha portata sotto la gonna.
Con mio grande stupore ho trovato il ricamo delle calze e poi la coscia nuda. In confidenza, già mi era diventato duro!
Ceniamo e l'argomento di conversazione era sempre lo stesso "il sesso". Era una giornata in cui lei era calda e pronta a tutto. In più le avevo preso un bicchiere di prosecco e per lei era sufficiente per farla andare su di giri.
Dopo cena ci aspettava il nostro appartamentino in centro.
Molto carino e con una parete della camera completamente a specchio.
Mentre salivamo le scale, lei era avanti a me ed io potevo infilarle la mano fra le cosce nude e accarezzarle il sesso cal wedo coperto da preziose mutandine di pizzo.
Una volta chiusa la porta ci siamo abbarbicati l'uno con l'altra in un bacio profondo e sensuale, toccandoci e spogliandoci a vicenda.
In pochi secondo io ero completamente nudo e lei aveva la lingerie e le famose autoreggenti.
Era di un sexy spaventoso.
Si è seduta sul divano e ha iniziato a farmi un pompino meraviglioso mentre mi guardava negli occhi.
Confesso che avevo le gambe che mi tremavano!
La sua lingua scorreva delicatamente su tutta l'asta, scendeva fino alle palle che avevo depilato completamente come piace a lei, poi risaliva e lo prendeva tutto in bocca lasciandolo scivolare lentamente fra le labbra. Una goduria pazzesca.
L'ho dovuta alzare altrimenti le avrei schizzato in gola.
Siamo saliti in camera e lì ha dato il meglio di sè. mostrandosi in tutta la sua giuninica bellezza, mentre si masturbava davanti a me. Poi io le ho restituito il favore leccandola e baciandole la fica bagnatissima di umori.
Mi ha succhiato e abbiamo scopato meravigliosamente fino a che non le sono esploso dentro riempiendola di seme caldo.
In certi momenti ho potuto prendere il cellulare e le ho fatto alcune foto e un breve filmato, proprio mentre si masturbava..
"Ma questa è una mania, per fare che, poi!" mi ha redarguito dopo.
"Quando saremo vecchi almeno potremo vedere come eravamo beli, no?"
"Ok, ma mi disturba che tu lo faccia mentre scopiamo, mi distrae"
"Sai cosa possiamo fare? Ho sentito dire che ci sono dei fotografi specializzati per questo tipo di foto. Sono riservati e ti danno subito le foto per evitare il rischio che possano andare in giro. Che ne dici, ne contatto uno?"
"Ma sei matto? e io dovrei fare sesso mentre uno mi guarda!...."
La sua risposta fu perentoria, però notai nei suoi occhi uno sguardo strano. Ormai la conosco bene per capire quando il suo "No" è un "NI".
La notte passò tranquilla. Il mattino presto mi risveglio mentre lei mi sta facendo un pompino.
Bellissimo risveglio non c'è che dire. Soprattutto perchè oltre al piacere del contatto della sua bocca con il mio uccello, potevo ammirare il suo culo e tutta la scena dal grande specchio che rifletteva la nostra immagine. A lei piace prenderlo morbido e poi farlo crescere fra le sue labbra quando era ben duro ha continuato a succhiarlo e a menarlo fino a che non le ho riversato in bocca la sua dose giornaliera di sperma caldo che ha provveduto ad inghiottire con gusto.
"Grandiosa... buongiorno..." le ho detto quando è risalita su e mi ha baciato con ancora il mio sapore sulle labbra.
"Ti sarebbe piaciuto farmi il video, vero?" mi rispose lei con malizia.
Dopo qualche giorno, io avevo ancora quell'idea in testa e avevo fatto le mie ricerche.
Poi mi venne un'idea. Chiamai un vecchio amico che lei non conosceva.
Era in bel tipo, poco più giovane di noi e sapevo che lui aveva un debole per mia moglie e aveva la passione della fotografia. Tutte caratteristiche che tornavano utili al mio piano
Una decina di giorni dopo si ripresentò l'occasione per una serata speciale.
Stessi preparativi, stesso abbigliamento sexy di lei.
Mentre eravamo a cena, ritorno sull'argomento foto erotiche e lei mi sfida.
"Figurati, non esistono mica fotografi che fanno questi servizi!" Povera ingenua... era già pronto che ci aspettava!
"Ah no?, vediamo se riesco a trovarlo entro 5 minuti, accetti di farti riprendere, ok?"
"Ok, ci sto" disse lei alla quale il prosecco (doppio) stava già facendo effetto.
Faccio finta di cercare su internet e trovo subito il numero di Marco.
"Buonasera, avrei bisogno di un servizio fotografico....." fingo di spiegare tutto al telefono e ci accordiamo per un'ora dopo a casa nostra.
Mentre chiamavo lei mi guardava tra l'imbarazzata e meravigliata.
"Ma davvero?"
"Certo" risposi. "Finiamo la cena in fretta, adesso dobbiamo andare, non vorrei farlo aspettare".
Lei rimase in silenzio. Si era resa conto di essersi sbilanciata di più del previsto, ma ormai la scommessa era da pagare.
Arriviamo a casa e l'eccitazione in me cresceva, ma non volevo approfittarne prima dell'arrivo del nostro amico.
Per fortuna non tardò molto. Suona il campanello ed eccolo che si presenta.
Un uomo sulla quarantina, leggermente brizzolato, elegantemente sportivo in camicia e jeans oltre tutta la sua attrezzatura.
"Lo accolgo come se non ci conoscessimo da una vita mentre lei è molto, molto imbarazzata.
"Non devi preoccuparti, sono un professionista e faccio questi servizi quasi tutti i giorni. Per me è un lavoro" Le dice per metterla a suo agio "Voi dovete fare come se io non ci fossi, e cercherò di non far sentire la mia presenza.
Iniziamo a prendere accordi e intanto apro un'altra bottiglia di prosecco che avevo messo in fresco.
Brindiamo tutti e tre attento che anche lei lo beva tutto (so come reagisce all'alcool) poi lui inizia a montare la sua attrezzatura, qualche faretto, un paio di cavalletti e il set è pronto.
Io intanto ho iniziato ad accarezzare indifferentemente le sue gambe semiscoperte. So che per lei adesso viene il difficile e devo muovermi con attenzione per non sciupare tutto.
La mia mano sale lentamente ed arriva alla trina dell'autoreggente, mi fermo e aspetto la sua reazione che non c'è. Allora continuo e mentre le carezzo la pelle nuda della coscia, mi avvicino e le bacio l'orecchio. So che questa cosa la fa impazzire e lei si lascia fare.
Intanto Marco ha iniziato a fare qualche scatto come per provare la macchina, faccio finta di nulla, ma indifferentemente sollevo la gonna un po' di più per mostrargli la fine della calza.
Devo ammettere che lui è davvero professionale e continua tranquillo con il suo lavoro. Mia moglie si fa un po' coraggio e allunga la sua mano su di me, sente il bozzo duro che ho dentro i pantaloni e mi guarda come per dirmi "Sei un vero porco!"
Si lo sono! E me ne vanto.
Mi alzo in piedi e mi libero della camicia mentre lei armeggia ai pantaloni. Una volta sganciati, li lascia scivolare a terra mettendo in mostra i miei slip che trattengono a fatica la mia erezione.
Lei mi guarda e sussurra "se dobbiamo giocare, giochiamo!"
Prende l'elastico delle mutande e lo fa scendere quel tanto che basta per far schizzare fuori l'uccello come una molla. Lo prende in mano impugnandolo delicatamente, poi lancia uno sguardo verso Marco che ha gli occhi sulla fotocamera puntata su di noi e avvicinandoselo alle labbra le dischiude lentamente e lo fa scivolare all'interno della sua bocca calda. Inizia un pompino ben sapendo che viene ripresa dalla fotocamera. Mi sembra che si stia impegnando per far vedere quanto è brava, lo tira fuori e lo lecca tirando fuori la sua lingua, la fa roteare sulla cappella turgida e poi scivola lungo l'asta lasciando una scia di saliva.
Poi ritorna su e ricomincia a pompare con gusto.
Intanto io armeggio con il suo vestito e finalmente riesco a sganciarlo e a farlo scivolare oltre le sue spalle. Lei agevola il gesto, sfilandosi le maniche. Mette in mostra il suo bel seno coperto solo da un reggiseno di pizzo molto elegante che la rende ancora più sexy.
Marco si avvicina e riprende la scena con maggori dettagli. Io intanto mi insinuo nel reggiseno e raggiungo i capezzoli turgidi, stuzzicandoli con le dita. Lei geme, con il mio cazzo in bocca e io sento le vibrazioni della sua lingua.
Orami è andata, è seminuda davanti ad uno sconosciuto che la sta fotografando mentre tiene il mio uccello in bocca.
A lei piace molto succhiarlo e quando inizia non smetterebbe più, ma la serata è lunga e dobbiamo ancora andare a letto.
Mi abbasso su di lei, la bacio, mi inginocchio fra le sue gambe tenendole allargate, sollevo lentamente la gonnellina leggera lasciando scoperte le belle gambe impreziosite dalle autoreggenti.
Lei intanto si è lasciata andare all'indietro sul divano ed ha chiuso gli occhi. La situazione si fa sempre più calda.
Lascio un po' di tempo a Marco di riprendere i dettagli delle sue mutandine trasparenti che lasciano vedere la sua fica semi depilata, poi con le dita scosto il tessuto e scopro il suo sesso lucido e gocciolante. Mi ci tuffo e affondo la lingua fra le labbra calde. Lei non ce la fa e la sento gemere e mugolare mentre la mia lingua cerca di darle piacere giocando con il clitoride ben evidente.
Sento dietro di me Marco che continua il suo lavoro, ma mi sembra che non sia così indifferente come diceva. Il suo viso si sta arrossendo e il respiro è più affannoso.
"Dai, riprendile bene quella bella fica bagnata" gli dico facendo in modo che anche lei mi senta.
MI sposto un po' per agevolare la ripresa. Ora l'obiettivo è a pochi cm dal sesso di mia moglie. Sono sicuro che lui ne sente il calore e l'odore.
Le sfilo le mutandine: Rimane nuda. A gambe aperte con una macchina fotografica a pochi cm dal sesso. A raccontarglielo non ci crederebbe nemmeno lei!
Le mie dita allargano le labbra rosse per mostrare bene l'interno della cavità, ancor più rossa e luccicante. Con il dito medio mi insinuo all'interno e la masturbo in profondità.
Vedo marco che si è allentato un po' la camicia, forse per il caldo, forse per l'eccitazione. Mi sembra di notare un certo gonfiore nei suoi pantaloni.
Senza che lei se ne accorga, lo invito ad avvicinarsi ancora di più. La sua macchina è a pochi cm di distanza e sta riprendendo la fica di mia moglie fino a dentro.
Con un gesto gli faccio capire che gli sorreggo io la macchina e lo invito a toccarla. Lui non aspettava altro, e le mie mani si sostituiscono alle sue.
Dentro di me penso che sto realizzando il mio sogno di vederla finalmente con un altro, di scoparla in due.
Intanto mi accontento di vedere le sue mani che si insinuano nella fessura mentre lei, ignara, geme a quelle che crede le mie carezze.
Gli restituisco la macchina e faccio alzare mia moglie. L'accompagno in camera e Marco ci segue con fare professionale, portandosi dietro gli attrezzi del mestiere.
Arrivati in prossimità del letto la spoglio completamente lasciandola solo con gli autoreggenti color carne. Marco azzarda a dire "se mi posso permettere, lei è una gran bella donna, Complimenti davvero"
"grazie" risponde lei ormai completamente andata.
La distendo sul letto ed è bellissima da guardare. Mi metto in ginocchio sul letto e le porgo il mio uccello da ciucciare. Lei lo fa con gusto, di nuovo, e con la mano libera, arriva al suo sesso ed inizia a masturbarsi. Lo faccio presente a Marco che riprende subito la scena delle sue piccole dita che massaggiano il clitoride e si insinuano nella fessura. Per me questa è una scena veramente arrapante.
A quel punto, anche Marco non può davvero più. Io mi porto in mezzo alle sue gambe, appoggio il mio uccello sua sua fica calda e lo lascio scivolare dentro con suo estremo piacere.
Faccio di nuovo un cenno a Marco che credo che stia scoppiando, lui poggia la macchina sul cavalletto tira fuori il suo cazzo e lo appoggia alle labbra di mia moglie..
Lei quasi non appare sorpresa. O meglio fa la faccia sorpresa per salvare le apparenze, ma non vedeva l'ora che Marco facesse quella mossa.
Lui non ha bisogno di forzare le sue labbra per entrare nella sua bocca perché appena giunto a tiro, lo fa scomparire come per magia.
Inizia a succhiarlo con foga, impugnandolo con la mano per fissare le sue mosse. Lo sega mentre tiene la cappella in bocca intanto che io la scopo con forza. E' scatenata, la sento gemere con la bocca piena, mugola, si contorce. Anche Marco ormai ha preso confidenza e affonda sempre più.
Era tanto che avrei voluto vederla così! E a questo punto tutti i limiti, tutti i tabù erano superati ed era pronta per qualsiasi altra esperienza.
Esco dal suo sesso gocciolante e mi porto anch'io vicino alla sua bocca, Gli offriamo i nostri uccelli insieme e lei ormai scatenata, alterna le succhiate prima verso uno poi verso l'altro. Presa da un senso di sfida ad un certo punto, spalanca la bocca e cerca di accogliere tutti e due i cazzi insieme. Vedo il suo volto trasformarsi mentre spingiamo le nostre cappelle gonfie nella sua bocca mentre con la mano libera si masturba freneticamente la fica come ad indicarmi che ne avrebbe voluto anche un altro.
Poi Marco si sposta e si distende accanto a lei invitandola a salire su di lui. Il suo cazzo si erge come la torre Eiffel verso il cielo, maestoso e prepotente, duro e lucido. Lei esegue, un po' schiava obbediente, un po' regina fra i suoi sudditi,
Mi guarda mentre si solleva. I suoi seni sobbalzano e non posso fare a meno di toccarli. Morbidi e setosi. Il loro tatto mi è sempre piaciuto e anche a lei piace farsi accarezzare e leccare sui capezzoli.
Ma oggi ci sono troppe emozioni da provare e non ci si può soffermare su queste finezze.
Il suo pensiero è che oggi ha due cazzi a disposizione. Mai avuta un'occasione del genere, nemmeno nei suoi sogni erotici.
E mai e poi mai avrebbe pensato che sarebbe riuscita ad apprezzare questa situazione.
Invece stava per farsi impalare dall'uccello di uno sconosciuto davanti al marito. Lei così pudica e all'apparenza santerellina...Ecco che si mette sopra di lui, i sessi si incontrano, sente il bastone duro premere contro la sua vagina bollente. E' così eccitata che le scivola dentro che quasi non se ne accorge, ma quando spinge il suo corpo contro quello dell'uomo, lo capisce eccome.
E' diverso da quello del marito, un po' più grosso, lo percepisce bene.
Io la lascio fare, la lascio che lo cavalchi bene e che si abitui al nuovo giocattolo.
Mi alzo in piedi e mi porto vicino a lei. La bacio in bocca, sento le sue labbra calde umide e morbide, dopo la ginnastica di prima. Marco intanto, favorito dalla posizione le ha afferrato i seni e li stringe e li lecca alternandosi a destra e a sinistra. Lei mi prende il cazzo in mano e se lo porta alla bocca. Ricomincia a succhiarlo, ma questa volta lo deve fare seguendo il ritmo dettato dal suo destriero.
Dopo che lo ha succhiato bene, mi sposto ancora e le vado dietro. Il suo bellissimo culo è voltato verso l'alto e mi offre una visuale meravigliosa. Vedo da sotto la sua fica che si allarga ad ogni affondo, vedo la carne di lui che scompare al suo interno, la sento gemere e godere.
Mi piazzo dietro di lei, afferro le sue natiche e con le mani le allargo bene. Riesco a vedere lo sfintere che segue i movimenti, si apre e si chiude. Lascio scivolare della saliva al suo interno. lei non se ne accorge quasi, ma le mie dita stanno iniziando a violarla di dietro. Entrano con facilità, pur essendo stretto e quasi vergine.
Lei spinge ancora di più in alto i fianchi per agevolarmi, allora scambio le dita con il mio uccello che non vede l'ora di entrare in quello stretto pertugio.
Appoggio la cappella, lucida e bagnata dal pompino precedente.
Lei si ferma un attimo. E' il segnale che aspettavo. Appoggio bene la cappella sul buchino stretto, spingo piano, ma deciso. Lei si irrigidisce, intanto Marco le mordicchia i capezzoli per distrarla dal dolore proveniente da dietro..
So che le piace in fondo, me lo ha confessato un giorno. Ha solo paura di sentire male, ma lo sfregamento del mio uccello sulla sua rosellina l'ha sempre fatta godere molto.
La sento lentamente cedere e vedo la mia carne scomparire nella sua. Mi basta oltrepassare la cappella poi sarà tutto più semplice.
Lei lancia un urletto, ma adesso è lei a venirmi incontro spingendolo sempre più dentro. Sento la pressione del suo anello che stringe fornte sul mio bastone e percepisco il calore del suo intestino.
Lentamente prendo a scoparla nel culo mentre Marco alterna la sua penetrazione alla mia.
Adesso è proprio piena di cazzi. In questo momento vorrei essere in lei per sentire quello che prova, ma a giudicare dai mugolii, direi che le sta piacendo molto.
La sensazione di trovarsi fra due fuochi, desiderata dai suoi maschi, baciata e accarezzata ovunque da 4 mani . Sì credo che stia godendo. Si volta verso di me, e cerca di baciarmi. Io mi avvicino e conficcando tutto l'uccello nel suo culo le infilo anche la lingua in bocca. Ora si può dire che è proprio piena.
"dimmelo che sei una troia!" le dico in un orecchio
"Sì, sono una puttana, ho voglia dei vostri cazzi dappertutto! Voglio sentire il vostro desiderio e voglio essere riempita della vostra sborra!" Mi grida lei.
Lei, tanto pudica, tanto riservata, tanto gelosa nei miei confronti che non posso avvicinarmi a nessuna donna perchè si arrabbia, adesso aveva due cazzi in corpo e gridava al mondo la sua porcaggine.
Ormai il mio uccello le sta letteralmente sfondando il culo , le sue natiche rimbalzano sui miei fianchi, bellissime da vedere e da toccare.
Mi viene in mente di farle provare un'altra emozione forte, allora alzo la mia mano e la lascio cadere con forza sul suo culo. Uno sculaccione violento quanto improvviso. Lei naturalmente ha un sussulto e lancia un grido, ma ne segue subito un altro che batte esattamente dove già c'è il segno delle mie 5 dita.
"Cavalca, troia!" le urlo come se fosse una cavalla da domare" Muovi bene quel culo perchè te lo voglio riempire!" e giù, un altro schiaffo sulle mele rosse.
Non ce la faccio più sento un fremito che mi parte dal profondo e raggiunge la punta del mio uccello, ed ho un orgasmo travolgente. Numerosi fiotti di sperma caldo le riempiono l'intestino. Lei li percepisce chiaramente ed ha l'ennesimo orgasmo. Si contrae inarcando la schiena e stringendo il culo facendomi godere ancora di più, fino a che anche l'ultima stilla non le viene iniettata nel culo.
Poi esco dal pertugio e un fiotto di liquido le fuoriesce dal buchino dilatato.
Si distende di schiena sopraffatta dal piacere, e Marco le si porta sopra a cavalcioni mettendo il suo uccello fra le sue tette morbide e stringendolo fra di esse. La spagnola viene bene perchè le sue tette sono abbastanza grandi e morbide e la cappella raggiunge le sue labbra socchiuse fino a che anche lui inizia a schizzare seme caldo sul suo viso, sui seni e sulle labbra socchiuse.
Ne aveva di sborra il fotografo! il volto della mia bella signora era una maschera di sperma, che le colava lungo il collo formando un laghetto bianco proprio in mezzo alle sue belle tette.
Lei è paonazza, il suo respiro affannoso. Le passo un fazzoletto e si pulisce al meglio sul volto, mentre con la lingua cercava ancora la punta dell'uccello di Marco per ripulirlo dell'ultima goccia rimasta.
"Sei uno stronzo, mi brucia il culo, ma ti amo!" mi dice
"E tu sei davvero una troia, ma mi piaci così!" le sussurro.
Poi le indico la telecamera che sapientemente Marco aveva posizionato sul cavalletto, facendole notare che aveva ripreso tutta la sua performance.
"Voglio rivederlo subito!" mi dice lei prendendomelo di nuovo in mano baciandomi.
E quella era una promessa che non sarebbe finita lì la serata e a quella se ne sarebbero aggiunte tante altre
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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