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Lui & Lei

Elogio alla sua bocca


di batman100
23.02.2018    |    9.146    |    7 8.0
"Con lei non bisogna averne, perchè lei vi farà impazzire prima che raggiungiate il vostro scopo..."
Sempre lei, la migliore di tutte.
Ed è per questo che la ricordo spesso con piacere sperando prima o poi di poterla incontrare di nuovo.
Lei è di origine romagnola.... ed ho detto tutto. Quella terra fantastica famosa per le sue spiagge, per l'arte culinaria e ....
E lei ne è la degna rappresentante nel mondo.
Ha una predisposizione innata che ti trasmette sensazioni mai provate prima. Provare per credere!
La sua bocca così morbida e carnosa, le sue guance così elastiche nascondono una lingua impertinente che sa toccare sempre le punto giusto.
Ok, direte un pompino è sempre un pompino.
No, non si tratta solo di mettere l'arnese in un posto caldo e umido e sentire pompare su e giù fino a che non non arriva l'orgasmo.
Questa è arte. Lei + in piedi davanti a voi, vi spoglia lentamente mentre vi bacia con passione, sollevandovi la maglietta, le labbra scorrono sulla vostra pelle, raggiungono il capezzolo. Lì si sofferma, lo stuzzica, lo mordicchia, lo succhia. E già state impazzendo.
Intanto le sue mani hanno raggiunto i pantaloni e hanno sganciato il bottone. verificando attraverso il tessuto, se siete eccitati al punto giusto.
Ma come potrebbe essere altrimenti? Ormai avete un cannone nelle mutande che non vede l'ora di uscire...ma guai ad avere fretta. Con lei non bisogna averne, perchè lei vi farà impazzire prima che raggiungiate il vostro scopo.
Sentite la sua bocca che scende piano piano, oltrepassa l'ombelico, mentre la lingua lascia una scia di bava come una lumaca. Pensate che sia arrivato il momento di scatenare la bestia.... neanche per sogno.
Si sofferma proprio sul bordo dei pantaloni e la sua lingua vi stuzzica la pancia provocando una sorta di solletico eccitante che vi genera spasmi mai provati. Poi si appoggia con il viso sul pacco gonfio e duro.
Lo sente, sorride notando quanto apprezziate il suo trattamento. Avvicina la bocca e lo mordicchia con le labbra alitando il suo fiato caldo attraverso il tessuto dei pantaloni.
State impazzendo lo so (perchè l'ho provato!) ma non muovetevi, per non sciupare tutto.
Lasciate fare a lei e sarà la cosa più indimenticabile della vostra vita.
Lentamente allenta la cerniera dei pantaloni ed una mano si intrufola all'interno. Un brivido le percorre lungo la schiena. Le piace toccarlo, così duro e desideroso di lei.
I pantaloni calano lentamente (troppo lentamente!) e lasciano libero il bastone di carne pulsante che non vede l'ora di essere ingoiato da lei.
Lei lo guarda ammirata, le piace troppo quello scettro per non apprezzarlo nei minimi dettagli.
La cappella rossa gonfia e lucida, quel piccolo buchino da dove sgorgherà il prezioso nettare, dal quale già fuoriesce una goccia trasparente e brillante come una perla, e poi quell'asta così tesa, rigida come un osso, così di venature che sembra un'opera d'arte, un tronco di marmo, liscio ma pieno di piccole imperfezioni che lo rendono...perfetto!
E poi quel sacco sotto che contiene quel succo che non vede l’ora di assaporare, così sensibile, alle sue carezze.
Tutto le piace dell’anatomia maschile.
Dopo averlo ammirato inizia ad accarezzarlo, delicatamente lasciando che i suoi polpastrelli sfiorino appena la pelle delicata che riveste quel monumento al sesso.
Le sue dita dolcemente lo percorrono in tutta la sua lunghezza per poi ritornare su fino alla sua punta proprio dove fa capolino quella goccia luminosa. Le dita circumnavigano la cappella come fosse una rotonda in tangenziale, mentre il suo viso si avvicina sempre più “pericolosamente”.
Tu, maschio ingordo e ignorante, a questo punto vorresti infilaglielo in bocca fino in gola, dargli tre pompate e scaricare il tuo seme nelle sue dolci fauci, povero uomo rozzo. Ma non sai di avere un’artista davanti a te, o meglio, inginocchiata davanti a te. E’ nella tua sofferenza che aumenta il godimento, è nel saper aspettare che aumenta il piacere.
E lei lo sa bene, e prima di avvicinarsi definitivamente, alita con il suo fiato caldo sulla verga, aspira forte il suo profumo di maschio e ne trae godimento, ed espira rimandando il suo calore su di te.
Ma adesso, ti avviso è arrivato un momento importante. La sua mano solleva verso l’alto l’asta turgida esponendo al suo sguardo il sacco dei tuoi coglioni gonfio e tirato. Si avvicina ancora di più e la sua lingua, ne saggia la consistenza con la punta, partendo dal basso. Brividi partono da lì e ti raggiungono il cervello, le gambe iniziano a cedere, ma non puoi. Ti sorreggi con le braccia al tavolo dietro di te per non cadere e far terminare questo momento magico.
Intanto la sua lingua sale su per il tuo uccello in tiro, lentamente, senti la traccia di umido lasciata dietro il suo passaggio, fino a quando arriva di nuovo alla vetta ripercorrendo la strada fatta dalle dita precedentemente arriva alla cappella… si sofferma… la senti proprio in cima. La viziosa sta raccogliendo la gocciolina maliziosa e se la porta dentro di se. La gusta, la apprezza, poi le labbra lentamente si schiudono e lentamente, si lasciano riempire da quel boccone di carne viva e pulsante. Ti senti avvolgere completamente, ti senti in paradiso, E’ un attimo che non vorresti finisse mai.
Lei sta ferma, si vuole abituare a quella presenza, e vuole che anche tu ti abitui. Sarebbe rischioso partire subito, potresti sciupare tutto con una sborrata anticipata.
Invece no, lei sa come fare a far godere gli uomini: Pian piano accade qualcosa che è difficile da descrivere.
Non so come faccia, non l’ho mai capito. Ma senti la sua lingua che inizia a ticchettare sulla cappella in maniera vorticosa, la lavora in un modo che solo lei sa fare, sembra che nella sua bocca ci sia un nido di serpenti impazziti che scivolano sulla tua cappella provocando sensazioni pazzesche.
E tu godi come non hai mai goduto. TI piace e lei lo sa, adesso ti sta pompando, scorrendo su e giù lungo l’asta, vedi le sue labbra che si deformano quando oltrepassano la cappella, vedi le sue guance che si gonfiano quando la spingi lateralmente. Riconosci perfettamente il profilo del tuo uccello attraverso la sua carne. Vorresti godere… ma lei si ferma.
“E ora che fa?” ti domandi.
Lo tira fuori, lucido della sua stessa saliva, mentre un filo di bava scende e lei si affretta a raccoglierlo come se fosse un nettare prezioso. Poi si allontana di qualche centimetro, lo guarda quasi con aria di sfida.
Lo misura con lo sguardo, mentre tu, pensando di aver già provato tutto, vorresti solo prenderlo e menartelo davanti a lei per sborrarle sul viso.
No caro, non è ancora il momento, lascia fare a lei.
Poi con un sorrisetto di sfida, ti guarda negli occhi e lentamente lo imbocca di nuovo fra le sue labbra, piano… piano… piano…. Sempre di più, sempre di più fino a che non senti di esserle arrivano in gola e il suo naso tocca il tuo pube. L’ha preso tutto fino in gola! E tu che pensavi di averlo così grosso che sarebbe stato impossibile farlo… illuso…
In questo misto tra depressione e godimento, ti dimentichi dopo un attimo tutte le tue fisime e te ne freghi della lunghezza, anzi ringrazi di non averlo esagerato perché altrimenti non avresti potuto provare un piacere simile.
La sfacciata intanto con il tuo cazzo in gola, si prende la briga di tirare fuori la lingua e leccarti le palle.
A questo punto giungi ad una conclusione. Lei è magica! Riesce a trasformarsi a suo piacimento per donarti il massimo piacere possibile.
E mentre il tuo cervello è ormai andato, lei lentamente lo fa riemergere dalle sue profondità e lo estrae di nuovo.
Se fosse mai possibile sembra ancora più grosso e duro di come è entrato, lo lecca lo assorbe di nuovo, lo pompa mentre la sua mano inizia un lento su e giù.
Adesso lo vuole. Vuole sentirsi piena del tuo seme, vuole assaporare il succo del suo lavoro, bere la tua sborra.
Aumenta la velocità, senti le sue labbra che premono e aspirano profondamente, di senti risucchiato dalla sua bocca, devi sostenerti al tavolo perché altrimenti crolleresti.
“Ti voglio, voglio bere il tuo sperma” e dicendoti così ti porta sul punto di non ritorno, senti un uragano che parte dai tuo coglioni, contraendo i tuoi addominali, senti il cazzo che sta per scoppiare e …
“Godo!!!” una bordata di sperma caldo parte come una cannonata, senza quasi preavviso, quasi dolorosamente piacevole. Una liberazione, al primo schizzo ne segue un altro ancora più ricco e poi ancora un altro e un altro ancora fino a riempire la tua bocca di quel liquido vischioso dal sapore indefinito.
Le sue labbra sono serrate sul tuo cazzo, e aspettano che i tuoi spasmi si plachino. Non vuole perdersi neanche una goccia di quell’ambrosia, la golosona.
Adesso ti senti più rilassato, lei è ancora attaccata al tuo uccello, ci sta giocando con la lingua e lo sperma. Senti un calore e una viscosità diversa, hai la sensazione di avere l’uccello che sta fluttuando nel suo stesso liquido e questo aggiunge sensazioni nuove a quelle già provate fino ad ora. Vorresti che non finisse mai, come ogni attimo che hai vissuto, ma vorresti anche…. Lei lo sa cosa vorresti.
A noi uomini piace guardare, la parte visiva è importante nel sesso. Allora lei si stacca dal tuo uccello che ha perso un po’ della sua esuberanza e ti guarda negli occhi aprendo delicatamente la bocca.
E’ piena, dentro c’è un lago bianco perlato, la sua lingua è affogata in quella liquido così erotico.
Questione di pochi secondi perché un rivolo di sperma inizia a colarle sul mento e fa appena in tempo ad accorgersene e chiude repentinamente la bocca. Ti guarda negli occhi e senti il rumore che fa lei quando inghiotte la sua dose di sborra
Quella visione ti dà un nuovo stimolo e con un ultimo scatto menandoti davanti a lei le ultime gocce ritardatarie escono allo scoperto e lei le raccoglie con la lingua finalmente libera ripulendo fino all’ultima stilla.
No, non puoi chiamarlo “pompino”. Questa è un’opera d’arte e dovrebbe essere esposta nei musei e divulgata nelle scuole.
Uomo, dopo che avrai provato questo, niente sarà più come prima.
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