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Lui & Lei

Notte prima dell'esame


di WarmEmbrace
03.03.2025    |    209    |    0 8.0
"Però mi occupa un sacco di tempo libero e non sono riuscita a fare tutto… tipo studiare” Ora dovrei semplicemente salutarla e andarmene ma cazzo…..."
Anche quella sera avevo fatto tardi in università.

Domani ci sarebbe stata la sessione di esami e io dovevo preparare ancora tutto affinché i novelli aspiranti medici del futuro potessero capire se la loro strada era continuare con gli studi o fermarsi e cercare altro…

Ero finalmente arrivato alla macchina nel parcheggio.

Quella mattina ero arrivato tardi e avevo dovuto parcheggiare lontanissimo perché non c’erano posti liberi….

Tempo di prendere le chiavi e sento una voce chiamarmi

“Professore?”

Voce femminile, dolce, giovane, sicuramente una studentessa.

“Mi dica…” rispondo io senza neppure girarmi.

“Mi scusi se la disturbo ma sono in ansia per l’esame di domani…” mi dice lasciando volutamente la frase in sospeso.

Allora mi giro e la vedo.

Sara, studentessa del primo anno, curiosa, sempre presente in aula, prima fila e… pericolosamente bella!

Purtroppo è vestita come sua abitudine, leggings ultra attillati una maglietta corta e un giubbottino corto pesante allacciato fino al collo.

Dio mio… come si fa a non rimanere rapiti da quelle gambe e da quel sedere perfetto, tondo, sodo, su cui si vorrebbe posare le labbra e affondare i denti?

Cazzo sono un prof… non posso fare questi pensieri.

“Non deve preoccuparsi signorina, se ha studiato vedrà che non ci saranno problemi”

Risposta di rito, distaccata e fredda.

“Ha ragione prof… ma è proprio questo il problema… purtroppo in questi mesi non sono riuscita a studiare a dovere. Lei lo sa che sono sempre in aula, sono curiosa, le chiedo sempre approfondimenti, prendo un sacco di appunti… ma questi mesi sono stati mesi difficili e ho paura per domani”

“Mi spiace per qualsiasi cosa le sia successo ma lo studio è la buona riuscita dell’esame… se non ha studiato dubito lo passerà”

“Il fatto è che” …mi incalza senza lasciarmi neppure un secondo per riflettere... “io vivo qui a Torino da sola e mi devo pagare tutte le spese… così 3 mesi fa ho trovato una piccola rendita con cui pagarmi gli studi e la vita di tutti i giorni. Però mi occupa un sacco di tempo libero e non sono riuscita a fare tutto… tipo studiare”

Ora dovrei semplicemente salutarla e andarmene ma cazzo… guardatela… è troppo bella, e io ci casco in pieno.

“Mi dica signorina, di cosa sta parlando”

“Ho aperto un canale di OF per gioco, per vedere se davvero fruttava qualche soldino, e … frutta un sacco. Ho incominciato a caricare qualche video mio e a vendere dei miei oggetti... slip, calzini… insomma, non voglio giustificarmi, ma ho dovuto aprire una piccola attività in poco tempo e lo studio è andato a farsi un po’ benedire…”

“Capisco” rispondo maledendomi dell’erezione che mi stava crescendo nei pantaloni

“Prof… io questo esame non posso fallirlo, ne va del mio futuro”

“Capisco” rispondo ormai in balia del mio sesso duro costretto nei pantaloni.

“Vede… per esempio per fare questo video di 3 minuti ci ho messo più di un’ora”

E così dicendo mi avvicina al viso il suo cellulare dove parte il video di una ragazza ripresa di spalle, seduta su un dildo enorme che si muove su e giù cercando di prenderlo tutto.

Il video è semplicemente magnifico.

Quel culo che si muove ipnotico su e giù, quella pelle morbida e perfetta, il suo ansimare così ritmico… io ormai sono partito verso un altro mondo.

Riprende in mano il cellulare e mi dice:

“E questo? Solo 2 minuti ma 2 ore di post produzione”

Il video mostra una ragazza con un rossetto color fuoco mentre si tocca il seno e si tortura forte i capezzoli.

Intanto sento il rumore di una zip che si apre o si chiude, non lo capisco… ma quando tira a via il cellulare dal mio viso, purtroppo mi rendo conto che mi ero sbagliato… non era vestita come suo solito.

La maglietta non c’era, sotto la giacca ed era completamente nuda.

La giacca aperta, il seno esposto fiero… si avvicina a me, avvicina le labbra alle mie e mi sussurra:

“Mi può dare un aiuto per domani?”

Sbang… colpo di grazia… il mio cervello parte, tutto il sangue affluisce al mio sesso durissimo.

“Dipende da quanto ci tiene signorina”

Le metto una mano sulla schiena, entro dall’elastico dei leggings prendendole in mano una natica e stringendola la trascino verso di me.

La bacio con foga, le mordo le labbra, la sua lingua è dolce e sicura.

Sa quello che vuole e lo so anche io.

Lei vuole l’esame, io scoparmela come un animale imbizzarrito.

Le vado dietro e la piego contro la macchina.

Per fortuna siamo isolati.

Le abbasso i leggings fino alle caviglie facendogli togliere una gamba e mi tuffo su quel culo tanto desiderato.

Lo lecco, lo bacio… lo mordo, cazzo se lo mordo… le esce un urletto di dolore ma se vuole passare l’esame deve sopportare.

Le apro le natiche e le lecco il buchetto e il suo sesso.

Si sente che si era preparata per l’incontro, sa di buono, profumata.

Le mordicchio le labbra, entro con la lingua nel buchetto, poi mi attacco al clitoride e succhio con tutta la mia forza.

Lei è col seno nudo conto la carrozzeria della mia macchina, i leggings abbassati attorcigliati su una caviglia… è uno spettacolo.

La tengo ferma con una mano sulla schiena, con l’altra mi apro i pantaloni e tiro fuori il mio sesso che è così duro da sembrare marmo.

Non voglio essere dolce, voglio solo scoparla, godermi quel giovane corpo disposto a tutto pur di avere una possibilità nel futuro della medicina.

Così entro forte fregandomene di lei e di quello che dice.

La scopo con un ritmo duro, forte ma un tarlo mi si è piantato in testa. Allora mentre la scopo le sputo sul culo e entro con un dito.

Non dice nulla … meglio così, tanto non l’avrei ascoltata.

Le allargo il buchetto col dito, poi esco da lei e rientro in quel culo spettacolare che tante volte avrei voluto voltarmi a fissare nei corridoi dell’università ma che non ho mai potuto farlo.

La sento perdere il fiato e in quel momento mi sento un dio.

Una volta entrata la punta è tutto più facile.

La scopo così nel suo culetto senza sentimenti o altruismo... quella sera è solo per me.

Sara geme, ansima, si tocca fino a che io non vengo e lei, toccandosi con due dita il suo sesso gonfio, non esplode in un orgasmo che la fa tremare tutta…

Mi accascio su di lei e le do un bacio sulla nuca.

Mi rialzo dopo qualche secondo e la vedo girarsi e andare verso il fondo del parcheggio.

Si accascia a terra e fa uscire il mio seme da dentro di lei e intanto le esce un piccolo getto di urina piscia…

L’orgasmo di prima l’ha scombussolata.

Allora mi avvicino, affascinato da quella scena e, mentre la guardo finire quello che aveva iniziato, le metto in bocca il mio sesso ancora umido del nostro piacere per farmelo pulire bene.

Sara mi guarda, apre la bocca e lo fa… e lo fa divinamente.

Ci ricomponiamo.

Tiro fuori dalla mia 24ore le domande con le risposte all’esame… se le è meritate.

“Ecco qui… domani per te l’esame sarà una passeggiata e mi raccomando … voglio l’accesso premium al tuo canale”

Ci Guardammo e scoppiammo a ridere entrambi.

“Non solo quello prof… non solo quello”

E se ne va…
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