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Fantasie realizzate.......


di LaTuaLei
21.06.2016    |    2.220    |    2 9.4
"Mi dice che ho una bocca incredibile..."
Certe volte è più forte di me il desiderio di vedermi femmina.
Cerco di evitare di andare troppo in giro in abiti femminili per lo più in auto, preferendo posti più tranquilli e ospitali all'interno di quattro mura.
L'altro giorno però avevo un appuntamento in casa di un amico che frequento da un po di tempo. Molto gentile e galante. Avendo una casa indipendente posso arrivare già al femminile e quindi molto spesso mi fermo per strada per indossare ciò che immagino possa eccitarlo. Adoro vedere i cazzi dei miei amici eccitati al solo guardarmi......
Solitamente prima degli incontri penso a cosa mettermi. Il colore delle calze e cosa abbinarci sopra. Le scarpe poi. Ne ho svariate ma prediligo quelle a tacco altissimo. Ultimamente ne ho comprato un paio credendo di prendere un tacco 12 ma messe mi sono accorta che non erano alte come le altre. Che delusione e soldi persi.
Ritornando a quel giorno, mentre mi dirigevo da lui cercavo il momento propizio ed un posto tranquillo dove iniziare la vestizione. Mi fermo, mi cambio. Pronta.
Gonnellino molto corto marrone a frange svolazzanti, autoreggenti bianche, scarpe verde petrolio tacco 12 e oltre (le mie preferite), immancabile perizoma, metto reggipetto con sopra canottierina. E sotto infilo quei seni in silicone che mi fanno sentire molto troia. Sento il loro peso, gusto la sporgenza forse anche eccessiva ma tremendamente provocante.........
Riparto, ancora dieci minuti e ci sono. Intanto mi godo la guida col tacco alto mentre sbircio il movimento della minigonna che fa intravedere la carne sopra l'autoreggente.
Ci sono, immagino già alcune scene che da li a poco vivrò. Mi apre il cancello, bella casa. Parcheggio davanti all'entrata, prendo la borsa con tutte le cosine e mi dirigo verso le scale e la porta.
Suono. Mi apre. Mi strappa un sorriso. Lo trovo nudo, con una cravatta nera ben annodata, scarpe eleganti e lucide senza calzini. In una mano una rosa a gambo lungo nell'altra l'immancabile pacchettino che immagino conterrà l'intimo che ad un certo punto mi vorrà vedere indossare.
Il suo coso di misura indifferenti che per il peso nonostante l'eccitazione non sta su dritto ma punta dritto verso di me. Entro, chiudo la porta alle spalle e no resisto alla tentazione.
Mi metto in ginocchio e con la voracità che ben conosce chi mi frequenta lo prendo in bocca per un gustoso e succoso aperitivo.
Ci spostiamo in camera da letto dove sono alla sua merce' per oltre un'ora. Lo sento,lo vedo godere di me.
Mi accompagna la porta e con un bacio sulla quantità mi dice alla prossima.
Mi rimetto in macchina con le immagini di quello che è stato negli occhi. Sono eccitata. Sono sempre eccitata dopo un uomo e non mi basterebbe mai. Esco dal cancello.
Riprendo la strada di casa. Mi dovrò riformare per cambiarmi.
Prendo il raccordo desidero prolungare il momento al femminile. Mi cambierò vicino casa in un posto che ho già in mente.
Nel frattempo con eccitazione ripenso a quell'enormità che con dolcezza mi sprofondava dentro, all'affondo a fine corsa, al suo ventre che con gusto sbatteva sul mio culo provocando quel rumore di sbattimento così eccitante.
Cammino quasi senza pensarci sulla corsia centrale del raccordo.
Ad un certo punto passo di fianco ad un pulmann e all'altezza del guidatore percepisco con la coda dell'occhio un movimento con il braccio fuori dal finestrino. Lo supero, osservo dallo specchietto il guidatore che fa dei gesti espliciti che mi fanno capire che gli sono piaciute le mie cosce nel mette passavo vicino a lui.
Divertita rallento. Lui accelera. Mi si rimette di fianco. Sento il suo sguardo, i suoi occhi sulle mie gambe.
Faccio la troia. Alzo un po le frange della mini, l'autoreggente, la carne. Mi fa vedere che si tocca.mnon riesco a vedere cosa ma lo immagino. È un uomo con i capelli bianchi. Mi eccito. Rallentò e lui va avanti, rallenta mi si rimette di fianco. Che maniaco. Mi avrà scambiato per femmina. Fa un gesto con la mano. Inequivocabile. Mi chiede se gli faccio una pompa.
Devo dire che uno dei miei pensieri più fantasiosi è farlo in pulmann. Ho sempre cercato qualcuno che mi invitasse a salire ma non mi è mai capitata l'opportunità.
Mi rimetto di fianco lo faccio eccitare muovo la gonna. Mi fa segno di andare dove dice lui. Faccio si con la testa. Rallentò e mi metto dietro di lui. Immagino uscirà alla stazione di servizio che di li a poco incontreremo. E' così. Va nel parcheggio grande dove sostano i mezzi grandi. Lo seguo e gli faccio capire di andare un po più avanti. Nel piazzale con la macchina non posso stare.
Accosta. Io dietro di lui. Apre la porta destra avanti. Io mi fermo avanti a lui. Scendo e vado verso la porta. Mi dice ciao come va? Capisce che non sono femmina, dalla sua faccia capisco che è un porco. Cosa fai?
A te cosa piace rispondo? Mi dice ho solo 20, reggo il gioco. Mi crede una puttana. Mi eccita la cosa. Gli dico va bene lo stesso. Salgo, percorro il corridoio centrale. Ho immaginato tante volte di farlo sul tacco 12. Lui chiude la porta e mi viene dietro. Abbassa le tendine degli ultimi posti. Mi mette la mano calda sotto la gonna. Mi tocca il culo. Con una voce strozzata dall'eccitazione dice che bella troia che sei. Ho una voglia di cazzi infinita ci fosse la fila fuori me li farei tutti.
Ti tocco i pantaloni. Molto eccitato. Si sbottona, lo tira fuori. Non è mastodontico come quello del mio amico ma rispettabile. Pieno di sangue. Una cappella gonfia. Con la salvietta lo pulisco. Si mette seduto io di fianco a lui. Ho la sua cappella in bocca. Gli spompino quel cazzo come stesse a digiuno da giorni lo sento gemere. Mi dice che ho una bocca incredibile. Ho voglia di scopare. Gli dico mi monti?
Non se lo fa ripetere due volte. Si alza. Mi alzo e mi metto a pecora davanti a lui. I gomiti sul sedile. Gli do il preservativo. Lo infila. Mi scanso il perizoma e conduco il suo cappello e dentro di me. Mi sbatte con foga e violenza, non più di 10 colpi e lo sento godere. Vengo urla mentre mi sbatte e mi schiaffeggia il culo. E' tutto rosso.
Gli passo una salvietta. Tira fuori il portafoglio mi paga. Scendo dal pulman. Non mi giro. Prendo la macchina e torno a casa.....
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