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la torretta del bagnino
di LaTuaLei
04.08.2017 |
2.075 |
4
"Arriva in maniera sportiva poco dopo le 14..."
Anche quest'anno vacanze. Un po a turistare in giro per vedere posti nuovi e un po al mare.Al mare nuova meta ma sempre la stessa costa. Quella adriatica.
Arrivo con la voglia di rilassarmi, prendere il sole. Godermi il mare i rumori del sotto ombrellone del primo pomeriggio. Quelli ovattati e sottovoce che ti conciliano un pisolino al fresco dell'ombra e con il venticello rinfrescante che contrasta con il caldo afoso e ti fa venire anche un po di pelle d'oca.
Mi aspettano 10 giorni di completo relax. L'albergo è discreto, pulito. La cucina invitante. Forse troppo. Devo stare attento a non eccedere. Non amo prendere peso in vacanza e sentirmi poi appesantito al rientro. Cerco anche di compensare con passeggiate sulla spiaggia e un po di corsetta leggera nel tardo pomeriggio. Giusto per tenersi in forma. La sera non faccio tardi, nessuna bisboccia altrimenti non mi godo il mare.
Sono poco abbronzato. Decisamente bianco.
Voglio cercare di prendere il sole come si deve. Metto costume slip non pantaloncini. Odio quello stacco tra la pelle abbronzata e il bianco invernale. Quest'anno mi ripropongo di abbronzarmi anche un po di piu sotto lo slip. Mi piacerebbe abbronzare anche parte del fondoschiena. Se non fosse per la sobrietà della spiaggia. Tutte famiglie e bambini metterei un perizoma. Di solito cerco anche spiagge isolate. Ma troppa strada e poi alla fine arriva sempre qualche famiglia e mi devo coprire.
Mi viene l'idea di prendere un materassino e subito dopo pranzo di andare un po a largo dove a quell'ora non c'è nessuno e mettere in luce, ai raggi del sole il fondoschiena. Mi riprometto gia il primo giorno di prendere un bel materassino e dal giorno dopo andare un'oretta al giorno a prendere il sole mettendo il costume a 'mo di perizoma. Riducendolo al minimo.
Il primo giorno passa tranquillo mi rilasso veramente e sto in spiaggia tutto il tempo possibile tanto da arrivare sempre alla fine all'ora di cena in albergo. Leggo, sonnecchio, accolgo i raggi del sole, sento musica. La sera compro il materassino che la mattina dopo faccio gonfiare al bagnino fornito di compressore. Subito dopo pranzo scendo in spiaggia. Mangio presto così da prendere in contropiede la maggior parte dei villeggianti e alle 13.45 sono già in spiaggia. Prendo il materassino. Mare a tavola. Bellissimo. Faccio un po di bracciate a bordo e mi dirigo bene al lago. Dove le persone si vedono lontane. Ottimo. Metto il costume in modalità perizoma e mi rilasso ogni tanto buttando un'occhio per vedere se non arriva qualcuno. Dopo circa un'ora prendo la via del ritorno. Arrivo che ancora la spiaggia e semi deserta e mi metto sotto l'ombrellone per sonnecchiare un po.
Il terzo giorno ripeto l'operazione. Alla stessa ora stesso mare stessa spiaggia. Vado a largo. Gia la sera prima avevo notato un po il colorimento delle parti che di solito sono coperte dallo spil. Eccitante. Pensavo ai miei amici che avrei incontrato al ritorno dalle ferie con tanto da abbronzatura perizomata mentre eccitati mi cavalcavano a pecora affondandomi dentro mentre il mio culo sbatteva sul loro ventre.......
Ritorno verso la riva e guardando la spiaggia semi deserta mi accorgo di una cosa che mi mette un po in agitazione. Vedo la torretta del bagnino con lui sopra che osserva il mare, i bagnanti con il binocolo. Cavoli mi dico, certo è il loro lavoro guardare per soccorrere chi è in pericolo, però non si può stare in santa pace. Poi consideriamo che mi allontanavo quindi potevo destare di certo preoccupazione. Bi batte il cuore a duemila uscendo dall'acqua e dirigendomi verso il mio ombrellone con percorso obbligato nei pressi della torretta. Pensavo... se ha puntato il binocolo dalla mia parte di certo avrà notato come ero messo visto che riducevo al minimo il costume girandolo su se stesso al fine scoprire il piu possibile il fondoschiena. E difatti passando di fianco alla torretta, vedo con la coda dell'occhio che è li nella parte dove dopo aver salito le scalette si entra. In spiaggia io e pochissimi altri. Cammino evitando di guardare dalla sua parte se non con la coda dell'occhio. Arrivo alla sua altezza, proseguo mi sento un po osservato. Mentre mi rilasso perche sto per arrivare all'ombrellone mi sento chiamare. Scusi.....signore..........
Si. Faccio mentre mi giro verso la voce che mi chiama.
Farebbe meglio a non allontanarsi troppo perche molte persone si addormentano sul materassino e vanno alla deriva allontanandosi molto ed è pericoloso. Dice lui.
Si gli rispondo magari domani non mi allontano molto, grazie.....
Mentre gli rispondo, nel guardarlo mi accorgo che con la mano destra si tocca il rigonfiamento del costume rosso da bagnino, stringendo nel momento in cui lo guardo li, il coso con tutta la mano e facendo un gesto inequivocabile. Al che mi fermo molto imbarazzato e guardo in giro per capire se sono stato l'unico spettatore della scena a cui ho assistito. Fortunatamente, non so se piu per me o per lui da quella parte non c'era ancora nessuno.
Lo guardo. Un ragazzo giovanissimo. Di non piu di 22 anni. Forse anche 20. dal fisico si vede che è un buon nuotatore. Del resto per fare il soccorso come bagnini bisogna essere preparati. Non molto alto, un ragazzetto devo dire di quelli che se ne vedono molto in giro.
Mentre lo guardo si mette un po piu in ombra verso il centro della torretta e guardandosi intorno tira giu un poco il costume e comincia a segarselo. Vede che lo guardo li e mi fa cenno di avvicinarmi. Faccio due tre passi verso di lui.
Ti và? Mi chiede....Cosa? gli rispondo.
Sali, guarda il mare dalla torretta con il binocolo è bello. Dice
Salgo su, mi da il binocolo e mi metto a vedere il mare mentre lui dietro, con la schiena appoggiata alla parte delle torretta nascosta dall'apertura di entrata continua a toccarsi.
Giro la testa, lo guardo in faccia. Poi li. Ha un uccello non enorme, normale ma a dire da come se lo mena durissimo. Ha la cappella rosso fuoco che risalta rispetto al bianco del costume e all'abbronzatura della pelle del corpo.
Mi dice di mettermi come stavo sul materassino. Di ridurre il costume a perizoma. Lo faccio mentre mi metto sulle punte dei piedi simulando dei tacchi alti che ritengo slancino tutta la figura.
Che culo, mi dice. Si avvicina. Mentre continua con insistenza a menarselo. Mi tocca con la mano. Accarezza i glutei poi giu sulle cosce. Hai la pelle liscia come di una femmina mi dice. Gli rispondo. Grazie.
E' al mio fianco. Gli tocco il cazzo con la mano. Mi piacerebbe ciucciarglielo ma darebbe troppo nell'occhio nella torretta. Il ritmo aumenta. Sta per venire. Viene. Sento il suo liquido caldo sulle cosce. Mi inonda. Chiede scusa. Di nulla dico io. Prende dallo zaino li perterra un pacchetto di fazzoletti. Me ne porge due. Si pulisce. Mi pulisco.
Senza dire parola scendo e vado al mio ombrellone. Lui è impegnato a pulirsi.
Rimango con una eccitazione, una voglia di farmi scopare incredibile. Mi distraggo con un po di musica e mi metto sul lettino a prendere il sole. Ogni tanto lo scorgo che si affaccia e mi guarda.
Passa il pomeriggio. Si fanno le 17 e decido di mettermi un po sotto l'ombra a leggere. Noto movimento e risate nei pressi della torretta. Dei colleghi del ragazzo, forse delle torrette vicine scambiano con lui parole e risate. Ad un certo punto il ragazzo gli dice qualcosa che sento mi riguarda. Fa un gesto con il viso come a dire di aver fatto una cosa molto gradita. Mentre finisce di parlare butta un occhio verso il mio ombrellone seguito a ruota dagli sguardi dei due colleghi. Due ragazzetti. Uno con la barba forse piu grande di lui. Laltro un ragazzetto appena diciottenne. Guardano nella direzione come a cercare qualcosa. Lui specifica e mi osservano. Divento rosso, mi nascondo dietro il libro.
Dopo poco tornano alle loro rispettive postazioni, buttando un'occhio dalla mia parte che colgo con la coda dell'occhio.
Passa tempo. Si fanno le 19 quasi ora di salire. Comincio a mettere apposto le cose nella borsa. Mi siedo a guardare il mare che a fine giornata diventa piu calmo che mai. Bello.
Faccio per prepararmi. Metto pantaloncini. Maglietta.
Sento alle mie spalle dire. Scusa per prima. Di cosa rispondo girandomi e trovandomi a qualche metro il ragazzo della torretta. Ti ho sporcato tutto. No figurati, dico. Piacevole invece. Dico ancora.
Sorride.
Conosco il ragazzo che mette i lettini due stabilimenti piu in la. Ha un piccolo magazzino vicino le docce dove mette le cose quando chiude la spiaggia. Se ti va domani quando vieni giu dopo pranzo mi faccio dare la sostituzione per un'oretta e possiamo andare li se ti va. Mi dice.
Non esito a dirgli ok con un sorriso. Dimmi dove di preciso. Mi da istruzioni. Finisco di vestirimi e lo saluto. Ciao
Il giorno dopo scendo in spiaggia la mattina. Di solito c'è un altro guardia spiaggia. Trascorro la mattinata con tranquillità. Vado a pranzo sul presto. Torno nella stanza. Metto nello zaino preservativi, lubrificante, salviette umide. Fazzoletti. Oltre al resto. Sotto i pantaloncini indosso un perizoma. Alle 13.45 vado direttamente verso lo stabilimento che mi ha indicato. Prendo un caffe al bar e mi metto vicino le docce. Arriva in maniera sportiva poco dopo le 14. Avrà chiesto la sostituzione dalle 14 mi dico. Si avvicina, passa dal ragazzo dei lettini che gli da la chiave senza troppe parole. Ci deve aver gia parlato.
Mi passa vicino e proseguendo mi dice vieni. Il ragazzo dei lettini lo guarda. Ci guarda con una faccia tra lo stupito e il sorridente. Bo.
Entro dopo di lui. Il posto è abbastanza fresco. Abbastanza ampio. Ci sono un po di cose dello stabilimento. Chiude. Non ci sono finestre ma la luce passa dalle fessure lasciando il posto in penombra. Toglie il costume, rimane nudo. Mezzo abbronzato mezzo bianco dove il sole non arriva. Lo guardo. Tolgo i pantaloncini rimango con maglietta e perizoma che lui subito nota. Si avvicina e da dietro mi tira su la maglietta attaccandosi con il suo corpo. Struscia il suo cazzo duro contro di me mentre con le mani dalle cosce sale verso i fianchi. Liscio. Una femmina sembri. Gli tocco il cazzo. Lo prendo in mano e mentre si struscia lo sego. Prendo dallo zaino le salviette umide. Mi giro e mi abbasso. L'ho lavato dice. Gli passo comunque una salvietta e lo fagocito tra le mie labbra. Nella bocca nella gola. Non respiro quasi. Lo lecco, lo succhio. Wow dice.
Scopiamo dico? Si dai. Risponde.
Prendo il preservativo. Glielo metto. Mi lubrifico. Mi giro. Scanso il perizoma. Lo accompagno piano dentro. Sento la capoccia entrare. Piano dico. Fallo abituare. Non ti muovere. Aspetta. Mi muovo io dico. E' molto dolce non si muove. Lo sento gemere leggermente mentre a ritmo lo prendo sempre piu in profondità. Ok gli dico fai tu pero piano. Mi metto a 90 gradi. Mi mette le mani sui fianchi con estrema dolcezza mi affonda dentro fino in fondo ad ogni colpo. Entra, affonda, esce. Guarda mentre entra affonda esce. Fa un po di volte cosi. Poi inizia con un ritmo piu veloce. Piu potente. Vigoroso. Ansima di piacere. Incrementa la spinta la forza. Tiene dentro la cappella e da li pompa fino in fondo. Poi ritorna. Mi stringe dai fianchi. Inizia a sbattermi. Sento i miei glutei che sbattono con il suo ventre caldo e fanno quel classico rumore. Sempre piu forte, sempre piu veloce. Il rumore dello sbattere sicuramente si potrebbe sentire se qualcuno passa li vicino. Un ritmo che mai avevo sentito. Velocissimo. Quasi tra un battere e l'altro non si sente piu la pausa. Bum bum bum. Ansima. Viene. Gode. Continua a martellarmi dentro. Gli affondi ora sono di gusto. Come ad assaporare qualcosa. Lo sento duro dentro.
Si toglie. Hai il preservativo pieno pieno. Lo sfila e lo mette in un fazzoletto che gli porgo. Ha ancora il cazzo teso. Duro. Con una salvietta glielo pulisco. Mi metto in ginocchio davanti e lo lecco. E' duro come prima. Siamo sudati. Gli lecco le palle. Poi in bocca di nuovo. Gradisce.
Mi chiede se ho un altro preservativo. Si dico. Me lo metti. Dice.
Prendo dalla borsa l'altro preservativo. Lo apre. Lo mette. Girati mi dice. Ancora vuoi? Si ti va? Mi chiede. Ok rispondo. Fammi lubrificare un altro po. Prende una sedia li vicino si siede. Vieni. Siediti sopra. Mi avvicino mi siedo piano piano su di lui facendolo entrare con delicatezza. Arrivo in fondo. Siamo in aderenza. Mi muovo un po sopra senza pompare. Allarga bene le gambe io le stringo. Mi tengo sulle sue cosce rocciose ed inizio a cavalcarlo. Dio che culo che hai ripete piu volte mentre osserva il suo cazzo sprofondarmi dentro a ripetizione. Sente fa fatico un po in quella posizione. Mi aiuta tenendomi per i fianchi e dandomi un ritmo piu veloce. Mi sembra mi sprofondi sempre piu dentro colpo dopo colpo.
Aspetta, dice. Alzati. Prende un asciugamano li vicino lo mette sulla sedia. Mettiti in ginocchio così stai piu comodo. Mi metto. Appoggio la pancia sullo schienale della sedia. Le mani su un tavolo li avanti. Entra dentro. Allarga le gambe e si fa avanti. Ricomincia a martellarmi ad un ritmo forsennato. Mi sbatte, mi sbatte, mi sbatte, mi sbatte tante di quelle volte e ad un ritmo sempre crescente. Deve avere una forza nella gambe nei glutei incredibile. Godeeeeeeeeee, siiiii. Lo sento dire siiiii a bassa voce mentre il martello pneumatico invece di rallentare accelera. Gode gode forte anche questa volta. Vi ferma. Il preservativo è di nuovo pieno. Cavoli gli dico. Sei una macina.
Sorride. Sai dice. Ieri. Dopo quella sega che mi sono fatto li con te. Me ne sono fatto una subito dopo. E a dire il vero. Un'altra me l'ero fatta mentre con il binocolo ti guardavo .il culo.
Cavoli veramente dico.
Ci ricomponiamo. Si sono fatte le 15. un'ora di martellamento. Usciamo. Il tizio dei lettini guarda. Vede l'orologio. Il ragazzo della torretta di corsa va da lui gli da le chiavi e corre verso la torretta a prendere servizio. Nel mentre si gira e sorride facendomi il segno ok con il pollice.
Stanco vado verso lo stabilimento dove ho l'ombrellone. Evito di guardare il ragazzo dei lettini.................
segue..........ci sono ancora 6 giorni di vacanza..........
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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