Gay & Bisex
IL GIARDINIERE (Terza parte)
di jeepster
23.11.2024 |
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"Poco dopo sente i passi in corridoio di suo padre e del ragazzo con cui ha passato la notte, poi il rumore dell’uscio di casa che si chiude..."
(Ovviamente si consiglia di leggere il racconto dall’inizio)Carlo se ne sta ancora un po’ disteso, poi si alza a sedere sul letto e con un fazzolettino di carta si ripulisce sommariamente lo sperma della sega che si è appena fatto. Prende il telefonino e scrive un messaggio al suo amico giardiniere: “Giulio, ho bisogno di vederti al più presto, è successa una cosa che mi ha sconvolto. Appena ti svegli, fammi sapere quando possiamo incontrarci”.
Poco dopo sente i passi in corridoio di suo padre e del ragazzo con cui ha passato la notte, poi il rumore dell’uscio di casa che si chiude. Socchiude la porta della sua cameretta per capire se il papà è ancora in casa, e infatti dopo un po’ sente di nuovo il portone che si chiude, poi silenzio. Esce dalla sua stanza e va a farsi la doccia.
Il padre è uscito a fare jogging e appena torna, Carlo si fa trovare in cucina che fa colazione.
Indossa l’accappatoio del padre. Questi si rende conto che ancora non aveva tolto l’accappatoio del figlio, usato dal suo partner.
«Vedo che hai usato il mio accappatoio – gli dice – infatti il tuo l’avevo usato io ieri sera, quando mi sono docciato, prima di andare a letto, poi stamattina li avrei cambiati entrambi dopo la doccia che mi devo fare. Prima però volevo chiederti come mai sei tornato così presto. Avevi detto in tarda mattinata».
«Hai ragione, ma Dario stamattina aveva da fare e così siamo ripartiti presto»
«Capisco… e allora dai, raccontami, com’è stato questo concerto?»
«È stato bello! Tiziano è un bravissimo chitarrista e anche gli altri membri della band sono molto bravi; il cantante poi, ha una voce stupenda…» si blocca, in quel momento gli viene in mente d’inventarsi un “dopo concerto” per provocare il padre e vedere che reazione ha.
«Perché ti sei fermato? A cosa stai pensando?» lo sollecita Alessio.
«Mah, niente… non so se è il caso di dirtelo, non vorrei che tu mi giudicassi male»
«E che sarà mai? Avete combinato qualche guaio? A maggior ragione dovresti dirmelo»
«No, nessun guaio, è che mi vergogno anche un po’ a parlarne»
«Ma che dici? Abbiamo sempre parlato di tutto, non devono esserci segreti tra noi e non c’è niente di cui tu debba vergognarti. Forza, dimmi di cosa si tratta»
«Va bene… è stato dopo il concerto. Prima siamo rimasti nel locale a bere un po’… veramente un bel po’; poi Tiziano ci ha portati a casa sua, io stavo in camera con Lorenzo.
Ci eravamo già messi sotto le coperte ma io non riuscivo a prendere sonno e infatti dopo un po’ lo sento alzarsi. Si è avvicinato al mio letto e mi ha chiesto se dormivo già, gli ho risposto di no e allora lui mi fa: “Ti va se ci facciamo una sega? Così scarichiamo un po’ di adrenalina e poi dormiamo meglio”. “Ma che ti salta in mente? No, non mi va” gli ho risposto, ma lui invece ha infilato la mano sotto alla mia coperta per toccarmi il pisello, poi ha infilato le dite sotto gli slip e me l’ha preso in mano…» Carlo si blocca di nuovo; anche se sta inventando tutto, prova un certo imbarazzo a fare questo discorso con suo padre, il quale subito gli chiede: «E tu cosa hai fatto?»
«Beh, sai, mi ha colto di sorpresa e per alcuni attimi sono rimasto immobile, l’ho lasciato fare e così mi sono accorto che la cosa non mi dispiaceva, anzi, mi eccitava. Allora quando ha capito che ci stavo, mi ha scostato la coperta e… – Carlo fa un’altra breve pausa e poi continua – …me l’ha preso in bocca»
«Perbacco! – esclama Alessio – e tu lo hai lasciato fare anche stavolta?»
«Sì, mi piaceva molto quella sensazione, non mi era mai capitato niente di simile; così visto la posizione che aveva assunto Lorenzo, trovandomi il suo pisello a portata di mano, ho cominciato a toccarglielo e poi a masturbarlo. Ho pensato di dover ricambiare, ma anche questa cosa non mi dispiaceva affatto. Poi, dopo che siamo venuti entrambi, senza alcun commento, ci siamo rimessi a dormire»
«Ed ora sei turbato per quel che è successo?»
«Sì, un po’ sì. Mi chiedo se vuol dire che anch’io ho certe tendenze»
«Mah, fossi in te non passerei subito a conclusioni affrettate. Esperienze simili, capitano a tantissimi ragazzi, ma mi sembra un po’ poco per stabilire un orientamento sessuale. Anche a me è successo qualcosa del genere da ragazzo, eppure, come vedi, mi sono sposato, ho avuto un figlio, sono una persona normale. Anche la circostanza in cui ti sei trovato ha influito secondo me: eravate su di giri dopo la serata; l’alcool che scioglie i freni inibitori, il senso di cameratismo… Insomma credo che non dovresti dare troppa importanza a quanto accaduto».
Alessio cerca di minimizzare ma in realtà è piuttosto scioccato da questa “confessione”; soprattutto perché non hanno mai parlato di sesso in modo così intimamente personale ed esplicito; si sente un po’ a disagio ma non vuole darlo a vedere. Si è anche reso conto di essersi eccitato nell’ascoltare il racconto del figlio, così per tagliare corto aggiunge: «Comunque possiamo riparlarne quando vuoi, ora vado su a farmi la doccia».
Carlo annuisce, e mentre segue con lo sguardo il padre che se ne va, non può fare a meno di notare un’evidente protuberanza nella zona pubica dei suoi calzoncini.
Quando è sotto la doccia, Alessio ripensa a ciò gli ha appena rivelato suo figlio e così gli viene in mente di provare a capire quale sarebbe la sua reazione se lo vedesse completamente nudo.
Il flacone del bagnoschiuma è quasi vuoto, così decide di svuotarlo del tutto nello scarico della doccia; poi va ad aprire la porta del bagno e chiama il figlio per chiedergli di portargliene uno pieno.
Appena Carlo entra in bagno, si fa trovare dentro la cabina doccia con lo sportello aperto, tutto nudo e col membro un po’ barzotto in vista.
Quando il figlio lo vede, ne rimane colpito, è lo stesso per Alessio quando nota che il ragazzo tiene l’accappatoio aperto. Ne ha portato su anche uno dei suoi per sostituirlo con quello bagnato. Porge il flacone al papà, indugiando un po’ nel fissare il suo pene, poi con noncuranza si toglie l’accappatoio che indossa e lo pone nella cesta dei panni sporchi, restando anche lui completamente nudo, mentre il padre lo osserva con attenzione. Quindi appende l’accappatoio pulito e dice: «Vado a vestirmi».
Mentre se ne va, lo sguardo di Alessio è letteralmente inchiodato sulle natiche del giovane. Riprende a docciarsi e si masturba pensando al figlio, ma dopo esser venuto, viene subito assalito da un forte senso di colpa per quello che prova per lui. “È sbagliato! È mio figlio. Faccio schifo ad avere certi desideri” pensa.
Più tardi, a pranzo, Carlo si compiace per il nuovo livello d’intimità che si è stabilito tra loro:
«Sai pa’? Quando ti ho raccontato del fatto con Lorenzo, mi vergognavo da morire, mi sembrava di sentire le budella che mi si contorcevano nello stomaco, ma sono stato contento di esser riuscito a dirtelo. Poi la tua reazione, che non è stata affatto negativa, ma molto comprensiva, mi ha confortato parecchio. E anche quando son venuto di sopra al bagno e ti ho visto nudo, la cosa non mi ha turbato affatto e così non ho avuto nessuna vergogna nel mostrarmi nudo anch’io. Trovo bellissimo questo nuovo livello di confidenza che si è stabilito tra di noi, tu non credi?»
«Ma certo, sono contento anch’io. Però credo che se finora non c’era stata una confidenza simile, è solo perché ne è mancata l’occasione»
«Sì, è vero, e sono d’accordo che, come hai detto tu, non devono esserci segreti tra un padre e un figlio» aggiunge Carlo, nella speranza che il padre racconti quello che c’è stato la notte scorsa. Invece questi gli fa: «Va bene, adesso vado un po’ a riposare. Stanotte ho dormito poco, forse per il pensiero di avere mio figlio fuori di casa».
Carlo resta allibito.
Quando Il ragazzo è già tornato in camera sua, arriva il messaggio di risposta del giardiniere: potranno vedersi a casa sua tra un paio d’ore.
Mentre sale con l’ascensore che lo porta al terzo piano della palazzina dove abita Giulio, il cuore di Carlo batte forte. È emozionato per le cose che gli vuole raccontare e soprattutto perché spera che potranno di nuovo far l’amore.
CONTINUA... (Il seguito è già disponibile sul mio profilo)
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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