Gay & Bisex
Ospitalità del mio collega
di ciollavispa
05.03.2018 |
22.568 |
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"Decido di spingermi oltre e mi levo anche i pantaloni rimanendo in slip, volontariamente li abbasso un po di più in modo da far uscire un po di peli del cazzo..."
Come al solito il mio lavoro mi porta in giro un po per tutto lo stivale, a volte i viaggi di lavoro sono brevi altre volte durano qualche giorno. Quello che sto per raccontare è un episodio successo circa 4 anni fa, la storia è realmente accaduta e qualche pizzico di fantasia c'è anche ma davvero poca.Mi trovo in piemonte per una settimana di appuntamenti con dei potenziali clienti che mi porterebbero ad avere un portafogli ancora più gonfio quindi cerco di fare tutto il possibile per non deludere la mia azienda. Sono ospite di un collega di lavoro ormai alle prese con gli ultimi anni di lavoro prima della pensione. Uno scapolone visto la sua eterna indecisione sul matrimonio, ha quasi 65 anni e vive in un appartamento di circa 80 metri quadri, un bel salotto dal quale si apre una terrazza molto grande sulla quale d'estate organizza delle belle grigliate, visto che l'appartamento si trova all'ultimo piano, due camere da letto bagno e cucina. Siamo ormai nel mese di giugno e nonostante sia il nord Italia quella è stata una settimana molto calda anche li.
Io ho l'abitudine di dormire nudo, anzi a dire il vero quando sono a casa i vestiti non li indosso mai.
Una sera con gli altri colleghi decidiamo di organizzare una cena fuori in terrazzo, non siamo tantissimi 5 soltanto, la serata procede davvero in maniera piacevole, mangiamo, si parla del più del meno, un po di lavoro e un po dei nostri interessi, il tutto abbondantemente annaffiato da fiumi di birra. Ormai l'ora si era fatta tarda e il resto della compagnia decide di avviarsi verso casa. Salutiamo tutti e chiudendo la porta alle nostre spalle non ci rimane che osservare il manicomio che avevamo combinato, nonostante fossimo stati 5 sembrava che da quella terrazza fossero passate legioni di soldati, piatti sporchi, bicchieri e mozziconi di sigarette ovunque. Decidiamo con Paolo di dare una mezza sistemata prima di andare a dormire ma prima complice la calura e la birra in corpo, chiedo se potevo togliermi la maglietta.
" Certo e sai che ti dico? me la tolgo pure io"
Con queste parole Paolo prende il bordo della sua maglietta e in un colpo soltanto la sfila dal suo corpo sudato.
Paolo fisicamente negli anni si è un po lasciato andare, ha una bella pancetta pelosa, a dire il vero sembra quasi indossi un maglioncino di pelo, anche le spalle e le braccia sono pelose, un pelo rossiccio con qualche cespuglietto di pelo bianco.
Lo osservo un po senza dare nell'occhio, mi affascinano un sacco gli uomini pelosi e di una certa età, vorrei vederlo anche senza pantaloni e senza mutande. Ho provato spesso quando lui entrava in bagno a spiarlo ma purtroppo l'unica cosa che ero riuscito a vedere erano i boxer e il suo braccio che si muoveva velocemente mentre si stava facendo sicuramente un bel segone.
Decido di spingermi oltre e mi levo anche i pantaloni rimanendo in slip, volontariamente li abbasso un po di più in modo da far uscire un po di peli del cazzo dall'elastico, voglio proprio vedere cosa farà lui.
Vedo con la coda dell'occhio che ogni tanto mi guarda, fin quando si sfila anche lui i pantaloni e rimane in boxer, ha delle belle gambe muscolose e pelose, pelo che si infoltisce lungo l'elastico un po molle del suo intimo.
" Se non ci fossi stato tu mi sarei tolto anche questi" mi dice lui con un sorriso beffardo,
" fai pure anche io l'avrei fatto se non ci fossi stato tu" rispondo io con tono di sfida.
" io quando sono a casa amo stare libero senza nulla addosso e mi capita anche di prendere il sole su questa terrazza completamente nudo, tanto come vedi non ci sono palazzi qui vicino dai quali qualcuno possa vedermi" sono felice di sentire quelle parole dalla bocca di Paolo, posso sperare di vederlo nudo da vicino anche se dubito che ci possa uscire fuori qualcosa.
"Figurati io in sicilia, con il caldo che fa sono sempre così anche d'inverno!" così dicendo mi faccio coraggio e mi tolgo gli slip rimando nudo.
"ora che io l'ho fatto voglio vedere se davvero hai il coraggio di spogliarti anche tu."
" pensi che non abbia il coraggio?"
così dicendo si gira e si abbassa i boxer, finalmente lo vedo completamente nudo, ha un cazzo lungo e grosso, un bel prepuzio tirato a metà che fa occhieggiare una cappella rosa e grossa, sotto ha due belle palle grosse e venose, tutto circondato da un bel boschetto di peli rossi chiari e qualche pelo bianco. Ridiamo su quello che è successo ma continuiamo a sistemare il terrazzo, mi piace vederlo quando è di spalle, ha un culo fantastico un po grosso e burroso ma soprattutto estremamente peloso. lo guardo soprattutto quando si abbassa a prendere i bicchieri e i mozziconi da terra, allarga leggermente le gambe e piegandosi a 90 fa bella mostra di quelle due meravigliose palle pelose e di quella rosellina di buco di culo, chiaro e sicuramente vergine. Lo osservo per qualche secondo in più e non mi accorgo di avere un cazzo ormai di marmo,
" ti sei eccitato guardandomi nudo?" mi sogghigna Paolo
"che dici!! penso sia stata tutta quella birra che abbiamo bevuto, mi scappa una pisciata pazzesca"
"falla da qui tanto sotto c'è il giardino, io l'ho concimato più di una volta con il mio piscio, anzi anche a me a dire il vero mi scappa da pisciare, facciamola da qui."
Così dicendo si avvicina al bordo del balcone prende il cazzo in mano, lo scappella un bel paio di volte e inizia quella bellissima e lunga pisciata.
"Che fai non mi raggiungi?"
"si, eccomi"
Mi avvicino a lui, siamo uno fianco all'altro, mi prendo il cazzo lo scappello ancora di più e inizio a pisciare.
sono estasiato, vedo quel cazzo che mi piace tantissimo da vicino e soprattutto mentre da quel buchino esce uno spruzzo di piscio fantastico. Finiamo entrambi insieme e iniziamo a sgrullarci. Io lo apro e chiudo come se mi stessi segando, lui lo stesso ma nel farlo lo tira in maniera violenta.
"Stai attento che te lo stacchi se lo tiri così forte" gli dico io scoppiando a ridere
"Io sono abituato a farlo così mica come quando si fa una sega"
Finiamo di sistemare la terrazza ed entriamo dentro, prendiamo un altra birra e completamente nudi ci mettiamo sul divano a chiacchierare.
" Ci vorrebbe ora una bella scopata anzi una bella orgia" gli dico io ridendo
"ahahah si piacerebbe anche a me, se vuoi al massimo possiamo vederla e non farla, ho qualche porno del genere"
"ma dai e sei ancora qui corri a prenderlo"
In un attimo il dvd è nel lettore e dal suo televisore iniziano a scorrere le immagini del film, sono circa una decina di persone, 6 maschi e 4 femmine,iniziano le prime scene di pompini leccate di fica, molto eccitante e il cazzo di Paolo inizia a svegliarsi.
Sono io a prendere l'iniziativa, inizio a toccarmi, mi accarezzo le palle e mi scappello il mio bastone mostrando una bella cappella scura e già bagnata, lui allora inizia anche, si masturba scappellando quel cazzo dapprima barzotto e poi sempre più duro. Adesso ha un cazzo di tutto rispetto sui 19 centimetri con sopra una bella testa rosa chiaro e anche lei lucida di umore, continuiamo a vedere il film fin quando non iniziano a scorrere immagini di penetrazioni, ma la cosa eccitante è che oltre ad essere scopate le donne, si vede una scena dove un giovane ragazzo magro sta penetrando un uomo di colore muscoloso. Sono eccitatissimo, vorrei scopare anche io, mi tiro indietro con la testa mentre fermo la mano per non venire ed ecco che sento qualcosa che circonda la mia cappella, è qualcosa di caldo avvolgente, apro gli occhi e vedo Paolo che mi sta facendo un pompino. Apre la bocca e ingoia tutta la mia verga mentre io inizio lentamente ad accarezzare la sua schiena pelosa scendendo verso il basso. Le mie dita si insinuano all'interno di quel solco tutto pieno di pelo e caldo, si avvicinano a quel buco che sento caldissimo e bagnato, si contrae e poi si rilassa, io ci gioco in maniera delicata e lenta, ad ogni sua contrazione il mio dito entra sempre di più, posso iniziare a scoparlo, prima con uno poi con due fin quando gli dico di fermarsi con il pompino che sto per venire. Butto la testa all'indietro cercando di stare calmo e non pensare a quello che stava accadendo fino a poco prima quando sento il mio cazzo scomparire in un forno. Paolo si era alzato e si era letteralmente impalato sul mio membro. Saltellava come se fosse su una giostra, ad ogni sobbalzo il mio cazzo scompariva dentro quel bosco di peli rossi ed io giocavo con le sue palle e la sua cappella. L'Aprivo e la chiudevo e ogni volta che la stringevo usciva una bella goccia di liquido che raccoglievo sul mio dito e la leccavo. Paolo ci sa fare, ha un buco stretto ma rilassato, continuiamo così per circa un paio di minuti, riesce ad infilarselo tutto dentro, le mie palle sbattono contro il suo culo, ci saltella e lo fa roteare al suo interno fin quando gli dico che sto per venire. A quel punto lui muovendosi sempre più velocemente non inizia a segarsi in maniera violenta cercando di indirizzare il suo cazzo verso l mia faccia ed ecco che sento il suo buco stringere la mia cappella che inizia a gonfiarsi sempre di più e scaricare dentro il suo culo una pisciata di sborra calda e densa, ad ogni mio schizzo corrisponde uno suo, prima sul mio petto poi alza il cazzo verso la mia faccia dove trova la mia bocca aperta ad accogliere almeno uno spruzzo della sua dolce sborra liquida.
E' stata una serata fantastica e questo era il terzo giorno di mia permanenza in casa sua...
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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