II LEZIONE - LA MONTA

I fatti raccontati sono fondamentalmente veri ma da questa "LEZIONE" ho aggiunto ulteriori particolari non sempre avvenuti ma utili per condire un po’ la storia; di fantasia i nomi dei personaggi.

Arrivò il mercoledì e lei si preparò con un nuovo completino comprato appositamente per la seconda lezione di sesso. Anche questo molto eccitante e che la esaltava nel mostrarla troia
Come la sera precedente loro si presentarono di nuovo col prosecco tanto per farle rompere un po’ di tensione che lei potesse avere . Subito però incominciarono a ballare con lei a due a due tanto per iniziare a scaldare la serata ma stavolta iniziarono a spogliarla subito e a ficcarle le dita in fica senza limiti. Lei iniziò subito a gemere ma loro le proibirono di orgasmare senza il loro permesso. Poi mentre lei ballava da sola in modo lascivo loro si spogliarono nudi mettendo in mostra i loro cazzi già mezzi eccitati. A quella visione lei mi disse “caro maritino stasera credo proprio che ci divertiremo, almeno io e i tuoi amici. Heheheh
Tommaso allora iniziò a farsi spompinare per farsi preparare il cazzo che dopo pochi colpi di lingua era grande e pronto per la monta. Gli altri allora la presero e la misero sul tavolo tenendole le gambe aperte in modo da mettere in mostra e a disposizione la sua fica vogliosa. Tommaso iniziò a strusciarle la cappella sulla fica provocando in Teresa dei sussulti incredibili fino a che lei quasi gemendo lo pregò di farglielo sentire dentro. Lui mi guardò e disse di mettermi comodo che la monta sarebbe durata parecchio e iniziò a ficcarle la cappella gonfia in fica. Lei, come colpita da una scossa, gemette forte dicendo che razza di cazzo che avesse e come si sentiva aperta tutta man mano che lui glielo affondava dentro. Quando arrivò alle palle si fermò un attimo per farla abituare e iniziò a stantuffarla sempre più forte strappandole ad ogni affondo un gemito di piacere. Neanche lei seppe dirci poi quanti orgasmi avesse raggiunto ma era evidente che stesse godendo come una vera ninfomane. Il gran porco ad un certo punto sfilò fuori il cazzo e mi disse di vedere come già le aveva ridotto la fica e quando la vidi mi spaventai visto che era ancora l’inizio e lei già aveva la fica aperta oltre ogni immaginazione. Mi ordinò di leccargliela e sentirle la fica così aperta come mai l’avevo vista prima. Io lo feci leccando famelico quella fica sfondata e grondante ma lei mi cacciò la testa con la mano pregando Tommaso di riprendere la monta e riempirla di sborra.
Ridendo sarcastico Tommaso mi scansò ma per continuare a scoparsela volle metterla a 90 gradi per prenderla in fica da dietro ed aumentare ancora di più l’effetto della penetrazione. La fica grondava sempre più e con quella nuova posizione si sentiva ancora meglio lo sbattere dei coglioni sbattere sulla fica ogni volta che glielo ficcava dentro. Dopo un tempo indefinito lui mi disse che era arrivato il momento di riempirmi la moglie e che si augurava che lei fosse protetta se non volevo che la ingravidasse. Mi sentii male per come mi si era indurito il cazzo tanto che dovetti iniziare a segarmi per diminuire la sofferenza. Lui inizio’ ad aumentare il ritmo in modo incredibile e Teresa sembrava impazzire per come stesse godendo fino a che Tommaso le assesto due ultime stantuffate iniziando a schizzarle dentro un mare di sborra. Lei sentendolo sborrare iniziò a urlare di non smettere, di scoparsela con forza fin dentro l’utero. Quando le caccio’ il cazzo mi fece vedere come le aveva slabbrato la fica e come la sua sborra le colava fuori lungo le cosce. Tutti facevano foto per immortalare la prima monta. Poi la rimisero stesa sul tavolo per il secondo turno e mentre Giorgio iniziava a farle sentire la cappella sulla fica aperta Tommaso si stava facendo pulire il cazzo da Teresa che leccava ingorda l’asta zuppa di sborra e dei suoi umori.
Giorgio iniziò subito con un ritmo veloce affondandole il cazzo subito fino ai coglioni aiutato dall’opera del suo amico che aveva aperto la strada. Le sue misure più grandi sia in lunghezza che in diametro facevano sentire Teresa di nuovo aperta come con Tommaso. Continuava a dire che la stavano facendo arrivare in paradiso poi rivolto a me disse che finalmente capiva cosa si provasse con dei cazzi veri e che io dovevo segarmi da bravo cornuto mentre vedevo mia moglie montata come una vacca.
Sborrai subito vergognandomi per non aver resistito più di tanto a quelle scene incredibili da film porno. Giorgio intanto continuava a sfondarla e a dirle cose sempre più oscene che aumentavano ancora di più l’eccitazione di Teresa ormai persa e drogata dal piacere provato.
Alla fine anche Giorgio decise che era pronto per sborrarmi la moglie e aumentando ancora di più il ritmo inizio a godere aggrappandosi ai seni di Teresa e strizzandoglieli con le sue grosse mani. Credevo glieli strappasse per come li stringeva e tirava ma la cosa causava a Teresa ancora più godimento e la portò a incitarlo di fottersela sempre più forte e sborrarle in fica li davanti a me e di chiamarmi cornuto.
Lui iniziò a godere e sembrava non finire più di sborrarle in fica mentre le ordinava di continuare a sbocchinare Marco che sarebbe stato il prossimo a scoparmela.
Quando Giorgio caccio fuori il cazzo lasciò una fica ancora più aperta e con ancora più sborra che le colava fuori dal buco oscenamente aperto. Ma Marco era fremente di scoparsela anche lui e subito le ficcò il suo cazzo altrettanto grosso e lungo dentro montandosela mentre le schiaffeggiava il seno provocandole un misto di dolore e di immenso piacere. Lei continuava a godere e a chiedere di riempirla tutta e a me di fare tante foto e film per testimoniare come i miei amici l’avessero fatta diventare la loro troia personale. Quando Marco e Stefano finirono di sborrarle dentro la lasciarono esausta stesa sul tavolo con le gambe larghe e la fica ormai un lontano ricordo di come me la ricordavo io con la loro sborra che non smetteva più di colarle fuori e scendere lungo le cosce.
A quel punto mi rivolsi a Giorgio chiedendogli di potermela scopare anche io ora che loro avevano finito, lui ridendo insieme agli altri miei amici mi diede il permesso aggiungendo però” Dai scopala cornuto e vediamo se tua moglie sfondata come è riesce a sentirlo il tuo cazzetto”. Mi sentii umiliato ma allo stesso tempo eccitato e quando le ficcai il cazzo in quella fica sfondata mi resi subito conto che lei non mi avrebbe sentito più di tanto. Dopo pochi colpi di cazzo lei infatti iniziò a provocarmi dicendomi di sforzarmi di più perché non sentiva nulla. E poi rivolto ai quattro porci disse loro che dopo i loro cazzi non sarebbe più riuscita a godere scopando con il mio cazzetto. A quelle parole iniziai a sentire che stavo per sborrare ma lei se ne accorse e mi ordinò di non sborrarle dentro ma al massimo sulle tette arrossate dal trattamento ricevuto in precedenza.
Così feci e credevo che mi si svuotasse l’anima per come godevo eccitato anche dalla vista delle sue cosce con tutta la colatura di sborra che le usciva dalla fica.
Gli amici si stavano ricomponendo per andarsene a casa ma prima di andar via dissero a Teresa “Ovviamente stasera non ti lavi e vai a letto così come ti abbiano lasciata sfondata e grondante dei tuoi umori e della nostra sborra. Così il cornuto sentirà il nostro odore mentre cercherà di dormire”. E tutti si misero a ridere mentre mi davano pacche sulle spalle in modo canzonatorio.