Racconti Erotici > Lui & Lei > La sua troia - II - Ingorda
Lui & Lei

La sua troia - II - Ingorda


di NoOne8
28.03.2022    |    10.353    |    3 9.9
"Era già abituata a uscire con outfit ben studiati e le era sempre piaciuto risultare sexy con vestiti attillati, che le esaltassero le curve, con un trucco..."
Nei giorni seguenti, Serena adeguò il guardaroba alle nuove direttive del suo padrone. La linea guida principale era che la sua fica non potesse mai essere coperta da più di uno strato e che questo dovesse essere eliminabile facilmente. Così, diede via tutti i pantaloni non dotati di un elastico, che comunque poteva indossare solo senza intimo, motivo per cui il suo nuovo abbigliamento privilegiò gonne e vestini.
Poi, fu il momento di far pulizia anche tra le scarpe. Marco le consentì di indossare solo scarpe con almeno sei centimetri di tacco, tutte le altre furono proibite, salvo poche paia da ginnastica, per fare palestra e per eventuali escursioni.
Le calze, essenziali per i giorni più freddi, si trasformano in autoreggenti. I collant vennero buttati o comunque erano sempre in pericolo di essere strappati.
Marco si occupò volentieri di tutte le spese necessarie per rinnovare il guardaroba, che comunque non furono troppo dispendiose, considerando che Serena aveva già un’ampia selezione di indumenti per soddisfare il nuovo dress code. I suoi acquisti si limitarono per lo più a diverse ciabattine con tacco da indossare in casa, autoreggenti, di cui la moglie era un po’ sfornita e quindi molti completini intimi, da quelli più sexy ed eleganti, fino ad alcune scelte degne di una pornostar.
Serena si adattò facilmente a questo nuovo aspetto della sua vita. Era già abituata a uscire con outfit ben studiati e le era sempre piaciuto risultare sexy con vestiti attillati, che le esaltassero le curve, con un trucco curato e rifinito.
Il suo padrone le aveva anche preannunciato che più in là avrebbe dovuto indossare sempre una butt plug, per assicurarsi che anche il suo culo fosse sempre pronto a essere sfondato. Per ora però l’accessorio era considerato un optional, vista la scarsa esperienza anale della moglie.
Il sabato successivo a quella prima rivelazione, Marco si svegliò nel letto da solo. Trovò Serena in cucina, intenta a prepararsi la colazione con addosso solo un baby-doll blu notte di un tessuto semitrasparente, che le cadeva fino al fondoschiena, lasciando nuda buona parte delle sue natiche.
Marco rimase sulla porta alcuni secondi, apprezzando ogni curva accennata dall’intimo e le sue gambe toniche, supportate da un paio di ciabattine blu con tacco. Quindi, si avvicinò silenziosamente alla donna, poggiandole le mani sui fianchi e baciandole le spalle nude, aderendo a tutto il suo corpo.
“Buongiorno” la salutò tra un bacio e l’altro, risalendo verso il collo.
“Buongiorno…” fusò lei, spingendo indietro il culetto, contro l’alzabandiera del marito.
Marco non diede troppa attenzione al gesto, ma i pantaloni del pigiama di cotone sottile, indossati senza mutande, fecero sì che le chiappe della mogliettina catturassero il suo uccello come una preda.
Era un meraviglioso effetto collaterale del nuovo regime di casa. Quell’abbigliamento sexy infatti stava riempendo di autostima Serena, contribuendo a renderla molto più facilmente eccitabile, quelle rare volte che non era già accesa. Forse anche perché Marco non l’aveva ancora scopata, traducendosi in una continua esibizione della sua implacabile, e finora implacata, libido.
Infatti adesso, nonostante Marco stesse provando a non dar seguito al gesto, Serena cominciò a strusciare lentamente il suo culetto sul pacco del marito, trasformando rapidamente la sua mezza erezione in un bastone caldo e duro.
“No…” le sussurrò Marco all’orecchio per stuzzicarla.
Di tutta risposta, Serena portò una mano dietro la schiena, agguantando il pezzo di carne che le stava riscaldando il fondoschiena.
“Lui non mi sembra d’accorso…”
Rispose lei, cominciando a sfregarlo lentamente da sopra la stoffa.
Afferrandola per i fianchi, il marito la girò di 180° e, fissandola negli occhi, le ribadì il concetto.
“Ho detto no.”
Quindi, la baciò appassionatamente in bocca per provocarla.
Serena si strinse a lui per sentire la sua asta premere contro il suo pancino piatto.
“Dai…” gli sussurrò all’orecchio, leccandolo, prima di cominciare a scendere, baciandolo sul collo, sul petto da sopra la maglietta, sulla pancia, fino ad arrivare al gonfiore che stava provando a svettare dai pantaloni, su cui iniziò ad alitare umidamente, baciando il tessuto teso come una tenda da campeggio che stava provando a contenerlo. Vedere quel cazzo così duro per lei, la faceva impazzire.
Marco decise che tutto sommato Serena si stava solo facendo male da sola, quindi la lasciò continuare un altro po’.
Non trovando più resistenze dal marito, la donna afferrò l’elastico dei pantaloni con entrambe le mani, strattonandolo verso il basso. Il cazzo uscì come caricato a molla, colpendola in faccia.
“Buongiorno…” lo salutò soddisfatta, prendendolo con entrambe le mani, iniziando a dargli lenti baci bagnati su tutta la sua lunghezza.
Dopo averlo salutato, facendolo indurire ancora di più, lo scappellò con una mano, iniziando a concentrarsi sulla punta, alternando baci a colpi di lingua molto bagnati.
“Che troia che sei.” Commentò Marco godendosi quel pompino di prima mattina.
Serena reagì infilandosi il bastone in bocca, facendogli vorticare la lingua intorno, succhiando tutto delicatamente, ma con appetito.
“Ti piace tanto il mio cazzo, eh?”
“Mmmm…” risposta la bocca piena della moglie, prima di infilarsi l’asta ancora più in fondo.
L’uomo assecondò quei movimenti con le mani poggiate sulla testa della donna, apprezzando la scena dall’alto.
Dopo aver fatto continuare la moglie fino a quando non sentì avvicinarsi la voglia di venire, le afferrò una mano, tirandola delicatamente in piedi, facendola piroettare verso i fornelli.
“Pensa alla colazione, sennò ti si brucia.”
Quindi, si abbassò per tirare su i pantaloni del pigiama, ritrovandosi davanti le chiappe tonde della moglie, leggermente divaricate da un plug anale che stavano provando a far scomparire. L’uomo sorrise, pensando che anche nel suo essere troia la moglie si stesse dimostrando secchiona.
Non resistendo a quello spettacolo, Marco cominciò a stringerle le chiappe tra le mani, impastandole e allargandole per guardare meglio quel gioiello rosso che le tappava il buchetto. Dall’alto, sentì Serena tirare dei lenti sospiri affannati e decise di esplorare meglio la situazione.
Portò le mani sui fianchi della donna, tirandoli a sé, obbligandola a inarcare la schiena, spingendo indietro il culo, arrotondandone la forma, allargando le chiappe, ma soprattutto facendo fare capolino alle labbra già umide che, gonfie, stavano ruminando il filo del perizoma, perfettamente intonato al baby-doll.
Infilando un dito sotto la T delle mutandine, Marco spostò l’elastico, incastrandolo oltre la rotondità del gluteo destro, liberando il campo da qualsiasi ostruzione.
Le mani afferrarono quei palloncini con decisione, allargandoli il più possibile, e l’uomo iniziò a ricoprirle le chiappe di baci, passando da una all’altra, restringendo gradualmente il campo, attratto verso il centro come da una forza gravitazionale a cui era impossibile sfuggire.
Presto infatti, si ritrovò a baciarle le labbra, leccandole dal basso verso l’alto, arrivando fino al gioiellino saldamente incastonato nel suo culo.
“Mmmmh…” la sentì fusare da sopra.
Desideroso di farla impazzire, continuò, riscendendo fino al clitoride, titillandolo con la lingua, succhiandolo e quindi tornando sulle labbra, fino a quando non fu pronta a essere penetrata dalla sua lingua.
Intanto, sentendo la testa del suo padrone invaderle le chiappe e scoparla con la lingua, Serena trovò impossibile concentrarsi sulla colazione. Si abbassò rapidamente il babydoll, scoprendosi i seni, che cominciò a stringersi con una mano, dandosi delle leggere schicchere sui capezzoli. L’altra mano invece andò a spingere la nuca di Marco, permettendogli di penetrarla più a fondo con la sua lingua.
“Aaah…”
Sentendo quanto le stesse piacendo quel trattamento, decise di metterla un po’ in difficoltà.
Continuando a leccarle la figa, portò una mano sul plug, tirandolo lentamente a sé con decisione. Sentì lo sfintere dilatarsi fino al diametro massimo del giocattolo, quindi lo estrasse completamente, lasciando il buchino bello aperto. Ci si lanciò subito, leccandolo bene per lubrificarlo con la sua saliva e gli umori della fica di Serena.
“Oooh…” osservò la donna con piacere.
Dopo alcuni lunghi secondi di quel gioco, Marco tornò a concentrarsi sulla fica sempre più bagnata della moglie, mentre con la mano rimise a posto il plug, senza però lasciare la presa. Infatti, iniziò un avanti indietro, scopando il culo della sua donna mentre la lingua si occupava della passera.
“Oddio…” respirò Serena con voce roca.
L’uomo continuò per un po’, accelerando il ritmo sia della lingua, sia della mano, incitato anche dai movimenti di bacino della donna che, godendo senza alcun ritegno, stavano diventando sempre più ampi.
“Aaaah… Aaaahhh… Sìììì…”
Prima che potesse venire, Marco si alzò lentamente, continuando però a scoparla con la butt plug. Attaccato alla schiena della donna, le appoggiò il cazzo duro sulle labbra della vagina, strusciandocelo contro.
Si avvicinò all’orecchio della moglie.
“Ti piace farti scopare il culo, troia?”
“Sììì… Continua…”
“Lo senti il mio cazzo duro?”
“Sììì… scopami dai…”
“Lo vuoi, puttana?”
“Sìì… Sììì… Sono la tua puttana, ti prego, dammi quel cazzo!”
“Ma guarda che troia, stai bruciando la colazione per farti scopare il culo!”
Serena stava strusciando la figa ossessivamente sull’uccello del marito, godendo di come stimolava il suo clitoride e come le stava allargando le labbra a ogni passaggio.
“Chissenefrega!” Urlò in preda al piacere prima di girarsi e afferrare il cazzo caldo di Marco vigorosamente con una mano.
“Ecco la mia colazione!” esclamò con un sorriso da pompinara, segando il bastone con veemenza, accovacciandosi sulle gambe.
Senza dare possibilità di replica, si infilò immediatamente l’uccello in bocca, succhiandolo voracemente.
“E va bene, ma vedi di ingoiare fino all’ultima goccia, puttana.”
“Mmmph…” fu la risposta dalla bocca piena di Serena, troppo felice di avere quel randello caldo tra le labbra per pensare ad altro.
“Oh, sì, così…” Si complimentò il marito, tenendole la testa tra le mani.
La donna non vedeva l’ora di riempirsi la bocca di sperma, lo stava spompinando come una furia.
“Così, sì, più forte troia…”
Marco cominciò a spingerle il cazzo ancora più in fondo, cosa che Serena accettò volentieri, succhiando ancora di più, riempendo la cucina di suoni osceni e gutturali.
“Gah… Gah… Gah…” La sua bocca spalancata stava scopando quel bastone come se ne andasse della sua stessa vita.
“Oddio sì, così, così!” Iniziò a urlare Marco sentendo l’orgasmo farsi strada e risalire dalle palle.
“Sì! Sì! Vengo! Bevi tutto puttana!”
Con le mani spinse la testa della donna contro il suo cazzo, fin quando le labbra non gli toccarono i coglioni, quindi le spruzzò tutta la sua sborra calda in gola.
“Aaah… Sì… Così… Brava…”
A poco a poco, sentì la donna ricominciare a respirare e la presa sulla testa si trasformò in una serie di dolci carezze ai capelli.
La donna si staccò lasciando lunghi fili di bava e sperma tra le sue labbra e l’uccello svuotato.
“Bevuto tutto?”
Serena guardò il suo uomo sorridendo con orgoglio, quindi aprì la bocca tirando fuori la lingua, per mostrare come avesse ingoiato proprio tutto.
“Brava troia, adesso però ripuliscimi il cazzo.”
Serena lo leccò fino a far scomparire ogni traccia di sborra.
“Piaciuta la colazione?”
“Sì.” Affermò la moglie con un sorriso soddisfatto, leccandosi le labbra mentre si stava rialzando.
“Sei diventata proprio brava come pompinara, sai?” Le disse, prima di baciarla appassionatamente con la lingua, sentendo il forte retrogusto del suo stesso seme.
“Adesso vatti a vestire, oggi ho voglia di uscire.”
Continua...
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.9
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per La sua troia - II - Ingorda:

Altri Racconti Erotici in Lui & Lei:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni