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Gay & Bisex

la spiaggia in inverno


di ciollavispa
24.02.2018    |    12.809    |    3 9.3
"Nel frattempo il pescatore si è avvicinato sarà circa a 300 metri, lo osservo, guardo i suoi movimenti e penso che sia un esperto visto che da quando sono li..."
Storia realmente accaduta proprio poche ore fa.
Mi trovo il sabato pomeriggio a finire in anticipo i miei appuntamenti di lavoro con i clienti in provincia di Reggio Calabria zona tirrenica. Il mio lavoro mi vede fuori tutto il giorno, oggi però ritornando verso casa, avrò ancora altre tre orette libere prima di arrivare a casa in sicilia, decido quindi di fermarmi lungo la strada ad osservare un po il mare dopo una settimana di mal tempo. Adoro il mare, le spiagge soprattutto quelle più isolate nelle quali si può stare tranquilli a ritrovare un po se stessi e rigenerarsi. Così decido di infilarmi in una stradina che porta verso il mare e stare un po li in tranquillità. Arrivo in fondo dove si trova una piccola radura sterrata dove si può lasciare la macchina. Mi accorgo che non sarei stato da solo perchè c'erano parcheggiate già altre due macchine. Poco male la spiaggia è grande e lunga, piena di scogli sui quali ci si può sedere tranquillamente e decidere se allontanarsi da eventuali presenze. Prendo il mio zainetto con il mio telo e la borsa con tutti i documenti e il cellulare, non si sa mai accada qualcosa. Mi dirigo così verso la spiaggia scendendo da un piccolo viale battuto da pescatori e da giovani coppie che sicuramente troveranno tra gli scogli il loro posticino per delle veloci scopate. Arrivato quasi in riva al mare noto in lontananza un pescatore sulla 50ina con le canne da pesca posizionate, rimango un po ad osservare il mare e vedere dove fosse il conducente dell'altra macchina posteggiata su nella piazzetta, ma di lui neanche l'ombra. Mi sposto allora lato opposto il pescatore di circa un 500 metri osservando sempre il mare e trovo un posticino nel quale ci si può stare tranquilli a riparo da quell'arietta frizzantina ancora di febbraio. Stendo il telo sullo scoglio e mi siedo con il mio cellulare a scattare qualche foto e stare in pace. Ogni tanto guardo verso il pescatore e noto che lentamente si sposta verso me ma non ci faccio caso. Mi chiedo però quella macchina di chi sia visto che siamo solo noi due li, forse sarà di qualche coppietta nascosta bene tra gli scogli che ci starà dando dentro, oppure qualche sub. Sono curioso aspetterò ancora un po per vedere se si vede qualcuno. Nel frattempo il pescatore si è avvicinato sarà circa a 300 metri, lo osservo, guardo i suoi movimenti e penso che sia un esperto visto che da quando sono li penso che almeno una ventina di lanci di amo sono andati a buon fine. E' un bell'uomo, possente con delle belle gambe e una bella pancia, lo osservo per un bel po fin quando non lo vedo posare la canna sulla riva e avviandosi verso uno scoglio si cala la zip del pantalone, deve sicuramente pisciare, infatti ancora a due, tre metri dalllo scoglio dove si sta dirigendo si ritrova con il suo cazzo moscio e le palle già in mano. Un cazzo davvero grosso venoso e delle belle palle enormi, nonostante la distanza tra di noi lo riesco a vedere bene. Se lo scappella ripetutamente fin quando non si ferma e rivolto verso di me inizia una bella pisciata, lunga e abbondante, se lo apre e chiude in continuazione quasi come si stesse facendo una sega ma dopo una decina di scappellate lo rimette dentro i pantaloni e ritorna a riva. Che spettacolo bellissimo mi sono eccitato al punto che ho il cazzo durissimo. Complice quello spettacolo, l'aria freddina che tira, anche a me viene da pisciare quindi mi alzo e scendo verso la spiaggia, mi sbottono i la patta e tiro giù pantaloni e mutande fino al ginocchio, alzo un po la camicia e il gilet, in questo modo sicuramente vedrà che sono nudo e ho il cazzo dritto. Mi tocco un po, mi scappello ripetutamente, mi soppeso le palle ed ecco che sento il mio cazzo riempirsi di piscio fin quando vedo il buchetto allargarsi ed uscire uno spruzzo giallo, subito dopo il secondo e poi via con la mia bella fontanella, Mi giro verso il pescatore e vedo che mi guarda e si tocca un po. Lo continuo a guardare quasi fino a fissarlo prima negli occhi e poi verso il suo pantalone che sembra gonfiarsi sempre più, Sento che la mia pisciata sta per finire, allora stringo forte il cazzo e inizio a segarlo un po, faccio uscire le ultime gocce di piscio e continuo ad aprirlo, chiuderlo lentamente mentre noto il pescatore continuare a toccarsi, questa volta però ha la mano dentro i pantaloni. Decido allora di rivestirmi, fa parecchio freddo ma lascio il cazzo e le palle fuori dalla cerniera e mi avvio verso la macchina, ma dovrò passare per forza davanti a lui così invece di passare dagli scogli, decido di farmi il ritorno lato spiaggia. Mentre cammino non perdo l'occasione di scoppolare il mio cazzo ad ogni passo in modo da mantenere una erezione sempre costante. Mi avvicino sempre di più verso lui, continuo a masturbarmi e vedo che anche lui lo fa con ancora il cazzo nei pantaloni, sono vicino a lui e inizio ad aumentare il ritmo della mia sega, tiro giù tutta la pelle scopro bene la mia prugna viola con la punta lucida di liquido seminale, sono eccitatissimo quando rialzando lo sguardo vedo che ha il cazzo di fuori con quelle palle davvero enormi sicuramente piene di dolcissima sborra. sono a circa 5 metri di distanza da lui, mi fermo, mi abbasso di nuovo i pantaloni e le mutande e mi masturbo guardando lui negli occhi e poi in mezzo alle gambe. Lui fa lo stesso. uno di fronte l'altro con il cazzo in mano, il suo è un cazzo venoso e molto peloso, lo scappella facendo mostrare una cappella rosa e lucida, gonfia molto più dell'asta. Continuiamo la nostra singola sega fin quando lui non si avvicina, siamo proprio uno di fronte l'altro. Giochiamo entrambi con il nostro cazzo, lui si lecca il dito e ci gioca con il frenulo, raccoglie un goccio di liquido e se lo lecca. Gli faccio cenno di prendere il mio cazzo in bocca o se posso metterglielo nel culo, ma lui mi dice di no. Non importa mi eccita anche la sega. Continuo fino ad avvicinire la mia cappella alla sua. Sono entrambe vicine, io non riesco più a trattenermi e inizio così una lunga serie di schizzi che colpiscono prima l'asta del cazzo del mio compagno di giochi e poi centrano la sua cappella e il buchetto. Ho il cazzo ancora durissimo quando anche lui inizia a gemere e iniziare una bella scarica di sborra. La raccoglie nella mano mentre dalla punta della sua cappella sta ancora gocciolando la mia sborra.
Mi ricompongo, lo saluto con un ciao e vado verso la macchina, circa 200 metri ed ecco che vedo chi è il proprietario dell'altra macchina. Un ragazzo sui 20 anni che si sta facendo una sega guardandomi, sicuramente si è goduto tutto lo spettacolo perchè appena ci passo di fronte lo vedo schizzare fontanelle di sborra sopra uno scoglio, Mi fermo un secondo, lui mi guarda e mi ringrazia chiedendomi se la prossima volta quel giochetto lo farò con lui
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