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Una mattina qualunque. Parte 2ª


di EliaMelissa
10.11.2024    |    4.196    |    4 9.9
"Lo guardo girandomi a lui e sorrido..."
Edoardo ha urlato di piacere venendo in gola. Ho ingoiato tutto ed è anche buona.
Qualche goccia scappa e cola sul mio seno. La raccolto con un dito e la lecco.
Edoardo mi guarda e sorride:"Sei proprio un'ingorda! A proposito chiedi a cornuto tra quanto torna, perché voglio che mi trovi in uno dei tuoi buchi e non nullafacente."
Scrivo ad Elia e lui risponde:"Ne ho ancora per una quarantina di minuti, ho avuto un piccolo imprevisto."
Gli rispondo:"Ok tesoro! Fai pure, ti aspetto a casa perché ho una cosa da dirti."
In verità volevo che mi sentisse godere, fottuta da un altro a dovere.
Riferisco ad Eduardo.
Lui mi guarda tutta. Vedo che non cede il suo sguardo neanche quando sposto i miei ricci, quando sistemo le autoreggenti rimaste addosso. Lo guardo anch'io e nella testa mi frutta solo il costante pensiero di voler esser scopata, sentirmi piena di un cazzo in ogni buco, far godere e sborrare copiosamente.
Fin quando non si avvicina nuovamente, mi bacia e una mano si insinua tra le mie gambe. Son umida ma non abbastanza. Due dita affondano dentro e lui si stacca dalla bocca e mi sussurra:"Vuoi farlo ancora cornuto?"
Io annuisco.
Mi fa girare, mi mette a pecora, mi schiaffeggia a mano aperta 2/3 volte e poi infila ancora le dita dentro iniziando a muovere.
Godo, bagno le sue dita e lui nuovamente si avvicina all'orecchio:"Hai una bella figa accogliente. È adatta al mio cazzo e chissà a quanti altri."
Dio, penso, il suo cazzo... Largo e venoso.
Tira fuori le dita e le lecca compiaciuto. Si abbassa ed inizia a leccarmi la figa.
Godo. Godo. La lunga gioca sapientemente. Finendo anche al mio buchino.
Si ferma e mi dice:"Hai un plug? Mettilo! Devi prepararlo per dopo."
Vado in stanza a prenderli. Ne ho di 3 misure. Torno da lui e glieli mostro. Sceglie quello più grande. E mi guarda esclamando:"Mi siedo, vieni qui da me, che voglio mettertelo e vedere come lo risucchia il tuo buco da vicino."
Mi avvicino, lui prende il plug, lo porta alla sua bocca e lo succhia bene. Ci sputa come fa sul mio buco, pian piano spinge il plug. Mentre mi tiene con una mano per la figa. Le dita son dentro, dando un leggero piacere.
Spinge ancora, sputa e di colpo è tutto dentro. Gioiellino esterno a parte.
Mi schiaffeggia il culo ancora.
Lo guardo girandomi a lui e sorrido.
Gli dico:"Andiamo in camera!"
Lo prendo per mano e mi segue.
Lui mi fa sedere sul bordo del letto matrimoniale. Mi bacia e pian piano scende.
Tortura il mio seno tenendo per le mani, baciando, mordendo e succhiando i capezzoli e dicendomi:"Queste tette richiamano la sborra! Sarebbero da ricoprire. Io che ti scopo a dovere, altri che si segano guardandoci compreso il cornuto, sborra a rotazione su di loro e sul viso. Che goduria!"
E poi continua:"Hai le forme, non sei piatta, sei tanto porca e aperta mentalmente, come si può non scoparti?"
Scende ancora, mi sbatte col bacino sul letto e lui si inginocchia leccarmi la figa.
Quanto cazzo ci sa fare. Una bella lingua, scorre ovunque, penetra dentro più volte, stuzzica il clitoride.
Per poi infilare 3 dita, facendomi godere. Dicendomi:"Fammi sentire dai, porca!"
Godo. Non è contento. Infila di altre dita e poi la mano e mi toglie fiato e parola.
Inizia così un meraviglioso fisting con la sua manona. Sono fuori di me. Godo sempre di più. Finché non squirto forte. Urlando:"Porco, così cazzo!!!"
È un lago ai piedi del letto. Lui tira fuori la mano, mi prende per i capelli, mi porta giù e mi fa leccare. Per poi baciarmi e nuovamente infilare il cazzo dentro la bocca. Colpo secco. Me la fotte con veemenza, facendomi sbavare.
Di colpo nuovamente lo tirar fuori. Mi spinge sul letto dicendomi:"Ora si che ti fotto!"
Sento che mi penetra con la cappella gonfia e di rispetto. Sono bagnatissima.
Spinge il cazzo tutto dentro ed esclama:"Cazzo, si!"
Le palle contro di me sono piene e dure.
I momenti son lenti, ma pian piano in escalation.
Godo. Morde il mio collo, si tiene alle tette com cui gioca e spinge, sempre più forte.
Sono un lago e se ne accorge, sbattermelo compiaciuto.
Mi sta sfondando la figa.
Rallenta.
Poi riprende a ritmo sostenuto.
Così per un po'.
Finché non mi fa salire a cavalcioni e mi impalo.
"DIo santo che cazzo!" esclamo.
Mi muovo su di lui, giocando prima solo sulla cappella e poi sentendomi completamente piena di lui.
Sento le palle contro.
Godo. Amo questa posizione.
Lui si aggrappa al seno, succhia i capezzoli. Mi muovo su di lui sempre di più fino ad aver un orgasmo forte.
E lui:"Così porca! Così! Continua!"
Non mi fermo. Continuo a scoparlo.

Incuranti però che Elia era alla porta e si stava gustando la scena.
Edoardo lo nota, io avevo gli occhi chiusi. In estasi.
Edoardo esclama:"Cornuto finalmente sei arrivato. Accomodati a quella poltrona e guardati questo film."
A quelle parole mi muovo ancora più forte su di lui, venendo ancora. Lui mi ferma e mi fa scendere, esclamando:"Eh no, non voglio venire ora. Ci penso io a te adesso."
Mi posiziona a pecora e mi penetra dando modo ad Elia di farci vedere in volto, oltre che lo spettacolo.



[Continua...]
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