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Gay & Bisex

A casa mia con il nuovo rappresentante


di ciollavispa
03.02.2019    |    19.857    |    14 9.4
"Prima di lavarci nuovamente ci lecchiamo un' ultima volta le nostre cappelle gocciolanti..."
In questi ultimi giorni la voglia di sesso si fa sempre più forte. Sarà l'avvicinarsi della primavera ma il mio uccellino cerca sempre più spesso di volare via da quella gabInbia di stoffa dei pantaloni (Non mi ricordo più nemmeno la sensazione che si prova ad indossare uno slip o un bpxer). Anche a lavoro mi capita sempre più spesso di soffermare lo sguardo sulla patta dei pantaloni dei miei colleghi e dei rappresentanti che giornalmente vengono in ufficio. Con alcuni di loro il rapporto va oltre l'aspetto meramente lavorativo. Due volte al mese ci organizziamo per una partita a calcetto con conseguente doccia tutti insieme e poi una birra, quindi conosco il contenuto di tutti quei pantaloni che ogni giorno sfilano in ufficio. Devo dire che alcuni miei colleghi non sono messi tanto bene. Sono per lo più sui comuni 15 cm, lo stesso quei pochi rappresentanti che formano di solito la squadra avversaria. Mi piacerebbe che ogni tanto qualche pistolino si alzasse e mostrasse fiero la sua erezione in mezzo a tutti quei pendoli flaccidi, ma purtroppo non è mai capitato.
Da qualche settimana mi è stato portato all'attenzione il fascicolo di una nuova azienda che si occupa di tessuti e tendaggi. Mi contatta l'agente di zona e fissiamo l'appuntamento in ufficio. Al telefono ha una voce particolarmente rassicurante dal tono basso e maschile come piacciono a me. Il giorno dopo, puntuale come un orologio svizzero, ecco bussare Manuel.
Si apre la porta ed ecco che si figura di fronte i miei occhi la sagoma di una montagna ambulante. Manuel è un ragazzo sui 35 anni alto almeno un metro e ottanta per circa 115 kg. È il classico orso che spesso mi capita di vedere nei filmino porno. Iniziamo a chiacchierare e a mostrarmi qualche campione di tessuto. Devo dire che la merce che mi propone non è affatto male. Rapporto qualità prezzo è particolarmente interessante e quindi il nostro colloquio, dal punto di vista lavorativo si fa sempre più positivo. Prende dalla sua valigetta il suo palmare e iniziamo a controllare meglio prezzi, disponibilità di scampoli e colori che potrebbero interessare alla mia azienda.
Prima di effettuare l'ordine chiedo però di poter osservare le loro proposte personalmente e di poter conoscere meglio la loro azienda. Concordiamo con Manuel il giorno e l'ora dell'appuntamento e ci scambiamo i numeri di cellulare qualora ci fossero delle variazioni. Il nostro incontro sarebbe stato il mercoledì della settimana successiva. Nei giorni successivi alla conoscenza di Manuel devo ammettere che qualche pensierino l'ho fatto più di una volta e inevitabilmente ogni volta che immaginavo il suo culone, lo immaginavo estremamente peloso con un bel buchino rosa e ancora vergine e un bel paio di palle grosse che si trovavano sotto ad un bastone di carne largo con una cappella gigantesca. Ogni pensiero rivolto a lui si trasformava in piccole gocce di umore che bagnavano il mio pisello e lo preparavano alla sega che da lì a poco mi sarei fatto.
Peccato che tutto quello che immaginavo era frutto della mia fantasia, mi sarebbe piaciuto che fosse stata una splendida realtà ma purtroppo mi sa che sarebbe mai accaduto nulla del genere. Da quel corpo simile ad un armadio si sprigionava una energia esclusivamente etero, o per lo meno questo era il mio pensiero...
Lunedì pomeriggio, due giorni prima del nostro appuntamento, Manuel mi manda un messaggio comunicandomi che non ci saremmo potuti vederci il mercoledì e se non avessi preso altri impegni avrei potuto raggiungerlo anche in serata se fossi stato disponibile. Nonostante la mia iniziale disapprovazione, accetto la proposta, ma sarei andato subito dopo la chiusura del mio ufficio. Mi risponde che non ci sarebbe stato nessun problema, lui sarebbe rimasto in sede fino a tardi.
Alle 18 spengo il computer, prendo le mie cose e mi dirigo nel luogo dove avrei visitato l'azienda dove lavora Manuel e dato un occhiata ai suoi prodotti. Arrivo poco dopo le 18 e 30. Ci sono un paio di operai che stanno andando via, lo chiamo al telefono e dopo qualche minuto lo vedo arrivare. Mi accoglie con una forte stretta di mano mentre mi chiede scusa per l'inconveniente. L'azienda per la quale lavora è molto affascinante, distribuita in maniera molto organizzata e soprattutto la qualità dei prodotti offerti è particolarmente attraente. Osservo e tocco con mano tutti i loro semilavorati e prodotti finiti. Sono contento di iniziare una collaborazione con loro e spero che possa durare nel tempo.
Tra i controlli e i preventivi l'ora si era fatta particolarmente tarda. Erano le 20 e 30 e ci stavamo apprestando a chiudere le ultime pratiche.
"Manuel se non hai impegni visto l'ora se vuoi possiamo cenare insieme che ne dici?"
Il mio invito lo coglie un po di sorpresa, forse non se lo aspettava, come forse anche io non mi sarei aspettato la sua risposta.
"Va bene Franco tanto stasera a casa sarei rimasto da solo, mia moglie è dai suoi e tornerà domani."
Usciamo dalla sua azienda e lo invito a seguirmi a casa. Lo accolgo chiedendogli scusa per il disordine. Decidiamo di ordinare una pizza e nel frattempo gli dico di mettersi comodo e di fare come se fosse a casa sua.
" Manuel io mi faccio una doccia al volo e sono subito da te, se hai bisogno di qualcosa chiedi pure."
"Grazie Franco, l'unica cosa se posso andare in bagno un attimo prima che tu faccia la doccia, è da stamattina che sono fuori casa e non ho avuto nemmeno il tempo di pisciare."
"Ma scherzi? Vai tranquillo nel frattempo se vuoi ti porto un paio di pantofole e una tuta che a me sta grande, forse a te un po stretta, ma sempre meglio della giacca e cravatta è."
Mentre Manuel va in bagno ed io inizio a fantasticare un po, mi sa che stasera o in un modo o in un altro dovrò vederlo nudo. Mi spoglio completamente e con in mano le pantofole e la tuta mi dirigo verso la porta del bagno che aveva lasciato socchiusa. Ha finito di pisciare perché sento lo sciacquone del WC scaricarsi. Sono quasi al bagno quando si apre la porta.
"Tieni Manuel se vuoi cambiarti fallo pure, sentiti a casa tua, io mi faccio una doccia, se vuoi farla anche tu nessun problema."
"Se non è un disturbo magari la faccio anche io, con questi chili in più che mi ritrovo il giorno sudo parecchio e la sera non vedo l'ora di farmi una doccia."
Se nella mia testa esplodono mille fuochi d'artificio per la gioia, almeno potrò spiarlo mentre si lava, il mio cazzo esplode in un altro senso, in un attimo è diventato duro come il marmo.
Entro in bagno e lascio la porta quasi aperta. Mentre mi insapono cerco di osservare con la coda dell'occhio qualche movimento in soggiorno ma nulla. Finisco la mia doccia e mi avvolgo in un accappatoio lasciandolo aperto ma raccomandando il mio pisello di stare attento e non tradirmi in una erezione che sarebbe stata troppo sfacciata. Esco dal bagno e mi trovo Manuel in soggiorno con addosso solo il suo slip nero e nient'altro addosso. Come immaginavo è un armadio di pelo nero. Ogni cm del suo corpo è ricoperto di una folta peluria nero corvina. È girato di spalle e non posso che osservare la sua schiena larga e le sue gambe grosse e vigorosi. Nonostante i suoi chili di troppo devo ammettere che ha un fisico tonico e non quell'adipe grassa e burrosa come pensavo avesse osservandolo con i vestiti.
"Manuel il bagno è tutto tuo se aspetto un attimo vado in camera a prendere un telo per asciugarti.
"Grazie mille Franco, tranquillo io intanto vado in bagno."
"Perfetto te lo porto subito."
Certo, in questo caso non è che io sia stato un tipo di parola. Questa è l'unica occasione che ho per vederlo da più vicino possibile. Apro con tutta la mia calma il cassetto delle asciugamani e cerco il telo più grande. Nel frattempo lui ha già iniziato a farsi la doccia. I buoni propositi per avere un cazzo al massimo barzotto si fanno strabenedire. L'idea di vedere Manuel nudo lo ha fatto eccitare al massimo e già dal buchino esce una gocciolina di umore. Mi dirigo verso il bagno e la porta è socchiusa, entro e quello che i miei occhi vedono è la cosa più bella di questo mondo. Il mio ospite è piegato a 90. Ha le gambe leggermente divaricate metre con le mani si insapona i polpacci. Ha un culo bianco di carnagione ma tutto quel bosco di pelo nero lo rende davvero eccitante. Si vedono anche le palle. Grosse e sicuramente belle piene. Quanto mi sento fortunato in questo momento. Avrei potuto vederlo in altre posizioni invece l'ho soripreso in quella che rimarrà per sempre nella mia mente e alla quale sicuramente dedicherò litri di sborra. Faccio molto piano, approfitto per poterlo osservare il più possibile, nel frattempo si alza ma rimane di spalle, dai movimenti che fa sicuramente si sta lavando il cazzo, lo lascio fare qualche secondo ancora prima di avvisarlo della mia presenza.
"Ti ho portato un paio di asciugamani e è un telo grande."
"Grazie mille Franco."
Nel rispondermi si gira completamente. Lo posso osservare in maniera chiara. Ha un petto con due grosse mammelle incorniciate la una peluria tenuta ad una lunghezza media, e due bei capezzoloni larghi e scuri. Una pancia importante ma non troppo flaccida e un cazzo che...
un cazzo che è proprio come lo avevo immaginato. Largo quanto la lattina di una bibita gassata, anche li i peli sono di media lunghezza, la cappella è per metà coperta e l'altra ben visibile, scura e soprattutto grossa.
I nostri sguardi si incrociano per un attimo, io mi avvicino e lascio gli asciugamani vicino la vasca. Lo faccio senza nessuna fretta mentre lui si insapona il petto e con la mano scende sempre più in basso. Mi giro verso lo specchio e mi tolgo l'accappatoio, lo sistemo con tutta la mia calma mentre con la coda dell'occhio osservo i suoi movimenti. Indugia sempre di più nel lavaggio del suo basso ventre. Si insapona bene i peli e afferra il suo cazzo che sembra si stia svegliando. Il mio ormai inizia quasi a gocciolare. Ogni tanto apre le gambe e raccoglie nelle mani le sue palle, le accarezza e le lava con cura. Il suo cazzo ormai è completamente in tiro. Mi fermo e lo guardo dallo specchio. Lui mi osserva e continua a muovere la mano. il suo movimento ormai è decisamente palese, si sta masturbando mentre mi guarda nudo.
Mi giro e anche io inizio ad accarezzarmi, raccolgo il mio umore con la punta dell'indice e lo metto in bocca. Lui mi guarda sempre più eccitato e con un gesto mi indica di avvicinarmi a lui. Tra di noi nessuna parola, solo sguardi che ci fanno capire quello che vogliamo. Avvicina la sua mano destra al mio membro e con l'altra chiude il rubinetto. Accarezza la mia asta e le mie palle, delicatamente sfiora la mia cappella stando attento a non toccare il mio umore che pian piano esce da mio buchino creando una bella goccia pronta a cascare. Si china e avvicina il suo viso al mio cazzo. Lo annusa, lo osserva da vicino e poi socchiusa la bocca, con la punta della lingua raccoglie quella preziosa e deliziosa goccia. I suoi movimenti sono lenti, gusta ogni singolo istante e ogni sapore di me. Apre la bocca e accoglie il mio randello per intero. Non si muove, è tutto nella sua bocca, solo la sua lingua ci gioca al suo interno, la sento avvolgere la mia cappella mentre con le mani stringe la base del mio cazzo, succhia in maniera avida, vuole dissetarsi del mio nettare. È un ottimo spompinatore certamente sa come trattare un cazzo, come non sprecare nessuna goccia. Va avanti così per qualche minuto. Poi si alza, avvicina la sua bocca alla mia e ci baciamo, è un bacio delicato nel quale posso sentire il gusto dei miei liquidi. Ci abbracciamo e i nostri cazzi si sfiorano e si schiacciano l'un con l'altro. È una sensazione bellissima ed estremamente erotica. Si gira di spalle e il mio uccello penetra all'interno del suo solco peloso, si muove lentamente sfiorando ogni tanto il suo buchino che sento caldo e pulsante. Si piega leggermente e allarga le gambe. Io mi piego altrettanto e inizio ad osservare meglio il suo culo. Lo apro con le mani e ogni tanto afferrò le sue palle mentre lui si masturba in maniera lenta ma costante. Voglio assolutamente quel culone, lo voglio scopare e riempirlo di sborra e piscio. Iniziò a leccare lentamente quella rosellina calda. Con la punta della lingua la massaggio tutto intorno, lecco tutto, scendo lungo il perineo e lecco le palle, ne succhio una in bocca e ogni tanto lui spinge il suo cazzo all'indietro. gli stimolo il frenulo con la punta della lingua fin quando non iniziano a colare i suoi umori. I primi li raccolgo con la lingua e li mando giù. Hanno un sapore da vero uomo. I secondi li raccolgo con le dita e li porto sul suo buchino. Raccolgo anche un po di quelli miei. Voglio lubrificare il suo buco con entrambi i nostri umori. Appena il suo buco è bello largo avvicino il mio cazzo. Lo spingo lentamente. Non voglio fargli male. Sento il suo buchino aprirsi sempre di più e la mia cappella farsi strada nelle sue viscere. Comincio a scoparlo messo a pecorina. Iniziamo a godere entrambi di questa posizione. Pian piano il mio membro è tutto dentro lui. Sento un bel calore avvolgere la mia asta mentre con la cappella ad ogni affondo massaggio la sua prostata. entrambe le sue mani sono al muro per tenersi bene in equilibrio visto i miei movimenti sempre più violenti. Sento i suoi gemiti sempre più forti. Sta godendo come una cagna. Ogni volta che il mio cazzo sbatte contro la sua prostata sento un brivido attraversare tutto il suo corpo. Con la mano destra afferro il suo cazzo e lo masturbo. Sta producendo tanto di quel precum che ho la mano piena, sembra quasi che abbia scaricato uno spruzzo di lubrificante . Lo masturmo ad ogni affondo e ogni volta lo scappello sempre più forte.
" si così aprirlo più forte che puoi."
Lo scopo per qualche minuto fin quando non riesco più a trattenermi e gli esplodo una quantità di sburra mai prodotta prima. Sento i primi schizzi partire dalla radice del mio cazzo con estrema violenza che sento la mia cappella letteralmente pisciare anziché sborrare e schizzare. Mentre io svuoto le mie palle anche lui inizia a gemere sempre più forte e riempirmi la mano del suo seme.
Rimaniamo così qualche istante, io ho sempre il mio cazzo dentro lui circondato dalle sue viscere e dal mio seme.
"Franco resta dentro me ancora un po, prendimi il cazzo in mano e fammi pisciare."
" Certo, ma ad una condizione, tu pisci nella vasca ed io dentro il tuo culo."
"Va bene."
Con questa promessa, io inizio a scaricare la mia vescica dentro il suo culo e lui nella vasca. Ogni tanto dal suo buco fuoriesce uno schizzo di caldo piscio e sburra che colpiscono le mie palle e il mio pube. Terminata la pisciata estraggo il mio cazzo ormai barzotto da quella che per 10 minuti è stata la sua tana e una cascata gialla mista ad una piccola parte gelatinosa ricopre tutto il basso ventre.
Prima di lavarci nuovamente ci lecchiamo un' ultima volta le nostre cappelle gocciolanti.
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