Racconti Erotici > orge > LEZIONE 1 (dal punto di vista di mia moglie)
orge

LEZIONE 1 (dal punto di vista di mia moglie)


di porcelli321
01.02.2021    |    16.920    |    13 9.2
"Ero super travolta da tutto quel ben di Dio e gli apprezzamenti che uscivano dalla mia bocca stupivano anche me per come fossero porcelli Intanto Giorgio..."
Per completare il quadro ho voluto riprendere la prima esperienza fatta e descritta nel racconto “LEZIONE 1” riproponendolo dal punto di vista di mia moglie. Ovviamente ho teatralizzato un po' il tutto ma mi sono basato oltre che su quanto visto con i miei occhi anche dai commenti che mi ha fatto Teresa a posteriori.

Sono Teresa ed sono felicemente sposata con un marito tranquillo e piacevole anche se sessualmente non è esuberante come forse inconsciamente avrei voluto.
La storia inizia un giorno al mare al Circeo dove io e mio marito eravamo andati insieme ad altri suoi amici e le rispettive mogli e compagne. I maschietti si conoscono da una vita e ogni mercoledì si incontrano per vedere le partite e spesso vengono a casa nostra per via del televisore più moderno che noi abbiamo nel nostro salotto.
Quel giorno mi trovai a fare una nuotata con maschera e pinne intorno al promontorio insieme a Giorgio mentre gli altri erano tranquilli a prendersi il sole o giocare a pallavolo.
Ben presto fummo fuori vista volendo andare a vedere una scogliera particolarmente ricca di pesci e alghe colorate. Purtroppo mi immersi ma, non so perché, nel risalire sbagliai a prender fiato e feci una brutta bevuta che mi lasciò senza fiato. Subito Giorgio mi venne vicino e mi sorresse prontamente. Purtroppo nell’afferrarmi il reggiseno si spostò e lasciò in bella vista i miei seni con i capezzoli turgidi per l’acqua fredda che li accarezzava. Vidi subito il suo sguardo fissarsi su di loro e in contemporanea sentii la sua eccitazione visto che per sorreggermi i nostri corpi erano a forte contatto.
Io mi imbarrazzai sentendo il suo cazzo duro premere sul mio culo e gli dissi di staccarsi. Lui ridendo mi disse di non fare la vergognosa visto che era una cosa naturale per un uomo che ammira certe bellezze (ovviamente si riferiva ai miei seni). Continuò dicendo anche che del resto dovevo essere abituata anche a cazzi eccitati come il suo.
Io gli risposi con un filo di voce e rossa in viso che in realtà non avevo mai visto o sentito dal vivo un cazzo delle sue dimensioni se non in qualche filmetto porno. Lui allora con un sorriso malizioso mi disse che avrei potuto approfittare dell’occasione per poterne sentire uno in mano a patto però che lui potesse accarezzarmi i seni.
Io non ebbi neanche il tempo di rispondere che mi sentii afferrare entrambi i seni dalle sue mani vogliose che iniziarono a massaggiarmeli in ogni modo iniziando anche a giocare con i capezzoli duri e sensibili come non mai.
Mentre lui continuava a giocare oscenamente con i miei seni mi invitava a sentire un vero cazzo in mano tanto nessuno sarebbe mai venuto a saperlo. Io tentai di protestare ma alla fine mi ritrovai il suo cazzone in mano cosa che mi lasciò senza fiato. Effettivamente mio marito non aveva una dotazione neanche lontanamente paragonabile e la sensazione che provavo era del tutto nuova. Mi sentivo stranamente attratta dal quella sensazione di possenza, di durezza, di mascolinità. Iniziai così a stringerlo in mano e a fare un lento su e giù cosa che lo fece diventare ancora più grosso e duro. Mi sembrava di sognare e volendo continuare a saggiare quell’oggetto del desiderio iniziai con l’altra mano a prendermi anche i suoi coglioni per sentirne la grandezza. Dava proprio l’impressione di un toro da monta viste le misure e la consistenza.
Mi sentii fargli dei commenti sulla sua dotazione senza neanche accorgermene: “ Dio mio quanto è grosso e duro. Giorgio non pensavo ce ne fossero di così grossi. Non sono proprio abituata a certe misure. Sei un vero superdotato.”
Quei miei commenti ebbero l’effetto di farlo sentire autorizzato ad andare oltre e fu così che mi sentii la sua mano sulla fica dopo che mi aveva tolto gli slip. L’effetto della sua mano sulla mia fica depilata fu incredibile. Mi sentii travolgere da una ondata di piacere mai sentito prima e iniziai a mugolare sommessamente. Lui allora si fece ancora più intraprendente e mi ficcò due dita in fica ormai zuppa e vogliosa. Fu come aver dato fuoco alla miccia e io esplosi subito in un orgasmo incredibile e inaspettato e i miei gemiti divennero più forti e profondi. Lui aumentò il ritmo iniziando a martoriarmi il clitoride ormai duro e sensibile come non mai. Io mi trovai a segarlo per dargli piacere come lui stava facendo con me, più lo segavo più io mi eccitavo e godevo. Mi sembrava di svenire per gli orgasmi che stavo avendo.
Persa nelle ondate di piacere non mi accorsi che lui cambiando posizione mi aveva messo il cazzo tra le cosce puntandomi la cappella sulla fica. Il pensiero di toglierlo mi passò per la mente ma quando sentii forzare la fica mi lasciai andare e gli dissi “Si dai ficcamelo dentro. Fammelo sentire tutto dentro e fammi diventare la tua troia”. Sentendomi dire certe cose mi misi paura di me stessa visto che mai avevo usato un linguaggio del genere ma le sensazioni che mi stava facendo provare erano altrettanto nuove e travolgenti.
Quando finalmente me lo mise dentro mi sentii aprire come la prima volta che avevo scopato e lo implorai di fare con attenzione viste le sue dimensioni a cui non ero abituata. Lui si fermò e quando capì che mi ero abituata iniziò a scoparmi con forza ed io lì capii che stavo cadendo nel baratro del piacere e iniziai a dirgli di non smettere di montarmi, di farmelo sentire tutto dentro. Stavo raggiungendo vette di piacere mai raggiunte e più lui mi scopava più io orgasmavo.
Ad un certo punto , però, smette di montarmi e mi caccia il cazzo senza dirmi nulla. Io allora lo guardo delusa e gli dico perché avesse smesso di scoparmi. Lui con aria colpevole mi dice che non se la sentiva di tradire un amico scopandosi la moglie così a tradimento per cui era meglio smettere.
Non credevo alle sue parole e gli dissi di non avere rimorsi per mio marito visto che lui in pochi minuti mi stava facendo raggiungere un piacere mai provato sommando tutti gli orgasmi avuti fino a quel momento. Poi sempre più vogliosa di riprendere a godere mi sentii implorarlo e dirgli che avrei fatto tutto ciò che lui mi avrebbe ordinato ma non poteva lasciarmi così.
Lui allora disse che non poteva accettare una scopata veloce tanto per farla ma che voleva che io diventassi la sua cagna docile e ubbidiente. Io subito dissi di si così che lui ricominciò a scoparmi con ancora più impeto e perversione. Iniziò anche a dirmi cose sempre più sconce che mi fecero montare ancora di più le mie voglie perverse di godere senza limiti. Il massimo fu quando sentii dirmi che voleva sborrarmi in fica e che voleva sapere se mio marito sapeva di essere un cornuto e di avere una moglie così troia.
Quelle parole ebbero l’effetto di aumentare ancora di più la mia libido e il mio piacere esplodeva sempre di più in me.
Dopo la mia bevuta ci eravamo avvicinati alla scogliera che però era deserta. Mentre però lui aveva ricominciato a scoparmi mi accorsi che non distante da noi in posizione più elevata sullo scogli oc’era un uomo tutto nudo che si stava gustando tutta la nostra esibizione e le nostre parole. Era evidentemente eccitato e si stava segando un cazzo anche lui di tutto rispetto. Io vedendolo invece di dirlo a Giorgio pensai di far finta di niente per paura che lui smettesse di scoparmi ritornando agli ombrelloni. Fu così che feci un’altra scoperta su me stessa : mi eccitava da morire vedere che mentre facevo la troia anche altri uomini mi vedessero scopata come una cagna. Il porco evidentemente capì il mio stato d’animo e fece in modo da mettere bene in mostra la sua eccitazione fino a farmi vedere per bene come sborrava verso di noi .
Alla vista di quel cazzo dello sconosciuto esplodere tutta la sua eccitazione in una sborrata mega volli provocare ancora di più il toro che mi stava montando e inziai a dirgli:” Sono una vacca schifosa e tu il mio toro. Montami tutta dai svuotati i coglioni dentro di me. Non ti dispiacere del tuo amico merita di essere un cornuto visto che ha degli amici porci come tee non è mai riuscito a farmi godere come stai facendo tu”
Lo sentii allora aumentare il ritmo e affondare il suo cazzo tutto dentro fino ai coglioni. Mi sentivo completamente aperta e priva di ogni volontà se non quella di godere sempre di più. Lo incentivai ancora più forte di svuotarsi i coglioni dentro di me e fu così che iniziò a godere gemendo come un toro stringendomi forte a se per lasciare che il suo cazzone fosse ben piantato nella mia fica ormai sfondata. Sembrava non finire mai di orgasmare e sborrare ed io , all’idea del suo sperma che mia aveva riempito tutta, ebbi un ultimo orgasmo devastante.
Prima di rientrare lui mi disse che da quel momento sarei stata la sua cagna e che ben presto avrei dovuto dimostrarglielo senza paure o esitazioni. Io ignara di ciò che sarebbe poi avvenuto mi sentii rispondere: “SI PADRONE!”
Tornai all’ombrellone stravolta per l’esperienza incredibile che avevo avuto e per paura che gli altri capissero qualcosa finsi di avere avuto problemi col sole e con la pressione. Riuscii così a nascondere come fossi sconvolta evitando che poi la sera Franco , mio marito, volendo scopare si accorgesse di come avessi la fica devastata dal cazzo del suo migliore amico.
Il mercoledì sarebbero dovuti venire gli altri amici insieme a Giorgio (Tommaso, Marco e Stefano) per la partita di coppa. Il martedì ricevetti la telefonata di Giorgio che con voce suadente mi disse che era arrivato il momento di mostrargli la mia sottomissione. In pratica voleva che il giorno dopo io mi presentassi con un completino più provocante del solito per mettere in mostra il mio corpo in modo adeguato. Mi ordinò di indossare qualcosa tipico da mare con un bel tacco 12 per evidenziare al meglio cosce e culo. Io protestati dicendogli che Franco se la darebbe presa e che poi avrei fatto una brutta figura con gli altri amici che non necessariamente avrebbero apprezzato il mio corpo. Lui mi disse che dovevo stare tranquilla visto che se Franco avesse protestato avremmo smesso il gioco e che gli altri amici avrebbero di sicuro gradito la sorpresa.
Poi mi diede altri ordini e li capii che la situazione si stava facendo sempre più forte e che in fondo mi eccitava essere comandata da un uomo come Giorgio e assecondarlo in certe idee sicuramente nuove e molto perverse. Rimaneva il dubbio di come Franco avrebbe reagito.
Quando il mercoledì mi preparai vidi Franco che mi guardava in silenzio e alla fine mi chiese perché mi fossi vestita in quel modo così “particolare”. Io gli risposi che volevo fargli fare bella figura con i suoi amici e che non volevo che pensassero che aveva una moglie che si trascurava. Lui diede l’idea di credere a quella motivazione e avvicinandosi mi baciò voglioso facendomi sentire la sua eccitazione. Purtroppo per lui però mentre si stava cacciando il cazzo (che solo ora vedevo di dimensioni veramente limitate) per farsi sbocchinare suonarono gli amici e lui rimase così a cazzo duro.
Quando gli amici entrarono e mi videro vestita in quel modo così “particolare” iniziarono subito a riempirmi di complimenti ed io capii che la cosa mi iniziava a far inzuppare la fica che ancora era dilatata per la scopata con Giorgio.
Gli amici avevano portato alcune bottiglie di prosecco ghiacciato che fu subito distribuito per aprire la serata in preparazione delle partite. Mi accorsi subito che Giorgio si prodigava a non lasciare mai vuoto il bicchiere di Franco e poco dopo capii il perché; lui voleva farlo rilassare in previsione di come la serata sarebbe voluta.
Ben presto Giorgio quasi per caso iniziò a parlare di come le donne fossero diverse tra di loro pensando a come ognuna voleva essere corteggiata ma anche pensando a come diverso fossero i gusti per l’intimo da utilizzare per eccitare il proprio compagno.
Dopo che ne avevano parlato tra di loro Giorgio si rivolse a me dicendo che potevano approfittare della presenza di una donna per avere il mio punto di vista. Glielo diedi cercando di non pensare a cosa fosse accaduto al mare la domenica e la versione fu di una donna abbastanza soft.
Poi mi chiese di descrivere loro il mio intimo più porcello e quando finii li vidi molto interessati tanto che Giorgio in modo malizioso disse scommetto però che non avresti il coraggio di farti vedere come ti sta addosso ora qui davanti a tutti noi e a tuo marito. La proposta venne presa sullo scherzo da tutti ed anche Franco ormai mezzo brillo fece un commento canzonatorio nei suoi confronti.
Lo sguardo di Giorgio mi fece capire che quello non era affatto uno scherzo e che , invece, era la mia vera prova di sottomissione alle sue voglie. Mi sentii persa perché fino a domenica non mi conoscevo come una donna porcella ma dopo la scopata di Giorgio e l’eccitazione provata nello scoprire che eravamo spiati dal guardone segaiolo mi stavo rendendo conto che non potevo più di fare a meno di certe situazioni hard e del super cazzo di quel toro da monta.
Andai in camera da letto lasciando gli uomini a vedere la partita ormai iniziata. Non riuscivo a decidermi : lasciar stare o dare seguito al gioco perverso ordinatomi da Giorgio. Stavo ormai per desistere quando sfiorandomi per caso un seno sentii il capezzolo duro ed eccitato e ripensai al piacere che Giorgio mi aveva fatto provare e agli innumerevoli orgasmi che avevo avuto. Il porco mi aveva fatto venir fuori il mio animo da troia ninfomane.
Senza pensarci ulteriormente mi spogliai e indossai l’intimo che avevo loro descritto prima e con un grosso respiro rientrai in sala. Per darmi coraggio e togliermi dal forte imbarazzo presi una bottiglia di prosecco e lo andai ad offrire ai maschietti che distratti dalla partita non si erano accorti di me e di come mi fossi “apparecchiata”.
Appena offrii il vino a mio marito lo vidi sgranare gli occhi meravigliato; aprì la bocca ma non riuscì a dire nulla. Anche gli altri rimasero ammutoliti nel vedermi solo con quell’intimo da sballo sul tacco 12 mentre Giorgio aveva gli occhi da maschio ALFA che si stava gustando lo spettacolo della sua troia che docilmente stava eseguendo le sue volontà.
Dopo un momento di stupore generale tutti iniziarono a fare complimenti prima sull’intimo e poi sul mio corpo. Passarono poi ad inveire scherzosamente su mio marito accusandolo di aver nascosto loro una pollastrella così sensuale. Franco si riprese e alzandosi in piedi visibilmente stravolto dalla scena iniziò a ordinare agli amici di smetterla di fare gli stronzi e a me di andare in camera a rivestirmi smettendola di dare quello spettacolo.
Intervenne allora Marco che spense la televisione dicendo che ora c’erano cose più interessanti da gustarsi e mi chiese di sfilare ancora tra di loro per farmi ammirare meglio. Io non sapevo cosa fare e incrociando gli occhi di Giorgio capii che dovevo ubbidire e iniziai a sfilare lentamente davanti a loro. I complimenti si stavano facendo sempre più forti e diretti e la cosa aveva come effetto quello di farmi diventare la fica un lago.
Poi Giorgio disse con tono autoritario: “Ora ci vuole una bella foto ricordo per immortalare il momento”. Franco allora protestò ancora più vivamente dicendo che era ora di smettere quel gioco inopportuno. Giorgio allora gli si avvicinò e gli disse ” Dai Franco non prendertela. Non c’è nulla di male del resto siamo i tuoi migliori amici e non devi preoccuparti di nulla. Se le facciamo qualche complimento è normale visto che moglie eccitante e sensuale che hai. Del resto anche tu non sei rimasto insensibile allo spettacolo” E così dicendo gli afferrò, da sopra i pantaloni della tuta, il cazzo eccitato facendolo notare agli altri e dicendo :”Caro Franco è strano questa tua eccitazione visto che dovresti essere abituato a vedere tua moglie così conciata. Non è che ti eccita, invece, vederla così mezza nuda in mezzo ad altri uomini? Sei un gran porco caro mio per cui non fare il finto arrabbiato e goditi tua moglie” Per umiliarlo ancora di più si impugnò con l’altra mano il suo pacco eccitato e continuò” Franco che pena che mi fai con il tuo cazzetto piccoletto. Ma pensa Teresa cosa si è persa in tutto questo tempo. E tu Teresa lo sapevi di avere un marito porcello che si eccita a vederti mezza nuda in mezzo a noi?”
Franco sembrò travolto da un treno visto che si ammutolì rosso per la vergogna per le parole del suo amico.
A quel punto tutti vollero farsi una foto con me in diverse pose sempre più porcelle. Poi chiesero a Franco di fare lui le foto e dopo alcune timide proteste vidi mio marito iniziare a scattare foto mentre i suoi amici mi tenevano in mezzo a loro iniziando a toccarmi ovunque e provocando in me una eccitazione incontrollabile.
Dopo le foto misero su della musica per vedermi ballare in modo sensuale davanti a loro. Pur non avendolo mai fatto prima iniziai a muovermi e mi resi conto che ormai tutti erano visibilmente eccitati per quella situazione sempre più equivoca. Io non avrei mai pensato che degli amici di mio marito come erano stati loro fino a quel momento potessero pensare di eccitarsi con la moglie usata come una ballerina da locale hard.
Dopo altre foto che vedevo che tutti mi stavano scattando due mi si avvicinarono e mi dissero che ora volevano ballare con me. Mi misero in mezzo e iniziarono a ballare con me facendo in modo da farmi sentire per bene i loro cazzi eccitati e toccandomi ovunque. Mi stavo sempre più sciogliendo di eccitazione con la fica sempre più zuppa e fremente.
Dopo che avevo ballato con tutti e quattro Giorgio invitò Franco a venire a ballare anche lui con me; del resto gli disse che se lo meritava visto che spettacolo di moglie avesse e di come mi stava mettendo a loro disposizione.
Mentre iniziarono a ballare sempre con me in mezzo Giorgio propose a Franco un’altra scommessa: “se io mi fossi fatta baciare da loro Franco avrebbe dovuto organizzare un’altra serata in cui loro mi avrebbero potuto usare in ogni modo”. Franco capii che era perso e combattuto tra una gelosia esplodente e la constatazione di come fosse eccitato nel vedermi in quella situazione sempre più hard. Lo sentii accettare a mezza voce la scommessa forse pensando ancora di conoscermi e che, pertanto, io mi sarei rifiutata.
Giorgio si mise davanti e Franco dietro di me. Mentre mio marito era titubante nel ballare e nel toccarmi il suo amico iniziò subito a palparmi cosce e tette iniziando a baciarmi, leccarmi e mordere spalle e collo. La cosa mi stava strappando dei tenui gemiti di piacere sentiti da tutti nonostante tentassi di reprimerli. Il porco continuava la sua opera di demolizione delle mie ultime barriere moralistiche ma quando iniziò ad avvicinarsi alla mia bocca continuando a leccarmi il collo come un cane io non resistetti più e gli offrii la mia bocca voluttuosamente. Lui prima guardò negli occhi mio marito e poi mi affondò la sua lingua fino in gola sempre tenendo gli occhi su quelli di Franco che ormai credo non riuscisse più a riconoscere nella donna che aveva davanti la moglie che gli era stata accanto fino a quel giorno.
Io ero persa in quel bacio e quando sentii Franco dire sommessamente “Teresa ma che fai?” il mio bacio divenne ancora più sensuale e la mia lingua iniziò a cercare in modo ancora più marcato la lingua di Giorgio. In aggiunta io iniziai a accarezzare prima e impugnare poi il cazzo di Giorgio sempre più gonfio e duro. Mi accorsi solo in quel momento di come mio marito stesse subendo sommessamente quella scena di me che mi concedevo senza vergogna al suo amico in un bacio osceno. La cosa dapprima mi imbarazzo ma poi realizzai che vederlo così sottomesso e rassegnato mi eccitava ancora di più.
Mentre avevo quei pensieri in testa si avvicinò Tommaso dicendo a Giorgio che ora toccava a lui e prese il suo posto davanti a me bloccando contemporaneamente Franco che tentava di staccarsi da me. Lo costrinse a continuare a vedere la moglie oscenamente palpata a e baciata senza ritegno. Il nuovo porco mentre mi baciava in bocca mi cacciò fuori i seni dal corpetto passando a baciarmi i seni e i capezzoli per poi leccarmeli e mordermeli dolcemente. I miei gemiti iniziarono ad aumentare e quando mi ficcò due dita in fica l’orgasmo fu immediato. Il porco dopo avermi scopato un po' con tre dita le cacciò fuori e in tono trionfante disse agli altri che ero una vera cagna in calore per come fossi zuppa e vogliosa di godere. Le sue dita grondavano della mia eccitazione e il porco, fregandosene di offendere il suo amico, porse le dita davanti alla bocca di mio marito dicendogli di sentire come fossi eccitata. Franco rimase ancora più ipnotizzato e mi sentii mancare per il piacere quando lo vidi leccare le dita del suo amico per sentire il sapore della mia fica.
Anche gli altri due amici vollero fare lo stesso e dopo avermi baciata sempre in modo osceno in bocca continuarono a martoriarmi seni e fica. Ormai il piacere mi aveva fiaccato le gambe e Franco da dietro doveva continuare a sostenermi per non farmi cadere in ginocchio. Alla fine Giorgio disse che era venuto il momento di sentire che sapore avesse la fica del suo migliore amico. Mi prese allora e sollevandomi mi mise stesa sul tavolo della sala mi allargò le gambe e si sedette comodamente davanti a me. Mi dette un paio di colpi di lingua sul clitoride strappandomi un gemito di profondo depravato piacere. Però smise subito dopo avermi sentito gemere sempre più forte e con tono porcello mi disse che se volevo continuare a godere avrei dovuto costringere Franco ad essere lui stesso a chiedere loro di farmi godere.
Mi ritrovai così senza poter più godermi la sua lingua vogliosa; mi alzai e avvicinandomi a Franco gli dissi di esaudire la richiesta del suo amico ma lui non mi accontentò. Gli cacciai allora il cazzo dai pantaloni e iniziai a masturbarlo lentamente e guardandolo in modo porcello negli occhi gli dissi ancora “Porco non fare tanto il puritano. Non senti come sei eccitato nel vedere tua moglie usata da questi 4 porci? Ti eccita sentirti così cornuto? Dai posso fare di meglio oltre che segarti. Se mi fai scopare da loro poi ti farò scopare anche a te in modo da sentire come il tuo cazzetto ci andrà largo nella mia fica sfondata” Mentre gli parlavo continuavo a segarlo lentamente tanto che alla fine lo sentii implorare “Vi prego amici miei scopatemi la moglie; ma poi fatemela scopare anche a me” Finito di parlare il cornuto mi sborrò in mano ed io istintivamente gliela avvicinai alla bocca orinandogli di pulirmela tutta con la lingua. Lui docilmente ubbidì incrociando e incrociando lo sguardo di Giorgio gli fece capire che aveva perso ormai ogni dominio su di me.

Vedendo che Franco aveva sborrato Giorgio mi disse di non permettermi più di far godere mio marito senza il suo permesso. Sentendo il suo tono mi impaurii che il gioco finisse ; allora andai da lui implorando il suo perdono e cercando di baciarlo in bocca per mostra la mia sottomissione.
Lui non accettò il mio bacio ma si avvicinò a Franco e gli chiesi cosa non mi piacesse fare. Lui quasi ipnotizzato gli rispose: “Non le piace la sborra in bocca; non vuole scopare senza protezioni e poi non mi ha mai dato il culo”. Ormai mio marito non era più lui e rabbrividii di piacere quando sentii Giorgio replicargli: “Tranquillo nel giro di un mese le faremo fare tutto questo”.
Intanto gli altri si erano spogliati tutti completamente e i loro cazzi svettavano in tutta la loro splendente eccitazione. Vedere quei quattro randelli di carne eccitati per me mi faceva sentire inebriata di insana eccitazione e voglia di provarli tutti così come avevo fatto con quello di Giorgio al mare. I porci mi costrinsero a impugnare i loro cazzi e dare a mio marito un giudizio in merito . ero super travolta da tutto quel ben di Dio e gli apprezzamenti che uscivano dalla mia bocca stupivano anche me per come fossero porcelli
Intanto Giorgio andò a mettersi seduto vicino a mio marito sul divano e mi ordinò di andare da lui per far vedere come fossi brava a lavorarmi il suo cazzone con la bocca.
iniziai a lavorarmi prima l’asta e poi i coglioni con la lingua mentre Franco mi guardava allibito mentre mi comportavo come una qualsiasi bocchinara. Mentre me lo lavoravo in quel modo mi ordinò di guardare negli occhi Franco; la cosa fece eccitare tutti gli altri che dissero cose oscene su come Franco stesse di nuovo a cazzo duro. Poi mi prese per i capelli e mi costrinse ad aprire la bocca infilandomi l’asta fino in gola. Non abituata a quelle misure riuscii a prendermela tutta fino ai coglioni ma lui me la lasciò ficcata dentro per un po' fino a che non mi sentì soffocare e iniziare ad annaspare disperata alla ricerca di aria.
La pompa andava avanti inesorabile e ad un certo punto mi cacciò il cazzo dalla bocca e mi dissi che avrei dovuto essere io a chiedere loro di sborrarmi in bocca davanti a mio marito.
Io ancora in attesa di poter godere di nuovo con la sua lingua sulla fica non esitai a implorarli letteralmente di farsi scaricare i coglioni nella mia bocca davanti a quel cornuto impotente di mio marito.

Mi accorsi di cosa stessi dicendo e subito guardai Franco e lo vedevo con lo sguardo sempre più perso evidentemente davanti a lui c’era una donna che non riusciva più a riconoscere che fosse sua moglie per come mi stavo comportando con i suoi cari amici. E in effetti penso che fu stravolto sia dal fatto che io stessi facendo la troia con loro sia dal fatto che veniva cornificato proprio dagli amici più intimi. A freddo pensai che forse la loro non fosse una amicizia così profonda e che oltre a Giorgio anche gli altri dopo che mi avevano conosciuto lo avessero un po' invidiato e desiderato finalmente di dare sfogo a tutte le loro idee perverse su di me
Ma non ebbi molto tempo di pensare perché Giorgio continuò a scoparmi in bocca mentre io dovevo sempre tenere i miei occhi su quelli di Franco per essere sicura che lui non perdesse neanche un attimo del mio pompino.
Poi Giorgio mi ordinò di tenere la bocca bene aperta e la lingua fuori in attesa della sua sborrata. Si prese il cazzo in mano e iniziò a segarselo indirizzando la cappella sulla mia lingua e mentre lo faceva diceva: “ Ora da brava bocchinara starai attenta a non sprecare neanche una goccia della mia sborrata e di quella degli altri amici. Voglio che il cornuto veda come ti stiamo insegnando a diventare una brava troia e se vorremo poi ti daremo anche ad altri nostri amici solo per il gusto di farti inseminare anche da loro.”
Io mi stavo sciogliendo per l’eccitazione e non resistendo mentre aspettavo, con un po' di paura, la sua sborrata iniziai a sgrillettarmi da sola. Lui se ne accorse e smettendo per un attimo di segarsi mi colpì una guancia con la sua asta ordinandomi di smettere subito di toccarmi la fica per non distrarmi.
Io smisi subito chiedendogli scusa ma lui senza degnarmi di attenzione iniziò a grugnire come un porco iniziò a sborrare senza pietà tutta la sua perversione e la soddisfazione di aver coronato oltre ogni previsione il suo sogno: stava finalmente sottomettendo una donna eccitante sotto gli occhi del marito fregandosene che fosse un suo amico.
Mi presi almeno una decina di schizzate in bocca che ben presto fu piena di bianco liquido. Senza che mi ordinasse nulla quando lo sentii finire di grugnire per il piacere chiusi la bocca e quando la riaprii mostrai al cornuto come avessi ingoiato tutto senza storie.
Poi anche gli altri tre si fecero sbocchinare finendo anche loro di sborrarmi in bocca con commenti sempre più osceni verso di me e verso di mio marito. Non so dirvi quanta sborra quei quattro troi mi avessero scaricato in bocca e che io poi mi ero bevuta avidamente. Non pensavo più che avesse un sapore sgradevole come quando facevo i pompini a mio marito e lo costringevo a non venorsene in bocca. Ormai neanche io , oltre a mio marito, mi stavo riconoscendo più
Poi Giorgio mi disse che era ora anche per me di godere ma prima avrei dovuto baciarmi in bocca da brava mogliettina Franco. Mio marito tentò di sottrarsi ma il suo amico gli disse che se avesse voluto continuare a godersi lo spettacolo della moglie troia non poteva più rifiutare nulla di quanto gli avrebbero ordinato.
Franco accettò con disgusto la prova e subì il mio bacio perverso che gli riempì la bocca con il sapore delle sborrate dei suoi migliori amici; del resto io volendo accontentare Giorgio al meglio feci il possibile per fargli capire come ormai fosse riuscito a sottometterci entrambi alle sue voglie porcelle.
Finalmente mi ripresero e mi riposizionarono sul tavolo a gambe larghe e mentre Giorgio mi massacrava di piacere il clitoride a morsi e con la lingua gli altri si dedicavano ai miei seni e al collo. Mi sembrava di impazzire per gli orgasmi che stavo raggiungendo e mi accorsi che anche i seni mi provocavano orgasmi indicibili se venivano stuzzicati con forza e decisione.
Li ormai capii che Giorgio e gli altri porcelli avevano fatto uscire il mio IO più nascosto che mi aveva fatto scoprire che razza di troia ninfomane e in calore che avessi dentro
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.2
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per LEZIONE 1 (dal punto di vista di mia moglie):

Altri Racconti Erotici in orge:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni