Gay & Bisex
Il mal di schiena 2
di RazorJack
08.01.2025 |
56 |
2
"Ci saranno 35 gradi nella stanza, ma a me il caldo piace, sono alla mia temperatura ideale e per questo declino il suo suggerimento di spegnere il..."
Sentivo il suo respiro a pochi centimetri dal mio sesso. Anche lui si stava sforzando per mantenere quella posizione per me. Socchiudo gli occhi e noto che la sua testa è lì, ha la bocca aperta, in una smorfia contratta, uno sguardo da vorrei ma non posso. Sospeso in quel momento, rilassato, e con la musica nelle orecchie, faccio un piccolo movimento di apertura ulteriore delle gambe, per farlo avvicinare sempre di più e poi gli dico "devo rimanere così per molto?"Lui si riprende rapidamente e mi guarda. Ha capito che lo sto stuzzicando.
"Solo finché non sarai rilassato, hai tutti i muscoli contratti. Magari sulle gambe lavoriamo ancora dopo".
Così facendo si solleva, liberandomi le gambe, ma con le mani scivola lungo l'interno delle mie cosce che si chiudono. Mi tocca massaggiando l'inguine intorno alla base del pene come aveva fatto prima, ma i cerchi che compie sono più stretti.
"Mi capitano raramente clienti come te, anche se queste cose succedono poi passano in fretta. Dovresti metterti a pancia in giù ora, ma forse sei scomodo in questo stato"
Lui parla ma non ha smesso di toccarmi. Le sue mani cingono la base, la mia erezione è sempre lì solida davanti a lui.
Gli dico sorridendo di avere pazienza e lui si separa da me. Ci saranno 35 gradi nella stanza, ma a me il caldo piace, sono alla mia temperatura ideale e per questo declino il suo suggerimento di spegnere il climatizzatore.
"Ho un' idea per farti girare e stare comodo, però...come te la spiego?"
"Puoi manovrarmi tu, tranquillo, dimmi cosa devo fare"
Lui sorride e si sposta al lato del lettino. Mi accompagna nella rotazione del corpo con una mano sul fianco e una sull'addome. Cerca l'approvazione nel mio sguardo mentre con una carezza mi accompagna il pene sotto la pancia.
"Sei comodo?"
"abbastanza dai, scusa se sono così reattivo, ti metto mica in imbarazzo?"
"Ma no figurati, sono cose che succedono, e poi... è un bel vedere" e mi sorride.
Mi riaccompagna le braccia lungo il corpo mentre io infilo il viso nel buco del lettino.
Inizia così a massaggiarmi il collo partendo dalla parte alta della nuca. Questo massaggio è ancora più rilassante, e passando alla schiena sento un torpore che rilassa anche la mia eccitazione. Le manovre che compie, anche accompagnando le braccia dietro la schiena per risaltare i nodi muscolari e scioglierli contribuiscono alla mia calma, al punto che l'erezione scema e con la mano mi posso sistemare il pene nuovamente a riposo, in basso tra le gambe.
Il massaggio procede verso la zona lombare, dove tutta la tensione accumulata mi provoca quasi fastidio, sotto il suo tocco, un fastidio che mi risveglia dal torpore.
Lui continua a scendere, facendo dei movimenti che percorrono le gambe dai glutei fino ai piedi.
Sento che ad ogni passaggio le sue mani sulle mie natiche si fanno invadenti, stringendo i movimenti verso il centro. Ogni volta che risale dall'Interno coscia mi sfiora e dopo poco, sento che la mia eccitazione sta risalendo. I movimenti che compie tendono ad aprirmi impercettibilmente le gambe, finché non sento di avere le caviglie appoggiate ai bordi del lettino. Lui continua ad usare due mani contemporaneamente per questi movimenti, piazzato com'è dietro di me.
Si fa più audace, e quelli che erano sfioramenti diventano carezze vere e proprie fatte coi pollici. Concentrandosi sui femorali, spinge le dita fino a toccarmi il pene eretto in quella posizione infelice. Spinge sul glande, accarezza l'asta, tocca i testicoli e infine mi massaggia il perineo.
Non potendosi allungare troppo, si sposta di lato per continuare questa operazione.
Mi allarga di più le cosce e mentre una mano massaggia la gamba, l'altra compie solo movimenti centrali per toccarmi.
Sentendo che irrigidisco i glutei ai passaggi più invasivi, finisce sempre più di rado in quella zona e si concentra solo in basso. Sento il pene che scivola tra le sue dita oliate, sento la carta che copre il lettino che sfrega sulla punta scoperta dal prepuzio.
"Forse dovrei girarmi di nuovo, la carta mi dà fastidio" gli dico per riportarlo alla realtà. Lui si sposta e io mi rimetto supino.
"Il massaggio alla schiena sarebbe finito, ma abbiamo ancora un po' di tempo se vuoi...rilassarti ancora un po'. Ti dà fastidio l'olio?"
"Stai tranquillo, sei stato bravo quindi...continua pure..."
Non se lo fa ripetere.
CONTINUA
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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