trans
Ma tu ci andresti a letto con una trans?
di LiquiriziaDucale
20.08.2023 |
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"Ma la noia subito subentra, cosa fare?, ci vuole un diversivo, andiamo a trovare Cinzia, vediamo se c'è, se lavora, lei si mette sulla strada, il..."
MA TE ANDRESTI A LETTO CON UNA TRANS? domanda sconcertante e cruciale, la risposta pone una diversità di epilogo al racconto, come andrà a finire? Giornate noiose queste intorno ferragosto, il sole, il caldo, la città vuota, il troppo tempo libero e la voglia bruciata al solo pensiero di uscire, di giorno, meglio farsi passare le fantasie, e raffreddare bollenti spiriti con un condizionatore, e beato chi ce l'ha. Quindi cosi si sta nel virtuale, troppo virtuale e fai da te, da diventare ciechi, ed anche le telefonate per cercare amiche non sono corrisposte, chi sta in vacanza, chi sta in famiglia, chi lavora e lavora e ancora lavora, e chi recentemente ti sta antipatica e da non riallacciare cortesie e attenzioni. L'agenda del telefono è troppo scarna, come in quel film di Verdone che progettava avventure verso Cracovia, nessuna, giuro non ho trovato nessuna per dare appuntamento al palo della morte, e le confezioni di collant rimangono li tutte per me, da indossare, ma per chi? per cosa? Decido molto dubbiosa di uscire comunque, tanto la notte non fa poi cosi caldo, persino la parrucca è sopportabile, a parte quel primo momento ma accendo in macchina subito l'aria condizionata, insieme ai fari. Che bello girare senza traffico, cosa fare? mica puoi andare in giro come una scema, cosi, senza mete, e poi anche un po di esibizionismo conta, quello che ti fa indossare una maglietta attillata che evidenzia, forse troppo, quelle tettine , finte, ed i capezzoli duri e turgidi, che lo fai apposta a inventarteli, e mettere tenuti dentro il reggiseno, due capezzoli che so du chiodi, potresti appenderci un quadro, e tu li indossi oramai senza premura di bigottismo, no anzi, ed è questo la tua forza, il tuo coraggio, la tua corazza, cosi come le gambe sempre bene in vista, in fondo cosa hai di femminile? allora falle vedere, incollantate da sempre, e slanciate dall'immancabile tacco. Con la gente, con gli occhi alla gente, e speri che qualche occhiata altrui sia per te, in mezzo alla gente, e te ne vai al Colosseo, al bar, quello famoso un po cosi, arcobalenato, la barista è carinissima, confesso mi piace, molto androgina, il barista cerca di essere carino, non so quanto sia forzata la cosa, e mi stupisce perchè oramai ha capito cosa ordino, o non passo inosservata, oppure ha una memoria di ferro. 16 agosto giornata moscia, anche se è sempre interessante scrutare la gente e lo spettacolo che intrinsecamente fa, con situazioni che colpiscono, come quella coppia di ragazze, belle, che sembravano l'una la fotocopia dell'altra, e si mandavano baci a profusione. Ma la noia subito subentra, cosa fare?, ci vuole un diversivo, andiamo a trovare Cinzia, vediamo se c'è, se lavora, lei si mette sulla strada, il diversivo non è malaccio, cosi accogliente con quelle tette strepitose e abbondanti e quel fisico materno che dire falsa magra è poco, un sollievo per gli occhi, uno spunto di riflessione che, come sempre, non realizza l'umore del momento, e ti manda in bianco, ma vale la pena, cosa c'è di male? trattenere le avances che ti vengono in mente, e scoprire che sta bene anche cosi. E Cinzia c'è, al solito posto, è un monumento di ragazza, e vederla mette buon umore, "ma dove sei stata? mi hai abbandonato? non mi pensi, non mi vuoi bene" ......"come sei vestita carina, fatti vedere" ed io in posa come una fidanzatina che riceve complimenti dal moroso. indossavo una magliettina celeste pastello, con fiocchettino sul davanti, li sui bottoni che aprivano , poco, una casta scollatura, e poi minigonna jeans, che mi entra finalmente, era un po che non riuscivo a metterla, evidentemente sono dimagrita, e poi, depilatissima di fresco, gambe sempre in avanscoperta, con collant velati color carne, molto chiari, quasi a nudo, e stivaletti bianchi con tacco medio, che anche se d'estate fanno sbarazzina, parrucca nera a caschetto, e labbra fuxiate di lucidalabbra, unghie colorate viola chiaro, più accessori di femminilità addosso. Li a battere le macchine sfrecciano veloci, come se fossimo in autodromo, ma possibile che nessuno si ferma, nessuno rallenta, anche solo per sbirciare, eppure Cinzia è una stragnocca. Non si ferma nessuno, decidiamo di continuare la conversazione in un posto più accogliente, in compagnia di un bicchiere, al bar della notte. Come è fatto un bar della notte? semplice, una cassiera, due baristi allupati, una guardia a sicurezza, puttane ogni tanto che si ristorano, avventori in cerca di emozioni, piccoli spacciatori e polizia e poi come al solito c'è chi importuna. Le mie attenzioni sono per la cassiera, al momento l'unica donna che sta li, e Cinzia la conosce, perchè frequentatrice abituale, e sta in confidenza, è un tipo di sintonia tutta femminile, reciproci complimenti e sorrisi, chissà poi quanto veri, ma credo che lo siano, "come sto" chiede Cinzia muovendo il petto provocatamente e tutta ammiccante, la cassiera non è certo il tipo di donna pettoruta, risponde, con ammirazione e forse invidia "magnifica, meravigliosa come sempre" e alludendo a quella esuberanza da stendere anche sua castità, " e come fai a non stare bene con quel fisico che hai" "eh si", aggiungo io a rincarare la dose di ammirazione "mozzafiato", e Cinzia insiste, richiedendo lo sguardo della lei anche su altri dettagli, e poi guarda che scarpe, devo dire che i sandali erano veramente belli, tacco stiletto alto, avrebbero fatto il desiderio di qualsiasi feticista, e suggestionavano non poco, anche la cassiera a dire dal sorriso degli occhi, "che prendete?" "il solito, e dose doppia". Ci accomodiamo al tavolo, in quel parterre di guardoni a bocca aperta, ma improvvisamente, dopo il solito resoconto di quanto accaduto nelle nostre vite da qui all'ultima volta che ci eravamo viste, Cinzia fa proposte lesbo " sai, non sono mai stata con una donna" non le credo ma ascolto attentamente questa sua rivelazione, " mi piacerebbe provare, ma un amore femminile, lesbico, perchè non mi funziona" forse alludeva al fatto che le donne non la eccitano, mi ricordo che funzionava benissimo, eccome. " un amore fatto di carezze, baci, abbracci , coccole, e con la lingua" ..."sai che dicono che un abbraccio vale più di un bacio, perchè si sprigiona e trasmette energia con forza" non lo sapevo, ma proviamo, partiamo istintivamente all'unisono con comunanza di intenti, ci abbracciamo forte forte, tetta contro tetta, e poi lei continua " mi piacerebbe provare, per una notte, e non so come si fa, come è stare con una donna, ma come godono le donne?, godono come noi?" "ecco vedi, per esempio Michela", la cassiera ndr, "cosi paffutella, cosi allegra, briosa, con quell'aria birichina, hai visto come mi guarda? ma secondo te le piaccio?" ..."sai è Michela che mi ha fatto venire questi pensieri e ...anche io, anche io vorrei provare, anche se mi conosce troppo bene e non so come dirglielo" e cosi poi, avanti a parlare di fantasie represse, le mie e le sue che spesso non sono represse ma realizzate in tutto e per tutto, coi ragazzi, ma con Michela aveva pudore. Si è fatta quasi l'alba, ed è giunta come novelle vampiresse l'ora di andare, vado io a pagare il conto, lo so che mi tocca, è un pedaggio alla solitudine, mi avvicino alla cassiera e la butto li "ma tu ci andresti a letto con una trans?" , Michela arrossisce e non risponde, cerca di nascondere occhi ed emozioni, "a che ora stacchi?".........."alle sei".
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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