Lui & Lei
Sorpresa

13.04.2025 |
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"Ci eccitava il rischio, la paura di essere scoperti in ufficio mentre con un telecomandino giocavo con un dildo dentro di lei o quando mi faceva venire sui..."
"Sei ancora arrabbiato?" Sono le 06.00 del mattino di un giovedì di inizio novembre. Il riscaldamento è appena scattato per darmi un minimo di tepore una volta che sarò uscito da letto. Sono solo nel letto di quella che era un tempo la mia casa e che ora è solo un appartamento che affitto da quando mi sono trasferito a Londra per lavoro. Sono due anni che vivo e lavoro nel Regno Unito ma rioccupo il mio vecchio appartamento ogni volta che devo tornare a Milano per delle consulenze nelle mie vecchie aziende.
Il cellulare vibra e si illumina sul comodino strappandomi dal mio sonno leggero. Non è la sveglia, è troppo presto… chi cazzo sarà che mi scrive a quest’ora… Sicuramente non è Chiara, che è rimasta a Londra con i bambini e che non esce dal letto fino a mattinata inoltrata da quando lavora in smart working e quando dorme è in una specie di coma controllato.
Puoi essere solo “lei” a scrivermi a quell’ora… ma perché?
Sara era una collega con cui ho collaborato nella mia precedente “vita”, prima di mettermi in proprio. Con lei c’è stato un lento corteggiamento perché avevamo entrambi dei compagni e avevamo paura delle conseguenze…
Poi, un giorno, è scoppiata la passione, forte, unica, travolgente. Dopo i primi baci in cui sembrava che dovessimo recuperare tutto il tempo perduto, abbiamo incominciato a scopare non appena potevamo, in ogni luogo, in ogni momento. Ci nutrivamo l’uno dell’altra, vivevamo del nostro fuoco. Ogni occasione era l’occasione giusta per un bacio, una carezza intima. Lavoravamo l’uno con il profumo del sesso dell’altra sulle mani.
Quasi da subito abbiamo smesso di usare protezioni. Ci eccitava il rischio, la paura di essere scoperti in ufficio mentre con un telecomandino giocavo con un dildo dentro di lei o quando mi faceva venire sui suoi vestiti trovando una scusa sempre diversa per quelle strane macchie. Ora il suo compagno è diventato suo marito ed hanno uno splendido bambino che ha i miei stessi colori.
Poi mi sono messo in proprio, ho cambiato lavoro e mi sono trasferito a Londra ma sono sempre rimasto in contatto con lei e ogni volta che torno a Milano la sento per rispolverare la nostra vecchia passione.
Ieri pomeriggio le ho scritto per chiederle se le andava di vederci visto che ero in città ma forse era da troppo tempo che non mi facevo sentire e lei piuttosto di venire da me ha preferito litigare e discutere sul fatto che mi faccio sentire poco, "solo quando hai voglia", mi ha detto "non mi scrivi mai semplicemente per un ciao o un come stai" e così abbiamo litigato e alla fine l’ho mandato a quel paese e ho smesso di scriverle.
Ora il mio cellulare sta prendendo vita e mi arriva questo suo messaggio. Probabilmente si è appena svegliata e le spiace di aver litigato ieri per una stronzata, anche perché le occasioni di vederci sono davvero pochissime e non sfruttarle per orgoglio è davvero infantile.
"Più che arrabbiato ora direi che sono assonnato" le rispondo tranquillo.
"Ti ho svegliato??? Scusami"
"Non ti preoccupare... tanto poi mi riaddormento. E comunque mi fa piacere sentirti" le rispondo pensando di essere proprio un coglione. Il fatto è che non ce la faccio proprio a restare arrabbiato con lei. Solo a pensarla mi viene duro… dio quanto è bella, e ha degli occhi che ti entrano dentro.
"Sono contenta. Mi dispiace aver litigato ieri"
"Non ti preoccupare, capita. E poi qualche ragione ce l'avevi pure tu" che smidollato che sono
"Uffa... ora vorrei essere li con te, sotto le coperte. Facciamo la pace???"
"Tranquilla, non serve fare la pace. Passa tutto... anzi, già passato"
"Che bello!!! Quando mi dici così ti riempirei di baci"
"Addirittura riempirmi???"
"Si si si... dappertutto"
A quelle parole il mio sesso mi si erige subito. Un fiume di sensazioni e ricordi mi percorre il sistema nervoso. Mi viene in mente la sua bocca, piena, umida. Di come siamo passati dai primi baci rubati ai pompini nei bagni dei ristoranti. Il suo compagno è sempre stato un “tradizionale”, uno di quelli che a letto ti scopa sempre allo stesso modo. Io invece ho voluto subito osare e gliel'ho messo in bocca dopo pochissimo e lei ha subito voluto imparare a fare dei pompini meravigliosi.
Poi purtroppo mi raffreddo… peccato che ora lei sia a casa con il marito a sfruttare questa sua grande abilità con lui piuttosto che con me.
"Beh, non sarebbe male, sai che non so proprio resistere ai tuoi baci, soprattutto a quelli "dappertutto"" le rispondo.
"Davvero???"
"Davvero"
"Quindi??? Mi fai salire???"
Guardo il suo ultimo messaggio con un po' di incredulità. Sara vive a circa 15 km da me. A casa probabilmente ci sono suo marito e suo figlio. Ieri mi hai detto che ero uno stronzo perché non la chiamavo mai a parte quando avevo voglia. E ora mi scrive "mi fai salire??"
"Scemo, sono sotto casa tua!!! Aprimi ... sempre se hai ancora voglia di vedermi"
Ancora stranito dal suo ultimo messaggio mi alzo e schiaccio il bottone del telecomando del portone. Sento il meccanismo automatico che lo apre. Poi apro la porta di casa, la lascio socchiusa e torno nel letto. Resto sotto le coperte qualche secondo, poi sento la porta che si apre completamente.
"Permesso..." sussurra mentre entrando la richiude alle sue spalle.
"Avanti…" le rispondo dal letto. Sento il rumore dei suoi tacchi e la vedo nella penombra davanti alla porta della mia camera. Sento il rumore di bottoni che si aprono, cerniere che si slacciano, vestiti che cadono a terra. Poi sento le lenzuola che si spostano e sento il suo corpo nudo accanto al mio.
"Dormi???" Mi chiede con un sussurro all'orecchio.
"Mhhh... Si" le rispondo, mentendo spudoratamente.
Allora appoggia le sue labbra alla mia pelle, mi bacia il collo e mi dice "vediamo se dorme anche lui" e così mi bacia il petto, la pancia, scendendo verso il basso. I suoi baci e il suo corpo nudo accanto al mio, mi eccitano da morire. Quando arriva sul mio sesso incomincia a dargli piccoli baci. Prima la punta, poi l'asta, poi sempre più giù. Lo alza appena, tira indietro la pelle. Lo percorre tutto con la punta del naso e poi lo avvolge con le sue labbra carnose. Dio mio, sono già in un altro pianeta. Inizia così un lento e favoloso pompino. Lo succhia, lo lecca, lo bacia. Così non durerò molto, lo so già. Tengo gli occhi chiusi perché voglio focalizzarmi sul piacere che mi dà la sua bocca. A un certo punto sento il piacere aumentare. Accarezzo la sua testa, seguo il suo ritmo. Dio mio... sento che sto per venire. Allora le mie carezze di prima diventano una presa, voglio venirle in gola, sentire il mio seme eruttare nella sua bocca. Spingo la testa giù, sento la sua gola contrarsi e vengo in un’esplosione di piacere… che sensazione meravigliosa.
Quando la lascio andare ha un piccolo colpo di tosse. Un po’ di seme le esce dalla bocca e cade sulla mia pancia, ma subito lo lecca via.
“Quanto mi piace il tuo sapore” mi dice.
Poi, dopo avergli dato ancora qualche dolce bacio, si avvicina al mio viso e mi bacia profondamente.
"Buongiorno" mi dice guardandomi in viso. Io la stringo a me. Una mano scivola sulla sua schiena, sul suo sedere e poi in mezzo alle sue gambe. La trovo bagnata e entro subito con due dita
"Buongiorno a te" replico “Quanto tempo abbiamo?”
“Non molto, vediamo di sfruttarlo bene”
“Ti odio, lo sai vero?”
“Lo so” e mi bacia mordendomi la lingua. Subito mi spinge con la schiena sul letto e mi sale a cavalcioni. Muove il bacino sul mio sesso senza farlo entrare, la stronza, aspetta che riprenda vigore e non passa molto che è di nuovo duro.
Mi mette le mani sul petto. Sento le sue unghie graffiarmi la pelle, la vedo sorridere “Sei mio” mi dice e mi sfida con lo sguardo. Un colpo di bacino ben assestato e il mio cazzo è magicamente in lei. Si abbassa tutta, sento il suo bacino contro il mio fino quasi a premerlo. Ha voglia di me e vuole sentirlo tutto dentro. Incomincia a muoversi in una danza tribale il cui unico scopo è godere il più possibile.
Si muove affinché la punta del mio pene la tocchi tutti i suoi punti più sensibili. Ansima. Io la guardo ed è bellissima, eros nella sua definizione più primordiale. Io le stringo le cosce, le arpiono il culo, il ritmo lo sta dando lei e io lo seguo godendomi la sua carne. Mi guarda intensamente e mi dice “Sai cosa voglio vero?”
Allora la prendo in braccio e mi siedo a bordo letto. La faccio sedere su di me con la schiena sul mio petto. Sono dentro di lei e mentre il mio cazzo sfrega le sue pareti e con una mano incomincio un massaggio al clitoride. Inizio piano ma lei mi prende la mano e mi fa capire che devo andare più veloce, ha voglia di godere anche lei. Per un secondo guardo la scena dall’esterno… io sono seduto con lei in braccio, due corpi sudati alla ricerca del piacere, Il suo culo contro il mio bacino, il mio cazzo dentro di lei, la mia bocca che le morde il collo incurante dei segni che le lascerà, una mano le stringe il capezzolo mentre l’altra si nuove forsennatamente sul suo clitoride.
Manca poco all’orgasmo. Lei urla “si, si , si , cazzo siiiiiiiiii”, e viene urlando l’ultimo “siiiiiiiii” contorcendo i muscoli del ventre. Io la tengo ferma, attaccata a me, mentre ha gli ultimi spasmi di un orgasmo forte e pieno. Appoggia le mani alle ginocchia mentre io sto venendo ancora una volta dentro di lei, senza protezione.
“Ti amo, lo sai vero?” mi chiede
“Lo so” rispondo e sorrido.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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