Finalmente ti conosco

È iniziata tre mesi fa la nostra storia.
Noi non ci conosciamo fisicamente ma è come se le nostre menti e i nostri cuori sanno già tutto di noi. In questo anno di restrizioni e di isolamento, questo nostro amore è nato e sta crescendo sempre più, ma purtroppo la distanza ci ha privato del contatto fisico, del sentire i nostri profumi, del gustare i nostri baci e di vedere la luce viva dei nostri occhi. Questi giochi di colore tra regione sono una vera agonia, ma noi ci siamo promessi di aspettare non rischiare di imbatterci in controlli che inevitabilmente avrebbero portato a rovinare il nostro primo incontro.
"Franco, non ci crederai..."
"Marco, hai vinto tantissimi soldi al gratta e vinci?"
"No di più..."
"Hai lasciato tua moglie?"
"No di più franco..."
"Vabbè hai conosciuto un altro che ha un pisello più grosso del mio e ora mi vuoi lasciare..."
"Scemone che dici lo sai che ti amo e non voglio lasciarti, però è successa una cosa bellissima."
"Vabbè dimmi dai, per me la cosa bellissima sarebbe poterti abbracciare anche un solo attimo."
"Ecco allora domenica prossima preparati, fatti una bella doccia e vieni a prendermi a Catania all'aeroporto perché l'azienda mi manda due giorni in Sicilia per lavoro."
"Mi stai prendendo per il culo Marco?"
"No te lo giuro non ti prendo per il culo, quello te lo prenderò domenica sera se vuoi."
È proprio così finalmente dopo tre mesi riusciremo a vederci. E mancano solo tre giorni a domenica.
Un misto tra felicità, emozione, paura e imbarazzo scuote la mia anima. Sono felice ed emozionato di conoscerti, ma ho paura che tu vedendomi dal vivo non vedrai più il Franco che conosci virtualmente.
Passano in fretta, ma allo stesso tempo lentamente questi tre giorni che mi separano dal vivere questo mio nuovo colpo di vita. Cerco di non pensarci ma è inequivocabile che ogni volta che ci penso mi tremano le gambe.
"Franco sto partendo tra un ora e mezza sarò a Catania"
Il suono del cellulare e la lettura del messaggio che mi hai appena inviato, mi riportano a questo momento decisivo.
Io ti amo e non mi interessa cosa succederà voglio vederti, voglio conoscerti.
Sono fuori aspetto che tu esca, vedo tanti occhi, ognuno ha una sua storia, non riesco a vedere altro dei tanti volti che mi passano davanti, tutti coperti da mascherine colorate, alcune bizzarre per rendere più vivibile questa nostra condizione surreale, altre semplicemente chirurgiche, che mi riportano a realizzare il momento triste che stiamo vivendo. Queste mascherine coprono le espressioni ma non riescono a coprire gli sguardi. Mi batte forte il cuore.
I secondi sono interminabili. Il tuo aereo è atterrato, siamo a poca distanza adesso e tra poco tutto questo finita, il virtuale lascerà posto al reale.
Sono paralizzato li, fisso quella porta che si apre e si chiude e dalla quale escono tantissime persone.
Per un momento ritorno a quando ero bambino, quando aspettavo con ansia il giorno del mio compleanno per scartare i regali, sembrava che il giorno prima non passasse mai. Adesso questo momento sembra interminabile ma...
Finalmente....
Tra i tanti occhi riconosco i tuoi... Tu ancora non mi hai visto ma io si. Ti vedo VITA, così ti ho chiamato da subito.
Ti guardi intorno,
mi cerchi,
ti osservo,
ti amo,
incroci i miei occhi,
ci pietrifichiamo.
Stiamo fermi a guardarci e poi vengo verso di te.
"Finalmente sei qui..."
"Si sono qui con te adesso"
Solo poche parole, tanto imbarazzo, la spavalderia e la sfacciataggine virtuale si sostituisce ad una timidezza ad un timore mai vissuto prima.
Prendo coraggio e invito Marco a seguirmi alla macchina. Ci parliamo pochissimo siamo entrambi molto impacciati, come se quello che stiamo vivendo sia lo stesso sogno. Ho prenotato due notti in un albergo a catania e visto l'ora, sono le 18 gli chiedo se vuole andare direttamente in albergo o preferisce fare un giro prima.
"Andiamo in albergo voglio lasciare la valigia e fare una doccia prima."
"Va bene..."
A volte basta poco per abbattere quei muri di impaccio che inconsapevolmente si creano, in questo caso, è bastato che tu allungassi la mano sulla mia mentre cambiavo la marcia alla macchina per farmi letteralmente sciogliere. È stato il nostro primo contatto fisico da quando ci siamo visti. La mia risposta è stata guardarti per un attimo e dirti
"Ti amo"
In hotel già è tutto diverso siamo molto più sicuri di noi e appena chiusa la porta della nostra camera alle nostre spalle, mi sono avvicinato, ti ho abbracciato e ti ho dato il nostro primo bacio.
Tu sei più alto di me, hai abbassato il viso e mentre le nostre bocche si univano e le nostre lingue si scoprivano, non riuscivamo a smettere di guardarci negli occhi. Tutto adesso è reale e tu sei con me, non vogliamo perdere un attimo di noi. Sarà poco meno di due giorni il tempo che ci unirà prima che tu debba tornare a casa a Roma, ma questo tempo sarà il nostro e ci basterà per adesso, per darci la forza di vivere l'attesa del nostro prossimo incontro.
Siamo stretti in un fortissimo abbraccio e persi in un bacio appassionato, le nostre mani frugano sui nostri corpi, scoprendo centimetro per centimetro la nostra pelle.
È una sensazione strana, mai provata prima da entrambi, quel trasporto unico e vero che blocca il tempo e lo spazio. Intorno a noi non abbiamo più nulla, non esiste niente, siamo io e te stretti tra le nostre braccia ormai completamente nudi...