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Gay & Bisex

Al cinema porno dopo il lavoro


di ciollavispa
25.09.2018    |    22.120    |    17 9.2
"Mi ritrovo il cazzo nel suo culo e le mie mani una sulle sue enormi palle e una sul suo pisello che fa su e giù..."
Ho passato l'intera mattinata in ufficio a programmare gli appuntamenti per il pomeriggio, meno male oggi sono tutti nella stessa zona. Alle 15 sono già dal mio primo cliente. Per fortuna le mie proposte sono alquanto convincenti e fissiamo il secondo appuntamento il giorno successivo quando ci sarà il suo socio per ultimare le ultime parti del contratto. Pensavo di perdere più tempo con gli altri incontri invece, fortuna volle che alle 18 ero già in macchina, destinazione casa.
Lungo la strada come al solito decido di liberare il mio uccello. Non mi spoglio completamente questa volta, apro la zip e sfilo il mio cazzo dalle mutande, lo meno un po fin quando non sale su duro come il marmo. Sono parecchio eccitato, penso che andare dritto a casa poteva solo significare una tristissima pugnetta con relativa sborrata in un fazzolettino di carta. Certamente delle belle seghe in casa mi hanno dato ottime soddisfazioni, chissà perché questa volta avrei voluto fare qualcosa di diverso. Decido di andare in un cinema della mia città, non il classico cinema dove vanno le famiglie o le coppie di innamorati, quel cinema in cui entri con le palle piene ed esci con le stesse completamente vuote. All'ingresso il solito vecchietto che stacca il ticket e poi da un varco tra due pesanti tende rosse, entro in una sala nella quale l'unico rumore che sento, è quello di gemiti di passione sia femminili che maschili provenienti dallo schermo. Appena oltrepassato l'ingresso gli occhi si abituano subito, osservo le varie file di poltrone, ci sono circa una ventina di spettatori. Alcuni sono dei semplici segaglioli, riesco a notare i loro movimenti lenti alternati a quelli più vigorosi di una masturbazione iniziata chissà quanto tempo prima. A volte vedo spuntare delle teste. Fanno su e giù, sicuramente staranno rianimando con le loro lingue, cazzi e cappelle sicuramente pronte ad esplodere. Rimango un po dietro la schiera delle ultime poltrone e mi apro la zip, faccio sfoggio del mio cazzo flaccido ma bello grosso. È coperto dal prepuzio, ogni tanto lo scappello un po, sta già iniziando a bagnarsi ed a ergersi in quella sala dove l'eccitazione è l'aria che ossigena tutti quei cazzi nudi. Non sono distante dall' ingresso e quindi posso vedere bene chi entra e farmi vedere con il cazzo pronto se eventualmente il tipo mi interessa. Il film prosegue ma a me non interessa vedere una fica sventrata da un cazzo nero come il carbone e grosso come una bomboletta di spray. Mi sego il cazzo fin quando le tende si aprono ed ecco spuntare un tizio sui 45 anni. È alto circa un metro e ottanta, impostato ma non grasso, la sala è quasi buia ma noto che ha capelli e barba quasi bianchi. Un tipo di quelli che mi fanno venire voglia di fare sesso sporco e rude. Guarda un po in giro, ma rimane fermo, anche lui allora si cala la zip e libera il suo bel bastone di carne già bello duro. Lo violenta un po fino a farlo salire completamente. Rimane all'impiedi, la sua sagoma è ben delineata, pancetta affascinante, belle spalle muscolose e cazzo sui 20 cm. Ogni tanto qualcuno passa e allunga la mano, qualcuno lo scappella, altri raccolgono un po di umore. Ma non posso dire che quel trattamento lo facciano solo a lui, anche il mio uccello è stato già palpato un paio di volte, ma nessuno mi attirava particolarmente tanto da meritare il mio succo. Lentamente con passi quasi impercettibili, lui si avvicina verso me, io continuo ad accarezzare la mia asta e la mia cappella sempre più calda, anche lui fa lo stesso, ogni tanto ci diamo degli sguardi più lunghi per capire cosa fare e quale ruolo assumere rispettivamente, non è facile capire visto la poca luce, ma lasciamo che sia il tempo a decidere per noi, non abbiamo fretta.
A volte sentiamo qualche respiro più profondo provenire dalle poltrone d'avanti, altre volte sentiamo sospirare parole del tipo:" sto venendo, si dai sborra nella mia bocca..."
Quella sala sicuramente ha già visto scorrere fiumi di sperma caldo, anche se penso che parecchie bocche di puttana hanno letteralmente ingoiato fino l'ultima goccia contenuta nei coglioni di chi in quel cinema, è entrato con il solo intento di sborrare.
Io continuo a lavorare il mio pisello mentre lui si avvicina sempre più. Dalla zip ho estratto solo il cazzo, decido di far prendere una boccata d'aria anche alle palle.
Altro che boccata d'aria, ho ancora lo scroto in mano che mi sto sistemando per continuare il mio gioco, quando con un gesto repentino sento allontanare la mia mano dal mio membro. L'uomo nel vedere quel gesto si è letteralmente fiondato sulle mie palle con la sua bocca. Lo lascio fare senza alcun movimento. La sua lingua percorre tutte le rughe del mio sacchetto peloso, lo massaggia e lo ingoia per intero. Con la punta della lingua picchietta le palle e poi lentamente sale lungo l'asta, si concentra sul frenulo, lo accarezza e lo mordicchia, lo succhia e lo lecca, apre la sua bocca e risucchia la mia cappella davvero in fiamme. Non estrae mai la mia prugna viola da quel forno incandescente, la sua lingua avvolge la corona del mio glande, esplora ogni millimetro della mia carne ricoprendolo di saliva. Mi sbottona i pantaloni e li fa scorrere lungo i fianchi insieme alle mutande. Ormai non rimane che abbandonarmi a lui. Mi sposta le gambe in modo da allargarle di più. Non voglio ribellarmi a lui quindi assecondo ogni suo movimento. È un abile maestro con quella sua lingua. Mi lecca dappertutto, scende dalla cappella sempre verso il fondo, attraversa le palle e si dirige verso il perineo. Io mi abbasso leģgermente in modo da aprire le natiche e agevolare il suo lavoretto. Mi lecca tutto, sento il mio fiorellino bruciare e bagnarsi di più tra umore e saliva. Sono il suo giocattolo e può fare di me quello che vuole. Sento anche il bottone dei suoi pantaloni sganciarsi. Affondo le mie mani nel suo culo che sento particolarmente peloso. Non indossa slip, ha solo quei pantaloni che adesso aperti, posso facilmente sfilarli. Raccolgo la saliva e la sputo in mano, la porto li dove sento pulsare il suo buco di culo particolarmente vibrante e caldo. In un sol colpo affondo due dita dentro mentre riesco a impedirgli di sussultare grazie al mio colpo di reni che gli fa arrivare la cappella giù in gola. Lo scopo prima con due e poi con tre dita. Mentre gioco in quel posticino peloso e sicuramente accogliente, lui estrae un preservativo dalla tasca, lo mette in bocca e mi veste il cazzo mentre me lo sta pompando.
Si sono pronto a scoparlo, pronto li d'avanti a tutti non me ne frega dare spettacolo, anche io ho visto altri prima di me li dentro scopare altri uomini o fargli pompe ingoiando poi tutto quanto.
Posso dire di aver preso poca iniziativa io, è stato sempre il mio compagno di gioco a decidere tutto, non posso lamentarmi, ha davvero capito quello che voglio. Mi ritrovo il cazzo nel suo culo e le mie mani una sulle sue enormi palle e una sul suo pisello che fa su e giù. Sento le sue viscere calde e già sicuramente aperte da tanto tempo. Il mio bastone entra ed esce senza nessun problema. Ad ogni affondo il suo sfintere si rilassa e massaggia il mio pisello dalla punta fino alla base. Si china sempre di più assumendo la posizione della pecorina. All'inizio non capivo perché poi mi sono reso conto che quella troia aveva il mio cazzo in culo ed un altro in bocca. Si stava facendo fottere sotto e sopra. Mi sento porco desideroso di sborrare ma voglio vedere che cos'altro vuole fare quella vacca.
Lo stantuffo alternando lentezza e velocità. La sua bocca è piena del cazzo di quel terzo uomo che si è unito a noi. Ma forse la situazione cpsi eccitante, che bastano pochi secondi e la sua gola è piena di calda crema densa. Voglio sborrare anche io e con un ultimo affondo riempio il suo culo e il preservativo di sborra.
Cazzo che orgasmo. Faccio scivolare il mio membro dal suo culo e d è ancora duro, cerco di togliere il condom ma mi allontana le mani, si riveste lasciando solo il suo cazzo libero, afferra il mio e mi porta verso le prime file con addosso ancora il preservativo pieno del mio seme, posso notare come alcuni hanno il cazzo in mano e si masturbano guardandoci. Si ferma al centro della sala e si abbassa, così come mi ha messo il preservativo con la bocca, così me lo toglie. Una cascata di sburra si riversa sulla sua faccia. Mentre con la punta della lingua raccoglie le ultime gocce lo vedo esplodere in una fontana che schizza a terra, sui suoi e sui miei pantaloni. Dai respiri profondi e dai verso che sento penso che altre cappelle sono esplose in una bella e copiosa sborrata.
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