Gay & Bisex
Una sauna diversa dalle solite...
di ciollavispa
29.09.2018 |
20.622 |
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"Sono Stefano e Sergio, due quarantenni in vacanza che incuriositi dalle recensioni del luogo avevano deciso di visitarlo..."
Sono cresciuto con la consapevolezza che a me piacevano i maschi e non le femmine. Le solite storie dei bulletti che a scuola ti chiamavano con tanti nomignoli dai più volgari a quelli più raffinati del tipo: " CHECCA", questo è per far capire la sensibilità di quei figli di cagna dei miei compagni. Quella era l'età in cui tutto rimaneva dentro di te, mandavi giù tutta quella cattiveria come una dannata puttana ingoia la sborra dei suoi clienti più fetidi e orribili, quei clienti che si sentono di essere importanti perche ti offrono qualche euro in piu per il servizietto finale. Ingoiano sorridendo senza far capire a nessuno il sapore disgustoso e cattivo di quella sborra, cosi anche io mandavo giu quelle parole che mi facevano soffrire tanto. Ma il tempo fortunatamente passa e quei gran falliti dei miei compagni si ritrovano ad avere una fica accanto che li svuota, ma fondamentalmente sono anch'essi aridi come le palle che si ritrovano dopo ogni sborrata. Diciamo che il più realizzato si ritrova a fare il commesso il un tabacchi, con tutto il rispetto per qualsiasi forma di lavoro onesto, io invece mi ritrovo ad avere una laurea, un dottorato e un lavoro che mi piace e che mi permette di passarmi ogni sfizio che mi venga in mente. Sono stati anni di sacrifici ma anche di tanti piccoli piaceri. Ad ogni esame superato mi concedevo qualche piccolo piacere, per lo più sessuali, mi piace dare molta importanza al fratellino peloso dalla testolina violacea e sempre bagnata che mi ritrovo in mezzo alle gambe, a volte compravo qualche giocattolino, altre volte organizzavo qualche incontro più spinto dei precedenti, addirittura una volta ho organizzato una bella festa naked con altri 3 persone con età compresa tra i 20 e i 55 anni.
Una bella serata passata in camera chiusi a far scorrere dalle nostre cappelle belle spruzzate di sburra calda e appiçcicosa, era un bel mazzo di cazzi di tutte le forme e lunghezze.
Per l'ultimo esame avevo deciso di fare qualcosa in più.
Avevo letto su internet di una sauna molto particolare nel quale si potevano fare un sacco di cose che a me, ma soprattutto al mio pisello, piacciono. La mattina mi reco in facoltà con la tensione di chi non sa come andrà a finire:
"riusciro' a laurearmi a giugno oppure dovrò aspettare settembre?"
Mah... La risposta a quella domanda è stata il pieno alla macchina e un bel Cook ring al cazzo. Fortunatamente tutto era andato bene e alle 16 ero davanti il cancello di questa famosa sauna. Suono e dopo qualche secondo mi viene ad aprire un ragazzo con la barba che sembrava particolarmente irsuto. Faccio vedere la mia carta d'identità e la tessera club gay e mi fa entrare. Una volta varcato il cancello il mondo era completamente diverso, un angolo di paradiso che tutto sembrava tranne che un luogo di perdizione. È un attimo e il ragazzo mi indica l'armadietto che avrei utilizzato per riporre i miei vestiti e i miei effetti. Proprio così, accanto al cancello c'erano queste file di armadietti alcuni chiusi altri ancora aperti. Pensavo di entrare in un luogo nel quale mettersi comodi in uno spogliatoio come succede di solito nelle altre saune invece addirittura anche il portinaio era completamente nudo con un cazzo peloso e con una bella cappella grande e coperta a metà dalla pelle del prepuzio.
Mi tolgo tutto quanto, chiedo se potevo tenere l'anello al pene e dopo la risposta affermativa del ragazzo, iniziò il mio giro. Non è enorme come ambiente ma è davvero organizzato bene. All'interno c'è la sauna,il bagno turco e qualche lettino, fuori invece le docce, le jacuzzi, il bar e alcune sdraio e poltrone. È un posto meraviglioso, ci sono uomini di tutte le età, ragazzini poco più diciottenni con quei cazzetti depilati e i culetti all'iall'insù, ci sono degli orsetti con quei petti e culi villosi e poi ci sono quelli un po più maturi che si alternano ai daddy con quei cazzi dai peli bianchi e dalle palle scese e pelose che a me piacciono tanto. Decido di farmi un bagno in una delle vasche nelle quali già erano presenti altri due orsetti che chiacchieravano tra di loro. Appena entrato mi siedo di fronte e li osservo, entrambi hanno in braccio in acqua e si capisce che stanno massaggiando i loro membri. Sono cordiali e subito mi coinvolgono nei loro discorsi. Sono Stefano e Sergio, due quarantenni in vacanza che incuriositi dalle recensioni del luogo avevano deciso di visitarlo. La vasca è piccola quindi appena entrano gli altri due ragazzetti, mi avvicino verso Sergio. Anche i nuovi arrivati si presentano subito, questa volta però sono due ragazzini, uno di 21 e l'altro di 22 anni.
Si parla principalmente di sesso, si commentano gli audaci che si sparavano un bel segone mentre osservavano gli altri scopare sulle poltrone o sulle sdraio. Proprio così li si poteva fare tutto in maniera palese, non esisteva nessun angolo protetto, se volevi scopare o fartelo succhiare, dovevi per forza farlo di fronte gli altri. Anche il barman, completamente nudo, poteva partecipare, stando sempre dietro il bancone, poverino sicuramente era nell'ordine di quelle 5 o 6 sborrare al giorno.
In quel posto non poteva esistere un cazzo flaccido, le visioni continue non potevano lasciare indifferente nessuno. A parer mio anche il più etero convinto, vedendo quei culetti a ponte e quelle gambe divaricate mostrando i buchetti belli larghi, gli sarebbe venuta su una bella minchia dura.
Anche io sotto quelle bolle che accarezzano le mie palle sento la cappella che si scopre sempre di più e il mio amichetto che a causa del Cook ring è sempre più duro.
Siamo in 5 li dentro ma un altro bel maturo nonostante il numero di occupanti decide anche lui di entrare e mettersi accanto a me. Un bel maturo suo 50 anni con un cazzo suo 17 cm non del tutto eretto, quella consistenza barzotta mi è sempre piaciuta. Adoro quando lo prendo in bocca è ancora mollaccio si gonfia sulla mia lingua. Si siede tanto vicino che sento la sua coscia toccare la mia ma non ci faccio caso.
Faccio caso quando subito dopo afferra il mio cazzo e inizia a segarlo sfacciatamente li d'avanti a tutti, io ci sto al gioco ma invece di afferrare il suo, afferro quello di Sergio. È una sorta di effetto domino, siamo tutti con un cazzo in mano che lo sbattiamo in acqua.
Che situazione, ci stiamo eccitando senza vedere come sono quei membri, sappiamo solo che ci stiamo masturbando in maniera vogliosa e porca. Stefano si alza e ci invita a seguirlo, appena usciti dall'acqua ecco che posso fare la conta dei cazzi, sono 6 che vanno dai 18 ai 23 cm.
Stefano ha letto che in quella sauna c'era un luogo nel quale si poteva entrare solo però se si era disposti a fare del pissing. I due ragazzini non se la sentono e li lasciamo su un lettino a farsi un 69, noi 4 invece ci avviamo verso il bar a chiedere la veridicità del luogo.
" certo che c'è, si chiama piss garden e si trova qui dietro il bar."
Il barman ci indica la strada e aperta una piccola porta, ci fa entrare in un corridoio lungo e stretto con tante piante e alla fine uno spazio nel quale c'era un grande piatto doccia e un impianto doccia che serviva per lavarsi prima di uscire. C'erano parecchie bottigliette di acqua confezionate che servivano a riempire le vesciche. Ne beviamo pian piano due a testa e il primo a sentire la necessità di liberare una pisciata è Sergio.
Ci mettiamo tutti in ginocchio a contemplare quel bel rubinetto dal quale sgorga un bel zampillo giallo, siamo tutti bagnati di piscio, c'è chi lo lecca e chi lo tocca, chi lecca le palle dalle quali gocciolano le ultime gocce di urina. Anche io la sento salire e via. Iniziamo questi giochi misti tra spruzzate di piscio e pompini, il maturo si mette a pecora e chiede di inondare il suo buco con i nostri liquidi, apre e chiude quella rosellina per cencare di farne entrare un po. Siamo 4 bei porci che hanno tanto piscio in corpo e tanta porcaggine che scorre tra le vene. Ci alterniamo bei pompini, io adoro il cazzo di Sergio grosso e con un bel prepuzio nel quale ficcare la mia lingua, lo lecco e succhio il frenulo, lo sento eccitato sempre di più, anche gli altri due decidono di unirsi a me. Le tre lingue si incrociano, a volte leccano il cazzo altre si leccano a vicenda. Ogni tanto Sergio schizza qualche spruzzo di piscio per la nostra gioia. Ma non è pungente, acre o disgustoso, la quantità di acqua è così tanta che non rimane per tanto tempo nella vescica. Ci alterniamo per quei buoni 10 minuti. Adoro sentire il getto di piscio altrui sul mio pene. Con Stefano ci compriamo entrambe le cappelle con il mio prepuzio e ci lasciamo ad intermittenza getti di piscio che riscaldano le nostre nerchie. Abbiamo svuotato tutti i liquidi diversi dalla sburra che erano presenti nel nostro corpo. Non ci rimaneva che venire liberando tutto il nostro nettare. Lo facciamo li metre siamo ancora bagnati di urina. Decidiamo di unire tutti i nostri cazzi e sborrare insieme. Cosa un po difficile ma al primo schizzo di Stefano uno dietro l'altro sfoghiamo i nostri orgasmi sui nostri membri. Non ho mai visto così tanta sborra insieme. I nostri peli si inzuppano di liquido gelatinoso e saporito . Rimaniamo così ancora un paio di minuti e poi ci facciamo una doccia tutti insieme con l'obbligo che ciascuno di noi venga lavato dall'altro.
Quella sera ho battuto quasi o miei record, ho sborrato tre volte di seguito lubrificando alcuni buchetti con la mia sborra e altre 3 volte dopo un bel pompino.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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