Gay & Bisex
Mi ha sbocchinato sull'autobus
di Cazzone_spacca
13.12.2016 |
34.278 |
8
"Da un po' di tempo, qualche settimana credo, incontro sull'autobus che prendo per andare a lavoro un ragazzo che da subito ha sviluppato un me un certo..."
È per esperienze come questa che vi sto per raccontare che preferisco spesso i mezzi pubblici all'auto privata. È successo ieri sera ed è stata forse una delle esperienze, seppur sbrigativa, più intensamente erotiche che abbia vissuto e chi ha letto i miei racconti sa che non sono uno facilmente impressionabile! Di esperienze poco canoniche ne ho collezionato a bizzeffe, amo il sesso cosiddetto "bizzarro" trovo sia la massima espressione del nostro Eros e non mi sono mai tirato indietro in nessuna condizione per sperimentare e sperimentarmi nelle situazioni più disparate, ma quella di ieri sera, sarà stata la voglia tremenda che avevo in corpo, sarà stato che il sesso in outdoor l'ho sempre amato, mi ha lasciato un senso di eccitamento che solo a riscriverlo qui ora mi pulsa il pisello nelle mutande...
da un po' di tempo, qualche settimana credo, incontro sull'autobus che prendo per andare a lavoro un ragazzo che da subito ha sviluppato un me un certo interesse. Poco più piccolo di me credo, grossi occhi blu, ma veramente enormi, pelle diafana e labbra enormi dall'aspetto tremendamente morbido di quelle che te lo fanno venire duro solo a guardarle. Cosí le corse in autobus mattutine di sono fatte sempre più piacevoli ed intriganti insieme all'intensificarsi degli sguardi.
Il mio implacabile istinto predatorio non ha potuto ignorare certi segnali ed ha accettato la sfida. Sull'autobus pieno nell'ora di punta del mattino le nostre posizioni si facevano via via più vicine, fino ad arrivare a metterci vicini già in banchina in modo da essere sicuri di capitare il più attaccato possibile una volta saliti a bordo.
Mi sono serviti pochi giorni per raggiungere la giusta "confidenza" per appoggiare la prepotente erezione che ormai mi coglieva solo al vederlo la mattina sulla sua coscia, ed è servito ancora meno tempo a lui a far calare incurante una mano proprio sul bozzo che mi cresceva nei pantaloni.
Ormai era un rituale, non sapevamo nulla l'uno dell'altro ma ci divertivamo quasi ogni giorno io a poggiare il mio pisello duro contro di lui e lui ad offrirmi superfici del suo corpo.
Purtroppo scendevo prima io dell'autobus è il pezzo di strada dalla fermata a lavoro mi permetteva di far tornare il cazzo nella posizione di riposo per evitare imbarazzanti situazioni sul lavoro.
Poi ieri sera stacco ad un orario insolito a causa di un imprevisto e prendo il bus di due corse successive. Era semivuoto e mi siedo in fondo quando noto due posti dopo di me una buca bionda lucente che mi pareva familiare. Cerco di cogliere il profilo e ne ho la certezza: era lui!
In tutto eravamo in cinque ed una persona scese alla fermata successiva. Ne approfittai per sedermi al posto di fronte a lui. Il ragazzo trasalí, sorpreso ed eccitato di trovarmi lí anche lui. Lo fissai negli occhi e inizia ad accarezzarmi la patta dei pantaloni su cui già si notava un rigonfiamento.
Lui si morse le labbra, grosse e carnose.
Mi alzai e mi andai a sedere ai sedili in fondo, sbrigandomi a slacciare cintura e zip e tirarmi fuori l'uccello. Lui arrivò dopo pochissimo, si sedette accanto a me e senza prendere tempo me lo prese in mano e iniziò una lenta sega.
Aveva le mani freddissime e sussultai quando scese e mi prese in mano i coglioni grossi e gonfi.
Mi avvicinai al suo orecchio e gli sussurrai di dimostrarmi quanto gli piaceva il mio cazzo, lui diede uno sguardo furtivo all'autobus e si chinò prendendomi la cappella tra quelle enormi labbra che in un attimo inghiottirono metà del mio uccello. Io sospirai e gli misi una mano sulla nuca, spingendo i centimetri rimasti nella sua bocca fino a sentire la mia cappella contro la sua gola. Mi sbocchinò con gran maestria mentre io gli spingevo forte la testa contro il cazzo quasi a soffocarlo. Quando lo sentivo ansimare eccessivamente gli tiravo su la testa portandomela sui coglioni e facendomeli leccare. Ho dei coglioni molto grandi ma lui inumidendo bene prima uno e poi l'altro riuscí a infilarli entrambi in bocca mentre mi segava il pisello durissimo. Il tutto sarà durato un decina di minuti, quando sentii che stavo venendo gli spinsi ancora più forte la testa contro il mio bastone e schizzai tantissima sborra in quella bocca sconosciuta. Lui eccitatissimo continuò a leccare, mi prese una mano e me la mise sul suo pomo d'adamo per farmi sentire che stava ingoiando il mio sperma. Lo bevve tutto quanto e mi pulí per bene la mazza.
Io mi ricomposi e mi preparai per scendere. Prima che le porte si aprissero mi voltai e gli feci un occhiolino complice per poi lasciarlo lì. Scesi a quella anche se non era la mia fermata perché mi eccitava l'idea di aver usato la sua bocca, di avergli fatto bere la mia sborra e di averlo lasciato lí rimandando due perfetti sconosciuti, per non rovinare tutto con le solite chiacchiere di circostanza che levano magia e carica erotica a queste esperienze che per quanto mi riguarda sono solo sesso, semplice, puro, divino, sublime e incantevole sesso. E tali devono rimanere.
Voi che ne pensate a riguardo? Fatemelo sapere nei commenti qui sotto! Inoltre vi chiedo scusa per la lunga latitanza, questa la dovevo per forza condividere con voi e scusate la scrittura frettolosa che non è da me, spero di farmi presto perdonare con un racconto top! ;)
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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