Racconti Erotici > tradimenti > Operai tuttofare. Pt. 2ª
tradimenti

Operai tuttofare. Pt. 2ª


di EliaMelissa
27.11.2024    |    333    |    2 9.2
"" Mi prende con una mano alla gola e con l'altra al seno..."
Enrico non toglie lo sguardo, iniziando un monologo tutto suo:"Sei una troia bisognosa di cazzi, da scopare in ogni buco, ripetutamente e ricoprire di sborra. Devo complimentarmi con Elia. Ha un bel gioiellino tra le mani. Che cosa ne dici se ora ti sbattessi sul tavolo?"
Gli erano spettatori quanto Elia, ma quest'ultimo era intento e coinvolto a succhiarlo a Fabio, seduto al suo posto.
Scendo in ginocchio ad Enrico che mi accarezza prima il viso e poi me lo schiaffeggia due volte, per poi prendermi per i capelli e farmi pompare di colpo il suo cazzo.
Un cazzo curvo verso la sua destra, curato, 19/20 cm.
Lo pompo con voracità, mentre Enrico si rivolge ad Elia:"Cornuto succhi bene, ma quì la succhiacazzi non è da meno. Ti toglie l'anima per quanto è affamata."
E ancora:"Troia credo tanto che quello che ti scopa a breve sarò io."
Toglie il cazzo della mia bocca e riprende fiato. Mi fa alzare e restare davanti a lui...
Mi guarda ed inizia a stuzzicare, tirare i capezzoli, schiaffeggia il seno. Mi fa avvicinare a lui e affonda il viso tra mio seno prendendolo tra le sue mani.
Lecca, mordicchia, bacia. E mi fa:"Quanta sborra meriti?
Sei da fottere, ma la meriti ovunque. Queste tette sono da sborrare ripetutamente. Il viso apparentemente innocente, ma da troia. I tuoi buchi non credo che siano da meno. Sei uno sborratoio. Ma prima un piacere di cui appropriarsi."
E poi ancora, verso Elia:"Come siete bravi lì a leccare reciprocamente palle e buco del culo. Elia pensavo una cosa... La troia, a turno, durante questi giorni di lavori ce la potremmo fottere (mentre mi prende e mi fa sedere su di lui toccando la figa), sempre se a lei vada..
Cornuto ci sei, qualcuno in più che te la fotte che problema c'è?"
Elia si ferma dal leccare il buco e mi guarda. Era arrapato, voglioso in volto, il cazzo duro.
Esclama a me:"Tesoro hai voglia di questo?"
Mentre avevo due dita in figa completamente bagnate, lo guardo sorridendo:"Si! Uno al giorno e servizio completo."
Elia felice di questo come gli altri operai che riprendevano a segarsi.
Enrico di colpo mi prende per i capelli e mi porta verso il tavolo. Mi fa salire facendomi posizionare a quattro zampe...
Inizia a leccarmi figa e buco. Il tutto da sonori schiaffi a mano aperta sul culo.
Godo, sa usare divinamente la lingua, la infila ovunque.
Mi accerchiano gli operai restanti per farselo nuovamente pompare..
Vedo Elia e Fabio sul telo da lavoro. Elia ha le gambe all'aria e Fabio lo lecca nuovamente tra palle e buco. Fabio si vedeva che adorava quello che stava facendo.
Io riprendo a pompare a turno senza farli venire.
Enrico di colpo decide di infilarmi la mano in figa. Incredulo che entrasse la sua mano lievemente ruvida da lavoro, esclama:"Cosa cazzo sei? Prendi tutto!"
Inizia un meraviglioso fisting contornato da un turpiloquio di tutti.
Ero eccitatissima. Affamata di cazzo. La mano mi stava facendo impazzire. Finché, senza avvisare, non urlo di piacere, squirtando verso Enrico.
Togliere la mano e mi dice:"Puttana!" per 3 volte.
In quel momento afferro il cazzo di un operaio, spianando con voracità fino a farlo sborrare in gola.
Così anche gli altri a seguire.
Qualche goccia di sborra cola, ma prontamente lecco.
Enrico guarda Elia e ribadisce:"Che gran troia hai?"
Elia sorride e risponde:"Falla godere, ti prego!"
Enrico ridacchia, mi guarda succhiare e si avvicina, sistemandomi spinge senza remissione di peccato il suo cazzo nella mia figa bagnata. Ho un sussulto.
È quasi tutto dentro di me.
Mi stacco da cazzo di un suo collega, lo guardo e gli dico:"Sfondami porco!"
Enrico era eccitato, quel cazzo mi stava facendo impazzire ad ogni colpo.
Lo guardo, mentre mi succhio i capezzoli. E il suo operaio che stavo pompando un attimo prima di avvicinata e svuota le palle sul mio seno, come se fossi uno sborratoio.
Calda e di buon sapore.
Enrico continua a fottermi, finché non si ferma e mi prende al bacino per avvicinarmi al bordo del tavolo.
Mi dici di alzare le gambe e allargare. Avvicina la sua testa alla figa ed inizia a leccare.
Non riesco a non dirgli:"Siiii, cazzo così!!"
Sento la sua lingua anche nel buco. La fa ruotare, la spinge dentro.
Uno degli ultimi operai viene sopra il tavolo, schiaffeggia il mio seno sporco di sperma la mio viso dicendomi:"Puttanella non ti basta mai!"
Ha in mano due cinture da uomo: con la mia avvolge il seno, lo stringe e porge il capo ad Enrico e l'altra l'ha me la mette al collo. Stringe e mi tiene stretta, infilando il suo cazzo largo, non proprio lungo, in gola.
Ero in balia di loro due.
Enrico smette di leccarmi, mette le mie gambe sulle sue spalle ed infila cazzo, con un colpo secco, in figa tenendosi per la cintura.
Gemiti, grugniti, il continuo dire:"Troia, troia, troia!"
Io succhiavo e godevo, ero in un'altra dimensione.
Riesco a girare lo sguardo sugli operai e su Elia&Fabio che godevano in un bel 69.
Quella scena mi stava eccitando da morire mentalmente, tanto che esplodo, poco dopo, in un orgasmo soffocato dal cazzo dell'operaio.
Ero fradicia. Enrico continuava a scoparmi, il seno ero rosso...
L'operaio continuava a spingermi in gola il suo cazzo. Ero provata ed eccitata. I miei capezzoli erano davvero turgidi e la figa un lago.
A poco rallentano. Tolgono la cinta dal seno. Enrico la prende in mano.
L'operaio rallenta il pompino, mi fa respirare. Ero sbavata, anche di trucco. Come una puttana.
Ho qualche minuto di pace. Poi mi girano a pancia sotto.
Di colpo secco, senza pensarci, arriva una frustata di cintura.
La mia esclamazione:"Cazzo si! Continua! Anche a mano aperta!"
Iniziano una serie di frustate che anche Elia si gode, fermandosi a guardare.
Enrico mi prende per i capelli, si avvicina a me:"Sei una lurida puttana! Io ho bisogno di riempirti, ma non finisce quì. Il tuo cornuto/succhiacazzi Enea deve sapere che tra qualche giorno vengo a casa tua e ti fotto ancora come una troia, ok?"
Ho annuito. E ho sentito nuovamente frustare il mio culo.
Ero eccitatissima, col bisogno di esser scopata.
Ho guardato l'operaio e poi Enrico esclamando:"Tu vieni sotto di me ed infilato nella mia figa e tu, già che sei dietro, inculami!"
Compiaciuti e carichi non hanno aspettato un secondo di più.
Mi son sentita impalare! Ho guardato Elia che era all'estremo e gli ho detto:"Fallo sborrare nella tua bocca e dopo contraccambia, cornuto!! La tua troia nel frattempo si fa bene farcire!"
Da quel momento non ho capito nulla!!
Gli altri operai guardavano, Elia pompava da fare venire Fabio.
Io ero in ero balia di due cazzi. L'operaio era indemoniato. Lo spingeva dentro al massimo, mentre mi baciava avidamente.
Enrico aveva spinto prima la cappella e poi tutto il cazzo nel culo. Non poteva crederci.
Mi palpava il culo, spingeva il cazzo quanto più poteva, mi schiaffeggiava.
Mi ripeteva in continuazione:"Che lurida vacca!"
Finché non ho sentito aumentare il suo ritmo e poco dopo urlare di piacere sborrando nel mio culo.
L'operaio rallenta per non venire. Mi bacia.
Enrico guarda Elia esclamando:"Mamma mia che sborrata nel culo! Te l'ho riempita. Vieni qui a guardare come le cola. E comunque, è una puttana bisognosa di cazzi. Non so quale suo buco mi ha fatto più godere."
Elia era contentissimo.
La sborra iniziava a colare, ma mi ero posizionata meglio per cavalcare l'operaio.
Lui era aggrappato al mio seno e mi guardava affamato ed infoiato. Sentivo spingermi le palle dentro, cazzo!!
Aumento il ritmo, ansimo sempre di più...
Elia nel frattempo aveva sborrato nella bocca di Fabio.
Sfinito. Ma assisteva al mio godimento.
L'operaio di colpo mi dà uno schiaffo sul viso dicendomi:"Continua troia, non ti fermare dai! Fammi sentire come godi prendendo tutto il cazzo."
Mi prende con una mano alla gola e con l'altra al seno...
Il mio ritmo si fa sostenuto, la bocca è aperta dall'estasi, non capisco nulla...
Finché non urlo di piacere:"Si si si, cazzo!! Godo!"
Lui aumenta il ritmo dentro di me e dopo qualche minuto sento riempirmi di sborra, lui urlare:"Troia, troia godo!"
Mi accascio su di lui. Il cazzo esce e a seguire colo sborra.
Ma non finita. Gli operai rimasti si erano arrapati ancora, cazzo.
L'operaio da sotto di me si toglie. Resto nuda sul tavolo, riprendendo il fiato. I cazzi li vedo avvicinarsi al mio viso. Li lecco, li succhio ancora.
Ma dura poco. Sborrano copiosamente uno sul mio viso e uno sulle mie tette.
Ero piena di sborra.

Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.2
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Operai tuttofare. Pt. 2ª:

Altri Racconti Erotici in tradimenti:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni