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Andare a donne


di LiquiriziaDucale
12.06.2022    |    209    |    2 8.0
"Capitano situazioni strane sul lavoro, capita di dover accontentare situazioni diverse, le fantasie sessuali poi spaziano, con una libertà che per fortuna..."
E' il mio solito racconto di fantasia, su situazione di nottata romana, tutto inventato, scusate se deludo, ma niente sesso. Ieri giornata del pride qui a Roma, la mia mente è confusa, fra istanze di purezza e confusione mentale commerciale, sento vicina la presenza dell'evento, perchè le amiche, perchè il casino generato in una città che avrebbe solo bisogno di tranquillità, perchè i ricordi e le immagini delle fotografie che mi piace fare, e nella fattispecie vengono bene, i colori, la festa, l'esagerazione ed i corpi, corpi messi in mostra, e poi di nuovo le amiche, bellissime, sono delle modelle le amiche mie, ed io ne approfitto con gli occhi e per fare delle foto.
Quest'anno non sono potuta andare, impegni improrogabili, la famiglia, ed i propositi bellicosi di farmi come regalo una nuova macchina fotografica, ed inaugurarla per l'occasione sono andati in fumo, ed allora, pensando che qualsiasi forma d'amore va rispettata, anzi no, esaltata nel suo significato intimo, la mia fantasia è andata a scovare questa storia, che naviga nella mia mente e che racconterò qui a braccio, si svolge per l'appunto nella tradizionale serata di festa in discoteca del pride.
Lo sapete secondo me qual'è il più bel posto per il cazzo? è la fica!! bella, accogliente, calda, lubrificata naturalmente, e non c'è niente di più bello, che una donna che gode nel fare l'amore, è un vero portento, è un mistero della natura, affascinante. Non dico questo perchè sono etero convinto, non lo sono affatto, penso che l'entità individuale può subire l'influsso di tutto, ora mi piace una donna, quella donna, domani forse non più, forse qualcun'altra o altro; e quanto affermato non lo dico nemmeno io, ma una mia amica trans bellissima. Giuro che quando mi ha confidato questa sua passione , ci son rimasto, sbigottito, cercavo di ragionare con logica, cosa che invece è vietato fare quando si parla d'amore, ed il mio ragionamento mi portava a pensare a mille sacrifici, a tutti i pregiudizi e le difficoltà, per lei, per essere quello che è, presentarsi come una bella donna, le forme giuste, attrattiva, seducente, da far impazzire gli uomini, e con oramai una esperienza acquisita enorme, su come trattarli e maltrattarli, una donna lo sa, citava una vecchia canzone, sa tutto di un uomo, sa come si fa, e questa mia amica lo sa bene, perchè è troppo giusta, troppo a posto, tranne forse per una cosa, una piccola differenza, che nel suo caso non è proprio piccola, e sta li, come mamma l'ha fatta. E' una differenza che da una marcia in più, e lei la sua, la sfrutta, ne fa del rendiconto personale, e la sua abilità, bravura, è anche quella, di poter spaccare il culo degli uomini, prenderli, farli gemere, urlare di piacere o di dolore o tutte e due le cose insieme , di questo ne fa un lavoro, è la sua vita, la routine quotidiana. Capitano situazioni strane sul lavoro, capita di dover accontentare situazioni diverse, le fantasie sessuali poi spaziano, con una libertà che per fortuna ancora esiste, in questo fardello di periodo troppo vincolato, e capita che nella chiamata dell'avanti il prossimo, si presenti una donna, curiosa, che vuole provare come è farlo con una donna un po speciale; e la situazione non può che sessere imbarazzante, questa volta probabilmente più delicata, nell'approccio, carezze, profumo diverso, sguardo e sorriso non il solito, e la visione di tutt'altro, e lei che esprime il suo apprezzamento in maniera cosi sciolta dissoluta, senza un nessun mi fai male ma con incitamento, quasi un tifo calcistico, un aiuto di situazione palesemente improvvisata e mai provata prima, si dai cosi, continua continua, sei brava, sei brava , sei bravissima. Vi dico che io son rimasto sbigottito, e ripeto, ho messo la logica, od anche il pregiudizio, ma questa nuova sensazione ha sconvolto anche la mia amica,che adesso non desidera altro, ed è fortemente una attrattiva sessuale, adesso alla mia amica interessa la fica. Lei, Paola, si chiama Paola la mia amica, fa come si fa in genere in un rapporto confidenziale, mi chiede se conosco qualche donna che potrebbe essere interessata, è certo complicità sublime ma difficile da accontentare, le chiedo, ma come, bella come sei, hai sicuramente la fila degli uomini che ti vanno dietro, ma anche qualche donna ci sarà, lei ribatte che è difficile, proprio per il presupposto di essere femminile, vuoi per poca vita sociale al di fuori del suo ambiente, vuoi proprio per la mancata dimestichezza nell'approcciare delle lei. Tutto questo , e la richiesta di complicità mi fa impazzire, e mi vedo ben disposto nel cercare di accontentare le richieste e propongo, bene , anche a me piacciono le donne, e la mia fantasia è poterlo fare come Elisabetta, per rimorchiare andiamo in discoteca, oggi c'è la serata del pride al qube con la muccassassina daiiii, ficooo, andiamo insieme a donne !!! Paola è entusiasta, ma lo sai che volevo andare, oggi canta Elodie, è la madrina del pride, e a me piace tantissimo. Io non conosco bene le canzoni di Elodie, ma per rimanere in tema, trovo che sia una fica pazzesca. Iniziano le operazioni, io che predispongo in fretta e furia trucco e parrucco, estendo abbigliamento improvvisato sul letto, lei che si da da fare per stare in lista, notizie tristi, oggi serata speciale tutta la prevendita già esaurita, non si trova un posto, ci faranno entrare? Rapido passaparola d amiche e conoscenze in ambito dicotecaro, si trova un relazionatore che ci mette in lista, Paola mi fa ma che nome metto, te sei Eliseo.....???..., sai devi mettere il nome vero e perchè chiederanno i documenti, ma che documenti e documenti e poi vado da donna, sono Elisabetta Pozzi Ginori, , dall'altra parte del cellulare, ok, ok metto Eliseo barra Elisabetta, e cosi sia; va bene va bene allora ti passo a prendere sotto casa tua a verso mezzanotte. A mezzanotte parte la ronda del piacere, io e lei, l'aspetto cinque minuti sotto casa in una via minuscola romana dove è difficile mantenere il parcheggio, e mi domando perchè a Roma in qualsiasi momento c'è sempre un via vai incredibile di persone, arriva Paola, e si presenta cosi, quasi l'avessimo fatto apposta, tutto l'incontrario mio, indossa una sorta di divisa lesbo, sta con scarpe basse, da tennis, pantaloni larghi verde militare, ventre di fuori alla Carrà e canotta abbinata verde oliva militare, labbra colorate di viola scuro dark, pure sul viso piuttosto gotica, e capello suo sciolto a cadere da un lato, biondo, lunghissimo. Ha una borsa casual fatta a forma di scarpa da basket, e scorta di chupa chups che tiene in bocca con fare molto trendy alla Terry Savalas. Io invece, per sembrare un minimo femmina sto esageratamente provocante, sfruttando l'unica arma che mi può femminilizzare, le gambe, gambe sempre esposte cosi da offrire mercanzia per gli occhi altrui, tacco alto ovviamente, i collant anche se è estate perchè mi eccita sentirli appicciati addosso, due tettine finte capezzolate che nel fasciare della canottierina fanno preso, trucco dai colori classici con labbra rosso coca cola, braccialetti, e unghie incollate, che sfinano le mani e cercano si appiccicarmi un aurea di femminilità e da signora, una signorona un po inquartata ed improbabile, ma io ci ironizzo, a mi sento a posto, appagata nel presentarmi cosi. Paola dimmi, quale è il tuo tipo, come vorresti la donna che andremo cercare, bella, alta , bionda, magra, grassa. Lei ancora una volta mi stupisce, deve avere la fica, a me basta quello, mi piace vedere la fica, a te no? No a me no, anzi direi che la fica , cosi a vederla, non è che mi dice più di tanto, io faccio attenzione a tutto il contorno, al resto alla presentazione, e Paola mi ribadisce l'assunto, no la fica è importante, io ci sto troppo bene col mio cazzo li dentro. Arrivate all'ingresso con problemi bellicosi di rimorchio donne, mi mi cade dal pero? un gay, ma possibile che faccio questo effetto, si lui non si fila per nulla l'amica mia, evidentemente troppo femminile per i suoi gusti, e col fatto che il suo amico gli ha dato buca, mi ha venduto il biglietto in più con tanto di ingresso privè, ed ha iniziato un timido approccio, da me subito rifiutato, mannaggia che non riesco mai a far girare a mio favore certo potere sugli uomini, anche se sono gay. Riprendo sotto braccio Paola e balliamo da complici, carinamente, e vi giuro che Paola mi piace, anche cosi un po lesbo maschiaccia, anzi l'idea di essere io molto più vestita da dona di lei e lei messa cosi, quasi in un gender role reversal mi eccita. Aspettiamo in trepida attesa l'evento della serata, la cantante famoa ospite d'onore, quasi come aspettare Godot, non si presenta, sfila l'enorme macchina da spettacolo messa dall' inappuntabile organizzazione, drag queen dai costumi strepitosi e go go boys iper palestrati, ed un occhio alle donne, sempre, un occhio di riguardo, ti piace quella, guarda quell'altra bambina che sta sola, ma no dai lo vedi è già ubriaca. Ad un certo punto, durante una delle tante file al bar per far rifornimento di ebrezza alcoolica, un uomo mi da confidenza, si offre, vesto che è davanti in fila, prendo pure per te, e nella situazione entra in gioco anche quella che è una sua amica, che mi complimenta, io da uomo non sono mai stato bravo, simpatico, spiritoso, brillante nel rimorchiare, ma l'occasione è di quelle da sfruttare al volo, cercando di fare del mio meglio con lo scambio di battute, che prosegue poi, sorseggiando, in pista sotto al palco, e mentre mi do da fare Paola che fa? sta in conversazione con un bel ragazzo, ma come? io mi do da fare anche per lei, e lei non mi si fila nel momento topico dell'arrembaggio? sgraziata come un orso mi impongo di ballare e fare la spiritosa con la ragazza, e si aggiunge un'altra ballerina in un gioco a tre, in fondo è cosi che si fa in discoteca, ed io mai stato capace, Tony Manero è lontano anni luce, però insisto, l'alcool in certi frangenti aiuta, e parlo all'orecchio, in quel casino bastardo, che devi urlare all'orecchio, la mia amica la vedi quant'è bella, cerca una donna, s'è stufata degli uomini, se vuoi te la presento, e la ragazza, ma è bellissima, è una trans, si perchè a me piacciano le donne ma se hanno la ciccia sotto, ed io ce l'ha ce l'ha , stai sicura su quello, la ragazza, una tipa un po imponente, robusta, capello ne lungo ne corto, simpatia a pelle, sorrisi e sguardi a tutto andare, prende l'iniativa, la prende per mano e la strappa a quel suo ipotetico fidanzato maschio improvvisato in conversazione divanesca. Ed inizia un gioco a tre a quattro, un gico di danza tra donne, e a me confida, la ragazza, la tua amica mi piace tantissimo, la bacerò.
Quello che non ti aspetti, mentre sati scorgendo una serata in cui va tutto bene, l'imprevisto, che ti fa pensare un po come va la vita, stranezze e rispettosità, dai fa una foto che ci baciamo, ma , ma, ma no cosi con la lingua no no non posso, ma come Paola non puoi, cercavi una donna, che fai non la baci, sembra il punto topico di una favola, che in genere è il bacio del principe azzuro, qui la stroia invece finirà male, ma perchè poi, perchè no. Sono sposata, la vedi la fede, e se lo viene a sapere mio marito, si certo non ci crederebbe che bacio una donna, ma se glie lo dicono, in pubblico no, non posso farlo. Stranezza della vita, tuo marito, si lo sapevo questo, ma la rispettosità pubblica nei suoi confronti non me l'aspettavo, e sia , rispettosità che va rispettata, però che strano che è il mondo, maledetta logica che ti porta a considerazioni di o tutto nero o tutto bianco in una giornata colorata come quella di oggi al gay pride, tuo marito sa del lavoro che fai, sa che oggi venivi con me in discoteca, avevi voglia e l'avresti fatto, di mettergli le corna con una bella fica, ma è una operazione clandestina , da fare sotto copertura, in sottoveste cosi come sono messa io, ed bastato un piccolo incidente diplomatico per far saltare tutto. Il web nel frattempo rimbalza l'esibizione di Elodie, che 'è stata, li sul palco della mucca, evidentemente poco prima che entrassimo noi, in un mesto ritorno da far attenzione alla guida, senza doversi distrarre dalle cosce di Paola seduta accanto a me, perchè troppo concentrata sull'asfalto davanti, concentrata per sopperire alla mancanza di riflessi da tardo orario e da bevuta, il saluto di commiato è stato solo un tenero bacetto sulla guancia, e la constatazione: ce l'avevamo quasi fatta, sarà sicuramente per la prossima volta.
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