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I COLLEGHI DI MIA MOGLIE (I)
di porcelli321
29.09.2020 |
26.224 |
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"Ovviamente, visto che l’ambiente era di soli maschi, le battute con i doppi sensi non mancavano ma mai erano andati oltre il normale scherzo tra colleghi..."
Anche se con i miei amici mia moglie aveva scoperto il suo lato perverso mai uscito fuori prima in ufficio non aveva mai dato modo a nessuno di immaginare che donna vogliosa di cazzi fosse diventata.Del resto il suo comportamento era stato sempre irreprensibile e mai nessuno aveva avuto idea di come fosse in realtà quella loro collega.
Ovviamente, visto che l’ambiente era di soli maschi, le battute con i doppi sensi non mancavano ma mai erano andati oltre il normale scherzo tra colleghi.
Mia moglie lavora insieme a 5 maschietti non certo irreprensibili da un punto di vista sessuale visto che, anche se sposati, non erano poche le storie che si raccontavano su alcune loro scappatelle.
Un bel giorno uno di loro approfittando di un momento di pausa iniziò a collegarsi a internet per scaricare alcuni filmetti porno in cui una donna veniva montata da più uomini ben forniti e porcelli. Ovviamente invitò gli altri colleghi a gustarsi lo spettacolo e , cosa mai fatta prima, chiamò anche Teresa, mia moglie, per avere un punto di vista femminile a quelle scene.
Lei all’inizio si rifiutò di andare a vedere quei film ma alla fine , viste le loro insistenze, si fece convincere . Gli si presentò subito una scena molto forte in cui i 4 torelli di turno stavano sborrando in bocca alla cagnetta che vogliosa aspettava le loro schizzate con la lingua di fuori e gli occhi pieni di perversa voglia di bere dai loro cazzi.
Lei si morse le labbra per l’eccitazione visto che le venne subito in mente come i miei amici qualche giorno prima le avessero riservato un trattamento simile dopo essersela montata tutti in ogni buco.
Quando, nel film, i 4 finirono di scaricarsi i coglioni il capo dell’ufficio le chiese cosa ne pensasse di quella scena. Lei non riusciva a parlare eccitata e vogliosa per quanto aveva visto. Tutti però insistettero e alla fine lei balbettò “Molto coinvolgente. E lei una vera donna pronta a soddisfare i suoi amanti.”
I colleghi rimasero un po' meravigliati della risposta visto che si attendevano una reazione arrabbiata da parte sua per averle fatto vedere certe scene.
Allora incoraggiati da ciò misero su un altro film in cui un’altra donna veniva montata da due tori in contemporanea: uno in fica e uno in culo; mentre un terzo le scopava la bocca in un pompino infuocato ficcandoglielo dentro fino ai coglioni.
Lei a quella scena si sentì la fica sciogliersi di voglia ed ebbe paura che l’eccitazione le iniziasse a colare lungo le gambe. Iniziò a diventare rossa e a stringersi le cosce per accentuare la sua eccitazione sperando però che gli altri non se ne accorgessero. I colleghi iniziarono a fare commenti sempre più pesanti chiedendole se lei avesse mai avuto una esperienza simile. Lei mentì spudoratamente dicendo di no e allora i colleghi insistettero chiedendole se la scena le piacesse e se le venisse voglia di provarla anche lei.
Lei a quelle insistente non sapeva come reagire per paura che scoprissero la sua vera natura ninfomane. Iniziò a schernirsi dicendo che non era bella come l’attrice del film e che pertanto nessun macho si sarebbe interessata a lei. I colleghi allora iniziarono a farle complimenti sempre più pesanti dicendole che era lei che non voleva valorizzare le sue grazie e mettersi in mostra come meritava.
Misero su un altro filmetto hard e stavolta le chiesero direttamente se la cosa la eccitasse visto che a loro faceva diventare il cazzo grosso e duro. E così dicendo si misero una mano sul pacco ormai gonfio tanto che i loro cazzoni eccitati erano ben evidenti anche sotto i pantaloni. Lei a quelle parole sempre più porcelle e alla vista delle loro aste turgide istintivamente si leccò le labbra vogliosa ed eccitata. I colleghi se ne accorsero e allora iniziarono a commentare sempre più oscenamente le scene hard che si susseguivano inesorabili generando in mia moglie una eccitazione sempre più profonda. Continuava a stringersi le cosce per lenire le pulsazioni della fica vogliosa con l’effetto che raggiunse un orgasmo profondo e forte che non riuscì a celare completamente. Iniziò infatti a fremere sommessamente chiudendo gli occhi e mordendosi le labbra vogliose di calda sborra. I colleghi senza neanche parlarsi si fecero cenno l’un l’altro gustandosi lo spettacolo di Teresa che orgasmava vogliosa in silenzio.
Iniziarono però tutti e 5 a massaggiarsi il pacco sempre più duro in modo plateale davanti a lei guardandola direttamente negli occhi mentre nel film la troia gemeva come una cagna in calore sotto i colpi dei suoi amanti vogliosi.
Teresa presa dall’orgasmo che la stava torturando non si era accorta in un primo momento di quanto stesse accadendo intorno a lei e quando ritornò in se alla scena dei suoi colleghi che se la guardavano libidinosi impugnandosi il loro pacco sempre più evidente non seppe più cosa fare.
Si alzò imbarazzata dicendo loro di smetterla di fare i porcelli che non era il caso visto che lei non voleva assolutamente continuare quel gioco. Quelli senza scomporsi le dissero che non doveva aver paura di esternare le sue voglie con loro che sarebbero stati bravi a tenere il segreto di avere una collega a cui piacevano i cazzi grossi e duri.
Uno di loro più intraprendente senza dire nulla di slacciò i pantaloni cacciando fuori un cazzo di tutto rispetto anche se ancora non completamente in tiro. Le disse di dare un suo giudizio sul suo arnese e sulle sue palle grosse e gonfie. Mia moglie a quella vista sembrò vacillare e l’unica cosa che riuscì a dire fu: “ Diavolo Enzo non pensavo fossi così dotato. Ma ora smettila ti prego”
Quella sua frase fu dirompente per gli altri 4 colleghi che all’unisono si cacciarono i cazzi iniziandoseli a menare lentamente davanti a lei. Ovviamente le chiesero subito di avere un suo parere anche sui loro cazzi visto come aveva apprezzato quello di Enzo. Lei sempre più imbarazzata e vogliosa non riusciva né a parlare né a muoversi rimanendo li in mezzo a loro non riuscendo neanche a togliere gli occhi dai loro cazzi sempre più grossi, duri e invitanti. La sua fica era ormai un lago e si rese conto che continuava a mordersi le labbra vogliosa di provare i cazzoni dei suoi colleghi.
Enzo sempre col cazzo in mano iniziò a chiederle come avesse il cazzo suo marito (cioè io!). lei disse che era una cosa intima e che non voleva rispondere. Quelli insistettero e uno le prese una mano e gliela mise sul suo cazzo duro dicendole se il mio cazzo fosse così grosso. Lei sempre più in imbarazzo non riusciva a togliere la mano da quell’asta di carne e anzi si scoprì a saggiarne sempre più la consistenza iniziando anche un lento su e giù molto apprezzato dal collega. Poi viste le insistenze Teresa disse” No mio marito non è così dotato. Purtroppo!”
Appena finito di parlare si pentì subito del “purtroppo” aggiunto alla fine perché sapeva che non sarebbe passato inosservato ai suoi colleghi. Infatti quelli si guardarono negli occhi scambiandosi uno sguardo di perversa intesa e Enzo subito si avvicinò a mia moglie e le mise il suo cazzo nell’altra mano dicendo che loro erano li a sua disposizione per farle provare cosa significasse essere veramente donna.
Lei si trovò con quei due cazzoni in mano e si sentì svenire per l’eccitazione iniziando una doppia sega lenta e goduriosa. Enzo iniziò a ricontraccambiare le attenzioni iniziando a tastarle i seni cosa che la fece ancora più aumentare la voglia. Lui da gran porco se ne accorse subito e allora aumentò il titillamento dei capezzoli e come risultato lei aumentò il ritmo della sega ad entrambi. Ovviamente gli altri non si fecero pregare e iniziarono a farle foto e filmetti tanto per avere un ricordo.
Sia Enzo che l’altro collega le stavano lavorando con maestria i seni capendo che erano un suo punto erogeno ad alto potenziale e le chiesero se mi avesse mai tradito. Lei mentì spudoratamente, visto cosa le avevano fatto i miei amici, e disse ”Ma scherzate. Io sono fedele a mio marito e non lo tradirei mai”
Risero tutti a quella risposta visto che non aveva mai smesso di impugnare quei cazzi grossi e duri segandoli docilmente. Un terzo collega allora si fece ancora più audace e mise una mano sotto la gonna sulle cosce risalendo su fino alla fica. Senti gli slip zuppi e allora glieli strappo con forza tirandoglieli prima in mezzo alla fica cosa che le provocò un ulteriore brivido di piacere evidenziato da un gemito profondo che lei non riuscì a celare. Il collega allora disse sentite come geme la nostra cagnetta e venite a sentire che fica zuppa che ha la santarellina.
Senza farsi pregare tutti iniziarono a tastarle la fica commentando oscenamente il fatto che fosse calda e zuppa. Ovviamente quel trattamento non lasciò indifferente mia moglie che iniziò a pregarli di smettere che non voleva che non dovevano permettersi certe confidenze.
Inutile dire che commenti scatenarono quelle timide e poco convinte rimostranze. Anzi tutti e cinque iniziarono a ficcarle due dita in fica profondamente provocandole degli spasmi di piacere e orgasmi a ripetizione. Stavolta Teresa non riuscì a non mugolare e gemere piegandosi sulle ginocchia per il piacere che quei porci le stavano facendo provare.
Enzo la sorreggeva continuando a strizzarle i capezzoli insieme all’altro amico e mentre lei si appoggiava a lui iniziò a baciarla e leccarla sul collo altra zona per lei micidiale. Vedendo come mia moglie si stesse abbandonando sempre più alle loro manipolazioni andò diretto a ficcarle la lingua in bocca in un bacio oscenamente invitante. Lei non capendo più nulla per il piacere che quelli le stavano facendo provare e sentendo i loro cazzi strusciarsi tra le sue cosce frementi rispose a quel bacio con altrettanta oscenità.
Lei era ormai preda della sua natura ninfomane che i colleghi le avevano fatto uscire fuori iniziando da un banale scherzo tra colleghi.
Tutti e 4 vollero baciarla in bocca mentre lei li segava a turno e loro le ficcavano la mano in fica. La cagna della mia signora non contava più gli orgasmi e loro erano sempre più eccitati e vogliosi continuando a baciarla e dirle cose sempre più oscene. Così come era accaduto con i miei amici quella situazione altamente perversa aveva rapito mia moglie togliendole ogni difesa e facendo crollare il muro da brava mogliettina.
Enzo iniziò a dirle che da quel giorno sarebbe diventata la loro cagna e che doveva essere sempre pronta ad esaudire ogni loro desiderio. Lei tentò di ribellarsi ma quello le ficcò le dita ancora più dentro e allargandogli per bene la fica cosa che le strappò un gemito di profondo e perverso piacere. Lui allora continuò dicendo che non doveva più recitare la parte della brava mogliettina con loro e che nessun altro in ufficio avrebbe saputo nulla di lei se però lei fosse stata brava e docile con loro. E mentre le parlava con voce porcella continuava a ravanarle con le dita in fica sempre più zuppa e vogliosa di cazzo.
Purtroppo arrivò una telefonata che preannunciava l’imminente arrivo di un cliente non atteso di li a poco. La notizia fu come una doccia fredda per i porcelli pronti a sfogarsi con mia moglie in modo più esauriente. Allora Enzo disse a tutti di rimettere a posto l’ufficio e prepararsi a ricevere il cliente mentre lui spiegava alcune cose a mia moglie.
La portò nel suo ufficio con lei sconvolta dagli orgasmi e che quasi non si reggeva in piedi.
Il porco la fece stendere sulla sua scrivania a gambe larghe , si sedette sulla sua poltrona e iniziò a leccarle la fica voracemente mentre con 4 dita le scopava in fica. Lei sembrava impazzita per come gemeva e godeva iniziando a sciogliersi e a dire frasi sempre più porcelle” si Enzo si fammi godere. Ti voglio . Voglio sentire il tuo cazzo dentro di me. Riempimi di sborra porco dai non farti pregare. Non vedi come mi hai fatto partire di testa?. Voglio i cazzi come i vostri visto che quel cazzetto di mio marito non lo sento proprio quando mi scopa.”
Enzo caricato da quegli inviti leccava sempre più voracemente la fica che colava umori di perverso piacere he lui beveva tutti. Ogni tanTo cacciava le dita dalla fica e glieli ficcava in bocca ordinandole di leccargliele e sentire il sapore della sua fica di cagna vogliosa.
Lei senza farsi pregare ubbidiva docilmente e godeva senza fine.
Ma visto che il cliente stava arrivando lui si alzò e girando intorno alla scrivania approfitto della testa di mia moglie fuori iniziò a scoparsela in bocca fino ai coglioni. Non aveva limiti e pietà e le ficcava quell’asta grossa, lunga e dura fino in gola lasciandola senza respiro. Continuava a scoparsela e a dirle cose oscene e di come voleSSE che io diventassi il suo cornuto servizievole e disponibile a portare la moglie alla monta senza protestare.
Lei continuava a subire il trattamento sempre più coinvolta e per come era eccitata iniziò a sgrillettarsi la fiCa ormai grondante.
Lui a quella scena capì che ormai mia moglie era alla sua mercè e cacciato il cazzo le ordinò di tenere la bocca aperta per ricevere la sua sborrata. Lei docilmente ubbidì senza però smettere di sgrillettarsi e lui dopo poco iniziò a scaricarsi i coglioni vogliosi in una decina di copiose schizzate di calda sborra. Lei da brava cagna bevve tutto senza mandarne sprecata una goccia al che il suo capo commentò “Ma guarda la mogliettina irreprensibile come beve tutto da vera golosa. Sei proprio una gran bocchinara lo sai? E tuo marito apprezza questa tua dote?”
Lei finendo di inghiottire tutto il nettare del suo boss rispose “Mio marito vorrebbe che facessi lo stesso con lui ma ti confesso che non ci sono mai riuscita a inghiottire e appena se ne viene, se non lo caccia prima, vado subito a sputare tutto”. Lui visibilmente meravigliato replicò ”Allora con me perché ti sei bevuta tutto?” . lei rispose “Perché mi avete fatto sentire tanto troia e le troie si sa che ingoiano tutto senza protestare. Non è vero capo?”
Nel frattempo si erano alzati tutti e due e lui ridendo divertito la prese per i capelli e facendola piegare in ginocchio davanti a lui le ordinò “Allora, se vuoi fare la brava troia, puliscimelo per bene a colpi di lingua. Dai zoccola fa un bel lavoretto”. Lei da brava cagna non si fece pregare e iniziò a pulirgli la cappella e l’asta a colpi di lingua come le aveva ordinato.
Quando ebbe finito lui la fece alzare e mordendole un seno le disse “ Oggi ti sei salvata da una monta generale ma da domani le cose cambieranno. Dovrai cambiare modo di venire vestita e dovrai essere più provocante e quando faremo gli straordinari e saremo solo noi dell’ufficio nello stabile dovrai vestirti in modo molto porcello”. Mia moglie molto imbarazzata rispose” Ma sei impazzito? Non ci penso proprio a farlo. E poi cosa dirò a mio marito quando mi vedrà uscire da casa vestita come dici tu?”
Enzo in modo molto autoritario le disse” Non me ne frega un cazzo di quel cazzetto di tuo marito. E ben presto dovrà sapere che razza di ninfomane di moglie che si ritrova. E tu non fare finta di non volere essere trattata come meriti lo abbiamo visto oggi come eri eccitata. Per cui mettiti in testa che da oggi sarai la nostra zoccola e io il tuo padrone.
Mia moglie senza poter replicare abbasso lo sguardo e si fece leccare le tette e mordere i capezzoli gemendo di piacere e di voglia. Ma ormai il tempo era scaduto e il cliente stava entrando in ufficio.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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